tutti giusti i vostri ragionamenti. ne conosco diversi di ciclisti da 20-30 mila km annui su strada che si lamentano come voi e che vogliono giustizia, meno auto e gente più disciplinata. però loro passano la loro vita tra insulti alle auto, nervoso, e ogni tanto polso o gamba rotta perchè un 'auto non li aveva visti o gli ha tagliato la strada...
bella vita.. soprattutto pensando che la bici è ciò che facciamo nel tempo libero.. se uno deve scegliersi una condanna del genere nel suo tempo libero non è tanto furbo a mio parere..
io dal giro del lago di garda ci sto ben lontano, come dalle statali e dalle grosse città.. è come se fossero vietati alle bici per me.. poi voi fate un pò come vi pare.. la vita è la vostra
pure io li evito, ma perchè per fortuna (o meglio: per precisa scelta) vivo in un paesino in mezzo alla steppa dove posso uscire tranquillamente con qualsiasi tipo di bici incontrando poche auto (anche qui meglio: pochi esseri umani).
Però mi sembra giusto che chi vive in città debba avere la possibilità di uscire di casa senza essere tirato sotto, che sia in bici, a piedi, o con il motorino.
Magari c'è chi in bici ci vuole andare semplicemente a far la spesa ma non può per timore.
Resta però il fatto che, come diceva
@marika.f , il problema non è tanto infrastrutturale ma di educazione e rispetto reciproco, percui le soluzioni sono davvero difficili. Di sicuro non sono soluzioni i vari divieti, le ciclabili e tutto il resto.
Anzi per come la vedo io questa sorta di ghettizzazione serve solo ad acuire il conflitto