Le pastiglie che maggiormente consumo sono le anteriori. Il freno posteriore mi serve a dare direzionalità quando la velocità si fa elevata e sopraggiungono curve, saltini, dossi, etc. etc.
frenata in discesa sconnessa
- Creatore Discussione il nordico
- Data di inizio
Vero, è un errore non usare l'anteriore, come è un errore considerare il posteriore meno importante, è la corretta distribuzione della frenata su entrambe i freni a fornire l'effetto maggiore
E l'articolo postato non fa che confermare quanto ho gia detto, il freno anteriore è montato con un disco piu ampio perché deve supportare un carico maggiore, anche se un trasferimento di carico del 75% trovo sia un dato esagerato a meno di stare in sella a peso morto altrimenti dovremmo pompare la forca quantomeno alla stessa pressione dell'ammo per evitare di andare a pacco a ogni frenata visto che si avrebbe un'inversione di carico tra sella e manubrio
ed è sempre per questo carico maggiore che porta ad un attrito maggiore che le pastiglie anteriori si consumano piu in fretta, su qualunque veicolo con freni a disco
E l'articolo postato non fa che confermare quanto ho gia detto, il freno anteriore è montato con un disco piu ampio perché deve supportare un carico maggiore, anche se un trasferimento di carico del 75% trovo sia un dato esagerato a meno di stare in sella a peso morto altrimenti dovremmo pompare la forca quantomeno alla stessa pressione dell'ammo per evitare di andare a pacco a ogni frenata visto che si avrebbe un'inversione di carico tra sella e manubrio
ed è sempre per questo carico maggiore che porta ad un attrito maggiore che le pastiglie anteriori si consumano piu in fretta, su qualunque veicolo con freni a disco
Ho trovato questo.
Maurizio mtb crash 2007/08 on Vimeo
Da notare che il biker commette l'errore di pinzare solo l'anteriore e non volerlo mollare, invece di dosare la frenata su entrambi i freni...
Maurizio mtb crash 2007/08 on Vimeo
Da notare che il biker commette l'errore di pinzare solo l'anteriore e non volerlo mollare, invece di dosare la frenata su entrambi i freni...
Questa é la prova evidente che nessuno nasce con la conoscenza nel DNA, l'importante é fare esperienza per progredire e non demordere.
Sopratutto bisogna sempre essere umili, mantenendo la voglia di provare ed imparare.
Chi dice "io della mtb ho capito tutto" non ha capito proprio niente, perché c'é sempre da imparare qualcosa di nuovo...
Sopratutto bisogna sempre essere umili, mantenendo la voglia di provare ed imparare.
Chi dice "io della mtb ho capito tutto" non ha capito proprio niente, perché c'é sempre da imparare qualcosa di nuovo...
complimenti per la tenacia nel provare....riprovare.....riprovare......da esempio...
complimenti per la tenacia nel provare....riprovare.....riprovare......da esempio...
Sempre....
La perseveranza dimostra la vera passione...
Per la mia esperienza, il tipo del video non sa frenare: viaggia sempre a ruota dietro bloccata! Saper frenare secondo me significa saper modulare la frenata.Grisù;4790997 ha scritto:
Magari è già stato scrito (non ho letto tutti i post), ma chi vuol convincersi dell'importanza del freno anteriore provi a fare questo giochino: su un pezzo pianeggiante ma sterrato, prima frenare con il solo freno posteriore, poi con il solo anteriore (attenti a non bloccare per non cappottare), poi con entrambi. Mettete un riferimento per iniziare la frenata sempre allo stesso punto e cercate di arrivare con la stessa velocità. Segnatevi ad ogni frenata il punto di arresto (ovvero, misurate lo spazio di arresto) e vedrete che con il solo posteriore lo spazio è maggiore mentre negli altri due casi è praticamente uguale. Quindi: il freno posteriore conta molto meno di quello anteriore.
forse non sai chi è il tipo nel video
occhio che 
per il resto quoto, ma non direi che conta meno, semplicemente, frena meno
Anticipo che sono uno che in discesa va piano e frena...PARECCHIO!!!
