freeride e enduro sulle colline livornesi

panzer618

Biker serius
26/9/11
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grazie fabrizio!!!! cmq vi assicuro che strade come quarrata 30 anni fà era un sentiero aperto da motociclisti e come quello molti altri..... cmq ho un assicurazione tale che mi permette di trasportare persone e ripeto che sono disposto a parlare e far provare a chiunque. Io credo in questa iniziativa e voglio miglioralra col passare del tempo e se qualcuno vuole aiutare invece di disfare sarrebbe bello....
 

Mòlle

Biker imperialis
29/9/08
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che te frega
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grazie fabrizio!!!! cmq vi assicuro che strade come quarrata 30 anni fà era un sentiero aperto da motociclisti e come quello molti altri..... cmq ho un assicurazione tale che mi permette di trasportare persone e ripeto che sono disposto a parlare e far provare a chiunque. Io credo in questa iniziativa e voglio miglioralra col passare del tempo e se qualcuno vuole aiutare invece di disfare sarrebbe bello....
non mi sento assolutamente disfattista, polemico magari sì ;-). Comunque per tua informazione non è un problema di assicurazione, il tuo è un servizio di trasporto persone e come tale va regolarizzato altrimenti sei a tutti gli effetti un abusivo. Se poi vogliamo fare alla livornese dove va bene tutto ma tanto cosa vuoi che succeda fai pure alla fine a me non viene in tasca niente, sia chiaro. In ogni caso buona fortuna perché, credimi, ne avrai veramente bisogno.
 

Lucky Luke 62

Biker novus
22/4/09
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livorno
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Sapete dell'esistenza di questo documento che vi allego? Sapete che molte aree protette, parchi, aree di interesse naturalistico lo hanno inserito nel loro regolamento?

Leggete bene ed applicatelo spontaneamente nell'interesse del nostro meraviglioso sport.

Allegato:

Le regole per una pratica responsabile e sicura

La corretta etica d’uso della mountain bike oggi, condiziona l’uso e l’accesso ai sentieri, in futuro. Fare la propria parte per preservare e migliorare le condizioni d’uso e l’immagine di questo sport, implica l’osservanza di alcune regole formulate da IMBA, (International Mountain Bicycling Association) l'Associazione Internazionale di Mountain Bike. Queste regole sono riconosciute in tutto il mondo come il codice di condotta per mountain bike. IMBA ha il compito di promuovere il ciclismo fuoristrada, nel “rispetto dell'ambiente e socialmente responsabile”.

-Percorrere solo sentieri dove è permesso circolare in bicicletta. Evitare sentieri e strade non accessibili o d’accesso limitato solo ai pedoni. (nel dubbio prendete informazioni); rispettare le proprietà private e munirsi di permessi dove fosse necessario attraversarle. Le aree di interesse naturalistico sono vietate o limitate al transito delle biciclette. Il modo in cui viene usata la bicicletta condizionerà la normativa di enti addetti alla salvaguardia del territorio.

-Non lasciare tracce evidenti (rifiuti compresi). Essere sensibili al terreno sotto le ruote, analizzando le differenti tipologie di suolo e rispettando la traccia dei sentieri. Suoli bagnanti e fangosi sono più facilmente danneggiabili. Quando il fondo è cedevole considerare l'ipotesi di un percorso alternativo. Ciò non autorizza a creare nuove tracce. Non tagliare le curve, ma affrontarle secondo le reali capacità della persona e potenzialità del mezzo.

-Moderare la velocità e guidare con prudenza nei tratti difficili. Anche la disattenzione di un attimo può diventare un problema. Il rispetto delle regole e non abusare della bicicletta diventa un imperativo.

-Dare sempre la precedenza. Far sapere agli altri fruitori del sentiero della propria presenza. Un saluto amichevole e/o un tocco di campanello è utile e ben educato. Non spaventare il prossimo, ma sorpassare rispettosamente a passo d'uomo e se necessario fermarsi.

