doping!!!!!!!!!

Gli accordi nel ciclismo, soprattutto tra uomini in fuga, esistono da sempre, non scopiramo di certo l'acqua calda....
Su Purito vorrei credergli ma.....anche Amstrong non l'avevano mai trovato positivo....e come dice un mio amico ciclista ormai non credo piu nemmeno a mio fratello...
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Si OK, gli accordi ci sono sempre stati. E poi magari disattesi (vedasi diatriba Basso-Simoni sul traguardo dell'Aprica 2009).
Però gli accordi verbali in gara non costituiscono illecito, perchè è impossibile avere prove tangibili.
I bonifici bancari, invece, lasciano tracce molto evidenti...
 

CYBRIDO

Biker tremendus
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Si OK, gli accordi ci sono sempre stati. E poi magari disattesi (vedasi diatriba Basso-Simoni sul traguardo dell'Aprica 2009).
Però gli accordi verbali in gara non costituiscono illecito, perchè è impossibile avere prove tangibili.
I bonifici bancari, invece, lasciano tracce molto evidenti...

anche se non ci fossero i bonifici ci sono comunque delle e-mail che lo provano se non ho capito male. che schifo !!
 
Si OK, gli accordi ci sono sempre stati. E poi magari disattesi (vedasi diatriba Basso-Simoni sul traguardo dell'Aprica 2009).
Però gli accordi verbali in gara non costituiscono illecito, perchè è impossibile avere prove tangibili.
I bonifici bancari, invece, lasciano tracce molto evidenti...

Una volta non si facevano bonifici...e non si mandavano mail
 

zeromeno

Biker paradisiacus
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Si comunque bisogna essere proprio dei rincoglioniti a pagare una combine con un bonifico
Di più solo certi politici che parlano al cellulare di crimini pensando che nessuno li ascolti...è poi si incazzano pure che sono stati scoperti :celopiùg:
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Notizia pubblicata stamane su www.solobike.it
Strano come accadano certe cose, come si verifichino certe coincidenze...

David George positivo all'antidoping

David George, secondo all'ultima edizione della Cape Epic in compagnia del connazionale Kevin Evans è risultato positivo ad un controllo antidoping e rischia 2 anni di squalifica. George è risulato postivo all'EPO in un controllo a sorpresa effettuato il 29 agosto. Il 36enne sudafricano è arrivato alla MTB in tarda età, dopo una lunga carriera su strada, tanto che negli anni 1999 e 2000 è stato compagno di squadra del discusso Lance Armostrong alla US Postal.

Decisamente deluso nel suo commento Kevin Vermaak, creatore della Absa Cape Epic, visto che era per gli organizzatori motivo di orgoglio avere in gara un team 'local' che potesse lottare per il podio. Delusione ancora maggiore dal momento che la prossima edizione della Absa Cape Ecpic sarà quella del decennale. Proprio a tal riguardo Vermaak ha annunciato che al via della gara ci saranno 7 dei primi 10 classificati dei Giochi Olimpici di Londra, ma soprattutto ci saranno (e sarebbe una bella news per noi italiani se la notizia fosse confermata) l'oro, l'argento e il bronzo di Londra, ovvero Kulhavy, Schurter e Marco Aurelio Fontana.

(Max Alloi)
 

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Notizia pubblicata stamane su www.solobike.it
Strano come accadano certe cose, come si verifichino certe coincidenze...

David George positivo all'antidoping

David George, secondo all'ultima edizione della Cape Epic in compagnia del connazionale Kevin Evans è risultato positivo ad un controllo antidoping e rischia 2 anni di squalifica. George è risulato postivo all'EPO in un controllo a sorpresa effettuato il 29 agosto. Il 36enne sudafricano è arrivato alla MTB in tarda età, dopo una lunga carriera su strada, tanto che negli anni 1999 e 2000 è stato compagno di squadra del discusso Lance Armostrong alla US Postal.

Decisamente deluso nel suo commento Kevin Vermaak, creatore della Absa Cape Epic, visto che era per gli organizzatori motivo di orgoglio avere in gara un team 'local' che potesse lottare per il podio. Delusione ancora maggiore dal momento che la prossima edizione della Absa Cape Ecpic sarà quella del decennale. Proprio a tal riguardo Vermaak ha annunciato che al via della gara ci saranno 7 dei primi 10 classificati dei Giochi Olimpici di Londra, ma soprattutto ci saranno (e sarebbe una bella news per noi italiani se la notizia fosse confermata) l'oro, l'argento e il bronzo di Londra, ovvero Kulhavy, Schurter e Marco Aurelio Fontana.

(Max Alloi)

Alla Cape Epic da anni pompano alla grande il duo Evans-George come possibile vincitore "di casa" e pian pianino anno dopo anno miglioravano sempre più al punto che nel 2012 erano arrivati secondi dietro Sauser e Stander.

