Avvocato. Qua chi prende Lucci per Patelle mi sembra essere Lei dal momento che al suo assistito si contesta il falso ideologico e il millantato credito piuttosto che la sostiuzione di persona.
Contesto vivamente quanto sostenuto atteso che il reato di falsità ideologica è un reato proprio esclusivo per cui può essere commesso solo da soggetto che riveste la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato d pubblico servizio.
Evidente mi pare che il mio assistito non sia nè l'uno nè l'altro non potendo la Sua persona essere ristretta in ambiti e confini, seppur linguistici, definiti.
Rilevo inoltre che, come da lei e dico lei con la l minuscula per sottolineare la differenza di stile che il reato d millantato credito: 346 c.p.. testalmente recita:
Chiunque, millantando credito presso un pubblico ufficiale [c.p. 357, 382], o presso un pubblico impiegato che presti un pubblico servizio [c.p. 358, n. 1], riceve o fa dare o fa promettere, a sé o ad altri, denaro [c.p. 458] o altra utilità, come prezzo della propria mediazione verso il pubblico ufficiale o impiegato, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da lire seicentomila a quattro milioni [c.p. 29, 32] (1).
La pena è della reclusione da due a sei anni e della multa da lire un milione a sei milioni (2), se il colpevole riceve o fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altra utilità, col pretesto di dover comprare il favore di un pubblico ufficiale o impiegato, o di doverlo remunerare.
Seppur operi sforzi sovraumani e nel tentativo immane di capire i suoi capi d'accusa formulati con evidente spregio del codici penale e del più banale senso della misura e comune sentire, non riesco ad intravedere nei fati er cui si procede dove sia la figura del pubblico ufficiale o presso un pubblico impiegato che presti un pubblico servizio.
Studi, studi invece di pensare a spendere quattrini per acquistare oggetti che sono pensati dal diavolo e per esso realizzati da uomini posseduti dal demonio.