una piccola nota tecnica che potra' aiutare a chiarire
Cube -come la quasi totalita' delle aziende di bici- è strutturata per avere una rete-vendita,tale struttura fa si che l' azienda abbia come interlocutore il rivenditore e in nessun caso il cliente finale.
Per qualsiasi problema il cliente DEVE obbligatoriamente rivolgersi al proprio rivenditore e risolvere il problema con quest' ultimo ;in nessun caso è previsto il contatto tra CUBE e cliente finale ...questo semplicemente perchè non c'è nessuna ''figura'' deputata a questo ruolo nell' azienda(cioè nella migliore delle ipotesi si interloquirebbe con una semplice segretaria o con qualcuno che non sa come affrontare il problema specifico)
Quuindi nel caso del nostro amico la prassi da rispettare -come per QUALSIASI GARANZIA- è la seguente:
l' yutente finale(cubesting) va da suo rivenditore(quello che gli ha materialmente venduto la bici )con scontrino,garanzia timbrata ecc ecc. e in quella sede fa valere le sue ragioni(''stavo semplicemente pedalando qaundo....'')
Il rivenditore vista l'entita' del danno e fatte le proprie valutazioni si dovra' rivalere sulla casa(CUBE) (di solito si chiama il rappresentate ecc.ecc.)pe rvedere di risolvere la questione.
Personalmente in tutta questa discussione credo he il problema non sia tanto tecnico(alla cube nn fa certamente specie sostutuire un triangolo...che potrebbe essere difettoso;è una ditta che vende oltre 100.000 bici l' anno in 24 paesi...)quanto burocratico:cioè non è stato rispettato il corretto ITER delle riparazioni in garanzia
(tantopiu' che -pare- che i teteski siano piuttosto fiscali e precisi...)
Spero di esservi stato utile
Cube -come la quasi totalita' delle aziende di bici- è strutturata per avere una rete-vendita,tale struttura fa si che l' azienda abbia come interlocutore il rivenditore e in nessun caso il cliente finale.
Per qualsiasi problema il cliente DEVE obbligatoriamente rivolgersi al proprio rivenditore e risolvere il problema con quest' ultimo ;in nessun caso è previsto il contatto tra CUBE e cliente finale ...questo semplicemente perchè non c'è nessuna ''figura'' deputata a questo ruolo nell' azienda(cioè nella migliore delle ipotesi si interloquirebbe con una semplice segretaria o con qualcuno che non sa come affrontare il problema specifico)
Quuindi nel caso del nostro amico la prassi da rispettare -come per QUALSIASI GARANZIA- è la seguente:
l' yutente finale(cubesting) va da suo rivenditore(quello che gli ha materialmente venduto la bici )con scontrino,garanzia timbrata ecc ecc. e in quella sede fa valere le sue ragioni(''stavo semplicemente pedalando qaundo....'')
Il rivenditore vista l'entita' del danno e fatte le proprie valutazioni si dovra' rivalere sulla casa(CUBE) (di solito si chiama il rappresentate ecc.ecc.)pe rvedere di risolvere la questione.
Personalmente in tutta questa discussione credo he il problema non sia tanto tecnico(alla cube nn fa certamente specie sostutuire un triangolo...che potrebbe essere difettoso;è una ditta che vende oltre 100.000 bici l' anno in 24 paesi...)quanto burocratico:cioè non è stato rispettato il corretto ITER delle riparazioni in garanzia
(tantopiu' che -pare- che i teteski siano piuttosto fiscali e precisi...)
Spero di esservi stato utile