Cosa succede ai sentieri della culina?

crlett

Biker serius
14/2/06
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paese dei balocchi
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a regà però di venire a parlare di chiesetta morta perchè un ente non istituzionale ma associativo per quanto importante affigge tra l'altro illegalmente manifesti sulle piante, mi sembra esagerato.buon lavoro se decidono di spianare!
e comunque se leggete il foglio i margini di trattativa con loro ci sono. se chiudono i rapporti con cecco non vuol dire che con altri non possa andare bene.
volendo se si decide di muoversi e di contattare direttamente l'autorità competente bypassando il cai il soggetto associativo proposto da tano ci può stare...ad esempio per avere direttamente il sentiero un gestione.attivatevi per ganci politici in torino e comuni interessati, che volendo è solo un buon punto di partenza per la legalizzazione.
serata alle cantine risso in settimana per il popolo della collina?
meno s----- tra noi se non per ridere e più fatti.
peace
 
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Barbapapà

Biker tremendus
2/3/06
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Gassino Torinese
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Non so quanto contributo io possa dare ma SONO DEI VOSTRI!!!
Forse per dire buffonate faccio al caso vostro.

TANO FOR PRESIDENT!!! :-?
 

30x26

Biker marathonensis
23/1/03
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volendo se si decide di muoversi e di contattare direttamente l'autorità competente bypassando il cai il soggetto associativo proposto da tano ci può stare...
personalmente invece suggerisco di provare a parlare prima col cai. meglio ragionare con chi denuncia (magari per fargli cambiare idea) che andare direttamente da chi deve giudicare.
se lo trasformate in un 1 contro 1 il cai e' senz'altro piu' potente e, finche' non comprende ed accetta i vs intenti , pure dalla parte della ragione per quanto riguada la legge.
alla chiesetta non ci vado da un sacco di tempo, non so cosa abbiate fatto ultimamente. se esiste un percorso alternativo per i pedoni ed i lavori sono stati fatti con un minimo di rispetto probabilmente si puo' trovare una soluzione. se invece e' stato trasformato in parco giochi con tante linee e salti fuori dal percorso originale la vedo dura.
secondo me la strada piu' semplice per farlo digerire al cai e' attrezzare di comune accordo sentieri che abbiano una variante pedonale gia' tracciata nelle vicinanze. "noi manuteniamo e ci comportiamo in modo decoroso su questo sentiero e voi utilizzate l'altro per andare a pieni. uno a noi ed uno a voi"
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Anch'io credo che questa sia la strategia migliore da seguire. Sicuramente mettersi contro il Cai non solo non avrebbe alcun senso (si andrebbe verso un'inesorabile sconfitta), ma avrebbe senza dubbio risvolti negativi, creando diffidenza nei confronti del nostro sport all'interno del Cai stesso.

Negli ultimi anni è stato fatto un enorme sforzo da parte delle varie sezioni locali per inserire all'interno delle attività la MTB, tanto che credo che la divisione LPV (liguria, Piemonte e Valle d'Aosta) sia tra le più progredite in questo senso. Si è cercato di far comprendere che il nostro movimento ha gli stessi loro obiettivi riguardo alla salvaguardia e alla manutenzione dei sentieri esistenti e che la bici è un mezzo ad impatto ambientale nullo (i profani collegano la MTB al motocross).

Per questo ritengo che la soluzione migliore sia il dialogo per giungere a dei compromessi. Per esempio togliere alcune strutture, che poi sono quelle che hanno causato la rottura dei rapporti (ricordo che prima c'era un tacito assenso. Noi chiudiamo un occhio anche se le strutture non sono regolari a patto che le cose vengano fatte con un minimo di criterio).

Senza dubbio è meglio perdere quealche saltino, che finire col perdere tutto.

Non ritengo che una neofondata associazione possa avere lo stesso peso politico che ha il Cai, e pertanto dubito fortemente che le istituzioni le diano alcun peso. Ribadisco quindi la mia idea: cercare di arrivare ad un compromesso che salvaguardi gli interessi delle due parti.
 