-Non infastidire gli animali. Tutti gli animali sono spaventati da un approccio improvviso o da rumori molesti. Questo fatto può degenerare in pericolo per gli animali, per te e per gli altri. Dare quindi la possibilità agli animali di abituarsi alla presenza umana, specialmente con i cavalli, informando il cavaliere delle intenzioni di sorpassare. Correre in bici selvaggiamente irrispettosi della natura è una grave mancanza di etica e morale.

-Richiudere il cancello aperto nel transitare nella proprietà di qualcuno.

-Programmare le uscite senza avventurarsi in sentieri ignoti Preparare l'equipaggiamento adeguato e valutare le proprie capacità in relazione alla tipologia di percorso che si ha intenzione di affrontare. Rendersi auto-sufficienti per ogni eventualità, con attrezzatura in perfetto stato e kit di emergenza per far fronte a cambiamenti di tempo o altre imprevedibilità. Una gita ben riuscita è prima di tutto una soddisfazione personale che un fardello per gli altri. Ricordarsi di indossare sempre il casco e portarsi un kit “salva vita” (fischietto, telo vita, luci anteriore bianca e rossa posteriore, bussola, specchio per segnalazione, coltello svizzero multi funzione, mappa del percorso, siringa succhia veleno con laccio emostatico, farmacia d'emergenza, acqua, telefono, Gps eventualmente) e un kit per eventuali riparazioni della bici (attrezzo multi funzione, camere d’aria etc.).
 

Mòlle

Biker imperialis
29/9/08
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che te frega
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chiamala gufata ???!!!!

:smile::smile::smile::smile:
:smile::smile::smile::smile::smile:
Non vuole essere una gufata ma più semplicemente sono stufo di cose fatte all'acqua di rose tanto per fare e ancor di più sono stufo della tipica mentalità livornese dove democrazia viene identificata col fare il cazzo che vuoi. Sono nel trasporto da 20 anni ormai e conosco abbastanza bene le normative, pertanto non vedo perché, dietro al baluardo di promuovere il nostro sport, si debba permettere un'attività abusiva a scopo di lucro nascondendosi dietro ad un fumoso concetto di libertà che altro non è se non anarchia.
 

f@brizio

Biker superioris
Mòlle;5048924 ha scritto:
Non vuole essere una gufata ma più semplicemente sono stufo di cose fatte all'acqua di rose tanto per fare e ancor di più sono stufo della tipica mentalità livornese dove democrazia viene identificata col fare il cazzo che vuoi. Sono nel trasporto da 20 anni ormai e conosco abbastanza bene le normative, pertanto non vedo perché, dietro al baluardo di promuovere il nostro sport, si debba permettere un'attività abusiva a scopo di lucro nascondendosi dietro ad un fumoso concetto di libertà che altro non è se non anarchia.

O Marchino, non te la prendere. Sulla mentalità livornese hai ragione, lo ammetto, nel bene e nel male siamo così: ma non saltare subito a conclusioni affrettate.
Vediamo come evolve questo progetto, che ha sicuramente delle lacune ma non è del tutto da buttare via: sarà il mercato che dirà se è azzeccato o meno.
Per la mia "accusa" di disfattismo, è chiaro che era una battuta volutamente esagerata.
Lucky, infine, ha giustamente ricordato la necessità di un comportamento eticamente corretto, per il bene di tutto il movimento, teniamolo ben presente e godiamoci il nostro meraviglioso sport.
 

Giskard_rules

Biker poeticus
8/8/09
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Vecchiano
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Sapete dell'esistenza di questo documento che vi allego? Sapete che molte aree protette, parchi, aree di interesse naturalistico lo hanno inserito nel loro regolamento?

Leggete bene ed applicatelo spontaneamente nell'interesse del nostro meraviglioso sport.

Allegato:

Le regole per una pratica responsabile e sicura

La corretta etica d’uso della mountain bike oggi, condiziona l’uso e l’accesso ai sentieri, in futuro. Fare la propria parte per preservare e migliorare le condizioni d’uso e l’immagine di questo sport, implica l’osservanza di alcune regole formulate da IMBA, (International Mountain Bicycling Association) l'Associazione Internazionale di Mountain Bike. Queste regole sono riconosciute in tutto il mondo come il codice di condotta per mountain bike. IMBA ha il compito di promuovere il ciclismo fuoristrada, nel “rispetto dell'ambiente e socialmente responsabile”.