Non solo, la coppia di biker è molto legata all'evento (il padre di Evans, soprannominato "Dr.Evil", è il tracciatore del percorso e direttore di corsa) e molto famosa in Sudafrica al punto che nel 2011 hanno girato un documentario molto bello (http://www.sinamatella.com/makingfilm/an-epic-tale/)sulla loro (sfortunata) stagione che ha fatto sold-out nei cinema di tutto il Paese. Nel documentario tra l'altro si vedono le modalità e i programmi di allenamento lungo tutto l'arco della stagione in base agli eventi e agli obiettivi.

Per la Cape Epic potrebbe causare una perdita di interesse a livello locale (sfida Sudafrica Vs. Resto del Mondo), ma ormai ha raggiunto un picco di fama e importanza internazionale per cui questo fatto conta poco.
 

xtrncpb

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Ormai(già da qualche tempo, purtroppo..) è un bollettino di guerra...ne beccano uno quasi quotidianamente...
eeehhhh... putroppo non è esattamente così...
Se effettuassero controlli quotidiani a tappeto, nel giro di 2-3 mesi si ritroverebbero a correre veramente in 4 gatti...
Per la Cape Epic è un colpaccio non indifferente... da anni pompano alla grande il duo Evans-George come possibile vincitore "di casa" e pian pianino anno dopo anno miglioravano sempre più al punto che nel 2012 erano arrivati secondi dietro Sauser e Stander. Non solo, la coppia di biker è molto legata all'evento (il padre di Evans, soprannominato "Dr.Evil", è il tracciatore del percorso e direttore di corsa) e molto famosa in Sudafrica al punto che nel 2011 hanno girato un documentario molto bello (http://www.sinamatella.com/makingfilm/an-epic-tale/)sulla loro (sfortunata) stagione che ha fatto sold-out nei cinema di tutto il Paese.
Beh, David George laggiù è un po' il frontman di casa... però sono convinto che la gara andrà oltre l'ostacolo, il format è vincente a prescindere dai protagonisti.
Certo, se effettuassero controlli serrati (vedi mia nota sopra)...
A buon intenditor...
 

lilium

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L'Arena on line del 07/11/2012


Verona. Una palestra è finita interamente sotto sequestro per motivi di doping. I carabinieri del Nas di Cremona, infatti, al termine di un’indagine svolta nel settore del contrasto alla commercializzazione ed uso di sostanze dopanti coordinata dalla Procura della Repubblica di Mantova, hanno eseguito, nelle province di Verona, Mantova, Cremona, Brescia e Napoli, 2 arresti domiciliari e 32 perquisizioni.

«Gli arrestati - precisa una nota - sono 2 soggetti di origine campana, uno dei quali residente nel Mantovano, responsabili di aver gestito un traffico illecito di sostanze dopanti». L’indagine è iniziata a seguito della denuncia di una donna che aveva sorpreso il proprio figlio in possesso di farmaci anabolizzanti. Si trattava di somatropina, ormoni della crescita, anabolizzanti ad uso veterinario, testosterone ed altro, che venivano ceduti ai frequentatori di una palestra (sottoposta a sequestro preventivo) e ad altri sportivi.

Tra i destinatari delle sostanze anche atleti militanti in squadre di calcio e pallavolo dilettantistiche, cicloamatori e body builder anche di rilevanza nazionale, nonchè alcune donne che assumevano i farmaci illeciti per dimagrire.
 

xtrncpb

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Purtroppo è la realtà conclamata di alcune palestre, che oltre ai normali servizi di training eseguono anche pratiche illecite di ricettazione, indubbiamente remunerative.
Vabbeh, questa l'hanno presa... :arrabbiat: ...ma non è difficile pensare che purtroppo ve ne siano altre...
 

CYBRIDO

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eeehhhh... putroppo non è esattamente così...
Se effettuassero controlli quotidiani a tappeto, nel giro di 2-3 mesi si ritroverebbero a correre veramente in 4 gatti...


infatti e senza contare che i controlli quasi sempre sono post gara (soprattutto quando i pesci sono piccoli).

se facessero un pò di controlli nella fase di carico (dicembre-febbraio) mi sa che salterebbero fuori molti nomi noti...........
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Questa è una picconata, anche se lieve, al Sistema... :arrabbiat:
Pubblicata oggi su Gazzetta.it

Donati: "Il doping in Italia? C'era e funzionava così"

L'ex tecnico dell'atletica azzurra denuncia con un libro e apre uno squarcio inquietante sullo sport nel bel Paese. Fra gli accusati i vertici Coni e Manuela Di Centa. Tutto nelle 300 pagine di "Lo sport del doping. Chi lo subisce e chi lo combatte"


Uno choc. Alessandro Donati, ex tecnico delle nazionali di atletica e componente della commissione di vigilanza sul doping, ha aperto uno squarcio sconvolgente con una serie di dichiarazioni scioccanti sullo sport italiano. Un quadro dai contorni neri e con tante zone grigie dove interessi politici, economici e prettamente sportivi internazionali si intrecciano tra di loro.

