Beh però un minimo di onestà intellettuale ci vuole, almeno quella...
Io non parlo della Sicilia, non parlo del nord, di altre regioni o di altri paesi.
Ma la mentalità di tanti sardi, per rimanere nella mia terra, mi fa girare i palloncini a elica...
Si può dire che, date le condizioni orribili della nostra economia, ci si debba arrangiare, ma la verità è che c'è spesso una maleducazione, un menefreghismo e una noncuranza che fanno veramente schifo.
Senza scomodare la voglia di "fregare" il prossimo, mi limito all'immondezzaio che stanno diventando le nostre campagne, la generale misconoscenza delle più basilari regole di educazione civica, l'ignoranza elevata a stile di vita.
In questo marasma ci sono tanti sardi che vorrebbero rendere la propria terra un posto migliore, ma spesso il lavoro di tanti viene reso vano dai comportamenti di chi proprio non riesce a capire che solo un lavoro collettivo e unitario può farci uscire dai nostri vizi e i nostri difetti.
Non mi sono mai offeso quando mi sono state fatte notare queste cose da uno del nord, benché i sardi siano generalmente moooolto suscettibili sui rimbrotti da parte dei continentali, non me la sono mai presa perché riconosco i difetti del mio popolo.
Potrei dire che ci sono anche tantissimi pregi, ma è sui difetti che bisogna lavorare.
Noi del "sud" dobbiamo imparare a cambiare mentalità su tante cose: quella della "furbizia" è una di queste.
Conosco tanti del nord che mostrano uguale "furbizia", però là le cose funzionano comunque meglio che da noi, qualche domanda me la farei...
Sia chiara una cosa: non sostengo l'idea che le cose funzionino e sono concorde con te per quanto riguarda senso civico e quanto scrivi nel tuo post con il distinguo che non tutti sono menefreghisti, furbetti, ignoranti etc etc etc.
Vivendo da quasi sei anni per ragioni di ordine lavorativo in Friuli Venezia Giulia, regione meravigliosa, posso operare un costante paragone tra le diverse realtà con pregi e difetti delle une e delle altre. Poi sta a me, noi, mettere le cose sul piatto della bilancia ed attribuire a ciascuna nel bene e nel male il giusto peso.
Sono infastidito dalle generalizzazioni tout court e da chi parla per categorie fisse ed immutabili che denotano, in genere, mancanza di riflessione e senso critico. Non mi sognerei mai di pensare, e dunque scrivere, che gli abitanti del FVG siano tutti algidi nelle reazioni con gli altri, tutti operosi sul lavoro, tutti dediti al bere, tutti bestemmiatori ed altre amenità che stereotipicamente vengono attribuite alla categoria sociale "abitante del Nord Italia" .
Ed è contro l'idea di stereotipo che vado. Null'altro. Le parole hanno un peso e sono portatrici dei costrutti mentali di chi le pronuncia. Tutto qui.
Siamo d'accordo. Però è innegabile che certi stereotipi nascono da una tendenza generale... dire che a nord siano freddi e cinici è uno stereotipo, ma con delle radici reali nella mentalità comune al nord: questo non vuol dire che tutti siano così, ma che la tendenza sia maggiore al nord piuttosto che al sud, per fare un confronto.
Dire che al sud le persone siano poco attente alle regole del vivere civile è un altro stereotipo, che però a mio giudizio non è errato, se considerato come tendenza generica...
Io sono contro tutte le generalizzazioni, a partire da quella che vuole impossibile una pacifica convivenza tra uomini e donne (con le seconde che per qualcuno devono essere continuamente oggetto di attenzioni indesiderate e i primi che sono a prescindere dei porci allupati), tuttavia una certa tendenza nelle cose si nota.
Per dire, qui dove abito io (Reggello, tra Firenze ed Arezzo) non sanno parcheggiare. O meglio, preferiscono parcheggiare la macchina con il sedere in mezzo alla strada e il muso sul marciapiede anche quando potrebbero fare semplicemente una manovra e metterla per bene fregandosene bellamente del disagio che creano agli altri ed anzi pretendendo di avere ragione quando lo si fa notare. Sono tutti così? No, ma quando la mattina non si riesce a passare con la macchina da una delle due vie principali perché nonostante di spazio per parcheggiare bene ce ne sia in abbondanza si preferisce fregarsene mi girano parecchio.
Manca, come ha detto nuraghes, il senso civico.
E qui, tornando vagamente in topic, Antonio sta dando prova di non voler capire (perché a 17 anni lo si deve capire, soprattutto se i propri genitori hanno difficoltà col lavoro) che quello che vuole fare è eticamente sbagliato. Poco conta se poi dal Deca gli renderanno i soldi o gli daranno un buono (magari per andare in un posto buio, stretto e affollato), è sbagliato andare a recriminare (dopo avere oltretutto già ottenuto dei benefici abbondantemente oltre quel che è lecito attendersi) sapendo di avere volontariamente disintegrato un bene (perché utilizzando la RR560 in un certo modo l'ha disintegrata volontariamente) pretendendo di avere ragione.
Quando venne messa in atto la politica dell'anno per il reso io avevo già messo in vendita la mia RR560, usata pochissimo e davvero perfetta, chiesi se fosse possibile approfittarne per acquistare una Triban 520, mi risposero picche e lasciai perdere lì.
Fare come vuole fare Antonio, e come ha fatto qualcun altro che va bullandosi di quanto è stato ganzo, porterà in breve Decathlon a rivedere in modo molto restrittivo la politica dei resi, così poi passerà per essere un'azienda che non tiene alla propria clientela. La cosa in sé mi interessa poco, ma a volte sarebbe giusto pensare alle possibili conseguenze delle proprie azioni.
Se solo io spazzo davanti al mio portone non cambia niente, se lo facessimo tutti quanti le città sarebbero pulite.