Io faccio così:
- Normale discesa dissestata, ma non troppo: frenata al 50% con entrambi i freni;
- Discesa veloce dissestata (es: pietraia): frenata modulata (35-40% ant. e 60-65% post);
- Breve e lento passaggio tecnico moolto ripido o tecnico (es: uno o più gradoni in sequenza): frenata col solo posteriore cercando di non bloccare la ruota. Qualche breve pinzata all'anteriore, solo se la bici prende eccessiva velocità.
Per quanto riguarda il peso del corpo, lo arretro sempre in relazione alla pendenza della strada cercando di mantenere il baricentro centrale.
Io faccio così:
- Normale discesa dissestata, ma non troppo: frenata al 50% con entrambi i freni;
- Discesa veloce dissestata (es: pietraia): frenata modulata (35-40% ant. e 60-65% post);
- Breve e lento passaggio tecnico moolto ripido o tecnico (es: uno o più gradoni in sequenza): frenata col solo posteriore cercando di non bloccare la ruota. Qualche breve pinzata all'anteriore, solo se la bici prende eccessiva velocità.
Per quanto riguarda il peso del corpo, lo arretro sempre in relazione alla pendenza della strada cercando di mantenere il baricentro centrale.
forse non sai chi è il tipo nel video
sarà, ma resto della mia idea. Se tutti facciamo così le discese tra qualche anno non ci sarà più un sentiero percorribile ma tanti ruscelli in più
giusto, intendevo dire che ha minor efficienza in termini di risultato, quindi "frena meno"
Scusate lo sfogo ma ho letto cose da rabbrividire, vi giro pertanto quello che dice un certo Brian Lopes:
- Usate entrambi i freni, in ogni caso sempre in maniera dolce, senza mai bloccarli.
- Modulate con sensibilità soprattutto il freno posteriore in modo da prevenire derapate.
- Il pneumatico anteriore ha la maggior aderenza, pertanto dovete utilizzare il freno anteriore maggiormente rispetto a quello posteriore.
- Non abbiate paura di usare il freno anteriore. Dovreste fare contemporaneamente qualcosa di molto stupido, come frenare violentemente, avanzare troppo il vs. baricentro ed urtare un ostacolo, per volare oltre il manubrio.
- Frenate quando le ruote sono perpendicolari al terreno (= non in curva).
- Utilizzate gli ammortizzatori, schiaccaiteli utilizzando il vostro peso: raddoppiando il peso sulle ruote, raddoppiate la vostra aderenza e dimezzate il vostro spazio di frenata.
La traduzione non è alla lettera (tratta da: "Brian Lopes & Lee McCormack - Mastering Mountain Bike Skills") ma spero che il senso sia chiaro.
Per altro ricordatevi che si tratta di fisica che è valida sempre e per tutti.
Le opinioni personali sono comprensibili ma frutto di (scusate il termine forte) ignoranza/inesperienza e vi mettono in condizione di farvi male.
Quoto tantissimo quanto segue:
- Usate entrambi i freni, in ogni caso sempre in maniera dolce, senza mai bloccarli.
- Modulate con sensibilità soprattutto il freno posteriore in modo da prevenire derapate.
- Il pneumatico anteriore ha la maggior aderenza, pertanto dovete utilizzare il freno anteriore maggiormente rispetto a quello posteriore.
- Non abbiate paura di usare il freno anteriore. Dovreste fare contemporaneamente qualcosa di molto stupido, come frenare violentemente, avanzare troppo il vs. baricentro ed urtare un ostacolo, per volare oltre il manubrio.
- Frenate quando le ruote sono perpendicolari al terreno (= non in curva).
