News Conflitti sui sentieri: cosa si può fare?

Diavoletto

Biker tremendus
30/12/18
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CN
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MTB
ma la strada era un rettilineo quindi c'era molta visibilità e la famigliola mi ha visto arrivare già da molto lontano. Ebbene non si sono spostati manco di 1cm.. io ho dovuto deviare tutto a destra uscendo leggermente dalla carreggiata ed in più mi sono sentito degli insulti pesanti solo perchè passavo veloce.
E sto parlando di una normale strada forestale adibita anche al transito pesante di legname, quindi con una carreggiata bella larga di almeno 3/4 metri..
A pasqua ho visto una famiglia giocare a bocce in mezzo ad una strada simile (inutile dire ce non si sono spostati e han continuato a giocare... son pasato con la paura di beccarmi una di quelle palle di ferro sulle gambe).
Non c'e' da stupirsi di nulla!
 

VinciTrail

Biker assatanatus
29/5/18
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Tesero
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Orbea OIZ M-Team
A pasqua ho visto una famiglia giocare a bocce in mezzo ad una strada simile (inutile dire ce non si sono spostati e han continuato a giocare... son pasato con la paura di beccarmi una di quelle palle di ferro sulle gambe).
Non c'e' da stupirsi di nulla!
ah no no infatti non c'è più da stupirsi di nulla!
Ma comunque questo è a palese dimostrazione della grave mancanza di buon senso e cultura in generale..
 
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cianci

Biker tremendus
2/5/06
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Aosta
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Ad Aosta hanno vietato fino a (mi sembra) ottobre molti dei sentieri della val ferret a qualsiasi tipo di bici. Purtroppo essendo guida VDA so dei danni che provocherà a livello professionale e di immagine. È anche vero che molti dei sentieri ultimamente sono in uno stato pessimo, ed è colpa mia e degli altri che vanno in bici. Nel limite del possibile cerco sempre di ritagliarmi degli spazi per andare a pulirli. Ma o si regolamenta , o si vieta. E a vietare crei un problema, turistico, professionale, e anche di immagine. Avranno avuto i loro buoni motivi , ma bisogna assolutamente trovare una soluzione , per quanto possa essere complicata, ma bisogna trovarla.
 

dodo81

Biker popularis
23/12/14
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Studio interessante. meno i commenti. Che sostanzialmente si dividono in due tipologie. Da un lato lo sceriffo verde, il ranger che va in bici per tutelare la rete sentieristica montana mondiale. Dall'altro il masochista, che quando incontra un escursionista, smonta dalla bici e si inginocchia manco avesse commesso chissà che colpa, ringraziando, sorridendo e pregando...
Diciamo che appartengo più alla seconda categoria.
Ma tutto questo fa abbastanza ridere. Così come i sentieri non sono nostri, non lo sono nemmeno esclusivamente dei merenderos, delle guide alpine, dei pastori o delle capre
Va bene la convivenza e il rispetto delle regole, ma a volte sembra quasi che mi debba giustificare se passo in bici (e chissà poi per quali danni... Le sgommate? maronn...) mentre il gestore va su in quad...
Tutto questo balletto mi fa ridere e incazzare, soprattutto vedendo che i divieti o le proteste arrivano da gente miope e istituzioni ignoranti... E noi in punta di piedi... a sfogliare i grafici e a farci mille paranoie... Mah...
 

impeto72

Nel dubbio, non mollare! https://community.mtb-mag
26/4/04
1.796
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Torino
www.dbiostudio.it
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Radon Swoop 9.0 + Canyon Spectral 125 cf 9
Nei pressi della collina di Superga, a Torino, su di un noto sentiero in salita, stavo salendo con la pachidermica endurazza in allegra compagnia; abbiamo incrociato 4 xcrautisti che hanno pensato di non darci la precedenza, tanto erano presi da delirio competitivo. Risultato: manubrio contro manubrio e stigmatizzata sul fatto che noi, in salita, dovevamo farci da parte…Ci siamo fatti dei “nuovi amici” e abbiamo espresso, equamente, apprezzamenti su mamme e sorelle.
morale; se sei co….e, lo sei a prescindere.
Amen
 

