Una posizione chiaramente improntata al dubbio a 360°...
Col sistema in vigore in questo paese almeno formalmente la magistratura non può decidere se indagare o no, quando riceve un esposto che contenga notizie di reati anche ipotetici è tenuta ad "aprire un fascicolo".
Resta innegabile che si tratta di un principio formale, che si scontra con tutti i giorni con il mondo reale, fatto non solo di vicende non chiarite ma anche di persone fuori di testa (o animate da interessi piùo meno confessabili) e di risorse inadeguate; un mondo reale nel quale se ti chiami Rossi, sei un tossicodipendente e ti trovano stecchito per overdose nessuno perde tempo a scavare nel fango per scoprire qualcosa di più.
Ad ogni modo, per tornare ai dubbi ed alle certezze, io credo che i primi debbano essere sostenuti se non da prove (spesso impossibili) almeno dalla logica e dal buon senso. Molto spesso non è una questione di valutare "oltre ogni ragionevole dubbio" ma di valutare la maggiore o minore probabilità di una o di un'altra ipotesi.
Veramente non capisco a cosa ti stia attaccando. Ma forse sono io che non mi spiego. OK. Una posizione scarsamente improntata al dubbio? Ripeto e articolo in maniera meno sibillina. Secondo la mia modesta opinione, se venivi beccato eri sfortunato o incastrato (ecco il dubbio). Ora, dato il postulato che il doping era generalizzato, per lo meno tra i campioni (unica cosa che do per scontata), e dunque erano tutti colpevoli, che altre posizioni ci sarebbero? L'innocenza? No, per me questa non è una opzione, non se si parla di anni 1990-2000 (e anche dopo). Si, di questo sono sicuro. (Scusa la faccina che ride saresti tu e quella che si arrabbia sarei io? Interessante)
Quello dell'obbligatorietà dell'azione penale, è un principio giuridico che hai scomodato te, non certo io che ho immediatamente ipotizzato la possibilità della ricerca della notorietà da parte del giudice. Si, perché, posta l'obbligatorietà, un giudice disinteressato che non crede in un caso l'inchiesta la chiude in breve tempo. Peraltro, a distanza di tanti anni, è difficile che un ulteriore processo venga a conclusioni diverse dal primo solo sull'analisi di faldoni e di prove archiviate.
Che i miei dubbi non siano supportati da logica e buon senso è una cosa che affermi tu, in qualità di moderatore. Già il tirar fuori probabilità implica che, a meno che tali probabilità non siano del 99 per cento (non è certo tale la percentuale nel caso di Pantani), parlare di dubbi sia lecito. Quello che mi perplime è che l'affermare perplessità difronte a situazioni non gestite certo in maniera cristallina venga da te etichettato, dall'alto di un'autorità morale conferita da un forum marrone, con epiteti, se non in loro stessi offensivi, oramai venuti a rappresentare categorie di persone credulone e facilmente suggestionabili. In sostanza, gli altri sono italioti complottisti privi di logica e di buon senso. Tu, il moderatore.
Boh, che ti devo dire, la logica cartesiana, vede bianco e nero. A me piace il titanio. E meglio non ti dica cosa penso di Cartesio, che però è preciso, lo concedo.