Front da enduro - Parte nona

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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MauroPS

Biker acciaccatus
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Vicino Udine.
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Ragley Big AL
Ti dico la mia. Se parliamo di guida in discesa l'angolo sella è ininfluente.
Il problema maggiore nel diminuire l'angolo di sterzo è che si allontana la ruota anteriore dal movimento centrale, e quindi si deve caricare di più l'anteriore per evitare che la ruota perda grip, questo vale comunque, che lo si faccia con una forcella dall'escursione maggiore o con serie sterzo angleset.
Ovviamente la serie sterzo è la soluzione migliore per aprire lo sterzo senza alzare il movimento centrale.
cambierebbe di 2.4 cm circa con un angleset -2°.
ovvero il 1,76%.

davvero si sentirebbe così tanto?

se non costasse più di 100€ ci farei una prova a cuor leggero... :-)
 

Speak

Biker superioris
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NO
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Banshee Titan
Ci sono moto di 20 anni con sospensioni showa senza trafilaggi.
là manutenzioni vanno fatte se servono (rumore di emulsione o trafilggi)
Ho un XT 350 che ha l'ammortizzatore originale che "funziona" da 37 anni ma non fa testo quello faceva schifo già da nuovo, sulla moto da enduro che uso per correre la revisione la faccio ogni anno (adesso che la uso poco ogni due) a prescindere da trafilaggi e la differenza si sente tanto. Le sospensioni di una bici da enduro le paragono a quelle di una moto enduro/cross come tecnologia e prestazioni e vanno tenute bene non a quelle di una moto stradale (o ancora peggio di una macchina) che sono molto più semplici e meno delicate e richiedono molta meno attenzioni

Le parti in gomma con il tempo si seccano e non scorrono più come da nuove e l'olio un po' per usura e un po' per l'umidità (condense) e lo sporco che entra perde prestazioni (nei casi limite cavita e si sente il soffio). La fregatura è che la cosa è graduale e non te ne accorgi, poi revisioni tutto e ti rendi conto che prima stavi guidando una merda
 

Il_Tasso

ᛒᛅᚱᚢᚴ᛫ᚴᚼᛅᛦᛆᛏ
19/5/17
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Perugia
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Cube Acid 2012, Dartmoor Hornet 2020
cambierebbe di 2.4 cm circa con un angleset -2°.
ovvero il 1,76%.

davvero si sentirebbe così tanto?

se non costasse più di 100€ ci farei una prova a cuor leggero... :-)
Il problema, più o meno, sta in questi termini.
Il front center è la proiezione orizzontale della distanza tra asse anteriore e centro del mc.
Il rear center, idem per l'asse posteriore.
Il loro rapporto determina la distribuzione, tra ruota anteriore e posteriore, del peso applicato sui pedali.
Una buona distribuzione fa si che, tenendo una posizione "neutra" (cioè senza caricare in modo parossistico il manubrio: heavy feet, light hands), parecchio peso finisca dai pedali sulla ruota anteriore, aumentandone il grip.
Ora, un angolo sterzo aperto e un reach generoso sono una buona cosa in discesa.
Solo che entrambi allungano il front center, e quindi spostano il bilanciamento del peso verso la ruota posteriore.
Come si fa a recuperare la proporzione? Allungando il rear center, ovvero i foderi bassi.
Così facendo ovviamente si allunga il passo, cioè la distanza tra i punti di contatto delle ruote.
Un passo lungo è un'ottima cosa sul dritto/veloce/scassato, perché fornisce stabilità.
È una cosa meno buona sul tortuoso/lento/guidato, perché a parità di angolo di piega la bici descriverà curve più ampie, come uno sci da SuperG rispetto a uno da speciale.
Quindi, per curvare stretto con una bici lunga bisognerà piegare di più, cosa non sempre agevole.
2,4 cm di differenza si sentono? Difficile dirlo, ma probabilmente più si che no.
Scusate il panegirico, vado a dormire
 
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gazpo

Biker serius
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Ragley big al, Ibis ripmo af
cambierebbe di 2.4 cm circa con un angleset -2°.
ovvero il 1,76%.

davvero si sentirebbe così tanto?

se non costasse più di 100€ ci farei una prova a cuor leggero... :-)
Sul sentire o no i 2,4cm è soggettivo, ma ti chiedo, come mai senti il bisogno di aprire lo sterzo?
Io penso che con 65/64,5 di sterzo e una forca settata bene si riescono ad affrontare quasi ogni tipo di discesa anche con una front.
Secondo me angoli da 64 in giù sono esagerati per la maggior parte di noi.
 
