energia nucleare

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akiro

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che nessuno dica: ah no, 10 ettari di pannelli di fronte a casa non li voglio!
e purtroppo, è la risposta che mi aspetto da molti...
sai quanti comitati "no eolico"-"no fotovoltaico" nasceranno...
mi sale già la rabbia, lasciamo perdere...

non ho mai sentito nessuno opporsi per dei pannelli solari davanti a casa. Ma proprio nessuno (anche perchè è meglio metterli sui tetti).

Fotovoltaico e fabbisogno energetico nazionale : quanta superficie serve ?
"...sarebbe potenzialmente più che sufficiente convertire le superfici già occupate/urbanizzate della sola Lombardia per poter far fronte col fotovoltaico alla richiesta energetica dell’intero territorio nazionale."
www.fotovoltaiconorditalia.it
 

kikhit

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e non devi farlo...perchè se non vuoi il carbone, non vuoi il nucleare e vuoi il solare e l'eolico, al posto della parabola in terrazza devi mettere la pala, e sul tetto e al posto del parcheggio condominiale devi mettere pannelli...sempre se vuoi mantenere questo stile di vita.
ovviamente esagero, ma un alternativa ci vuole, e le rinnovabili non son stoccabili.
 

kikhit

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distinguerei il "davanti a casa" ed il "in mezzo ai boschi".


se si iniziano a fare distinzioni, si può andare avanti all'infinito...

anche perché il conetto di 'davanti a casa', specie in Italì, è quanto mai vago e adattabile alle esigenze ed interessi di ciascuno.

E' un fatto che c'è chi non vuole il fotovoltaico, per vari motivi più o meno idioti o legittimi, a seconda dei casi.

E' un fatto che ci siano governi regionali (come il mio) che hanno bloccato la possibilitò di utilizzare fondi agricoli per creare nuovi parchi (e non aree protette e di pregio naturalistico).

E' un fatto che si debba tenere conto di tutti i problemi connessi con l'individuazione dei siti idonei (idonei per chi abita quel territorio...che avrà un concetto di idoneo differente dalla ditta che li installa o dalla Regione o altro Ente che ne autorizza la posa).

essere così certi che chiunque lo voglia felicemente davanti a casa, mi pare o troppo ottimistico, o troppo ingenuo...
 

akiro

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e non devi farlo...perchè se non vuoi il carbone, non vuoi il nucleare e vuoi il solare e l'eolico, al posto della parabola in terrazza devi mettere la pala, e sul tetto e al posto del parcheggio condominiale devi mettere pannelli...sempre se vuoi mantenere questo stile di vita.
ovviamente esagero, ma un alternativa ci vuole, e le rinnovabili non son stoccabili.


i picchi di richiesta dell'energia sono durante le ore diurne, che guarda caso coincidono con la produzione di energia pulita...

E non serve azzerare l'uso di carbone o combustibile fossile per abbattere l'inquinamento, servono energie rinnovabili (vedi link sopra per dove posizionarle), risparmio energetico,...

Anche le macchine inquinano (forse anche perchè averne 2 a persona è esagerato) ma se togli l'80% dei trasporti su gomma vedrai che l'ambiente ne guadagna di sicuro ed hai comunque macchine in circolazione.
 

kikhit

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e non devi farlo...perchè se non vuoi il carbone, non vuoi il nucleare e vuoi il solare e l'eolico, al posto della parabola in terrazza devi mettere la pala, e sul tetto e al posto del parcheggio condominiale devi mettere pannelli...sempre se vuoi mantenere questo stile di vita.
ovviamente esagero, ma un alternativa ci vuole, e le rinnovabili non son stoccabili.


nel condominio dove abitano i miei, avendo uno spiazzo abbastanza ampio ed inutilizzato (quindi che non toglie spazio a parabole, parcheggi, piscine, pumptrack ecc :-) ) era uscita la proposta di installare dei pannelli che andassero a coprire almeno i consumi di tutte le parti comuni del grosso condominio (ascensori, luci, pompe, cancelli, videocitofoni, ecc.), usufruendo degli incentivi che ci furono un paio di anni fa, detrazioni irpef per i 10 comprese....

