divieto alle mtb sulle SP di Monesi - Triora

Salgomasudo

Biker grossissimus
25/6/03
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ora non ho tempo, ma se per domani non hanno pubblicato niente e non si aggiungono novità prendo il telefono e sentiamo cosa hanno da dirmi :rosik:


conoscendo i tempi pubblici credo che la risposta alla tua mail si farà attendere, ma non voglio pensare male..... vedrai che tra poco ti arriva la risposta

Se non pubblicano entro domani mando mail a ufficio URP usando quella certificata.
 

bikerciuc

Biker infernalis
ah...visto che eravamo a parlare di costi sociali...

perchè mai nessuno parla dei costi sociali delle migliaia di codici, regolamenti "et leges ad cazzum" che politici e burocrati d'ogni fatta, estrazione e colore han promosso?

no, perchè tornando a bombazza in topic...adesso, quel divieto, qualcuno dovrà farlo rispettare...e dovremo tenere impegnati a farlo svariati uomini che potrebbero (ma dico potrebbero neh) fornire un contributo più fattivo alla collettività vegliando sulle discariche abusive, su eventuali indiviudi armati di tanica e fiammiferi ma senza la carne per il barbecue, su eventuali esboschi o qualsiasi altra cosa che sembri anche solo vagamente più intelligente che impedire a un ciclista di passare su una strada sterrata.

ecco, visto che si parla di costi sociali, io vorrei che QUESTI costi sociali non fossero sempre ribaltati sulla "presunta" irresponsabilità dei comportamenti del cittadino, ma venissero quantificati anche per le precise responsabilità di chi li ha causati (in mala o buona fede che fosse).
 

kikhit

Biker incredibilis
9/12/03
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Occam Lt, Alma
no, perchè tornando a bombazza in topic...adesso, quel divieto, qualcuno dovrà farlo rispettare...e dovremo tenere impegnati a farlo svariati uomini

ma sai che il divieto, se proprio così stanno le cose, non penso sia stato emanato per essere fatto rispettare, piuttosto che per pararsi il chiurlo in caso di incidenti?
 

bikerciuc

Biker infernalis
io penso che per pararsi il chiurlo come dite voi, bastava mettere un cartello alla francese: "a tuo rischio e pericolo"

il sospetto che ho io, invece, è che il divieto serva a smuovere il meccanismo dell'adeguamento&messa in sicurezza... :nunsacci:poi che fare per mettere in sicurezza? impostare mille kilometri di guard rails biker friendly???

mah...
 

kikhit

Biker incredibilis
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io penso che per pararsi il chiurlo come dite voi, bastava mettere un cartello alla francese: "a tuo rischio e pericolo"

il sospetto che ho io, invece, è che il divieto serva a smuovere il meccanismo dell'adeguamento&messa in sicurezza... :nunsacci:poi che fare per mettere in sicurezza? impostare mille kilometri di guard rails biker friendly???

mah...

no, caro ciuc.....hai ragione ma no del tutto....

mi è arrivata celere la risposta del dirigente firmatario, che non copio in quanto privata e con riferimenti a vicende personali..ma dico solo che mi viene da sboccare....ma proprio forte...il disgusto è troppo.

però...visto che alcuni fatti sono pubblici, così come i relativi atti...

http://www.ilsecoloxix.it/p/imperia...treno_deragliato_condanna.shtml#axzz1yL8jny3Z

le conclusioni non è difficile trarle....evidentemente siamo amministrati da persone che vogliono sì ricoprire incarichi di prestigio, senza assumersene le responsabilità (che a volte è difficile assumersi, a livello personale, familiare, ecc., però nessuno è stato obbligato ad assumere certi incarichi)...e questo parlando in generale, senza allusioni specifiche...ovviamente.

