Provo a spiegartelo in modo semplice, mi sembra di intuirne la necessità.
• Con il decreto attualmente in vigore è possibile svolgere solo determinate professioni, infatti non tutti stanno lavorando.
• Con il decreto attualmente in vigore è possibile svolgere attività motoria e sportiva entro i 200m da casa.
• Con il nuovo decreto si apre a maggiori professioni, MA NON A TUTTE... e si dà nuovamente la possibilità agli atleti professionisti di allenarsi per sport individuali (dal 18 maggio per gli sport di squadra), non in quanto attività motoria e sportiva ma in quanto PROFESSIONE. Per esempio, il nuotatore professionista non andrà in piscina perché le piscine dovranno ancora restare chiuse, ma quando apriranno le piscine ci andrà con un'autocertificazione per lavoro. Se invece la piscina è una struttura privata o a uso esclusivo del professionista, probabilmente potranno andare ad allenarsi se il professionista in questione ne dimostrerà la necessità (come succede anche per altri laboratori non aperti al pubblico) e l'utilizzo individuale. Se pratichi equitazione professionale invece i maneggi e i centri equitazione rientrano tra le attività che saranno aperte dal 4 maggio ma con i dovuti distanziamenti.
• L'amatore o il semplice cittadino invece può uscire da casa e praticare attività sportiva come lo poteva fare anche nei giorni scorsi, solo che ora può allontanarsi da casa e non ha più il limite dei 200 metri. Verosimilmente, l'attività sportiva è configurabile come corsa e bici proprio perché difficilmente uno ha un cavallo in garage, ma se vivi in un casolare con una stalla, non mi sembra escluso che si possa andare a cavallo oltre i 200 metri da casa. Se invece prendi l'auto per andare a fare sport, non stai più svolgendo attività sportiva ma stai effettuando uno spostamento con una motivazione che non è presente tra quelle ammesse nell'autocertificazione, quindi o dichiari il falso, con le opportune conseguenze, o la macchina la lasci a casa.