Vedi bene: la mia bici è stata progettata sulle mie misure antropometriche come
gravel (le geometrie sono tali) ma per un uso fuoristradistico gravoso (da qui il telaio mtb, la forcella ammortizzata e il flatbar) e per spingere sempre (le rotule sono avanzate di un paio di cm rispetto agli assi dei pedali) in gran fondo, e su tutte le superfici e stagioni, in pianura.
Un requisito era l’estrema agilità, per muoversi rapidamente, dribblando, anche su fondi scassatissimi e in sentieri boschivi (entrambi non prerogative della montagna).
Più recentemente ho cominciato a salire (1500-1600 metri di dislivello a giro) e lei si è dimostrata anche un’ottima arrampicatrice.
Ovviamente salendo poi c’è da scendere e da qui la recente installazione del telescopico, che ahimè ha portato un aggravio di peso pari a 395 grammi.
Va da se che non è una bici discesista.