bughy1978

Biker extra
1/2/21
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Berghem
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Trek Fuel EX8
Studio interessante. meno i commenti. Che sostanzialmente si dividono in due tipologie. Da un lato lo sceriffo verde, il ranger che va in bici per tutelare la rete sentieristica montana mondiale. Dall'altro il masochista, che quando incontra un escursionista, smonta dalla bici e si inginocchia manco avesse commesso chissà che colpa, ringraziando, sorridendo e pregando...
Diciamo che appartengo più alla seconda categoria.
Ma tutto questo fa abbastanza ridere. Così come i sentieri non sono nostri, non lo sono nemmeno esclusivamente dei merenderos, delle guide alpine, dei pastori o delle capre
Va bene la convivenza e il rispetto delle regole, ma a volte sembra quasi che mi debba giustificare se passo in bici (e chissà poi per quali danni... Le sgommate? maronn...) mentre il gestore va su in quad...
Tutto questo balletto mi fa ridere e incazzare, soprattutto vedendo che i divieti o le proteste arrivano da gente miope e istituzioni ignoranti... E noi in punta di piedi... a sfogliare i grafici e a farci mille paranoie... Mah...
Magari il gestore/malgaro si sposta in quad perchè lavora e non perchè si sta divertendo...
Magari noi bikers siamo arrivati "dopo" e quindi, un po', dobbiamo adattarci e subire...
Magari un po' meno arroganza "del tutto è dovuto se nulla è vietato" permetterebbe una convivenza migliore...
 

ammericano

Biker forumensus
9/12/20
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Cannondale
che noi, in salita, dovevamo farci da parte
sembrano le regole di quando gioco con mia nipote di 8 anni ad uno che cambiano ad ogni giro a seconda delle carte che ha in mano.

sarebbe cortesia dare la precedenza a chi sta sputando i polmoni e magari rischia pure di non ripartire. io mi fermo sempre se incrocio biker in salita sullo sentiero ed io sono in discsa. se poi questi sono palesemente fuori luogo o improvvidi li avverto dei rischi a percorre in salita un sentiero da fare solo in discesa. poi per altrettanta cortesia mi fermo in quelli bidirezioanli quando sono in salita e so di essere su un tratto da fare con piacere in discesa ma mi aspetto almeno un grazie ed un saluto (che di solito arriva)
 

Etien

Biker superioris
14/4/08
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Roma
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Transition Sentinel
Studio interessante. meno i commenti. Che sostanzialmente si dividono in due tipologie. Da un lato lo sceriffo verde, il ranger che va in bici per tutelare la rete sentieristica montana mondiale. Dall'altro il masochista, che quando incontra un escursionista, smonta dalla bici e si inginocchia manco avesse commesso chissà che colpa, ringraziando, sorridendo e pregando...
Diciamo che appartengo più alla seconda categoria.
Ma tutto questo fa abbastanza ridere. Così come i sentieri non sono nostri, non lo sono nemmeno esclusivamente dei merenderos, delle guide alpine, dei pastori o delle capre
Va bene la convivenza e il rispetto delle regole, ma a volte sembra quasi che mi debba giustificare se passo in bici (e chissà poi per quali danni... Le sgommate? maronn...) mentre il gestore va su in quad...
Tutto questo balletto mi fa ridere e incazzare, soprattutto vedendo che i divieti o le proteste arrivano da gente miope e istituzioni ignoranti... E noi in punta di piedi... a sfogliare i grafici e a farci mille paranoie... Mah...
Non mi sembra che sia come dici, anzi, quasi tutti (se non tutti) i commenti denotano maturità, rispetto e per questo "costruttivi".
 

dodo81

Biker popularis
23/12/14
80
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Il margaro starà lavorando, ma la montagna non è sua perché ci è arrivato prima (che poi bisogna vedere) altrimenti ognuno farà lo sceriffo e detterà legge a casa propria solo perché lì ci abita... Questo discorso non ha senso
 

alexg83

Biker tremendus
30/4/07
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Albenga (SV)
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Orbea Laufey, Orbea Rise
Qualche tempo fa organizzavo con il CAI delle escursioni in MTB. Come CAI eravamo sempre attenti alla ciclabilità ed eventuali divieti dei percorsi.
Infatti nel progettare un giro in basso Piemonte avevamo pensato di transitare in un noto sentiero della zona dove però erano presenti dei cartelli di divieto alle bici. La cosa strideva perché nel sito del parco il sentiero era indicato tra i sentieri consigliati per la mtb. Scrissi allora al parco che mi confermò che il sentiero era transitabile e i cartelli erano stati messi da un privato che aveva il terreno in gestione ma non aveva diritto di vietare il transito sul sentiero. Decidemmo di andare.
Arrivati sul sentiero incriminato incrociammo una coppia di escursionisti tedeschi che ci vomitò addosso i peggiori insulti perché secondo loro transitavamo in un sentiero vietato. Inutile cercare di fargli capire che i cartelli non erano validi. Visti gli insulti ricevuti è andata bene che nessuno dei nostri si sia girato male e dopo aver preso palate di m*** addosso abbiamo proseguito.
 

