Ho provato a raccogliere alcune informazioni, poi se qualcuno riesce a fare una contro-verifica è meglio.
Le ordinanze per essere efficaci devono essere portate a conoscenza del destinatario o dei destinatari; se si tratta di una persona fisica vengono notificate al soggetto, se rivolte alla generalità della popolazione vengono pubblicate all'Albo Pretorio.
Un operatore del settore mi ha puntualizzato però che per le ordinanze relative alla circolazione stradale la situazione è più complicata (dovrebbe esistere a proposito anche una giurisprudenza, per chi eventualmente è del mestiere); infatti in questi casi i contenuti dell'ordinanza possono essere resi noti ai loro destinatari semplicemente esponendo il cartello. Nel caso nostro, il simpatico cartello di divieto al transito in bicicletta porta a conoscenza dell'utente di quella strada l'esistenza di un atto e del suo contenuto. Per altro mi è stato detto che anche la mancanza degli estremi dell'atto sul cartello non invalida il contenuto dell'ordinanza stessa.
A questo punto se si vuole leggere il testo dell'atto deve essere richiesto gioco-forza agli uffici della Provincia di Imperia. Quanto alle iniziative da intraprendere forse più che ricorrere alle vie legali è il caso di fare lobbing e qualche forma di iniziativa pubblica.
Ok, dovrebbe essere proprio così; nella mia ignoranza non sapevo della distinzione delle ordinanze per la circolazione stradale; quindi questa ordinanza non la troveremo on-line e va richiesta agli uffici della Provincia.
Per quanto concerne le iniziative da intraprendere direi che una manifestazione pubblica sia necessaria; per il luogo suggerirei direttamente su una delle vie incriminate così ci facciamo uscire anche una bella discesa "legale" su sentiero;
sarebbe l'ideale avere tra i partecipanti qualcuno che lavora in qualche giornale o Tv o che comunque ha qualche possibilità di dare un'ampia risonanza all'evento prima (per ottenere numerose adesioni) e dopo (per dare ampio divulgazione della manifestazione);
Non sarebbe male nemmeno sentire le opinioni dei sindaci o amministratori dei comuni interessati (Briga Alta, Triora, ecc..) per verificare il loro eventuale appoggio.
Poi ovviamente, una volta ottenuta l'ordinanza, se è il caso impugnarla.
Questa è la mia personale opinione; come luogo di ritrovo proporrei Triora più che Monesi perché ricordatevi che il divieto è fino al confine della Provincia, quindi tutto il bosco delle navette dovrebbe essere percorribile in quanto provincia di Cn.
Poi ho visto tra i post anche il Rif.Allavena quindi eventualmente come logistica può andar bene anche il colle Melosa.
ps. notate bene che sul sito della Provincia è presente il link a "alpidelmareinbici" dove si promuovono itinerari in mtb e molti chilometri dei tracciati proposti sono in "divieto"; il progetto che immagino sia costato qualche soldino oltre alla messa in rete degli itinerari ha previsto le paline con indicazioni, mappature, tempo e addetti, ecc...