ebbene...nelle varie assemblee non si arrivò a nulla, non tanto per questione economica (il costo diviso tra tutti i condomini era molto basso, considerati gli incentivi), quanto perché 'ipannelli sono brutti', 'rovinano il decoro dello stabile', 'sono inutili, intanto la corrente arriva lo stesso', ecc.
 

kikhit

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perchè ostinarsi a volerli mettere sui prati/campi quando bastano i tetti? a me pare ingenuo quello.

certo, è semplice convincere tutti i proprietari di casa a mettere pannelli sui tetti...facile facile.....:smile:

considerando anche le citta con condomini in cui risedono decine di persone ed in cui la superficie del tetto in relazione al fabbisogno richiesto è molto bassa..

edit: non sono riuscito a capire chi amministra il sito del link che hai riportato sopra..
 

Billo

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i picchi di richiesta dell'energia sono durante le ore diurne, che guarda caso coincidono con la produzione di energia pulita...

E non serve azzerare l'uso di carbone o combustibile fossile per abbattere l'inquinamento, servono energie rinnovabili (vedi link sopra per dove posizionarle), risparmio energetico,...

Anche le macchine inquinano (forse anche perchè averne 2 a persona è esagerato) ma se togli l'80% dei trasporti su gomma vedrai che l'ambiente ne guadagna di sicuro ed hai comunque macchine in circolazione.

e invece dovrebbe essere proprio la "non dipendenza" da combustibili fossili ad abbassare l'inquinamento e il global warming (bruciare carbone uccide, e parecchio).
in Italia come fai a togliere l'80 % di trasporto su gomma se già fare la Tav è impossibile in alcune zone d'Italia?
 

Billo

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nel condominio dove abitano i miei, avendo uno spiazzo abbastanza ampio ed inutilizzato (quindi che non toglie spazio a parabole, parcheggi, piscine, pumptrack ecc :-) ) era uscita la proposta di installare dei pannelli che andassero a coprire almeno i consumi di tutte le parti comuni del grosso condominio (ascensori, luci, pompe, cancelli, videocitofoni, ecc.), usufruendo degli incentivi che ci furono un paio di anni fa, detrazioni irpef per i 10 comprese....

ebbene...nelle varie assemblee non si arrivò a nulla, non tanto per questione economica (il costo diviso tra tutti i condomini era molto basso, considerati gli incentivi), quanto perché 'ipannelli sono brutti', 'rovinano il decoro dello stabile', 'sono inutili, intanto la corrente arriva lo stesso', ecc.

è cosi dappertutto...
a dire sempre no, vedrai che fine si fa!
 

ciciu

Biker superioris
Tendiamo a sbagliare , quando rapportiamo le varie forme di produzione energetica in discorsi paritari o che non ne soppesano l'efficienza e/o la disponibilità .
Il fotovoltaico , l'eolico e l'energia creata dal moto ondoso , per esempio, sono forniture saltuarie , incostanti e non coprono il fabbisogno con garanzia . Servono ad abbassare i consumi dalla rete ma creano un caos nella gestione della stessa .
Il nucleare fa invece parte della produzione di massa , sufficiente e soprattutto gestibile nel tempo , come le centrali termoelettriche .
Per i gestori del sistema è più comodo , perché la rete elettrica è progettata per la grande diffusione , di grandi quantità di energia .

In più , è un grande buisness , prova lo è che la maggior parte di centrali nel mondo sono gestite da compagnie private , specializzate , spesso create ad hoc .
Per creare centrali termonucleari serve un'impegno in più campi così vasto , che un governo da solo non riesce a supportare .
Il nostro governo attuale invece , essendo mosso da un gruppetto di figuri con spirito più imprenditoriale che sociopolitico , ha visto di buon occhio una campagna simile .
Ora però tutto è cambiato . L'opinione pubblica è schierata , dopo gli ultimi fatti , ed è chiaro che i lavori non potranno partire nel breve periodo .

