Comunque l’hai spiegata bene...Non è vero che non serve ad un piffero ed è la semplice logica a dircelo, essendo questo un virus che si trasmette prevalentemente per via aerea.
La mascherina non porta a zero il rischio di contagio ma lo riduce sensibilmente e in maniera sempre più massiccia in funzione del grado di protezione. Quelle a livello basso (mascherine chirurgiche e di stoffa) più che un effetto filtrante offrono una barriera. Non sono efficaci quarto le FFP2 o 3, che trovano impiego in condizioni di alto rischio, ma svolgono la loro funzione primaria. Lo scopo della mascherina non è quello di eradicare il virus, questo lo può fare (e non sempre) solo un vaccino, bensì quello di offrire un minimo di protezione e di abbassare e spalmare la curva di contagio affinché il sistema sanitario possa gestire le patologie ad esso legate.
Quindi, alla bisogna, anche la bandana o lo scaldacollo assolvono allo lo stesso compito.
L'unica cosa che porta a zero il rischio di contagio è la non esposizione (e qui siamo sul banalmente essenziale).
Quello che sarebbe superficiale pensare è che al termine, in primavera, di questa seconda ondata si possa finalmente dire addio alle mascherine, sempre che questo sia un fattore di qualità di vita determinante, perché il virus entrando è diventato endemico ed altamente probabile che passate queste fiammate tornerà a presentarsi in nuove forme.
Ci sono popoli che da vent'anni convivono con con questa realtà e ogni tanto tirano fuori la mascherina dal cassetto, così senza le sceneggiate e il bipolarismo che contraddistingue la cultura occidentale, che passa con leggerezza dal panico collettivo alle forme di ribellione sull'insignificante.
Differenza tra preservativo, spirale e salto della quaglia?