Domingosh

Biker meravigliosus
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quanto scritto sopra e quanto scritto da Scafo sono le parole più logiche e più immediate che sento anche mie
Forse, tra le tante associazione nate, esistenti, morte o decrepite, il Cai è quella che ha/può essere il miglior interlocutore.
Dico di più: alla luce di alcune esperienze, credo che la migliore cosa sarebbe associarsi, lì, in massa e da lì, partire per una rivoluzione culturale nei confronti di chi pensa che la mtb sia il diavolo.
Rimango, però, convinto che la dh/fr/dirt potranno avere vita facile solo in zona ben definite e costituite....e i motivi, capirete, sono molti.
La fruizione dei sentieri, invece, in modo più "soft" dovrà(potrebbe..) essere di libera circolazione a tutti fatta salva una regolamentazione di circolazione chiara, netta e limpida....come nel codice della strada, il pedone ha sempre ragione, "limiti di velocità", etc..
Per essere chiari, il sottoscritto non è un xc, non fa gara, ama le discese, ma capisce benissimo che determinate cose, in alcuni ambienti, sono difficili da praticare...
L'all-mountain, che io pratico, permette di gustare sentieri, vie, tracciati, etc che sono per lo più abbandonati. Le difficoltà sono molteplici: salti di roccia, pietre e pietroni, percorsi non puliti, etc...e dunque, non posso che pensarla come 30x26....questo non è fare discesa con bici da xc, ma vero fr. Ogni volta metti alla prova il tuo "manico".
Questo è il mio pensiero. Forse, l'errore è stato credere che l'1 e altri sentieri potessimo usarli come Pila, Pratonevoso o altro....purtroppo non è così. Spiace anche a me, caspita! se spiace...
 

kikhit

Biker incredibilis
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parole sante, peccato che però anche tra amici cari del cai plv ci sia un po' di intransigenza e integralismo difficili da addolcire, soprattutto verso le discipline più 'giovani'. e peccato che nessuno di lro intervenga qui, visto che leggono!
 

Domingosh

Biker meravigliosus
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usa le parole che cosi simboli faccio troppa fatica a capire e troppa poca a fraintendere.
  1. se nessun (esempio) dirter o dhiller si iscrive al CAI...chiaro che loro non si sbatteranno per nulla. E' anche vero che forse queste discipline dovrebbero essere "difese" dal Coni...ma per es il dirt non è riconosciuto neanche li'...ahimè! In generale, è anche vero che la mtb in seno al CAI ha senso come cicloescursionismo..che vuol dire tutto e nulla...ciò non toglie che loro possono essere la prima associazione a cui far riferimento, per motivi vari
  2. se non intervengono(sempre che lo sappiano) non possiamo farci nulla...
 
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kikhit

Biker incredibilis
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vedi che così va meglio e si capisce il tuo pensiero???????!!!!o-o

punto1. hai pienamente ragione, ma ci vorrebbe una conversione di massa perchè ci possa essere una certa efficacia. E sono convinto che come la Freemtb buonanima col suo fallimento ha dimostrato è meglio 'lottare' dal di dentro che dal di fuori..però purtroppo il problema non è solo il cai, ma innanzi tutto la mancanza di rispetto di tanti biker verso tanti altri biker e non solo, e da parte di tutte le 'correnti'.

punto2. secondo me lo sanno, ma fare una esplicita rischiesta di intervento non mi sembra una cattiva idea, ovviamento non chiedendo a cotali loschi individui di parlare a nome del cai, ma almeno a titolo personale come aderenti ad una associazione di cui condividono i principi fondanti, e nella quale già per conto loro stanno facendo una dura battaglia per fare accettare a certe cariatidi la mtb almeno come mezzo escursionistico. Peccato che ad un fondamentalismo se ne opponga, seppure con differenze qualitative e quantitave non irrilevanti, un'altro.
 

monorotula

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parole sante, peccato che però anche tra amici cari del cai plv ci sia un po' di intransigenza e integralismo difficili da addolcire, soprattutto verso le discipline più 'giovani'. e peccato che nessuno di lro intervenga qui, visto che leggono!

Pensavo fossi a Montecarlo a cercarti un carro per la bicicletta!!

Non so se ti riferivi a me, io mi limito a leggere perchè per me la collina di Torino è come se fosse in Uganda, dei sentieri e delle strutture di cui parlate non so assolutamente nulla, e non mi va di parlare a vanvera.
Stasera ho una riunione col mega presidente, provo a vedere cosa ne sa lui.
 

kikhit

Biker incredibilis
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a Montecarlo al massimo ci vado a veder il granprix...il carro arriva da solo..si chiama carro apposta, no?

in parte mi riferivo a te, e vedo con piacere che hai risposto alla mia affettuosa provocazione! ( e non pensare subito male!)
più che altro perchè le discussioni a senso unico lasciano un po' il tempo che trovano!
stasera allora vedi che dice il grandecapo, e se ne esce qualcosa di utile e interessante per la qui presente discussione posta qualcosa...e annunciagli un incremento in massa di iscritti...

a presto
 

FeB

Biker serius
19/2/06
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Beinasco (TuRiN)
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Per l'eventuale associazione: mi sembra una buona idea, ma ho forti dubbi che la via telematica sia la scelta migliore, in quanto per ottenere credibilità presso gli enti/autorità competenti, è necessario presentarsi come nuclei "tangibili" e costituiti, rappresentanti il maggior numero di "anime" possibili e rappresentati da persone fisiche. Purtroppo in Italia siamo ancora diffidenti verso le cose "nuove ed astratte", una riprova lo è il fatto delle idee arcaiche che girano presso enti istituzionalizzati.

