Devo dire che anche io fino ad un paio di anni fa stavo orientandomi al freeride, ma poi il gusto della scoperta di sempre nuovi sentieri ha prevalso e ho fatto un passettino indietro, ogni tanto esco ancora con la fida norco, ma quasi sempre mi pedalo i miei 15 kg sempre più in alto e poi giù.
Come hai detto, finchè la gamba tiene è meglio non mollare, per scendere e basta c'è sempre tempo ( e comunque una cosa non esclude l'altra) o-o
Quindi:
1)con la Norco ci fai ennemila metri di dislivello in tempo umano invece che gli ennemila alla n in tempo sovrumano con la Torque
2)se per scendere e basta c'è sempre tempo,almeno nel tuo caso,vista la gamba che ti ritrovi attualmente,bisognerà coniare il termine di GERIATRIC FREERIDE,perchè presumo che arriverai a far solo discesa intorno ai 90 anni o qualcosa in più!
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A parte le considerazioni su Nonnocarb,che è esempio e stimolo per tutti,oltre che,viste le prestazioni,eccezione che conferma la regola,vedo con piacere che il gruppo degli ultracinquantenni aumenta sempre più.E noto anche che molti della nostra età provengono dal fuoristrada in moto(io avevo cominciato proprio per allenarmi per la moto).
Poi ho letto due post di giovincelli,sui quali fare qualche considerazione.
Il primo diceva:"speriamo che con l'età non si perdano stimoli e spirito".
Io ti rispondo che con l'età cambia il fisico e la sua risposta,specie in termini di recupero e di reazione ai traumi,e questo noi vecchietti dobbiamo tenerlo sempre presente,ma lo spirito NO DI CERTO!
Quest'estate che,per motivi non piacevoli,non ho avuto modo di andare a far discesa con risalita meccanizzata neanche una volta,vi posso assicurare che ho patito parecchio,sicuramente più di mio figlio che si è trovato a non usare la bici da DH
Il secondo era una riflessione importante di un giovane che ringraziava un anziano amico per avergli fatto scoprire la discesa tecnica di cui lui poi si è innamorato.
Ecco,questo è un punto importante per noi,essere di esempio e di stimolo per i giovani,dando disponibilità e sacrificando magari qualche discesa per seguire il giovane neofita(ma anche meno giovane,se capita) e fargli venire la "scimmia".
A tal proposito porto un esempio negativo.
L'anno scorso siamo stati a fare una giornata di discesa a Sauze e una a Bardonecchia con un amico ed il figlio coetaneo del mio. Causa minore esperienza,il ragazzo era la palla al piede del gruppo,risultando molto più lento del sottoscritto che certo un fulmine non è.
Bene,il padre è sempre (e dico SEMPRE) partito per primo,a cannone e da cima a fondo senza fermarsi nè tantomeno preoccuparsi di cosa faceva il figlio! Ce ne siamo occupati io ed il mio,che a turno siamo scesi dietro di lui,con quello davanti che aspettava di tanto in tanto. Tenete presente questo racconto,non fate così!