I penultimi due messaggi sono l'esemplificazione di quello che ho cercato di spiegare: nella società odierna sembra che non solo tutto sia possibile, ma che sia quasi un obbligo, o il massimo o nulla, e qualsiasi cosa serva per fare il massimo non solo è ammessa ma addirittura considerata indispensabile. Come se fare i giri da 2000+ (o salire il Bianco, per rimanere in ambito di montagna) fosse non solo un diritto ma un obbligo... Non so, io resto perplesso, ma come ho scritto in precedenza non pretendo certo che il mio modo di vedere sia condiviso
Continuo ad avere anche delle perplessità a livello tecnico.
Ho il sospetto, per esempio, che se si vuol fare un giro da 2000+ l'allenamento sia necessario per la discesa non meno che per la salita, e lì non ti può aiutare nè la ebike nè la funivia od il furgone.
Resta poi da vedere se una bici del genere sia altrettanto redditizia in discesa di una senza la zavorra del motore e delle batterie. Immagino che i progettisti abbiano fatto tutto il possibile per ridurre le differenze, ma trovo curioso che in un'ambiente in cui mezzo grado di sterzo o poche centinaia di grammi decretino la condanna a morte per una bici nessuno si ponga il problema. Anche perchè non credo che nessuno si sobbarchi un 2000+ per poi scendere sull'asfalto o lo sterrato...
Quanto alla durata delle batterie, è pesantemente influenzata dal livello di assistenza ma anche dalla potenza erogata dal biker. Un rider più allenato userà un'assistenza minore e spingerà di più, quindi richiedendo meno energia alla batteria e ricavando una maggiore autonomia. Per contro chi usa sempre l'assistenza massima e spinge meno esaurirà la carica prima. In breve quindi sì, si possono fare 2000+ con un' ebike, ma un certo allenamento rimane indispensabile...