Anni fa, ho gestito un'associazione sportiva, per sette anni, di una disciplina di nicchia, che vi posso garantire era vista MOLTO MA MOLTO PEGGIO del freeraid o dh: solo rispettando le regole e comportandoci in maniera impeccabile, rompendo le scatole a comuni, assessori, enti locali etc etc, siamo riusciti ad avere spazi in concessione da gestire a piacimento. E' stato un lavoro lungo e faticoso, ma se siamo riusciti a farlo per un qualcosa che in piemonte conta 4 gatti, senz'altro per il numero che porta la mtb dovrebbe essere un po' più facile.

Altra ottima soluzione sarebbe di aderire in massa al CAi o affiliare l'eventuale associazione; sfruttando il numero di tessere in più, si può lentamente spostare la tendenza alla chiusura verso i giovani e nel frattempo "contribuire" economicamente alla gestione della sezione in causa

Cmq io per qualsiasi nuova iniziativa, ci sono. Concordo sul fatto evidenziato da Escrima che sia necessario un incontro.
 

crlett

Biker serius
14/2/06
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paese dei balocchi
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posto un estratto del codice di autoregolamentazione del cai delle sezioni aperte alla mtb:
Norme ambientali
I percorsi sono scelti in funzione di tracciati e/o condizioni ambientali che consentano il passaggio della mtb senza arrecare danno al patrimonio naturalistico; evitare di uscire dal tracciato.
Le tecniche di guida devono essere ecocompatibili, evitando manovre dannose quali, ad esempio, la derapata (bloccaggio della ruota posteriore).
Non fa parte della filosofia CAI servirsi d'impianti di risalita o di mezzi meccanici e poi usare la mtb solo come mezzo di discesa (il downhill è estraneo allo spirito del CAI).

il link http://www.mtbcai.it/autoregolamentazione.asp

vediamo quanto margine c'è di trattativa... perchè se bisogna scalzare questa mentalità interna al cai diamoci da fare...
 

PicchioF

Biker superis
28/2/05
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torino
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forse non tutti i mali vengono per nuocere .da questa "crisi" potremmo arrivare ad una soluzione meno abusiva per la pratica della mtb in collina ,credo che sia ora di muoversi in fretta e credo che l'ASSOCIAZIONE sia l'unica via percorribile.Perchè il gruppo ha sempre maggior peso del singolo.L'associazione potrebbe affiliarsi al CAI e quindi lavorare al problema dal di dentro con molti vantaggi , potrebbe darsi delle regole in modo da evitare l'anarchia dei comportamenti dei singoli , e volendo potrebbe anche ottenere tra l'altro sconti agli impianti per esempio a Pila o similari come gli skiclub.
Comunque credo che l'idea sia già ai nastri di partenza, stiamo all'occhio ed aderiamo in massa.
 

Tano

Biker tremendus
aaaaaa.. siamo alle solite. Dobbiamo evitare il solito errore.
Di Club/associazioni dilettantprofessionalcommercialculturalsocial-istiche ce ne sono a sbafo. Non sono, fino a prova contraria, servite a nulla allo scopo! Fanno solo i propri interessi non quelli generali. Guardano piccoli piccoli al proprio orticello, punto e basta!
Anzi proprio quelle stanno al momento creando divisioni e terrorismo.
Club, Federazioni, Negozi fino ad ora non hanno fatto nulla. proprio nulla!
Hanno supportato forse, supportato checcosa!
Non che si proponga una facile panacea, ma invece nel proprio piccolo e personale c'è un sacco di gente anche in gruppo che si è data da fare e che si sta dando da fare e lo fa e lo ha potuto fare proprio perchè ne resta "per scelta" al di fuori.
Ci vuole il nuovo, una spinta giovane ed autorevole.
Quanto scritto di condivisibile quotiamolo senza ripeterci, va bene, ma cerchiamo di essere propositivi sul nuovo.
 

PicchioF

Biker superis
28/2/05
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contro il CAI/regione/comune/ecc ecc da cani sciolti non si combina proprio niente ,la buona volontà da sola non basta, bisogna per forza strutturarsi per poter dialogare con i vari enti, anche se ciò non è per forza innovativo.
io c'ero ieri mattina e mi è sembrato che il CAI , pur essendo ancora disponibile nei nostri confronti , sia stato obbligato a fare l'esposto, in quanto i famosi accordi presi con cecco non erano stati rispettati.Ma cecco chi può rappresentare se non solo se stesso !Forse l'associazione, formata da noi stessi che frequentiamo i sentieri , può autoregolamentarsi ed evitare che al primo pseudo pro di turno gli venga in mente di fare il suo north shore personale ed alla fine danneggiare con le sue azioni il diritto di divertirsi in bici anche agli scarsi come me.
 

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