come si cade?

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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alfonsotra

Biker cesareus
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varese
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Certamente la cosa migliore è cercare di rotolare per dissipare più possibile l'energia. Mai visto come atterra un paracadutista? Appoggiano prima i piedi ma immediatamente le gambe cedono e il corpo rotola sul fianco.
Ricordo che un insegnante di educazione fisica ce lo aveva insegnato facendoci arrampicare sul quadro svedese per 3 o 4 metri per poi farci buttare giù... fichissimo!

Riuscire in questo durante la caduta in una bici non è certo semplicissimo...
Credo che la cosa importante sia rimanere più lucidi possibile durante quegli istanti.
ciao considerando che io ho fatto il paracadutista ,purtroppo la tecnica non vale essendo su una bici ,il motivo che con il paracadute scendi in verticale al 70% il 30% cadi in orizzontale è ai il tempo di fare lo smorzamento della caduta in bici è molto diverso avendo la belva a mezzo le gambe è la caduta x il 70% è quasi orizzontale ,è ogni caduta è diversa dalle altre ,x cui max protezioni è cercare di raggomitolarsi + possibile
 

anthony

Biker forumensus
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specy Epic,Eccentric Cromo 29 "montata strana"
è normale...personalmente ho una tecnica...quando fai una brutta caduta (a meno di non esserti rotto qualcosa) sali subito su e scendi a cannone...se scendi piano dopo a casa ti viene paura e nei giorni successivi ti rimane impressa quella sensazione
Killer...credo che per tua fortuna non hai mai fatto brutte cadute, io dopo una mina di solito sono malconcio e rinco, a parte gli scherzi non sono d'accordo con la prima parte del tuo discorso; quando cadi,seriamente intendo, conviene sempre fermarsi, tanto non si deve dimostrare niente a nessuno,concordo con te quando dici che non bisogna farsi bloccare dalla paura ma un percorso si può affrontare anche un altro giorno mica scappa!
 
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robertobike

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UNFO ha preceduto quel che volevo dire.

Quando avevo 10 anni, mio padre mi iscrisse a judo perchè voleva che imparassi a cadere. Mai iniziativa fu più lodevole. Da allora ho proseguito almeno per 8/9 anni tra judo e aikido imparando molto sul come si cade.
Successivamente, tra biciclette, motocross, enduro ecc, ne ho tirate di botte. Ma sempre con limitate conseguenze. Proprio per aver imparato a cadere.
Impossibile qui spiegare qual'è la tecnica di caduta, anche perchè sul tatami è una cosa, sulle pietre un'altra :nunsacci:
Comunque è fondamentale restare morbidi e non farsi prendere dal panico. Più facile a dirsi che a farsi, ma è così. Ed è proprio perchè ci si irrigidisce che ci si fa male. Almeno nella maggior parte dei casi.

Se poi hai paura a fare i salti, stai tranquillo. Finchè sei per aria, non cadi. Semmai il problema è quando torni con le ruote per terra :smile::smile:
 

hisoka

Biker ultra
16/7/09
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Gorizia?
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beh dai quei 1-2 sec di coscienza prima di cadere ce li hai...
solo che non capisco come fare a slanciarsi dalla bici, cioè se ti lanci via c'è il manubrio che ti blocca... come puoi farlo?
 

hisoka

Biker ultra
16/7/09
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Gorizia?
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quei 1-2 secondi derivano dal fatto che quando stai per cadere cerchi di rimediare muovendo il manubrio all'impazzata(non nel caso dei salti, lì cadi di colpo praticamente) però il + delle volte non puoi evitare di cadere, anzi è quasi impossibile...:scassat:
 
Secondo me la 1° cosa fondamentale e', come gia' detto da altri, essere equipaggiati in maniera appropriata, cioe' con casco, guanti, eventuali ginocchiere, ecc.... Poi non esiste una tecnica di caduta precisa, bisogna solo cercare di limitare i danni al minimo: ci sono troppe variabili in gioco, non sempre quando si cade si ha il tempo di realizzare cio' che sta avvenendo e poi bisogna vedere anche in quali condizioni fisiche sei: mi spiego, come ad esempio nello sci, hanno fatto una statistica delle cadute e gli infortuni maggiori sono collocati verso fine giornata, quando si e' piu' stanchi e quindi meno reattivi. Ad ogni modo bene o male tutti si e' caduti, l'importante e' fare esperienza dell'accaduto per porre in atto, sempre finche' e' possibile, tutte le accortezze per evitare grossi danni.

Stefano:i-want-t:
 

SavetheNature86

Biker assatanatus
21/12/09
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Quoto alla grande. Mi sono fatto malissimo cadendo da fermo e nulla rotolando a cinquanta all'ora... L'unica cosa che ho imparato è a smettere di stare attaccato alla mtb quando rotolo, io vado da una parte e lei dall'altra, poi ci rincontriamo e facciamo l'inventario dei danni. Stando insieme c'era sempre l'insana tendenza a un' unione metallo corpo un po' poco piacevole...

