News Essere un ciclista in Italia è sempre più pericoloso

ACE65

Biker tremendus
14/10/05
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Sono quasi vent’anni che la BDC è ferma in box a prendere polvere, ho troppa paura del traffico, preferisco mille volte la BTM e farmi male per colpa mia o delle rocce che decidono di piazzarsi li sulla mia traiettoria :mrgreen: Adesso si scriveranno un centinaio di pagine, ma tanto non cambierà mai nulla, manca l’educazione di base in Italia, come la cultura e il rispetto per il prossimo. Tutti hanno ragione, i Ciclisti gli automobilisti i pedoni e nessuno che si guardi dentro e guardi i propri comportamenti nelle varie situazioni. Perché quando si è a piedi “quei coglioni di ciclisti e automobilisti” quando poi si prende la bici “quei coglioni di pedoni e Automobilisti” e in fine come si sale in auto “quei coglioni di pedoni e ciclisti”
Basta questo mio esempio, io giro quasi sempre sul Monte Canto, sapete che meno del 10% dei biker che incontro rispondo al saluto quando li incontro?…e già un bel gruppetto nutrito di biker l’ho già mandato a fanc….
Quindi occhio a non salutare ;-):smile:
Ciao
 

MauroPS

Biker acciaccatus
29/1/17
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Vicino Udine.
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Ragley Big AL
andare in strada in Italia è sempre più pericoloso, che tu sia pedone, ciclista, motociclista, automobilista...

ormai ogni volta che vado in autostrada vedo camion che vanno a zig zag perché distratti da qualcosa, immagino smartphone.

agli incidenti gravi di motocilisti che vanno a sbattere e ci lasciano le penne e agli ubriachi che perdono il controllo dell'auto, da qualche anno è pieno di frontali perché qualcuno ha invaso la corsia opposta... leggete la cronaca locale.

edit. ho letto il post su FB che su Firefox non appare per le impostazioni privacy.

che dire, che siamo un paese di cafoni che non seguono le regole è risaputo worldwide.

c'è proprio un nervosismo costante sulle strade, da parte di tutti, spesso anche da parte mia. il traffico mai scorrevole, la gente che se ne frega del codice della strada, nessuno che metta la freccia, precedenze ma rispettate... strade fatiscenti, mal progettate e stress continuo.
 
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fafnir

Biker meravigliosus
9/11/13
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Warden, Hightower, Venge
Io ho la ricetta, basterebbe imporre un'uscita in bici per strada a ogni automobilista prima di consegnare la patente e anche ad ogni rinnovo.
Perché anche io prima di diventare ciclista non capivo, bisogna provarlo per rendersi conto.

Secondo me nei paesi del Nord si comportano diversamente perché in bici ci vanno tutti o quasi
 

oTToo

Biker forumensus
9/9/20
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Treviglio
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18% GREY
tutti giusti i vostri ragionamenti. ne conosco diversi di ciclisti da 20-30 mila km annui su strada che si lamentano come voi e che vogliono giustizia, meno auto e gente più disciplinata. però loro passano la loro vita tra insulti alle auto, nervoso, e ogni tanto polso o gamba rotta perchè un 'auto non li aveva visti o gli ha tagliato la strada...
Come tutte le battaglie di civiltà e rispetto non ci si può arrendere davanti alla prepotenza.
Questo vale anche per gli MTBikers che sfanculano escursionisti e famigliole con cane e passeggino appresso colpevoli, a loro vedere, di rovinargli il KOM. Non tutti gli automobilisti sono idioti come non tutti i bikers lo sono (probabilmente chi lo è su un mezzo lo è, o lo sarebbe, anche sull'altro) e quando ci si sposta dall'asfalto al sentiero cambiano le figure di vittime e carnefici. Solo che è improbabile che vietino la circolazione di auto e camion (attendo invece con piacere i mezzi a guida autonoma) mentre per chiudere i sentieri alle bici è un attimo.
 

