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frenata in discesa sconnessa

martejo

Biker popularis
14/4/11
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Aosta
www.pleinairmtb.com
Bike
Commencal META 4.2 New Zealand
Ciao a tutti, è il primo post che scrivo quindi una brevissima presentazione: ho 36 anni e amo le 2 ruote in ogni loro forma anche se pratico soprattutto XC in bike e trial in moto e occasionalmente DH in bike o enduro in moto. Mi piace molto l'aspetto tecnico e forse è per questo che scrivo proprio in questa occasione il mio primo post.
Ho letto rapidamente tutto e devo dire che avete detto tanto, quasi tutto. Naturalmente con alcuni suggerimenti non mi trovo per niente daccorco ma diciamo che io sono dalla parte di quelli che frenano davanti e si aiutano col posteriore per correggere o comunque per integrare la frenata.
Quello che vorrei aggiungere e che non si è ancora detto è l'approccio con la frenata nelle diverse situazioni. Delle volte leggo delle regole che sembrano le regole grammaticali ma il terreno è un elemento che cambia continuamente e fa cambiare anche i parametri che ci condizionano la frenata. Anche nel caso di un terreno sconnesso, ci si troverà in condizioni diverse da un secondo all'altro, anche su un terreno di questo tipo avremo situazione di appoggio buono sulle ruote e poi situazioni di scarsa aderenza un attimo dopo. Questo per dire che siamo noi che dobbiamo adattare la guida, e dunque la frenata, in base al terreno andando a cercare situazioni differenti di frenata nelle varie situazioni, generalizzare è troppo limitante. Pensate ad un terreno che permette di avere appoggi anche se sconnesso oppure piccoli tratti più puliti dove poter frenare. Una piccola lastra o semplice pietra piatta può essere un ottimo punto dove frenare e dove impostare una traiettoria se il terreno è asciutto, mentre se bagnato andrei a cercare un pò di terra. Se vado in candela è normale che lasci l'anteriore ma subito dopo cercherò di riprendere la frenata. Tutto questo per dire che bisogna adattare l'intera guida al terreno che si affronta per ottenerne giovamento, non solo la frenata. E' giusto parlare di regole generali che vanno adattate di attimo in attimo e a questo punto si parla di allenare l'istinto e la reattività dopo aver condiviso le regole base.
Dunque, ritornando alla tua domanda iniziale, ti direi, visto che ti trovi in condizioni precarie, di essere più prudente, anticipare le frenate, scegliere meglio le traiettorie, lavorare bene di braccia e gambe per assorbire meglio le asperità ma poi alla fine le regole di frenata restano più o meno le stesse in tutte le situazioni.
Spero di aver aggiunto qualcosa di sensato a ciò che già è stato detto.
 
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calmocalmo

Biker cesareus
30/8/08
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Infatti hai colto nel segno.
Qualche post fà avevo esposto il mio pensiero:


 
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francescoMTB1

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Una casetta di Legno nel Bosco
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stex_80

Biker tremendus
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Scusate l'intromissione da ignorante e principiante,.. ( azz. che accoppiata !!), aggiungo anche bike entry level e facciamola completa !!!!!

Ho letto molto attentamente questo post, e adesso dato che sto iniziando a testare sulla mia pelle quanto detto mi sorgono i primi dubbi; è possibile che l'insicurezza in discesa data dal brusco reagire della bici sia perchè la forca montata ( RS dart3 ) non segua le asperità ?
La frenata deve sicuramente migliorare ma che non mi da la giusta sensazione è l'avantreno, finisco le discese con la dentiera che batte e con velocità abbastanza ridotte nei tratti lineari perchè appunto ad ogni buco salto.