Sul fatto poi che solo le bici vengano vietate...non pare ci siano studi, dati oggettivi su cui ci si sia basati, bensì opinioni personali...le moto da enduro ai 90km/h evidentemente non vanno giù dalle rive se non ci sono i guard rail.....le bici sì....

e qui invece ci hai preso: inizieranno a breve a "mettere in sicurezza" e...indovinate chi è il progettista della sistemazione della Limone-Monesi????!!!! con lavori da appaltare il prossimo autunno....
 

verderame

Biker serius
24/11/10
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Dolceacqua County
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Mega 275
Vengo a conoscenza della notizia ora...eheheheheh !!!!
siamo al paradosso totale !

Sabato e Domenica scorsa con alcuni amici abbiamo percorso la Via del Sale, Col Di Tenda-Ventimiglia. Verso la zona di Marta, sullo sterrato direzione mare, c'era un segnale di divieto di transito alle bici. Tra l'altro poco prima avevamo incontrato un endurista (motorizzato) che stava salendo a bomba...e va beh...
Li per li non ci ho riflettuto, troppo cotto..eheheheh!...anche se gli amici inglesi che erano con noi si sono per un attimo soffermati...è uno dei cartelli dedicati a questo divieto ? no perchè li non c'è pericolo neanche se ti cappotti da fermo.
Pensare che dalle parti della Boaria abbiamo incrociato una botta di moto (andavo in enduro e non sono un bacchettone) che hanno tirato su un casino infernale di polvere e pietre...e il fondo da quelle parti fa pena grazie anche alle belle sgasate dei sopra citati + 4X4...sotto a quel sole per un attimo ho avuto un'allucinazione e ho pensato:" Perchè non la vietano alle MTB, tanto ormai sono quelli che rompono le balle agli sgasatori auto/moto muniti ?!?...".

Cmq con questa storia dei divieti non vorrei che sotto sotto ci fosse lo zampino di qualcuno che non apprezza il fatto della gara Alta Via Stage Race, che guarda un pò passa proprio da quelle parti tra 2/3 giorni...
In ogni caso complimenti alla lungimiranza di tutti i dirigenti, dirigentini e dirigentoni e soprattutto a tutti quelli che supportano con attenzione lo sviluppo dell'entroterra per le attività all'aria aperta e che in questo periodo tanto decantano "l'autdor" !
 
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enri le fou

Biker cesareus

mbaro

Biker superioris
aggiornamento:
da un punto di vista legale pare che l'ordinanza debba essere pubblicata on line e per adesso non c'è; forse provvedono nel pomeriggio;
intanto mi risulta che questa mattina siano partiti gli addetti con il compito di apporre i cartelli;

intanto qualcuno che si lamenta e scrive:
http://www.sanremonews.it/2012/06/2...e-strade-provinciali-lettore-contrariato.htmlhttp://www.sanremonews.it/2012/06/2...e-strade-provinciali-lettore-contrariato.html

Infatti l'ordinanza deve essere pubblicata all'Albo Pretorio dell'ente (http://albopretorio.provincia.imperia.it/), che è obbligatoriamente on-line dal 1 gennaio 2011*.

*Per chi ha voglia, l'art. 32 della Legge 69/2009 prevedeva la fine dell'efficacia legale delle pubblicazioni cartacee degli atti amministrativi dal 1 gennaio 2010 e la loro sostituzione con la pubblicazione on-line. La data era poi slittata di un anno per effetto di un milleproroghe.
 

enri le fou

Biker cesareus
piè88;5683584 ha scritto:
Non proprio, a meno che non rifiutassi anche i soccorsi e l'assistenza sanitaria, i quali hanno costi sia monetari che di tempo per le persone che ti verranno a cercare e aiutare.

umh ... se credi veramente in quello che dici dovresti smettere di andare in bici, non ti offendere ma la mia osservazione è assurda altrettanto la tua
pittosto concordo con ciuk:
ah...visto che eravamo a parlare di costi sociali...perchè mai nessuno parla dei costi sociali delle migliaia di codici, regolamenti "et leges ad cazzum" quel divieto, qualcuno dovrà farlo rispettare...e dovremo tenere impegnati a farlo svariati uomini che potrebbero (ma dico potrebbero neh) fornire un contributo più fattivo alla collettività vegliando sulle discariche abusive, su eventuali indiviudi armati di tanica e fiammiferi ma senza la carne per il barbecue, su eventuali esboschi o qualsiasi altra cosa che sembri anche solo vagamente più intelligente che impedire a un ciclista di passare su una strada sterrata.