-Percorrere solo sentieri dove è permesso circolare in bicicletta (Permesso da chi???). Evitare sentieri e strade non accessibili o d’accesso limitato solo ai pedoni. (nel dubbio prendete informazioni); rispettare le proprietà private e munirsi di permessi dove fosse necessario attraversarle. Le aree di interesse naturalistico sono vietate o limitate al transito delle biciclette. Il modo in cui viene usata la bicicletta condizionerà la normativa di enti addetti alla salvaguardia del territorio.

-Non lasciare tracce evidenti (rifiuti compresi). Essere sensibili al terreno sotto le ruote, analizzando le differenti tipologie di suolo e rispettando la traccia dei sentieri. Suoli bagnanti e fangosi sono più facilmente danneggiabili. Quando il fondo è cedevole considerare l'ipotesi di un percorso alternativo. Ciò non autorizza a creare nuove tracce. Non tagliare le curve, ma affrontarle secondo le reali capacità della persona e potenzialità del mezzo.

-Moderare la velocità e guidare con prudenza nei tratti difficili. Anche la disattenzione di un attimo può diventare un problema. Il rispetto delle regole e non abusare della bicicletta diventa un imperativo.

-Dare sempre la precedenza. Far sapere agli altri fruitori del sentiero della propria presenza. Un saluto amichevole e/o un tocco di campanello è utile e ben educato. Non spaventare il prossimo, ma sorpassare rispettosamente a passo d'uomo e se necessario fermarsi.

-Non infastidire gli animali. Tutti gli animali sono spaventati da un approccio improvviso o da rumori molesti. Questo fatto può degenerare in pericolo per gli animali, per te e per gli altri. Dare quindi la possibilità agli animali di abituarsi alla presenza umana, specialmente con i cavalli, informando il cavaliere delle intenzioni di sorpassare. Correre in bici selvaggiamente irrispettosi della natura è una grave mancanza di etica e morale.

-Richiudere il cancello aperto nel transitare nella proprietà di qualcuno.

-Programmare le uscite senza avventurarsi in sentieri ignoti Preparare l'equipaggiamento adeguato e valutare le proprie capacità in relazione alla tipologia di percorso che si ha intenzione di affrontare. Rendersi auto-sufficienti per ogni eventualità, con attrezzatura in perfetto stato e kit di emergenza per far fronte a cambiamenti di tempo o altre imprevedibilità. Una gita ben riuscita è prima di tutto una soddisfazione personale che un fardello per gli altri. Ricordarsi di indossare sempre il casco e portarsi un kit “salva vita” (fischietto, telo vita, luci anteriore bianca e rossa posteriore, bussola, specchio per segnalazione, coltello svizzero multi funzione, mappa del percorso, siringa succhia veleno con laccio emostatico, farmacia d'emergenza, acqua, telefono, Gps eventualmente) e un kit per eventuali riparazioni della bici (attrezzo multi funzione, camere d’aria etc.).

Eh, belle parole, riconosciute in tutto il mondo magari si....ma in Italia?
Se vado dal mi sindaco e gli dico: conosci l'IMBA? Lui mi risponde:" Ma dove gioca nell'Inter?

credo che alla base di tutto non ci sia nessuna associazione ma solo la buona educazione, come in tutte le cose di questo mondo.

non nego che comunque sarebbe davvero bello.
 

AlfA'

Biker incredibilis
18/10/04
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Eh, belle parole, riconosciute in tutto il mondo magari si....ma in Italia?
Se vado dal mi sindaco e gli dico: conosci l'IMBA? Lui mi risponde:" Ma dove gioca nell'Inter?


e a parte quello, l' imba è al massimo come il CAi da noi....può dare qualche suggerimento, ma non legifera.
da nessuna parte

secondariamente quando hanno il permesso anche loro sventrano mezzo monte, anche con le ruspe e buttan giù di tutto..............è un pò come quelli della tav.....che il permesso ce l' hanno.