Allora torno a dire : la nazione Italia dovrebbe investire sulla rete per renderla più flessibile , perchè si è visto che solamente con un colpo di incentivazione , abbiamo quasi colmato il gap nel fotovoltaico con gli altri paesi europei .

Un'accurata gestione fiscale ci permetterebbe di alzare la disponibilità di energia da fonti rinnovabili e questo andrebbe fatto in vista di una riprogettazione delle reti locali

Secondo me sono esempio eccellente le cittadine nord europee che hanno raggiunto la sufficienza energetica , una tra tutte l'isola tedesca di Pellwrom .
Ma come ci sono riuscite ? Con l'isolamento della loro rete .
Se la sono comprata , dopo che ognuno ha sviluppato in proprio un apparato produttivo . Sono stati costretti però ad isolarsi perchè nel sistema è sempre presente l'incompatibilità della produzione e della gestione di massa .

E' ovvio che le fonti rinnovabili devono diventare le nostre uniche fonti di energia (dovrebbe essere ovvio per tutti) , così come personalmente trovo ovvio non dover stare qui a ri-decidere nucleare si - nucleare no .
Non lo voglio , per tutte le ragioni che tutti conosciamo .
Questo però non risolve il problema . Perchè tappezzando l'Italia di pannelli , avremo ancora bisogno delle centrali francesi e sfizzere per accendere la luce la sera .
La politica energetica è molto complessa , e purtroppo non può che essere risolta in modo complesso ; e cioè , inserendo in un unico discorso tutti gli elementi da sviluppare : fonte , produzione e rete distributiva .

Chi ci vuole far tornare al nucleare , lo fa perchè e comodo e remunerativo ( per lui) senza dover affrontare gli altri problemi del discorso .
Chi se ne frega poi se ci troviamo invischiati per decenni in una marea di problemi da risolvere .

Credo che comunque sia , quello che è successo può dare una spinta alla nostra politica energetica . Spero che la spinga in una direzione adeguata .
 
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kikhit

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eh lo so...è questo che mi porta a sorridere (tristemente purtroppo) quando vedo troppo ottimismo...

la sensibilità all'argomento ed alle possibili soluzioni, con conseguente iniziativa da parte di privati, enti, ecc., e molto eterogenea e livellata verso il basso...e a molti poco importa del problema, finché piantando la spina nella presa la corrente arriva, e finché per produrre la corrente non gli debbono costruire una centrale nucleare vicino a casa, far tirare soldi per investire sui pannelli sul tetto, sul prato, o dove vuoi, piazzara una pala eolica che per un'ora al giorno proietta ombra sul giardino, ecc.
 

kikhit

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Tendiamo a sbagliare ......................................................... Spero che la spinga in una direzione adeguata .


il tuo post evidenzia un aspetto fondamentale, quello della rete...ridefinire la rete di distribuzione è fondamentale per fare sì che le rinnovabili si possano integrare e garantire il soddisfacimento del fabbisogno.
 

Billo

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Tendiamo a sbagliare , quando rapportiamo le varie forme di produzione energetica in discorsi paritari o che non ne soppesano l'efficienza e/o la disponibilità .
Il fotovoltaico , l'eolico e l'energia creata dal moto ondoso , per esempio, sono forniture saltuarie , incostanti e non coprono il fabbisogno con garanzia . Servono ad abbassare i consumi dalla rete ma creano un caos nella gestione della stessa .
Il nucleare fa invece parte della produzione di massa , sufficiente e soprattutto gestibile nel tempo , come le centrali termoelettriche .
Per i gestori del sistema è più comodo , perché la rete elettrica è progettata per la grande diffusione , di grandi quantità di energia .

