Dico la mia...non c'è nessun problema se queste persone scendono per dei bei pezzi a piedi. Ognuno fa quello che riesce a fare. Però sono d'accordo sul fatto che un mtbiker debba "obbligatoriamente" avere un certo livello tecnico, nel senso che se non ce l'ha, dovrà risultare penalizzato dal percorso. Quindi ben vengano le discese impegnative, anzi ce ne dovrebbero essere molte di più. A questo punto cosa potrà fare il povero biker un po' a corto di tecnica? Semplice, sacrificare un po' del tempo dedicato all'allenamento "da salita", per migliorare la tecnica di discesa. Perchè quello, nell'mtb, non è da considerarsi un allenamento "di serie B".
Ah, ovviamente le gare xc rimarrebbero gare che si vincono soprattutto in salita, magari all'85% invece che al 90%, ma per me è non questione di avvantaggiare gli scalatori o i discesisti, è una questione di identità della mtb agonistica stessa.
Poi c'è un altro discorso, e cioè che può succedere che queste persone, se sono in gran numero nelle prime posizioni, possano spingere gli organizzatori delle gare a semplificare i percorsi (la cosa succede da molto tempo, è un modo molto semplice per avere più iscritti alle gare).
Poi, come un serpente che si mangia la coda, succede che le bici vengano rese meno adatte ai percorsi tecnici che sono in minoranza...così ci si lamenta ancor di più della difficoltà dei percorsi...
E poi in commercio succede che ci sono delle mtb...che piuttosto mi compro una bici da ciclocross
Insomma la mia opinione è che la mtb agonistica ad alto* livello debba avere delle caratteristiche tecniche tali da differenziarla nettamente dalle altre discipline. Anni fa, a Frischknet rubarono la mtb il giorno precedente una gara di coppa del mondo. Arrivò terzo con la sua bici da ciclocross. Tanto di cappello, ma non non vorrei dover assistere a gare mtb corse con bici da ciclocross...che è una bella disciplina che ha una sua identità, e non usa percorsi da mtb.
*sottolineo ad alto livello: ovviamente ognuno può praticarla secondo i propri mezzi, e anche in coppa del mondo potrà scendere a piedi se lo vorrà: però mi piaceva vedere quelle foto dove chi scendeva a piedi veniva sorpassato da chi scendeva in bici. Una volta succedeva di più?
Ah, ovviamente le gare xc rimarrebbero gare che si vincono soprattutto in salita, magari all'85% invece che al 90%, ma per me è non questione di avvantaggiare gli scalatori o i discesisti, è una questione di identità della mtb agonistica stessa.
Poi c'è un altro discorso, e cioè che può succedere che queste persone, se sono in gran numero nelle prime posizioni, possano spingere gli organizzatori delle gare a semplificare i percorsi (la cosa succede da molto tempo, è un modo molto semplice per avere più iscritti alle gare).
Poi, come un serpente che si mangia la coda, succede che le bici vengano rese meno adatte ai percorsi tecnici che sono in minoranza...così ci si lamenta ancor di più della difficoltà dei percorsi...
E poi in commercio succede che ci sono delle mtb...che piuttosto mi compro una bici da ciclocross
Insomma la mia opinione è che la mtb agonistica ad alto* livello debba avere delle caratteristiche tecniche tali da differenziarla nettamente dalle altre discipline. Anni fa, a Frischknet rubarono la mtb il giorno precedente una gara di coppa del mondo. Arrivò terzo con la sua bici da ciclocross. Tanto di cappello, ma non non vorrei dover assistere a gare mtb corse con bici da ciclocross...che è una bella disciplina che ha una sua identità, e non usa percorsi da mtb.
*sottolineo ad alto livello: ovviamente ognuno può praticarla secondo i propri mezzi, e anche in coppa del mondo potrà scendere a piedi se lo vorrà: però mi piaceva vedere quelle foto dove chi scendeva a piedi veniva sorpassato da chi scendeva in bici. Una volta succedeva di più?