Lord_Gine

Biker tremendus
12/7/07
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italia
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graziella
Una rondine non fa primavera... Certo parliamo del giudizio di due persone competenti: un professionista e uno che ha girato il mondo. È facile vedere sempre del meglio rispetto a ciò che si ha. È una buona cosa, in fondo: dovrebbe spronarci a migliorare.
Per quanto a rilento, sono convinto che la situazione ciclabile italiana stia migliorando. E quanto al turismo ci sono sempre più iniziative imprenditoriali e di infrastruttura per migliorare. Di nuovo, siamo lenti, e si dovrebbe fare molto di più, ma non siamo un Paese del Terzo Mondo. Lascerei nel cassetto del benaltrismo il confronto con l'India e l'amara conclusione sul "vivere bene" come qualcosa di circoscritto a certe fasce benestanti. Penso che pochi italiani sani di mente, soprattutto non benestanti, andrebbero a vivere in India.
Comunque sia, ci sono numeri a spiegare il problema della sicurezza dei ciclisti sulle strade in Europa: questi gli ultimi. Dai quali numeri si evince che, seppure sia difficile fare un raffronto, l'Italia rimane lontana dai Paesi con il maggior numero di morti sulle strade, e leggermente sotto la media. Siamo comunque un Paese dove non si arriva a 500 bici per 1000 abitanti, contro Germania, Olanda &co dove c'è un rapporto di 1:1, e dove sicuramente si fa più strada in bicicletta. Il trend è tuttavia il costante aumento anche grazie al boom della pedalata assistita, e a differenza di un tempo ci sono molte più persone che lavorano in sella a una bici (e quelli sì che ingrassano le statistiche degli incidenti... che pure non cambiano in modo evidente: segno che il resto dei ciclisti viaggia in modo più sicuro di un tempo?[considerazione personale]).
In Italia il numero di ciclisti morti sulle strade è pressoché costante, se non in leggero calo, negli ultimi 10 anni (attorno alle 250 persone annue), anche senza contare l'anno COVID dove c'è stata un'ovvia, marcata flessione.
Parlo da fortunato. Provengo da una regione a bassa densità abitativa e con un discreto numero di tratti ciclabili (il FVG) e vivo in un'area metropolitana che negli ultimi 20 anni ha visto un discreto aumento di ciclabili, anche pure (cioè non ciclopedonali miste, il Piemonte e in particolare Torino e interland).
Ma come hai detto tu quel report da dei valori assoluti, non vogliono dire niente, serve la percentuale di incidenti/morti in rapporto agli utilizzatori del mezzo e sono ben convinto che nel qual caso il grafico sarebbe invertito con i paesi bassi nettamente in fondo alla classifica e noi mooolto più su.
 

aria

Biker perfektus
23/9/13
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Quando mi capita di dovere fare tratti di asfalto ho sempre una paura boia che qualcuno mi metta sotto.
non credo toccherò mai una bici da strada, troppo pericolo.
oltretutto già guidando l'auto spesso si viene sorpassati da incapaci (spesso con suv) che non hanno evidentemente ben chiaro quanto è larga la loro auto, e ti fanno la rasetta.
figurati in bici, se va bene ti sbattono in un fosso...
evito l'asfalto come la peste, il più possibile.
 
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matia989

Biker serius
29/1/22
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sto meditando di fare il tour del lago di garda... che lo sogno da 35 anni... Son li li per andare e stamattina mi leggo questo... Beh almeno se vengo arrotato saró consapevole del pericolo. Purtroppo, io credo, se ne puó parlare tanto, incazzarsi, denunciare o fare la voce grossa... ma alla fine da tutti i punti di vista i ciclisti sulla strada siamo un nulla, uno zero. Unica cosa é cercare di essere intelligenti e tentare di convivere con il problema applicando strategie per aggirarlo.
L'ho fatto 2 volte entrambe in piena estate.
La prima volta c'erano temporali in zona, per cui traffico nullo.
La seconda con tempo sereno, mai più, la mattina superavo km di auto incolonnate che mi superavano 15 minuti dopo facendomi il rifilo, forse perché frustrati per avere passato un ora comoda ferme in coda.
La miglior stagione per fare il giro è l'autunno oppure una bella giornata invernale, sul lago il clima è mite e spesso in inverno è relativamente poco trafficato.
 

greatkingrat

Biker superis
14/12/20
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Wilier 101x
Che ci sia poco rispetto per i ciclisti è cosa nota, che ci siano ciclisti su strada che hanno poco rispetto per se stessi e per gli automobilisti è cosa nota anche questa.
In questo caso specifico io però aggiungerei una cosa, non tutte le strade sono adatte per essere percorse ogni qualsiasi giorno dell'anno e della settimana in bicicletta.
Io qualche volta da dove abitavo sono arrivato a Roma in bici percorrendo la Salaria: tra Monterotondo e Settebagni è stretta e molto trafficata, la usa la gente per andare a lavorare, per spostarsi nella zona a nord di Roma; quando ho percorso la Salaria l'ho fatto a mio rischio e pericolo, non dico che mi sarei preso ogni colpa se qualcuno mi avesse stirato, ma di certo non potevo esserne così meravigliato.
Non percorro la gardesana da una vita ma ricordo che quando la facevo in mezzo alla settimana in periodi ordinari dell'anno era tanto bella quanto trafficata e stretta e credo che, per quanto sarebbe bello percorrerla spensieratamente in bici, non sia la strada migliore da percorrere su due ruote.
Magari adesso è cambiata, non so...
 

