Rispetto le opinioni di tutti, le leggo, le ragiono e se ho qualcosa da dire rispondo. Oppure no.
Mi sembra che nelle ultime pagine si stia parlando del sesso degli Angeli.
E' indubbiamente vero che i sentieri di montagna, a qualsiasi latitudine, ora sono piu' frequentati rispetto agli albori del nostro sport.
Escursionisti, runner, Nordic Walkers, Scouts, Gite scolastiche, comuni mortali che vogliono fare una passeggiata, magari anche con il cane e chi piu' ne ha piu' ne metta.
Poi noi: con tutte le nuove biciclette che nel frattempo sono state inventate o - se volete - hanno trasformato l'originale "bici da strada modificata" in quelle tante sfaccettature che sappiamo.
Ora il mercato propone una nuova tipologia di prodotto, che magari fara' avvicinare nuovi utenti (esperti o meno, giovani e meno giovani) ai sentieri di cui sopra.
Questo e' un dato di fatto inequivocabile: questo mercato lo abbiamo e lo stiamo alimentando noi.
Ora, mo direte (forse) embe? Dove vuole arrivare questo co' 'sti discorsi?
Da nessuna parte probabilmente. La situazione e' questa. E ci dobbiamo convivere. Naturalmente anche le autorita' preposte (che ricordo sono preposte da noi) devono assumere delle posizioni in merito al sovraffollamente dei sentieri per garantirne la fruibilita' a tutti quelli a cui e' consentito percorrerli.
Allora forse conviene a tutti convergere il piu' pacificamente possibile ad una convivenza che sia la piu' "cordiale" possibile.
E francamente, dai toni di alcuni intervenuti, mi sembra che l'andazzo sia diametralmente opposto. Posizioni intransigenti o da "ultras" non credo portino da nessuna parte: sicuramente non nei sentieri che tutti vogliono o vorrebbero percorrere.