Mi permetto di fare delle considerazioni in merito al calcolo della difficoltà delle gare in questione, spero utili a qualcuno.
All'atto pratico il rapporto dislivello/distanza serve solo a dare un termine di paragone generale, non individuale. Il rapporto è uguale sia per me che per ognuno di voi.
E di per se è molto relativo, infatti se prendiamo ad esempio la cronoscalata "Punta Veleno" e facciamo il rapporto suddetto, ne risulta : 1000/10 = 100
Nonostante il numero sia doppio rispetto alla SRH, è facile intuire quale sia più semplice portare a termine.
Ciò è dovuto al fatto che non si deve considerare un dato assoluto, ma relativizzarlo alle caratteristiche proprie ed al proprio allenamento.
Per fare ciò si deve:
-Preparare ovviamente la distanza di gara, facendo spesso i 2000 mt D+ se si vuole fare la SRH da 50 km;
-Calcolare il dislivello positivo medio che si riesce a percorrere in un ora in allenamento, dividendo il totale del dislivello per le ore impiegate;
-Tenere lo stesso ritmo o poco più in gara.
E da qui nascono i problemi, in quanto se sei allenato tieni circa 550/600 mt D+/h, però molti in queste gare partono a palla, facendo anche i primi 1000 mt D+ in 1 ora o poco più.
E' perciò ovvio che se superi troppo i tuoi parametri alla fine non arrivi o hai un decadimento della prestazione nel finale (per capirsi quando non ci sei più con la testa...).
C'è poi da aggiungere che se hai un allenamento troppo scarso e nelle gambe hai una media di 300 m D+/h, non ha molto senso intestardirsi e volere a tutti i costi fare i 4000 D+ in gara, sarebbe una sofferenza inutile e a mio avviso il divertimento sarebbe molto poco.
Consiglio comunque di fare il test e cercare di capire il dislivello positivo / h e rapportarlo con il dislivello totale della gara, ne esce automaticamente il tempo di percorrenza.