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baffo82

Biker infernalis
31/7/10
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Sul sentire o no i 2,4cm è soggettivo, ma ti chiedo, come mai senti il bisogno di aprire lo sterzo?
Io penso che con 65/64,5 di sterzo e una forca settata bene si riescono ad affrontare quasi ogni tipo di discesa anche con una front.
Secondo me angoli da 64 in giù sono esagerati per la maggior parte di noi.
Dipende da come viene progettato il telaio. Il ranger ad esempio ha 63° ma poca escursione, che la rende molto stabile
 
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legionario74

Biker tremendus
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Yeti SB130 LR - Stanton Switchback 631 - Stanton Switch9er - Santa Cruz Stigmata
Anche se non so più frontista da due settimane, chiedo a voi che siete i più esperti del forum: che pellicola prendo per proteggere la nuova bici?
Invisiframe o Chameleon skin o Ridewrap. Ci sono kit specifici per ogni marca di telaio. L'applicazione è un po' laboriosa, ma se fatta bene, il risultato è ottimo e dura nel tempo.
Altrimenti kit generici per le parti più esposte. Ciao!
 
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ivosavo

Biker superioris
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Brianza "del norde"
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The RIPper, la Shan tosa, the Swiss Rocket ed una bitumiera
Anche se non so più frontista da due settimane, chiedo a voi che siete i più esperti del forum: che pellicola prendo per proteggere la nuova bici?
Confermo, la risposta di @legionario74 . anche se non ho mai provato Ridewrap.
Ho avuto sia Invisiframe che Chameleon Skin, ottimo prodotto (anche se il costo non è propriamente trascurabile) e servizio da parte di entrambi, ma preferisco forse quest'ultima,
Non tanto per questioni di campanilismo (Chameleon Skin è italiano, Invisiframe UK e non saprei adesso con questioni di dazi come se la cavano) quanto perchè il kit Chameleon Skin mi pareva "percentualmente" più coprente.
Ho comunque aggiunto dello Shelter nelle parti più esposte.
Consiglio spassionato: tanta pazienza e pulizia maniacale per evitare le bolle, se riuscissi a resistere, fossi in te la applicherei prima del primo giro in assoluto della bici, sia perchè "non si sa mai" che perchè dovresti togliere qualsiasi traccia di sporco, anche la più remota, prima dell'applicazione.
Alcuni amici si son trovati bene con la Dyedbro, ma deve piacerti l'effetto "bici tatuata":bleah:
 

ivosavo

Biker superioris
11/10/11
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Brianza "del norde"
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The RIPper, la Shan tosa, the Swiss Rocket ed una bitumiera
però mi spieghi una cosa, che non riesco ad immaginare...

cioè, se allungo la forcella l'angolo sella diminuisce, quindi il peso andrà un po' più indietro.
però se metto l'angleset l'angolo sella aumenta, il manubrio (lo stack) si abbassa, quindi vengo proiettato in avanti, o no?
Non sono così convinto di quest'ultima tua ipotesi ("però se metto l'angleset l'angolo sella aumenta").

Se allunghi la forca, parti dal presupposto di avere un A2C maggiore (se trovassi due forche con stesso axle to crown, ma escursione diversa, non cambieresti geo alla bici) e quindi, “spessorando” la bici sull’anteriore con una forca più alta, “inclini” la bici cambiando angolo sterzo E angolo sella.
Aumenti di 1 cm l’altezza davanti e il “parallelogrammo” formato dal telaio e carro si alza di 1 cm inclinando di conseguenza il piantone che unisce i due angoli opposti. Il centro di rotazione è sostanzialmente il mozzo dietro e alzi il davanti.

L’angleset invece “inclina” la forcella in maniera piuttosto neutrale rispetto al resto della bici (ci vorrebbe un po’ di trigonometria per capire di quanto ti abbassi davanti con 2 gradi di angolo sterzo in più a pari forcella, ma a naso è veramente trascurabile)…sposti la ruota in avanti ma il parallelogrammo del telaio si abbassa di pochissimissimo per l’abbassamento di anche 2° sulla verticale della forcella.