fafnir

Biker meravigliosus
9/11/13
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Warden, Hightower, Venge
Che ci sia poco rispetto per i ciclisti è cosa nota, che ci siano ciclisti su strada che hanno poco rispetto per se stessi e per gli automobilisti è cosa nota anche questa.
In questo caso specifico io però aggiungerei una cosa, non tutte le strade sono adatte per essere percorse ogni qualsiasi giorno dell'anno e della settimana in bicicletta.
Io qualche volta da dove abitavo sono arrivato a Roma in bici percorrendo la Salaria: tra Monterotondo e Settebagni è stretta e molto trafficata, la usa la gente per andare a lavorare, per spostarsi nella zona a nord di Roma; quando ho percorso la Salaria l'ho fatto a mio rischio e pericolo, non dico che mi sarei preso ogni colpa se qualcuno mi avesse stirato, ma di certo non potevo esserne così meravigliato.
Non percorro la gardesana da una vita ma ricordo che quando la facevo in mezzo alla settimana in periodi ordinari dell'anno era tanto bella quanto trafficata e stretta e credo che, per quanto sarebbe bello percorrerla spensieratamente in bici, non sia la strada migliore da percorrere su due ruote.
Magari adesso è cambiata, non so...
Il tuo discorso è delirio puro, a partire dal fatto che uno potrebbe andare a lavorare anche in bicicletta.
 

matia989

Biker serius
29/1/22
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Mtb

mi par di capire che sto Lago di Garda in certi periodi dell'anno va evitato come la peste...
In realtà ci sono un sacco di strade secondarie con bassissimo traffico.
È da evitare la statale gardesana. Se si vuole fare un giro in bdc sul Garda consiglio di prendere spunto dal giro "grangarda", c'è un sito internet dove si trovano le tracce, sia per mtb che per gravel.
 
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lorenzom89

Biker grossissimus
23/10/10
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emilia romagna
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mtb
mi par di capire che sto Lago di Garda in certi periodi dell'anno va evitato come la peste...
mica solo quello. io evito anche i passi dolomitici nei periodi di luglio e agosto.
per quanto siano una delle cose più belle da fare in bdc, se li fai in quei periodi dell'anno il traffico è troppo e a mio parere non te li godi.

poi ci sono sempre più iniziative di giornate in cui chiudono le strade al traffico , tipo sella ronda bike day (1 giornata a giugno e 1 a settembre), stelvio day, grappa day, ecc.. basta farsi furbi e in bdc ci si può godere tanti posti con poco traffico.. anche iscrivendosi a granfondo magari facendo solo la non competitiva, hai comunque il traffico chiuso o comunque molto ridotto, e tutti gli incroci presidiati.
 
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vitamin

Biker forumensus
22/10/07
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YT Capra
Io, che vivo a Milano, ho la fortuna di poter andare al lavoro in bici tutti i giorni (circa 10 minuti di percorso) ma a parte un pezzetto di ciclabile tutto il resto lo faccio in strada e praticamente ogni giorno è tipo un videogame; corrieri di Amazon et similia incazzati che vanno a 200 all'ora, mamme sbadate che aprono la portiera mentre parlano con il bimbo nel seggiolino o prendono la borsa sul sedile accanto, il 90% degli automobilisti che non segnala la svolta, camion da cava a 18 ruote che non ti vedono proprio, scooters che vanno a zig zag, riders di Glovo e Justeat con ebike taroccate che guidano in maniera molto approssimativa ecc...
 
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greatkingrat

Biker superis
14/12/20
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Wilier 101x
E la tua è una personale opinione, al pari della mia. :prost:
Certo che si può andare a lavorare in bici, anche col monopattino se ti va.
In un mondo migliore avremmo strade più larghe, piste ciclabili vere, automobilisti più disciplinati e tante cose belle, ma non è così.
Ripeto, non giustifico chi investe un ciclista, ma su certe strade la possibilità che possa accadere è più alta che su altre strade.
Ribadisco anche che non percorro la gardesana da tantissimi anni, ma non la ricordo come una strada adatta ai ciclisti, così come non lo è la Salaria e come ce ne saranno tantissime altre in Italia.
Poi ti dico anche che finché ho abitato a Monterotondo ho letto di investimenti di ciclisti un paio di volte sulla ciclabile della Salaria ed un'altra su una via che è molto trafficata solo alle prime ore del mattino...
 

