La storia del Vajont, ancorchè leggermente fuori topic, è l'esempio lampante della condotta da non tenere...
Oltre al sottovalutare le condizioni al contorno, oltre a snobbare i contadini locali, oltre a confidare in maniera cieca sulle risorse tecnologiche disponibili al tempo, oltre....oltre...oltre....
oltre a tutto questo...
- i controlli predisposti dal Ministero durante i lavori furono condotti all'acqua di rose...
- i lavori per l'innalzamento del livello della diga furono fatti prima ancora dell'arrivo dell'autorizzazione, avendola data per scontata...
- le ispezioni geologiche condotte furono svolte alla ricerca di una conferma delle supposizioni, no alla ricerca di un contraddittorio...
- la Sade (marchese Volpi di Misurata...ex ministro dei lavori Pubblici epoca fascista...un ministro che autorizza se stesso a svolegere i lavori) aveva tutto l'interesse a collaudare il bacino alla massima quota di invaso per poter vendere a carissimo prezzo l'impianto all'Enel di recente nazionalizzazione...soldi pubblici, tanti, tantissimi e senza troppi controlli...
- sulla scia dell'incidente del Frejus (crollo di una diga in Francia), fu condotta una prova analoga sulla dinamica dell'ingresso di una massa estranea all'interno del bacino, per capire se la diga avrebbe "tenuto"....solo che invece di scaricare il materiale in un solo colpo violento, fu lasciato scivolare, con il risultato che l'onda generata non fu significativa...del disastro he si sarebbe verificato successivamente
- tutti gli "avvertimenti" registrati nel corso dei lavori e delle prove di invaso furono deliberatamente sottovalutati ed ignorati...
- i giornali del tempo, parlarono sin da subito di una tragica fatalità...
ecco...rispetto a quanto sopra provate a cambiare i nomi dei luoghi e provate a verificare qual che è successo in questi giorni...a cominciare dal fatto che pare (e dico pare) che i tecnici della centrale abbiano tardato a irrorare la centrale con acqua di mare per cercare di salvarla dal danneggiamento nell'ipotesi di poterla rimettere in funzione in seguito...con l'acqua di mare la centrale sarebbe stata danneggiata irrimediabilmente...
a termine di questo OT, con il rispetto che spetta alla gente di Longarone morta nel disastro del Vajont, voglio sottolineare che pochi anni dopo l'ottobre del 63, Longarone rinacque...ne ebbe la possibilità...
le zone attorno ai reattori incidentati rimarranno deserte ed inabitabili per secoli...aree di migliaia di km quadrati, dove non si potrà entrare se non a rischio di morire o rimanere contaminati...lì non ci sarà la possibilità di rinascere...
per chi fosse interessato...
Mario Passi: Vajont senza fine
Paolini-Vacis: il racconto del Vajont
Tina Merlin: Sulla Pelle Viva.
questi li ho letti personalmente...