il giornale riporta che il provvedimento è dell'ing. Michele Russo che dirige il settore Viabilità e Trasporti e il n. di fax e telefono sono reperibili sul sito della Provincia

[URL="http://www.provincia.imperia.it/site/10932/default.aspx"][URL]http://www.provincia.imperia.it/site/10932/default.aspx[/URL][/URL]

mi è arrivata celere la risposta del dirigente firmatario, che non copio in quanto privata e con riferimenti a vicende personali...però...visto che alcuni fatti sono pubblici, così come i relativi atti...

[URL]http://www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2012/04/24/APrxkGNC-treno_deragliato_condanna.shtml#axzz1yL8jny3Z[/URL]

le conclusioni non è difficile trarle....evidentemente siamo amministrati da persone che vogliono sì ricoprire incarichi di prestigio, senza assumersene le responsabilità (che a volte è difficile assumersi, a livello personale, familiare, ecc., però nessuno è stato obbligato ad assumere certi incarichi)......
delicato da parte tua non pubblicare la risposta, ma sarei curioso di conoscerla... ho scritto anche io al "Dirigente"
mi sorprendo sempre quando scopro che pure con fatti giudiziari in corso, continuino a mantenere le cariche dirigenziali
 
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bikerciuc

Biker infernalis
no, caro ciuc.....hai ragione ma no del tutto....

....

eccola lì...un mix di italiotismo assortito condito da un appalto in fieri di qua e da un ragionamento cervellotico di là...

tragicamente tutto ciò accade anche perchè la ricerca di un capro espiatorio quando succede qualcosa è un' altra delle più sordide ed inveterate abitudini patrie...
 

bikerciuc

Biker infernalis
ma soprattutto, se non si vogliono accettare le responsabilità connesse con la propria professione, non la si faccia...

e però questo è cerchiobottismo!
il povero è a questo punto in dovere di pararsi il culo perchè il sistema ha permesso che un eventuale scriteriato che precipiti da una riva (con la bici) gli possa fare causa e vincerla...(leggasi costo sociale anche qui)

male male male.

la responsabilità professionale è cosa giusta e sacrosanta, ma occorre anche che i limiti di questa abbiano un senso logico e compiuto..non certo che debbano essere estesi a livelli che richiederebbero una certa qual onniscenza per essere raggiunti.
 
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kikhit

Biker incredibilis
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e però questo è cerchiobottismo!
il povero è a questo punto in dovere di pararsi il culo perchè il sistema ha permesso che un eventuale scriteriato che precipiti da una riva (con la bici) gli possa fare causa e vincerla...(leggasi costo sociale anche qui)

male male male.

la responsabilità professionale è cosa giusta e sacrosanta, ma occorre anche che i limiti di questa abbiano un senso logico e compiuto..non certo che debbano essere estesi a livelli che richiederebbero una certa qual onniscenza per essere raggiunti.

no no, è coerenza. Senza parlare in generale, che non serve a un tubo, nel caso specifico, se si decide di fare l'amministratore pubblico a livello dirigenziale, ci si assume le proprie responsabilità in maniera coerente e organica, altrimenti si fa il libero professionista.
Non è che se sono coinvolto in un procedimento penale (e già qui almeno una auto-sospensione dall'incarico sino al termine sarebbe una buona assunzione di responsabilità) allora emano ordinanze a cazzo per pararmi il chiurlo...se non me la sento di assumermi dei rischi connessi alla mia professione di pubblico amministratore, non lo faccio, punto. ma si va ot, non mi piace 'processare'...non ne ho titolo morale né legale, però qui si rasenta l'assurdo...
 

