A parte che tolte le prime due pagine tanto per cambiare a parte forse 20 post ad esagerare tutto il resto della discussione è fatto di inutili OT riguardo al tema della discussione proposta da
@VecchiaSlayer , ma è consuetudine quando si parla di eMTB, alla fine diventa sempre un calderone di OT al limite del flame.
Detto ciò, sarò un po lungo ma spero che tutto il racconto possa darti i necessari spunti di riflessione per trarre le tue conclusioni in base a quanto tu ti possa trovare o meno in sintonia con ciò che andrò a raccontare.
Premesso che faccio un lavoro molto particolare che mi porta ad essere in viaggio all'estero circa 2-4 settimane e poi compensare con altrettante a casa, che quando viaggio tra spostamenti e lavoro sono su una media settimanale di 70-80 ore e quindi a parte dormire 6 ore a notte e mangiare non tempo libero per fare altro, che quando torno a casa sono uno zombie e mi ci vogliono 3 o 4 giorni per recuperare le forze anche solo per fare una passeggiata o pedalata sul lungo mare, il tutto aggravato a soli 42 anni da un blocco di branchia sinistro, quindi oltre ad avere una reale possibilità di allenamento molto altalenante devo fare anche tutto con un minimo di criterio e controllo.
Ho iniziato MTB poco più di 3 anni fa da assoluto non amante del ciclismo ma da sempre amante della montagna sotto tutti i suoi punti di vista e tipi di frequentazione, dal paseggiare fino all'arrampicata ed escursionismo, un po' per curiosità un po' perché avevo deciso di smettere di fare moto da pista e volevo un nuovo hobby, un po' per tenermi in movimento. Partito con un frontino da XC come la maggioranza di noi la prima estate i primi due giugno e luglio mesi quando ero a casa 3 volte la settimana sveglia alle 6 per uscire a pedalare sul lungomare dai 30 a 50 km col fresco perché il caldo mi uccide anche solo a non far nulla, poi agosto e settembre iniziato a fare anche qualche salita, prima avvicinandomi attorno ai 400 metri di quota in auto e salendo a pedali a 900, poi pian piano partendo da sempre più in basso, arrivavo su sempre comunque provato che la discesa poi era una sofferenza, inverno fermo, estate successiva ripartito piano piano la stessa tiritera della prima estate, il problema è che la salita non mi dava soddisfazione perché era pura sofferenza, cercavo di stimolarmi e spronarmi dandomi degli obbiettivi, ma il loro raggiungimento costava sforzi che non valevano le rinunce e in discesa non me la godevo, vuoi per il mezzo, vuoi perché ero sempre ko post salita la cosa era sempre più mortificante.
A settembre provo la full di un amico, Mondraker Foxy-R, mi si apre un universo in discesa, la compro, smetto di farmi i salitoni prevalentemente su bitume che mi rovinavano tutto il resto del giro e torno a salire in quota con la macchina e farmi i 1000 D+ ed oltre facendo anelli di saliscendi sui trail e sterrato, inizio a imparare e a divertirmi e non ci sono più stagioni o climi che mi possano fermare, quello che mi ferma è che fisicamente sono comunque sempre al limite, quando prendo un minimo di forma devo ripartire per lavoro e al ritorno tutte le volte risono da capo sofferente a salire che quando sono in cima ed inizia quello che per me dovrebbe essere il divertimento vero e proprio ad ogni inizio discesa sono sempre più sfatto, bici pesa e impegnativa, ok, provo una Norco Sigt Carbon e va meglio, vendo la Foxy e compro la Norco, qualcosa meglio ma sempre un calvario e la voglia scema pian piano, arriva l'estate e la bici la uso solo per furgonare o il park.
Settembre 2018 provo a comprare un eMTB Focus Sam², mi si è aperto un mondo, prima parto di massime assistenze e via a fare su e giù di motore, poi pian piano mi accorgo che potrei fare molte più discese se abbasso le assistenze, e quindi ogni volta che torno parto da quelle standard e poi di giorno in giorno le abbasso, con la differenza che con l'eMTB quando sono a casa posso permettermi di uscire anche tutti i giorni, in base alle energie, il tempo e la voglia gestisco le assistenze per fare il massimo sforzo che posso permettermi e ottimizzare tempo e percorsi, il tutto con un continuo miglioramento nella guida e nella stragrande maggioranza dei sentieri anche nei tempi e aggiungo alla collezione di bici una Aurum da DH per il solo park o furgonate.
Praticamente son passato dal quasi abbandonare perché per vari motivi oggettivi e soggettivi gli stimoli non erano sufficienti nonostante la MTB mi piacesse da morire a farne praticamente il mio principale interesse, sport ed hobby, la cosa a cui nel tempo libero dedico maggior tempo oltre alla signora, quella per cui ho rinunciato a quasi tutto il resto, se non sono in trasferta essendo a casa pagato ma libero la pratico a prescindere da stagione e clima e gli dedico anche 4 ore al giorno 5 giorni su 7, il tutto principalmente proprio grazie all'eMTB che quando stavo per abbandonare mi ha permesso di tornare a divertirmi come un bimbo gestendo le energie e sopperendo alle mie problematiche di salute e lavorative, tra l'altro se d'estate la uso veramente quasi come un motorino invece dall'autunno alla primavera abbasso le assistenze fino ad avere un ECO talmente basso da rendere una Enduro assistita in alluminio pedalabile quanto una Trail Carbon classica, e mi tengo trail giusto per le salite sterrate più impegnative sopra il 15% o i muri su strada e Boost quando proprio non c'è più gamba ma devo concludere il giro o coprire brevissimi strappi non più affrontabili, quindi facendomi anche il mio bel mazzo, ma sempre consapevole e sereno che in caso di stanchezza o difficoltà posso mettere l'assistenza sopra e mantenere sotto controllo la situazione e continuare il giro e il divertimento, il tutto avendo ancora per adesso la AM e la DH, anche se non nego che la Sight è in vendita.
Il sunto del discorso per quanto mi riguarda quindi è quanto quello che fai ad oggi ti appaga e quanto invece quello che non riesci a fare ti mortifica e ogni impegno che ci metti per un motivo o per l'altro non ti avvicina appieno ai tuoi obbiettivi, ebbene se tali limiti sono invalicabili per motivi fisici o di tempo e ti precludono altro che saresti in grado e ti piacerebbe fare allora poniti meno scrupoli, valuta bene se lo sforzo economico potrebbe essere comunque tollerabile e fai il passo, perché ogni giorno in più che aspetti è uno di piacere e divertimento perso, se invece al contrario la sfida dello sforzo e sacrificio a prescindere per te è ancora così attraente da stimolarti e non farti mangiar le mani per il resto che ti preclude allora lascia stare o comunque aspetta un momento più propizio a motivazioni ed economicamente e magari cerca di uscire con compagnie più alla tua portata. Alla fine la maggior parte di noi non fa agonismo, quindi è libera di interpretare e porre in tale passione l'impegno ed i sacrifici che ritiene più opportuno.
P.S.
Io esco anche in compagnia, ma già da quando ho abbandonato il frontino almeno due uscite su tre se non quattro su cinque sono in solitaria, mio ritmo, miei percorsi, mie pause senza dover render di conto a nessuno, con l'unica differenza che prima arrivata la stanchezza a salire desistevo, ora invece quando non ne ho più per pedalare se ho ancora braccia e gambe per scendere aumento le pause tra una discesa e l'altra ma continuo a girare.