drmale

Biker perfektus
17/7/09
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Brescia
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Oiz&Rise, RM Altitude, StbCubeAttain, GaryFisherProcaliber1991, BMWr65Cust+AfricaTwin1100
Be comunque io credo che sia arrivata l'ora di farsi sentire...perchè per colpa di qualche idiota ciclista o pedone, non è che ci si debba sacrificare tutti...carta canta sempre...2 righe scritte da associazioni, da gruppi ciclistici, da mandare ad enti in cui spiegare le motivazioni delle contrarietà a certi divieti, continuare a martellare fino allo sfinimento, perchè di questo passo gireremo tutti per ciclopedonali, dove anche li ci sarà da dire con certi pedoni fenomeni.

In tal proposito...il forum stesso, non può far nulla? Tra di noi ci sono avvocati, ingegneri che saprebbero come muoversi.
Infondo ha un certo risalto, in molti lo leggono, potrebbe alzar la voce, che so, far una petizione, che credo sarà firmata dal 99% di noi e inviarla a chi di dovere? Bislacco?
Come sempre @Tc70 ha ragione. Credo che sia - non inutile, ma - inefficace oggi parlare di buon senso, di rispetto e di tolleranza. Il tema è che la mtb è divenuta un'attività molto praticata, mi verrebbe da credere che sia più praticata dello stesso escursionismo a piedi. Non solo, ma dalle mie parti sono i biker a tenere i sentieri di media e bassa montagna o collinari, insieme ai cacciatori. Gli escursionisti non sono molto sensibili a pulire i sentieri e renderli agevoli, e il CAI probabilmente opera più in alto e laddove ha un suo specifico e giusto interesse.
Quando in una società sedicente liberale e democratica un'attività si afferma in forma collettiva, salvo non sia finalizzata al provocar danno, assume dignità di "diritto": la pratica della mtb, nei limiti del non danneggiamento d'altri, è un diritto al pari del camminare, correre, fare foto ai volatili e abbracciare alberi, con l'unica accezione che, la mtb, è molto più diffusa di tutte queste pratiche. Per cui credo che il mtb-forum debba spingersi fino ad assumere le vesta di "associazioni di difesa di interessi della nostra categoria", (valutando la più corretta formula associativa) per operare una corretta attività lobbistica nei confronti del legislatore (locale, regionale, nazionale) e della pubblica opinione, onde evitare che il nostro diritto di andare in mtb venga vietato in nome della buon senso, del rispetto e della tolleranza, che mal ci sopporta.
 

AlfreDoss

Biker electrificatus
2/9/08
17.678
12.022
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Sotto il Canto (BG)
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Specy Turbo Levo
Come sempre @Tc70 ha ragione. Credo che sia - non inutile, ma - inefficace oggi parlare di buon senso, di rispetto e di tolleranza. Il tema è che la mtb è divenuta un'attività molto praticata, mi verrebbe da credere che sia più praticata dello stesso escursionismo a piedi. Non solo, ma dalle mie parti sono i biker a tenere i sentieri di media e bassa montagna o collinari, insieme ai cacciatori. Gli escursionisti non sono molto sensibili a pulire i sentieri e renderli agevoli, e il CAI probabilmente opera più in alto e laddove ha un suo specifico e giusto interesse.
Quando in una società sedicente liberale e democratica un'attività si afferma in forma collettiva, salvo non sia finalizzata al provocar danno, assume dignità di "diritto": la pratica della mtb, nei limiti del non danneggiamento d'altri, è un diritto al pari del camminare, correre, fare foto ai volatili e abbracciare alberi, con l'unica accezione che, la mtb, è molto più diffusa di tutte queste pratiche. Per cui credo che il mtb-forum debba spingersi fino ad assumere le vesta di "associazioni di difesa di interessi della nostra categoria", (valutando la più corretta formula associativa) per operare una corretta attività lobbistica nei confronti del legislatore (locale, regionale, nazionale) e della pubblica opinione, onde evitare che il nostro diritto di andare in mtb venga vietato in nome della buon senso, del rispetto e della tolleranza, che mal ci sopporta.
In effetti non ho mai sentito di escursionisti "sciolti" che vanno a fare manutenzione ai sentieri o vederne uno spostare un ramo caduto o un sasso spostato, soprattutto in alta montagna, semmai le varie associazioni di alpini, gruppi ecologici locali o i vari proprietari dei terreni.
Riguardo alla convivenza, ad oggi non ho praticamente mai avuto discussioni, forse perché la mia compagnia è abbastanza attenta a rispettare gli altri, giusto sabato lungo una discesa molto impegnativa dei pedoni a cui avevamo dato precedenza ci hanno detto di passare noi per prima perché volevano vedere come saremmo scesi da lì, per loro impensabile (oppure per farsi grasse risate in caso di nostra caduta :smile: )
 