e per ultimo ( enon lo dico per fare a te la ramanziana france) io avevo chiesto di non fare un certo sentiero con certe rote perchè solcano..........e si sa come è andata a finire.
io ho il sospetto che l' attuale uso dei sentieri da parte di un certo tipo di bici, porterà in futuro a dei bei problemi......staremo a vedere:il-saggi::il-saggi:

però per ora va bene così e avanti
 

Giskard_rules

Biker poeticus
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e a parte quello, l' imba è al massimo come il CAi da noi....può dare qualche suggerimento, ma non legifera.

secondariamente quando hanno il permesso sventrano mezzo monte, anche con le ruspe e buttan giù di tutto..............è un pò come quelli della tav.....che il permesso ce l' hanno.

e per ultimo ( enon lo dico per fare a te la ramanziana france) io avevo chiesto di non fare un certo sentiero con certe rote perchè solcano..........e si sa come è andata a finire.
io ho il sospetto che l' attuale uso dei sentieri da parte di un certo tipo di bici, porterà in futuro a dei bei problemi......staremo a vedere:il-saggi::il-saggi:

però per ora va bene così e avanti

Figurati, io lo fo 2 all'ora.
Ma poi parli te? Ti ricordo alcune foto che testimoniano la fine del manicheismo rigido. :-)

Tendenzialmente sono d'accordo con te, anche se quel sentiero in effetti è particolare e quei tipi di bici, per come la vedo io, dovrebbero avere sentieri più scorrevoli. Guarda Passerino ma anche il Sentiero Novo, che ci si passa a ritrecine ma non è messo male.

Credo sia difficile accontentare tutti purtroppo, ed anche vietare certe zone a qualcuno. Capisco anche che ti girino perchè c'hai messo un bell'impegno e poi te lo trovi in quello stato. É anche vero che gente con la front te lo rovina uguale perchè scende tutta frenata. Boh, non lo so, si entra in una serie di discrosi che non credo abbiano soluzione.
:il-saggi:
 

AlfA'

Biker incredibilis
18/10/04
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É anche vero che gente con la front te lo rovina uguale perchè scende tutta frenata. Boh, non lo so, si entra in una serie di discrosi che non credo abbiano soluzione.
:il-saggi:

fidati...con una gomma da 2.0 2.1 da xc non solchi......vai più piano e i tasselli son assai più piccoli, se ci sono........esempio è il tratto novo del nonno. ci son passate due GF e non c'è un canalino uno

comuqnue non mi girano ........è così:medita:
però se vai forte con quelle bici e inchiodi, solchi nel ripido e diritto, e solchi nelle curve, non ci son seghe....passerino è tutto diritto e poco pendente, il sentiero novo non ha ancora preso un inevrno d' acqua e tendenzialmente ci passate solo voi..

in realtà io non mi riferivo in particolare al calsifer ( che non è messo bene, ma neanche male )......mi riferivo al fatto che non è semplice stabilire un limite implicito da rispettare ( come quei suggerimenti imba)

il pedone guarda male me
io guardo male le AM
le AM le moto
le moto i quad...........

e casualmente ognuno è sempre nell' ultimo gradino ragionevole
 

panzer618

Biker serius
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i discorsi li porta via il vento e le biciclette i livornesi heheheh......io voglio mettercela tutta e spero di riuscirci.... cmq oggi ho incrociato un bel gruppo che risaliva dal castellaccio con bici di un po tutti i tipi e la prima cosa che mi è venuta in mente è: chi sa se cè qualcuno del forum???
 

sembola

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Bike
una nera e l'altra pure
Ho l'impressione che le idee non siano molto chiare.

Il termine "bike park" ultimamente ha preso il posto di quello "freeride" nel ruolo di creatore di equivoci: cosa sia nessuno lo sa spiegare bene, ed ognuno gli dà il significato che gli pare. Così abbiamo "bike park" veri e propri (per esempio a Livigno) con pedane, panettoni, salti artificiali... e "bike park" grossomodo naturali come a Finale, ma sempre orientati al gravity (salite meccanizzate) e "bike park" come le bandite di Scarlino dove se vuoi scendere devi salire con le tue forze.

