....se mettessimo a confronto gli 85km della SRH con i 120Km della DSB sinceramente sembrano entrambe da hero.
Ciao, concordo con te: si arriva "defunti" sia alla fine dell'uno che dell'altro! La DSB ti "torchia" di più perchè il ritmo che si tiene è più serrato, dato che è tutta pedalabile e scorrevole, metre al SRH ci sono pause legate ad intoppi o tratti impossibili che ti permettono di "rifiatare", se così si può dire..
Ho visto le foto di un amico che nel 2008 l'ha fatta sotto la pioggia, con tempo tenebroso, non lo avrei mai immaginato! Per la hero ci sono varie interviste che suggeriscono la pressione delle gomme, il tratto in cui dare il massimo o conservarsi... per la DSB sto proprio allo scuro di tutto. Per esempio quella salita del Monte Elmo... conviene farla a piedi, conservarsi o dare di sprint ? I percorsi sono ben segnalati come nella HERO ? I ristori sono sempre ben forniti o per chi parte tardi resta poca roba ???
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Sinceramente la pressione dipende da che coperture usi e dal meteo ma tendenzialmente le gonfio un filo di più rispetto al SRH, proprio per la mancanza di sassaiole o tratti rocciosi-radicosi (se non l'ultimo ST in discesa da Prato Piazza).
"Purtroppo" bisogna partire a un ritmo non troppo blando per superare il primo cancello, per cui si arriva molto in fretta a San Candido-Versciaco, dove inizia il vero calvario del giro orario (2015).
Se sei andato fuori giri durante le 2 salite che ci sono prima di questo punto, tenendo un ritmo più alto del dovuto, sull'Elmo lo paghi sicuro.
Questa salita secondo me è molto dura perchè non ti permette di prendere un ritmo costante, dal momento che alterna muretti molto brevi e secchi a tratti di "riposo"; inoltre verso la fine della lunga salita (10 km) ti becchi alcune rampe con pendenze e ghiaietto sconnesso che ti uccidono proprio.
A seconda dell'ora di partenza della tua griglia, fai bene i conti per passare il cancello con un margine minimo, in modo da poter conservare qualche necessaria energia per l'Elmo.
Superato quello, il resto vien da sè (Baranci è corto per dare troppi grattacapi), anche se il lungo falsopiano da Dobbiaco a Carbonin, prima della pedalabilissima salita finale, può fare male, soprattutto in considerazione del tratto finale dello stesso, fisicamente molto probante poichè si svolge su terreno molto molto accidentato, sopra ai ciottoli di fiume, che ti spezzano le ossa dopo 90 km!
Quindi massima
cura nel preparare la salita dell'Elmo, vero spartiacque della gara oraria tra successo ed insuccesso!
Cartelli e ristori sono di prim'ordine, vai tranquillo!
PS: se qualcuno vuole vedere la traccia del percorso 2013, uguale a quello di quest'anno (+ a-r da Dobbiaco in bike, andatura relax pre e post gara), dia un occhio qua:
http://www.sports-tracker.com/#/workout/ceszij/51f2878be4b07b2c0c4d997b