- Utilizzate gli ammortizzatori, schiaccaiteli utilizzando il vostro peso: raddoppiando il peso sulle ruote, raddoppiate la vostra aderenza e dimezzate il vostro spazio di frenata.
La traduzione non è alla lettera (tratta da: "Brian Lopes & Lee McCormack - Mastering Mountain Bike Skills") ma spero che il senso sia chiaro.
Per altro ricordatevi che si tratta di fisica che è valida sempre e per tutti.
Le opinioni personali sono comprensibili ma frutto di (scusate il termine forte) ignoranza/inesperienza e vi mettono in condizione di farvi male.
Quoto tantissimo quanto segue:
scusa ma quali sono le opinioni che ti fanno rabbrividire ? perchè se non specifichi sembra che nessuno abbia idea di come si frena ed invece quasi tutte le cose che hai riportato sono state già dette nei vari post...poi con tutto il rispetto ma anche quelle di Brian Lopes sono opinioni personali, giuste, ma personali...e non vedo il problema nell'esprimerle.
comunque hai fatto bene a riportarle
ciao ...
io personalmente in discesa prediligo l'utilizzo di entrambi i freni modulandone l'utilizzo a seconda della condizione specifica del momento,... ma sono convinto che anche se abbiamo chiara la teoria e la applichiamo alla lettera la differenza in quell'istante di fronte alla discesa la fa la ns convinzione/tranquillità nel fatto di non aver paura di quella particolare situazione.
Mi spiego:
ogni uno di noi ha uno scheletro nell'armadio relativo a un certo tipo di discesa con un determinato tipo di fondo... chi la ghiaia, chi il sottobosco, chi il fango o persino l'asfalto.
Se sei titubante e indeciso nel momento in cui cominci a scendere, ti aggrappi al freno posteriore e ti butti tutto indietro finendo quasi per toccare con il sedere la ruota posteriore e la pancia sta sulla sella ...(oppsss questo è il mio di scheletro... discese ripide tecniche in mezzo ad alberi, magari con un fondo umido e mille splendide radici che affiorano e ti invitano a stenderti) è il momento di fermarsi e riflettere.
L'esperienza è fondamentale, ma la serenità mentale e la sicurezza nell'affrontare una discesa fanno la differenza per evitare anche brutte conseguenze.
Bisogna quindi oltre che affinare la tecnica superare il problema da un punto di vista psicologico ... io ci provo !!!
io personalmente in discesa prediligo l'utilizzo di entrambi i freni modulandone l'utilizzo a seconda della condizione specifica del momento,... ma sono convinto che anche se abbiamo chiara la teoria e la applichiamo alla lettera la differenza in quell'istante di fronte alla discesa la fa la ns convinzione/tranquillità nel fatto di non aver paura di quella particolare situazione.
Mi spiego:
ogni uno di noi ha uno scheletro nell'armadio relativo a un certo tipo di discesa con un determinato tipo di fondo... chi la ghiaia, chi il sottobosco, chi il fango o persino l'asfalto.
Se sei titubante e indeciso nel momento in cui cominci a scendere, ti aggrappi al freno posteriore e ti butti tutto indietro finendo quasi per toccare con il sedere la ruota posteriore e la pancia sta sulla sella ...(oppsss questo è il mio di scheletro... discese ripide tecniche in mezzo ad alberi, magari con un fondo umido e mille splendide radici che affiorano e ti invitano a stenderti) è il momento di fermarsi e riflettere.
L'esperienza è fondamentale, ma la serenità mentale e la sicurezza nell'affrontare una discesa fanno la differenza per evitare anche brutte conseguenze.
Bisogna quindi oltre che affinare la tecnica superare il problema da un punto di vista psicologico ... io ci provo !!!
hai detto bene...la tranquillità mentale è sempre straordinariamente efficace perchè ti fa fare le cose in modo naturale senza tensioni o ansietà che poi si traducono in errori grossolani e blocchi psicomotori.