Questo per dire che scrivere "bike park" significa tutto e niente.

Tutto questo per dire: prima di giudicare l'iniziativa sarebbe interessante capire cosa significa veramente. E' un'attività di risalita meccanizzata? E' anche un'attività di accompagnamento? E' pure un'attività di creazione e manutenzione della viabilità forestale? Mi permetto di fare notare che sono tutte attività che in una forma o in un'altra necessitano di autorizzazioni, senza le quali si sta parlando di attività abusive, con le possibili conseguenze del caso per chi le esercita.

Quello invece su cui non si può equivocare sono i termini "DH e FR", che hanno un significato ben preciso. Significano percorsi di discesa, più finalizzati alla performance cronometrica ed agonistica o al superamento di ostacoli naturali ed artificiali. Se questi sono gli obiettivi del costituendo "bike park", il mio parere è che non sono attività accettabili su viabilità forestale pubblica ed aperta al pubblico, ma che devono essere esercitate su percorsi legittimamente chiusi e comunque adeguatamente tabellati.

Il mio modesto parere è pertanto che sarebbe opportuno che si facesse maggiore chiarezza su un'attività che non è tanto ben delineata, e poi di comunicare in maniera coerente, per esempio evitando degli scivoloni come parlare di "DH/FR" e poi noleggiare delle Anthem o mettere in hompage una modo in derapata.

Sempre a proposito della comunicazione, mi sembrerebbe opportuno evitare di fare afferamazioni categoriche che, oltre ad essere tutte da dimostrare, rischiano di essere controproducenti e andare contro agli interessi di chi vuole esercitare tale attività, qualunque essa sia. Per esempio, dire che tutti i percorsi sono stati creati da enduristi, quando è evidente anche per un non-locale come me che non è vero; o che per divertirsi è necessario non pedalare, visto che qui bene o male tutti quanti pedaliamo e ci divertiamo.
Oppure prendersela con chi giustamente fa presente il rischio non solo legale ma anche fisico ad esercitare attività poco corrette: se venissi sbirillato da un dhiller o da un motocrossista che "si allenano" su uno stradello di pubblico accesso, personalmente gli leverei anche le mutande in tribunale, ma non potrei biasimare chi gli mettesse la bici o la moto al collo :medita:
 

Giskard_rules

Biker poeticus
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fidati...con una gomma da 2.0 2.1 da xc non solchi......vai più piano e i tasselli son assai più piccoli, se ci sono........esempio è il tratto novo del nonno. ci son passate due GF e non c'è un canalino uno

comuqnue non mi girano ........è così:medita:
però se vai forte con quelle bici e inchiodi, solchi nel ripido e diritto, e solchi nelle curve, non ci son seghe....passerino è tutto diritto e poco pendente, il sentiero novo non ha ancora preso un inevrno d' acqua e tendenzialmente ci passate solo voi..

in realtà io non mi riferivo in particolare al calsifer ( che non è messo bene, ma neanche male )......mi riferivo al fatto che non è semplice stabilire un limite implicito da rispettare ( come quei suggerimenti imba)

il pedone guarda male me
io guardo male le AM
le AM le moto
le moto i quad...........

e casualmente ognuno è sempre nell' ultimo gradino ragionevole

eh si, hai ragione

Ho l'impressione che le idee non siano molto chiare.

Il termine "bike park" ultimamente ha preso il posto di quello "freeride" nel ruolo di creatore di equivoci: cosa sia nessuno lo sa spiegare bene, ed ognuno gli dà il significato che gli pare. Così abbiamo "bike park" veri e propri (per esempio a Livigno) con pedane, panettoni, salti artificiali... e "bike park" grossomodo naturali come a Finale, ma sempre orientati al gravity (salite meccanizzate) e "bike park" come le bandite di Scarlino dove se vuoi scendere devi salire con le tue forze.

Questo per dire che scrivere "bike park" significa tutto e niente.