... Help !
 

febea

Biker superis
8/11/09
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sicuramente prima le coperture e poi la forka sono i due elementi che lavorano per copiare il terreno, la giusta pressione e un giusto settaggio della forka ti può aiutare , migliorando la risposta della sospensione aumenta il contatto con il terreno e quindi anche una frenata più sicura , poi le front soffrono per la loro rigidità di qualche tremolio in più ,nel caso che tutto sia a punto ma ancora rimangono i problemi allora la sostituzione della forka con una più performante penso sia l'unica strada
 

heymax

Biker dantescus
30/4/03
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io aggiungerei che la responsabilità principale nel copiare il terreno spetta alle braccia e gambe del rider. prima di passare alla sostituzione di gomme/ruote/forcelle mi concentrerei su questo aspetto. ovviamente assetti diversi consentono velocità diverse, ma in ogni caso il controllo del mezzo ci deve essere, a prescindere dall'escursione/qualità della forcella.
 

stex_80

Biker tremendus
3/5/11
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Ieri ad esempio ho trovato difficoltà in una discesa intorno al 10/15 %, misto ghiaia fine e grossa; quando la lasciavo andare e mi trovavo a frenare per impostare la curva se trovavo una buca, o altro era finita, riduzione drastica della velocità e conseguente curva lenta.
Questo perché il muso mi saltellava ad ogni buca, insomma non mi aiutava.

Secondo te come avrei dovuto aiutarmi in una situazione così?

Chiaramente tenendo in considerazione che il manego deve farsi!
 

heymax

Biker dantescus
30/4/03
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Secondo te come avrei dovuto aiutarmi in una situazione così?

Chiaramente tenendo in considerazione che il manego deve farsi!

difficile dare consigli da dietro la tastiera, però quello che posso dirti (e che non è mai sbagliato) è di stare rilassato. braccia e gambe mordibe in modo da seguire le asperità del terreno. peso caricato al 100% sui pedali e in caso di terreno ghiaioso lasciare galleggiare l'anteriore usando il meno possibile il freno. può sembrare una stupidaggine leggendo ma ti assicuro che il segreto del controllo consiste nella mobilità delle braccia e delle gambe. devi essere sempre pronto ad assorbire tutti gli urti del terreno e veloce a riestenderti per copiare gli avvallamenti in modo da tenere le ruote sempre attaccate a terra.
prova a concentrarti su questo alla prossima uscita e fammi sapere se trovi giovamento.
 

calmocalmo

Biker cesareus
30/8/08
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A conferma di quanto asserisci voglio divulgare una mia esperienza.
Qualche tempo fà, su una delle mie bici avevo smontato la forcella Marzocchi per mondarla in revisione.
Nell'attesa avevo montato una RST Gila e naturalmente la bici era irriconoscibile.
Alla fine i percorsi impegnativi gli ho fatti ugualmente solo che ho dovuto adottare una tecnica di guida più morbida per dare la possibilità alla bici di copiare il terreno.
Spesso, avere una buona forcella fa inpigrire la tecnica di guida.



In genere il muso saltella quando sei troppo rigido sulle braccia ed hai regolato un rebound troppo veloce.
In ogni caso il peso va caricato sui pedali e le braccia devono essere morbide, così da sopperire alle carenze delle sospensioni.
 
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febea

Biker superis
8/11/09
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assolutamente giusto, inoltre gomme non dure come il marmo potrebbero aiutarti un pò
 

heymax

Biker dantescus
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io tengo sempre la solita pressione. gomme tendenzialmente dure.
non ho mai sgonfiato in vita mia prima di una discesa. la pressione che uso per scendere è la stessa che uso per salire.
 

calmocalmo

Biker cesareus
30/8/08
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BiXs Sauvage 100
io tengo sempre la solita pressione. gomme tendenzialmente dure.
non ho mai sgonfiato in vita mia prima di una discesa. la pressione che uso per scendere è la stessa che uso per salire.

IDEM...

Una volta ho provato a diminuire la pressione dell'anteriore come mi avevano consigliato, ma affrontando una curva su sterrato piuttosto compatto che avevo già percorso almeno un centinaio di volte, mi sono trovato a terra come un salame.
Penso che ogni gomma abbia comunque una sua pressione minima ammissibile relativamente al peso del biker che la adopera, perchè se è vero che sui dislivelli aumenta l'aderenza in trazione ed in frenata, nelle curve la situazione a mio avviso peggiora, con la conseguenza massima di stallonare.
 

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