AlfreDoss

Biker electrificatus
2/9/08
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Sotto il Canto (BG)
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Specy Turbo Levo
Il CAI, al pare degli altri enti, pesca dove il popolo e' piu' numeroso e questo sono gli escursionisti.
Spesso lo fa anche a sfavore degli alpinisti che in teoria dovrebbero essere la categoria eletta per eccellenza.
Il grosso dei bikers vanno a spasso su ciclabili e forestali.
Quindi quelli che alla fine lo prenderanno nel didietro saranno comunque una percentuale ridotta di utenti.
E i sentieri impattatti quelli piu' a portata di mano.
A meno che uno non stia in posti ad ampia frequentazione come le dolomiti.
Li' alla fine sopravviveranno solo i bike park.
Mi chiedo però quanti di quelli che fanno escursionismo siano iscritti al CAI e quindi lo finanzino, non vorrei dire una cavolata ma forse solo noi qui del forum potremmo avere più peso, inteso come numero.
 

monorotula

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www.mtbcucuzzoli.it
Al titolo:

Conflitti sui sentieri: cosa si può fare?​

Rispettarsi entrambi nessuno è il padrone di niente e di nessuno non è difficile.
Non è proprio così: le problematiche nascono dal presupposto, corretto, che sulla sentieristica pedonale si debba privilegiare il pedone e la sua sicurezza. Diversamente, è più che logico adottare proveddimenti che limitano o eslcudano l'accesso agli altri utenti, bici principalmente. E' un concetto piuttosto semplice, ma che in molte teste fatica ad entrare; ne conseguono i divieti, che nel prossimo futuro non potranno che aumentare senza che noi si possa far nulla.
 

Gianz

Biker marathonensis
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Etien

Biker superioris
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Sì, ma sono i discorsi di chi deve stare sempre sulla difensiva o parte da una posizione svantaggiata
Vero ma prurtroppo è proprio così e non vedo alternative a fare tutto il possibile per essere, in un certo senso accomodanti. Mi rendo conto che tra la strada ed i sentieri presi d'assalto molto spesso rasentiamo la rissa, ma sarai d'accordo con me che ogni conflitto risolto con un sorriso (ahimé uno su dieci) è una vittoria per tutti noi.
 
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Gianz

Biker marathonensis
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Bah, guarda, sono iscritto al CAI e in passato ho freguentato parecchio l'ambiente (corsi, palestra di arrampicata, qualche gita...), se esiste in Italia un' associazione arcaica e risalente al tempo sabaudo quello è il CAI...spiace dirlo ma è cosi...
Pure tra le varie sezioni dello stesso CAI sembra esserci frattura... Ci sono quelli che vanno a camminare, altri che arrampicano, altri ancora fanno speleo e infine c'è pure chi va in MTB.
Un paio d'anni fa un amico mi propose di entrare nella locale sezione del CAI per resuscitare la parte relativa alla MTB, morta da anni, poi non ho più saputo nulla, ma credo sia naufragato il tutto.
Nel frattempo ho visto un paio di mail spedite da qualche escursionista che chiedeva di vietare alle bici le strade forestali, percorribili anche con le auto, perchè le bici danno fastidio e ti devi tirare da parte.

Ergo: gli imbecilli ci sono ovunque, e spesso si prendono la briga di rompere l'anima a tutti gli altri.
 

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