Tutto questo per dire: prima di giudicare l'iniziativa sarebbe interessante capire cosa significa veramente. E' un'attività di risalita meccanizzata? E' anche un'attività di accompagnamento? E' pure un'attività di creazione e manutenzione della viabilità forestale? Mi permetto di fare notare che sono tutte attività che in una forma o in un'altra necessitano di autorizzazioni, senza le quali si sta parlando di attività abusive, con le possibili conseguenze del caso per chi le esercita.

Quello invece su cui non si può equivocare sono i termini "DH e FR", che hanno un significato ben preciso. Significano percorsi di discesa, più finalizzati alla performance cronometrica ed agonistica o al superamento di ostacoli naturali ed artificiali. Se questi sono gli obiettivi del costituendo "bike park", il mio parere è che non sono attività accettabili su viabilità forestale pubblica ed aperta al pubblico, ma che devono essere esercitate su percorsi legittimamente chiusi e comunque adeguatamente tabellati.

Il mio modesto parere è pertanto che sarebbe opportuno che si facesse maggiore chiarezza su un'attività che non è tanto ben delineata, e poi di comunicare in maniera coerente, per esempio evitando degli scivoloni come parlare di "DH/FR" e poi noleggiare delle Anthem o mettere in hompage una modo in derapata.

Sempre a proposito della comunicazione, mi sembrerebbe opportuno evitare di fare afferamazioni categoriche che, oltre ad essere tutte da dimostrare, rischiano di essere controproducenti e andare contro agli interessi di chi vuole esercitare tale attività, qualunque essa sia. Per esempio, dire che tutti i percorsi sono stati creati da enduristi, quando è evidente anche per un non-locale come me che non è vero; o che per divertirsi è necessario non pedalare, visto che qui bene o male tutti quanti pedaliamo e ci divertiamo.
Oppure prendersela con chi giustamente fa presente il rischio non solo legale ma anche fisico ad esercitare attività poco corrette: se venissi sbirillato da un dhiller o da un motocrossista che "si allenano" su uno stradello di pubblico accesso, personalmente gli leverei anche le mutande in tribunale, ma non potrei biasimare chi gli mettesse la bici o la moto al collo :medita:

Sembola saggio maestro di vita :-)
 

montecristo

Biker novus
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Mòlle;5046595 ha scritto:
niente da aggiungere se non una cosa. Un è che piglio foo, sembra. In realtà è perché spippolo mentre guido un camion di 19 metri e mi esprimo un pò così. Pensa... Adesso sto andando a Predappio.. :prost:

Scusa, ma parlare d'anarchia e di regole quando si tiene un comportamento come il tuo mi sembra un po' un controsenso....
guidare un camion e "spippolare" un pc lo raccomanda il Codice della Strada e anche la Stradale....:smile:
 

panzer618

Biker serius
26/9/11
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a questo punto mi piacerebbe incontrare i più "esperti" per parlarne di persona e chiarirci in modo e maniera che possiamo andare d'accordo e collaborare per fare una cosa bella!!!
 

montecristo

Biker novus
2/5/10
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Ho letto i vari interventi e vedo che alcuni si sono un po' "scaldati" sull'argomento.
Se permettete io non mi faccio problemi se uno vuole fare una cosa del genere, anzi, ben venga qualcuno che mette "buone intenzioni" per il movimento mtb, specialmente a Livorno.
Quello che invece mi fa piu' arrabbiare (il termine era un altro...) sono i soprusi e le prepotenze che ormai avvengono da anni sulle ns amate colline.
Sentieri rovinati dalle moto e dalle jeep dei cacciatori, specialmente quest'ultimi che si professano veri amanti della natura, salvo poi proibirti di percorrere un tratto di bosco quando sono in atto le loro famose scorribande (che usavano ormai 50 anni fa, infatti l'eta' media e' 80 anni); oppure tratti di sentieri cancellati da trattori e ruspe (vedi pistina-motocross ultimo tratto) o chiusi da insensati cancelli (come l'entrata a monterotondo che sale verso le matite) e non ultimo il bellissimo progetto della discarica al limoncino, fiore all'occhiello della ns amministrazione comunale.
Per non parlare dei cumuli di spazzatura che troviamo puntualmente nei soliti posti (corbolone, ciano, fattora..etc).
Ragazzi, qui se non stiamo attenti tra qualche anno sulle vallicelle troviamo un resort a 8 piani con piscina..stanno cementificando tutto quello che possono e delle ns colline non frega niente a nessuno.
Quindi cerchiamo di stare con gli occhi aperti ed agire, quando possibile, per ripristinare un MINIMO DI LEGALITA' anche nei ns boschi, che son divenatati terra di nessuno...