Hai anzi il rischio opposto: l’angleset (tipo Cane Creek, ho avuto solo quella e non ne conosco altre) ha delle coppette eccentriche da montare (le chiamano Gymbals) per ospitare i cuscinetti spostati dalla loro posizione originale. Quelle fanno un pochino di spessore. Quella inferiore contribuisce ad “alzare” il parallelogrammo…sarà forse mezzo cm, ma quello fa sicuramente di più sull’angolo sella, diminuendolo…rispetto all’aumento che ottieni dal cambio inclinazione della forcella.
Il manubrio poi si alza per l'effetto delle due coppette (per l'altezza amnubrio interviene anche quella sopra.
E’ un po’ incasinata la spiega, ma spero di essere stato chiaro.
quando montai l'angleset, dovetti abituarmi a caricare più davanti, altrimenti in salita tendeva ad impennare.
 
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tirrolo

Cicliere Provetto
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Tossicia e Bolzano
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Acciaio e Carbonio.
Una buona distribuzione fa si che, tenendo una posizione "neutra" (cioè senza caricare in modo parossistico il manubrio: heavy feet, light hands), parecchio peso finisca dai pedali sulla ruota anteriore, aumentandone il grip.
Questa è una cosa che non ho mai capito, e uno di quei dubbi atavici per cui sto valutando da diverso tempo di iscrivermi a un corso.

Spesso sento dire che la distribuzione peso sul manubrio, peso sui pedali dovrebbe essere 50 e 50. Il che mi pare un po' utopistico, dato che le gambe hanno MOLTA più forza delle braccia, a meno di non essere Schwarzeneger e avere pettorali da paura.

Altrettanto spesso sento la formula "mani leggere". Che ovviamente è in contrasto con il punto sopra.

Chi ha ragione?
 
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Luhaaa

Scarsone a pedali
26/8/22
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Reggio Emilia
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Canyon Stoic 4
Questa è una cosa che non ho mai capito, e uno di quei dubbi atavici per cui sto valutando da diverso tempo di iscrivermi a un corso.

Spesso sento dire che la distribuzione peso sul manubrio, peso sui pedali dovrebbe essere 50 e 50. Il che mi pare un po' utopistico, dato che le gambe hanno MOLTA più forza delle braccia, a meno di non essere Schwarzeneger e avere pettorali da paura.

Altrettanto spesso sento la formula "mani leggere". Che ovviamente è in contrasto con il punto sopra.

Chi ha ragione?
50 e 50 è sempre a livello teorico.
Restando in posizione neutra sarà circa 40/60 perché il peso sarà più concentrato sulla zona del movimento centrale.
Mani leggere significa avere una presa salda sulle mani ma avere le braccia libere di muoversi e di assecondare i movimenti della bici cercando di muovere il meno possibile la testa (lungo un’ipotetica asse Y).
Più sarai in grado di muovere la bici sotto di te sfruttando le tue leve più sarà efficace in discesa perché la bici sarà schiacciata dal tuo peso e dal suo verso il suolo indipendentemente dal tipo di terreno che c’è sotto.
Facile? No…

I corsi con Steve mi hanno insegnato un sacco di cose alcune più importanti altre meno.
Una di quelle più importanti è proprio quella di lasciar muovere la bici sotto di me e assecondando i movimenti con braccia e gambe. Facendo o provando a fare questa cosa mi sono accorto che ogni sassolino può diventare una gobba di pump dove prendere velocità tant’è che mi sono reso conto che sul sentiero di casa ho un margine incredibile sulla velocità di punta. Ora bisogna imparare a gestirla e prendere coscienza che se penso di potermi fermare in 3m in realtà mi posso fermare nella metà di spazio se riesco a mettere in fila tutti i movimenti in rapida successione.


Parlando in stravese…
Su uno dei sentieri di casa super roccioso e poco adatto ai frontini applicando questa cosa mi son accorto di aver cavato quasi 30 secondi in un sentiero da 3min circa guidando in completa sicurezza e senza sentirmi impiccato.

Ora dovrei portare questa confidenza sul ripido ma vedremo un po’ per volta

Ah altra cosa che mi ha tolto un peso psicologico dimmerda è stato
“Usa strava per i km della bici ma non guardare i tempi… goditi il giro e applica la tecnica”.
Ero e in parte sono ancora vittima dei tempi ma concentrandomi sulla guida e non sulla velocità mi diverto molto di più e guido meglio
 
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