La resina ha una tenuta ridicola. È lì solo per tenere le fibre in posizione e impedirne lo scorrimento l'una rispetto all'altra. Tanta resina dà solo peso, non certo robustezza. La fibra di vetro non è paragonabile a quella di carbonio come caratteristiche meccaniche. Ce ne vuole molta, molta di più per ottenere qualcosa che comunque poi è rigido come una putrella. È adatta ad altri scopi (vedi gli scafi di molti natanti), ma non prenderei mai un manubrio in fibra di vetro. Il Kevlar è un'altra storia. Si fanno compositi anche col Kevlar, ma per scopi ancora diversi, visto che ha eccezionali proprietà di resistenza agli urti.Il carbonio leggero è più costoso perché di solito si usano fibre più sottili (più strati di carbonio che è costoso) e ci si mette meno resina
I prodotti più economici al contrario spesso usano fibre di vetro o kevlar e solo in superficie uno strato di carbonio, tutto affogato in una grossa quantità di resina per renderlo abbastanza robusto.
In buona sostanza è un po’ come la differenza di sicurezza passiva che esiste tra caschi da moto di altissima qualità e costo e caschi di basso costo. Il casco molto sottile è molto bello esteticamente e anche molto leggero e naturalmente perfetto per uso pista dove l’urto così sempre sulla superficie tendenzialmente piana. Il casco un po’ più economico a uno strato di polistirolo e una calotta molto più spesse che aiuta un po’ a ridurre il danno in caso di caduta.
Non voglio dire che sia più sicuro un carbonio economico rispetto a uno costoso ma non mi sentirei neanche di dire il contrario
In sintesi, un manubrio come quelli che citi tu è pericoloso ed è un'autentica truffa. Nessuno con del sale in zucca dovrebbe usarlo per farci MTB. Avevo anche io sentito storie di manubri del genere anni fa, ma non ne ho mai visto uno di persona.