Il punto non è Atherton. Il punto è se cercare di spingere oltre il limite, di alzare l'asticella ancora un po', di arrivare dove uno (o nessuno) non era ancora arrivato abbia un senso.
Per me il senso ce l'ha.
Io sono un mediocre rider (come tutti in questo thread --- oppure abbiamo qualche campione del mondo che lurka qui sopra?), sono stato un mediocre climber, un mediocre skydiver, un mediocre parapendista. In niente di quello che ho fatto sono riuscito a eccellere a livello mondiale, pur ricavandone tante soddisfazioni.
Però, anzi forse proprio per questo, a me gente come questa fa sognare. Non li invidio, non avrei mai né la capacità né il coraggio di fare quello che fanno loro, e nemmeno lo vorrei. Eppure chi si mette in gioco in questo modo per andare ancora un pochino oltre ("altius, citius, fortius"...) ha la mia spassionata ammirazione.
I soldi sicuramente sono un incentivo, ma nessuno di questi lo fa _soltanto_ per i soldi. Chi rischierebbe di rimetterci la pelle o di finire a vita su una sedia a rotelle solo per i soldi?
Torno su Alex Honnold, forse perché il free solo è la cosa che più mi fa accapponare la pelle. Lo farà solo per i soldi?
Se ad uno di noi promettessero gli stessi soldi di Honnold (o di Atherton, o di un altro di questi) proverebbe a fare lo stesso?
P.S: De Gayardon lasciatelo stare. Non gli si è aperto il paracadute perché passava la notte a sperimentare nuove soluzioni tra paracadute e tuta alare, e una volta, a tardissima notte, li ha cuciti assieme. Era anche lui *solo* un sognatore che voleva arrivare dove nessuno era ancora arrivato.
E soldi non gliene dava nessuno.