Perchè il Barro e sempre il Barro.
Non si sa come ma sempre qualcosa di magico c'è in serbo.
Alla partenza della salita i commenti sono i soliti, sempre la stessa salita, ormai lo conosco come le stanze di casa mia e giù a iosa ma......tutto cambia, pure le idee.
Pedala pedala ci troviamo immersi nell'oscurità più totale della strada che attraversa i vari boschi. Uno spettacolo unico; prati cosparsi qua e là di miriadi di puntini luminosi intermittenti; l'idea, giusto per trasmettera ai meno morbidi di cuore, è quella di un campo da calcio con centinaia di flash dei fotografi, lo stadio del BArro :-?
La salita si conclude con un ristoro a base di mandorle, cioccolato e birra, accostati vicino ad una panchina montata sul vuoto.
Si parte.
Lo spettacolo è unico, in cima alla montagna nell'oscurità più totale, una lingua di terra che a fatica si distingue dall'erba circostante. Godiamo delle luci di civiltà giù sotto nelle città da una posizione di rilievo.
Scivoliamo lentamente nel bosco accompagnati dal richiamo dei grilli e di qualche timido uccello noturno.
E' la quiete prima della tempesta. Il sentiero parte e diventa un misto tecnico veloce con molte libere concessioni al tecnico. Dopo breve ci trovaimo su di un sentiero che scende dritto dalla cresta della montagna. Davanti a destra e a sinistra l'oscurità riempita delle luci della città.
Il sentiero continua a scendere in modo impetuoso offrendo possibilità di guida di tutti i tipi. In breve giungiamo al pezzo di trasferimento XC con concessioni trialistiche, alla nostra destra una chiazza scura in mezzzo alle luci, il lago. Il fresco venticello che ci rallegrava in cima alla montagna è qui completamente assente, si suda in un modo impressionante. Dopo un lungo saliscendi giungiamo a Pian Sciresa da cui inizia, ancora una volta, una discesa che ci porterà verso il droppone del 5 febbraio che, vuoi per la notte, vuoi per l'ingresso in curva e per la vegetazione cresciuta, è diventato solo copiabile :? Risalita a spinta dai sentieri per evitare lunghe pedalato su asfalto con le solite riflessioni di rito su quanto possiamo ritenerci normali e allenati per essere in giro all'una di notte per boschi a sudare come dei por.Ci riders.....ma la notte è giovane! :-?