In più , è un grande buisness , prova lo è che la maggior parte di centrali nel mondo sono gestite da compagnie private , specializzate , spesso create ad hoc .
Per creare centrali termonucleari serve un'impegno in più campi così vasto , che un governo da solo non riesce a supportare .
Il nostro governo attuale invece , essendo mosso da un gruppetto di figuri con spirito più imprenditoriale che sociopolitico , ha visto di buon occhio una campagna simile .
Ora però tutto è cambiato . L'opinione pubblica è schierata , dopo gli ultimi fatti , ed è chiaro che i lavori non potranno partire nel breve periodo .

Allora torno a dire : la nazione Italia dovrebbe investire sulla rete per renderla più flessibile , perchè si è visto che solamente con un colpo di incentivazione , abbiamo quasi colmato il gap nel fotovoltaico con gli altri paesi europei .

Un'accurata gestione fiscale ci permetterebbe di alzare la disponibilità di energia da fonti rinnovabili e questo andrebbe fatto in vista di una riprogettazione delle reti locali

Secondo me sono esempio eccellente le cittadine nord europee che hanno raggiunto la sufficienza energetica , una tra tutte l'isola tedesca di Pellwrom .
Ma come ci sono riuscite ? Con l'isolamento della loro rete .
Se la sono comprata , dopo che ognuno ha sviluppato in proprio un apparato produttivo . Sono stati costretti però ad isolarsi perchè nel sistema è sempre presente l'incompatibilità della produzione e della gestione di massa .

E' ovvio che le fonti rinnovabili devono diventare le nostre uniche fonti di energia (dovrebbe essere ovvio per tutti) , così come personalmente trovo ovvio non dover stare qui a ri-decidere nucleare si - nucleare no .
Non lo voglio , per tutte le ragioni che tutti conosciamo .
Questo però non risolve il problema . Perchè tappezzando l'Italia di pannelli , avremo ancora bisogno delle centrali francesi e sfizzere per accendere la luce la sera .
La politica energetica è molto complessa , e purtroppo non può che essere risolta in modo complesso ; e cioè , inserendo in un unico discorso tutti gli elementi da sviluppare : fonte , produzione e rete distributiva .

Chi ci vuole far tornare al nucleare , lo fa perchè e comodo e remunerativo ( per lui) senza dover affrontare gli altri problemi del discorso .
Chi se ne frega poi se ci troviamo invischiati per decenni in una marea di problemi da risolvere .

Credo che comunque sia , quello che è successo può dare una spinta alla nostra politica energetica . Spero che la spinga in una direzione adeguata .



quindi a Pellwrom col 220w non ci fanno nulla?
 

ciciu

Biker superioris
quindi a Pellwrom col 220w non ci fanno nulla?

Sinceramente non lo so , non sono entrato così nel merito .
Io la corrente la consumo , non la produco .
Però mi è sempre piaciuto il concetto di auto sufficienza energetica .

Se devo riassumere il mio post , voglio dire che non basta pensare di installare pannelli solari per pensare di risolvere il problema .
Non costruire centrali termonucleari ci mette in crisi energetica , che va risolta (credo giustamente) aumentando le fonti rinnovabili ma attenzione : tappezzare di pannelli tutte le superfici disponibili non risolve il problema .
Non perché non copre il nostro fabbisogno , semplicemente perché la radiazione solare non produce l'energia sempre quando serve a noi .

L'energia nucleare richiede un grande sforzo finanziario - le energie rinnovabili richiedono un grande sforzo organizzativo
 

ciciu

Biker superioris
il grosso problema è che investire nel nucleare è remunerativo a conti fatti .
Finché pensavano fosse possibile farlo ritornare legale , la cosa era molto importante .

Le fonti rinnovabili sono un gran grattacapo (per assurdo , perchè appaiono le più semplici da sfruttare) che con la regolamentazione attuale , pochi ci vogliono investire . Sto parlando di grandi sistemi ovviamente , non di campi fotovoltaici .
Fino al mese scorso , era molto remunerativo applicare pannelli , poi , giri il calendario , e tutto cambia .
Con questo caos legislativo non andremo da nessuna parte .
 

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