matia989

Biker serius
29/1/22
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Mtb
Una rondine non fa primavera... Certo parliamo del giudizio di due persone competenti: un professionista e uno che ha girato il mondo. È facile vedere sempre del meglio rispetto a ciò che si ha. È una buona cosa, in fondo: dovrebbe spronarci a migliorare.
Per quanto a rilento, sono convinto che la situazione ciclabile italiana stia migliorando. E quanto al turismo ci sono sempre più iniziative imprenditoriali e di infrastruttura per migliorare. Di nuovo, siamo lenti, e si dovrebbe fare molto di più, ma non siamo un Paese del Terzo Mondo. Lascerei nel cassetto del benaltrismo il confronto con l'India e l'amara conclusione sul "vivere bene" come qualcosa di circoscritto a certe fasce benestanti. Penso che pochi italiani sani di mente, soprattutto non benestanti, andrebbero a vivere in India.
Comunque sia, ci sono numeri a spiegare il problema della sicurezza dei ciclisti sulle strade in Europa: questi gli ultimi. Dai quali numeri si evince che, seppure sia difficile fare un raffronto, l'Italia rimane lontana dai Paesi con il maggior numero di morti sulle strade, e leggermente sotto la media. Siamo comunque un Paese dove non si arriva a 500 bici per 1000 abitanti, contro Germania, Olanda &co dove c'è un rapporto di 1:1, e dove sicuramente si fa più strada in bicicletta. Il trend è tuttavia il costante aumento anche grazie al boom della pedalata assistita, e a differenza di un tempo ci sono molte più persone che lavorano in sella a una bici (e quelli sì che ingrassano le statistiche degli incidenti... che pure non cambiano in modo evidente: segno che il resto dei ciclisti viaggia in modo più sicuro di un tempo?[considerazione personale]).
In Italia il numero di ciclisti morti sulle strade è pressoché costante, se non in leggero calo, negli ultimi 10 anni (attorno alle 250 persone annue), anche senza contare l'anno COVID dove c'è stata un'ovvia, marcata flessione.
Parlo da fortunato. Provengo da una regione a bassa densità abitativa e con un discreto numero di tratti ciclabili (il FVG) e vivo in un'area metropolitana che negli ultimi 20 anni ha visto un discreto aumento di ciclabili, anche pure (cioè non ciclopedonali miste, il Piemonte e in particolare Torino e interland).
Anche io ho l'impressione che le cose stiano migliorando.
Ma analizzando meglio la cosa penso sia solo un illusione.
Mi spiego meglio, da appassionato di bici leggo spesso del tema della sicurezza stradale legata ai ciclisti, ne parlo con amici etc, quindi mi illudo che parlarne o leggere di questo argomenti aiuti al miglioramento della situazione.
Basta parlare con colleghi, conoscenti, parenti o amici per capire l'odio che genera un ciclista.

Piccola considerazione ho viaggiato per 15 giorni in bdc nel nord della Spagna, il livello di rispetto nei confronti del ciclista è 1000 volte superiore.
Ad esempio,in salita anche a 10kmh le auto si mettono dietro e fino a che non hanno spazio a sufficienza non superano, non succede sempre ma spesso.
Perché loro ce l'hanno fatta e noi "ci stiamo ancora lavorando"?
 
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ANDREAMASE

Biker meravigliosus
9/10/03
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vicenza
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Bike
una da strada, una no e una via di mezzo...
Perché loro ce l'hanno fatta e noi "ci stiamo ancora lavorando"?
perchè non hanno gli italiani!

al di là delle Alpi, tranne in Francia ma non per niente si dice che siamo "cugini", la guida di qualunque mezzo è molto più serena, anche in Germania, per dire, se sei in sorpasso in autostrada a 130km/h e arriva il tizio con il Porsche a 200, mica ti sfanala, rallenta, aspetta che rientri e poi schizza via! (o almeno quasi sempre, da noi mai!)
 
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VinciTrail

Biker assatanatus
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Tesero
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Orbea OIZ M-Team
mica solo quello. io evito anche i passi dolomitici nei periodi di luglio e agosto.
per quanto siano una delle cose più belle da fare in bdc, se li fai in quei periodi dell'anno il traffico è troppo e a mio parere non te li godi.

poi ci sono sempre più iniziative di giornate in cui chiudono le strade al traffico , tipo sella ronda bike day (1 giornata a giugno e 1 a settembre), stelvio day, grappa day, ecc.. basta farsi furbi e in bdc ci si può godere tanti posti con poco traffico.. anche iscrivendosi a granfondo magari facendo solo la non competitiva, hai comunque il traffico chiuso o comunque molto ridotto, e tutti gli incroci presidiati.

pienamente d'accordo!
Io sono della zona e confermo che nei mesi estivi e turistici (luglio e agosto) è una follia mettersi a fare i passi dolomitici in bici.
Camper, moto, autobus, ecc.. ecc.. non ti godi nemmeno la salita e anzi, arrivi in cima che hai respirato tanto di quello smog che metà basta..

Stesso discorso per la zona del Lago appunto..
ma credo che ci voglia anche un pò di buon senso!
Se vado nella X zona altamente turistica e ci vado magari in piena stagione, non posso nemmeno lamentarmi delle conseguenze.. altrimenti sono doppiamente pirla!

Discorso valido pure in MTB intendo..
 

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