ACCUSE PESANTI — A 23 anni da "Campioni senza valore", Donati è tornato in libreria con "Lo sport del doping. Chi lo subisce e chi lo combatte", edito da Gruppo Abele. Trecento pagine in cui racconta i suoi 35 anni di lotta al doping con particolari e nomi dei protagonisti delle vicende che hanno caratterizzato la sua battaglia: i medici Ferrari e Conconi, le denunce di Zeman nel calcio, Pantani e il ciclismo "ombrello protettivo per tanti sport", il caso Schwazer. La denuncia, fatta oggi nella sede romana della Fnsi accanto a don Luigi Ciotti, dell'associazione Libera e al comandante dei Nas, Cosimo Piccinno è pesante: "Nei controlli antidoping un gran numero di sostanze non sono rilevabili nelle urine o sono utilizzate in microdosi. L'efficacia aumenterebbe con i controlli a sorpresa, ma il sistema sportivo li utilizza con molta parsimonia: c'è solo lo 0,6% di casi di doping, mentre nei controlli della commissione antidoping del Ministero della Salute le sostanze dopanti sono riscontrate nel 3-4% degli amatori".

GLI INTERESSI — Una mancanza, secondo Donati, dovuta alla commistione di interessi: "La colpevolezza è nelle istituzioni politiche: dovevano ragionare sul fatto che le istituzioni sportive non potevano controllare sè stesse". Sotto accusa Walter Veltroni, Manuela Di Centa (per i suoi valori anomali nella sua carriera di sciatrice), l'ex presidente del Coni, Mario Pescante, l'attuale Gianni Petrucci e il segretario generale Raffaele Pagnozzi: "Il caso Schwazer va interpretato in questa area di grigio. Il Coni non ha disposto controlli a sorpresa per questo importante atleta in vista dei Giochi di Londra, anche se erano stati anticipati dalla Procura di Padova i suoi rapporti con Ferrari e dai controlli ematici risultavano dati anomali. I dirigenti hanno messo in evidenza la tempestività con cui l'avevano escluso dalla squadra ma era inevitabile. Schwazer, come Armstrong, è la vittima finale ma la luce si è spenta su chi traeva vantaggio dai suoi risultati".
 

lilium

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Continua la serie delle "Miserie Umane":

" Dal punto di vista dello stipendio o della fama, ho il rammarico di non aver lavorato con Ferrari ". Sulle pagine di Le Quotidien, l’ex corridore lussemburghese Benoit Joachim, compagno di squadra di Lance Armstrong dal 1999 al 2006 in Us Postal e Discovery Channel, non nasconde, paragonando la sua carriera a quelli di altri, il dispiacere di non essersi mai dopato, definendo il dottor Michele Ferrari "un genio", "un uomo migliore di molti ricercatori che lavorano per la lotta contro il doping". Joachim, 36 anni, ritiratosi dopo aver corso nell’ultima stagione con il team Continental lussemburghese Differdange, fu trovato positivo nel 2000 al nandrolone e per il suo ex capitano Armstrong ha solo parole di ammirazione: "Resta un grande campione e l’indagine dell’Usada è ridicola. L’ho letta, e tutte le accuse contro di lui si basano sulle testimonianze di corridori americani. Io, che sono stato nove anni agli ordini di Johan Bruyneel, ancora non sono stato interrogato dagli investigatori".
Joachim, che vanta anche una stagione all’Astana e quattro titoli nazionali, è anche certo che “non vi sono prove certe nelle parole di quei corridori (Hamilton, Leipheimer, Zabriskie, Hincapie, ndr), che hanno guadagnato un sacco di soldi grazie ad Armstrong e che "il doping, nel ciclismo, c’è sempre stato e sempre ci sarà".
 

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una nera e l'altra pure
[MENTION=3694]xtrncpb[/MENTION]: Donati è vent'anni che dice queste cose: risultato, lui fuori dal "sistema" ed il CONI gestito dalle stesse persone, al netto di chi ormai è al cospetto del Creatore, che finanziavano il "metodo Conconi". Tanto per capirci, uno degli atleti del "gruppo Conconi" è membro del CIO per l' Italia ed ha portato la bandiera olimpica a Torino. Hai voglia a picconare.

[MENTION=21504]lilium[/MENTION]: quello che racconta Joachim (al contrario delle sue intenzioni) conferma quanto traspare dalle carte USADA: c'erano i mammasantissima, dotati di risorse economiche e quindi in grado di usare le metodologie più affidabili perchè meno rintracciabili, e poi i poveracci, costretti invece ad "arrangiarsi" con quel che riuscivano ad avere, e che ovviamente erano quelli che rimanevano nelle reti dell' antidoping.
 

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