PS PER I BIKERS LIVORNESI: sabato ho percorso il tratto che dalla curva dello spaccapetto scende fino agli orti della puzzolente oppure verso il cisternino: e' diventato un'autostrada! Sono diversi km ed e' tutto spianato, allargato e hanno messo addirittura anche della ghiaia fine, insomma manca l'autogrill e il telepass e siamo a posto.
ENNESIMA SORPRESINA IN ARRIVO ???????:nunsacci:
 

mugnax

Biker grossissimus
OOO su via ... ora innesco l'ennesima bomba , senza fare tanti giri di parole dico che molti di voi/noi ( forse non tutti ) parlano con lingua biforcuta ..( haug)
tanti discorsi manieristici mi fanno sorridere.
A seguire per filo e per segno il vademecum dell'IMBA applicato quà in Italia ... le uscite in mountainbike diventano "passeggiate cilcistiche da pensionati quasi da piste ciclabili o da sterratoni ...
non fare rumori... non sorpassare... non saltare... non andare fuori traccia ... non sollevare la polvere ... ANDARE AD ANDATURA MODERATA ... EVITARE I PERCORSI DIFFICILI :nunsacci::nunsacci::nunsacci:ma di cosa stiamo parlando ??? di mountain bike? ma si scherza o cosa? a TUTTI piace fare ste cose non siate ipocriti , ditemi chi va ad andatura moderata ( frenando) in discesa su un percorso che conosce bene se non ci sono pericoli sopratutto nei confronti degli altri? chi non fa quel saltino facile a bordo del sentiero ? chi non scende un ripido perchè sennò rovina il fondo frenando ?? chi si comporta così ..o è un vero "integralista talebano della natura" ( ma se ne dovrebbe comunque stare a casa perchè il solo passare con le ruote fa un danno) o è uno che critica queste cose perchè non le sa fare, come per esempio il 90 % di chi odia i percorsi lavorati con le sponde, paraboliche e i salti lo fa perchè non sono il suo terreno abituale e non le sa fare, concsi di questo è più comodo criticare piuttosto che accettare che ci sono diversi modi di intendere la MTB .
Ragazzi essere corretti e rispettosi della natura è INDISPENSABILE ma non nascondiamoci dietro un dito, la mountainbike è (anche se nella maniera meno invasiva) pur sempre dannosa alla natura , sui sentieri i solchi sono inevitabili, diciamo che siamo noi ...popolo dei biker che dovremmo più intelligentemente prenderci a cuore il loro mantenimento TUTTI a differenza di ora che chi li mantiene sono solo i loro ideatori , insomma voglio dire sul Serra ci sono molti sentieri percorsi tutti WE da centinaia di bikers ... ma poi alla fine sono sempre i soliti che puliscono e riassettano .
io penso che se costruiti nel rispetto dell'ambiente i percorsi creati appositamente come i bike park riconosciuti o i sentieri abusivi fatti da chi ci mette la passione ben vengano , anzi credo che questa sia la strada più giusta per non rovinare indiscriminatamente vaste aree con altri sentieri selvaggi.
Scusate lo sfogo... ma io la penso così , ho i capelli bianchi ne ho viste di cose... di mutamenti, ho visto biker alle prime armi che non sapevano scendere da un marciapiede criticare fortemente il Freeride ... e poi incuriositi avvicinarsi a questo mondo e cambiare totalmente opinione

Poi è inutile negarlo...ci sono razze e razze , c'è il Dhiller incallito che non mette ruote se non su piste apposite e non tutte vanno bene .
e l'XC garoso che va solo su percorsi veloci alla ricerca della prestazione .
e in mezzo ci siamo noi ... una moltitudine di bikers che si vuole solo divertire , e quì tante etichette non mi sembrano appropriate
 
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