piè88

Biker novus
31/5/09
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Ragley Mmmbop
umh ... se credi veramente in quello che dici dovresti smettere di andare in bici, non ti offendere ma la mia osservazione è assurda altrettanto la tua
pittosto concordo con ciuk:

No figurati che offesa, si discute. Dicevo semplicemente che non sono d'accordo con le persone che dicono "sono libero di fare quello che mi pare" quando "quello che ti pare" finisce comunque per coinvolgere e disturbare altri. Per esempio mi sono chiesto parecchie volte perché si debba usare il casco; direi che l'unico problema che creo se non utilizzo il casco è che se cado e batto la testa mi devono venire a raccogliere, e così facendo toglierò tempo soldi e cure a chi magari di queste tre cose si merita più di me perché "non se le è andate a cercare". E' chiaro che io non toglierei mai le cure e i soccorsi a nessuno, però bisogna fare in modo di evitare cure e soccorsi "inutili".
 

enri le fou

Biker cesareus
io invece la mia corrispondenza con l'illustrissimo ing. Russo la pubblico:

Buona sera,
chiedo lumi sulla veridicità dell’articolo richiamato dal link in basso, mi azzardo a supporre che sia frutto della fantasia ardita di un giornalista ebbro.
Sono un appassionato ciclista di montagna e la notizia mi ha molto colpito.
Inoltre sarebbe un gravissimo danno per la pratica della mountain bike e per l’indotto legato al turismo sostenibile ad essa legato.
La ringrazio anticipatamente per la Sua risposta chiarificatrice.

[url]http://edizioni.lastampa.it/imperia-sanremo/articolo/lstp/10147/[/URL]


-----Messaggio originale-----
Da: Russo Michele [mailto:[email protected]]
Inviato: mercoledì 20 giugno 2012 16.42
A: Enrico Werndorfer
Oggetto: R: articolo su la stampa


_Egregio Signor Werndorfer,
A mio personale giudizio,tali strade,per le quali rispondo in prima persona davanti alla magistratura civile e penale, non sono sicure per le bici,dove spesso ho notato che le stesse si avventurano in pericolose corse a spericolate velocita'.
La strada e'sprovvista di protezione a valle, e per una problematica legata ad un incidente avvenuto su una strada provinciale dove non avevo alcuna colpa,un magistrato mi ha indagato,portato all'udienza preliminare, e quando il giudice dell'udienza preliminare mi ha assolto,il magistrato inquirente ha ricorso in cassazione,con danni enormi per me e la mia famiglia.

La mia ordinanza,frutto di asoluta mancanza di sicurezza,come tutti i provvedimenti puo'essere comunque impugnata,ma le ripeto,e' stata emanata in perfetta buona fede, e per evitare guai al mio Ente ed alla mia persona.

I miei piu'cordiali saluti

Michele Russo

e questa è la mia risposta:


La ringrazio per la celere risposta, anche se devo ammettere tristemente che quanto lei mi dice è scioccante.
La sua ordinanza secondo il parere di molte persone appassionate di sport all'aria aperta che ne sono purtroppo venute a conoscenza costituisce un gravissimo affronto.
La sua ordinanza lede gli interessi di una comunità di persone molto vasta e pertanto verrà sicuramente impugnata.
Mi sembra altresì preoccupante che lei la motivi asserendo che lo svolgimento sereno della sua funzione sia influenzato dal timore di essere inquisito.
Il pericolo per i ciclisti su quelle strade può essere determinato solo dalla presenza e dal comportamento dei conducenti dei veicoli a motore.
La sua affermazione : " si avventurano in pericolose corse a spericolate velocita'" a parere mio è spaventosa e denota scarsa o nulla conoscenza del ciclismo e delle pratiche sportive, di cui lei peraltro va ad interessarsi e vietandole.

Piuttosto la sua amministrazione dovrebbe preoccuparsi di regolamentare il flusso del traffico automobilistico e motociclistico ed interrogarsi sull'opportunità della libera circolazione dei mezzi motorizzati sulla monesi-limone.

Distinti saluti


 

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