Si un'altra cosa è questa,di staccarsi dala bici nella caduta in modo da fare 2 traiettorie differenti.
Guarda,prima non ne ho parlato,anche io ho fatto anni di moto e son caduto qualche volta in modo un po più serio (una volta ho rischiato il trauma cranico,ed avevo un integrale da cross,tutto per uno scherzo dellanteriore e perchè stavo andando oltre le mie capacità) però spesso se ti tieni un margine,in bici scendi dove sei sicuro e/o fai un pezzo più volte riprovando.
Comunque se sei equipaggiato io andrei tranquillo.
Pensa che io giro senza nulla,ho solo il casco e un'anno fa in bici nemmeno quello.Però se ho il sentore di poter cadere e farmi male evito,tanto non mi cambia molto.
Fai pezzi gradualmente più difficili e fatti consigliare sui movimenti in bici,il resto è un po' di coraggio.Altrimenti cambia disciplina...:medita:
 

killer fiore

Biker forumensus
15/12/07
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Forli
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Killer...credo che per tua fortuna non hai mai fatto brutte cadute, io dopo una mina di solito sono malconcio e rinco, a parte gli scherzi non sono d'accordo con la prima parte del tuo discorso; quando cadi,seriamente intendo, conviene sempre fermarsi, tanto non si deve dimostrare niente a nessuno,concordo con te quando dici che non bisogna farsi bloccare dalla paura ma un percorso si può affrontare anche un altro giorno mica scappa!

si be io per caduta seria intendo che ti spacchi qualcosa...o cadi da un drop pauroso....voi dhller siete più abituati a questo ma la cosa bella è che io le protezioni facendo xc non le metto...

è bello scendere avendo paraschiena, ginocchiere. casco integrale...io non ho un cazz*; è vero drop ecc non ne faccio ovviamento ma la velocità la raggiungo cmq.(con questo non voglio certo insinuare che xc sia più pericoloso di dh...anzi il contrario)
 

Danybiker88

Redazione
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Premesso che quando si cade tutto diventa istintivo, però anche cadere ha una sua tecnica:

- innanzitutto abbandonare la bici... Cadere sopra la bici o ingarbugliati con essa è il modo migliore per farsi male seriamente. Cercare di salvare la bici è il sistema migliore per farsi male, bisogna cercare di allontanarsi il più possibile per avere la massima libertà di movimento. In caso di caduta seria la cosa migliore è lanciarla via. Occhio anche che la bici potrebbe arrivare addosso facendo molto male...

- dissipare l'energia rotolando: la caduta stile sacco di patate è la peggiore, in quanto tutta l'energia si scarica sul corpo e in un'inica volta. Rotolando si dissipa molta energia e si distribuiscono gli urti nel tempo, con meno probabilità di farsi male.
Nel classico impunto ad esempio è meglio mettere le mani avanti per assorbire il più possibile e riparare la faccia, poi buttarsi o sulla spalla (se si è pittosto orizzontali) o in avanti, facendo una capriola se si è molto verticali. Ruotare la testa per far impattare il casco sul terreno, riparando quindi il mento o la mandibola (se si usa un casco XC) è invece piuttosto istintivo e molto efficace.
Se invece si cade in piedi da elevate altezze (classica situazione è quando ci si impunta su un tratto molto ripido, si scavalca la bici ma per l'elevata pendenza ci si ritrova a magari 2 metri di altezza) è buona norma non cercare di assorbire tutto con le gambe, ma di smorzare con le gambe e poi buttarsi di spalla per rotolare, un po come si fa nel parkour.
Molto importante è imparare il salto del manubrio in caso di impunto: anche in una caduta stupida, se si incastra malamente un piede nel telaio, ci si fa male.

Il resto viene abbastanza naturale ed istintivo... Tipo aggrapparsi agli alberi, cercare i punti più morbidi dove atterrare, ecc.
I dispositivi di protezione (pettorina, gomitiere, ginocchiere) sevono, ma non rendono invincibili. In particolare per quanto riguarda le insaccate delle articolazioni (classica insaccata della spalla quando si atterra sulle gomitiere, per esempio), non servono a molto.

Poi naturalmente un po di fortuna aiuta molto in queste situazioni!
 
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calmocalmo

Biker cesareus
30/8/08
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Salento
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BiXs Sauvage 100
:nunsacci: MA loro hanno 4 zampe :)

Beh! Noi abbiamo 2 gambe + 2 braccia...
La somma fa sempre 4.

Insomma, 4 arti da utilizzare da paraurti in fase di atterraggio, il concetto è quello.

Come detto da Danybikers88 è importante imparare il salto oltre il manubrio.
In ogni caso è importante stare lontani dalla bici in fase di atterraggio, sia perchè l'impatto con la bici può essere molto doloroso, sia perchè se non si ha la bici ad ostacolarci ci sono più possibilità di utilizzare adeguatamente i 4 arti per attutire la caduta.

In ogni caso per tutti coloro che cadendo non si staccano dall'amata bici per paura di danneggiarla, è bene sapere che è tutto il contrario

Cadere lontano dalla bici, limita i danni prima di tutto a noi e poi alla bici.
I telai delle MTB sono progettare per sopportare carichi lungo il piano del telaio.
I colpi ricevuti lateralmente da un'atterraggio maldestro possono con molta probabilità provocare danni notevoli ed irreparabili alla bici.
 

ottavopianeta

Biker cesareus
26/5/09
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Colico (LC)
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il problema di quando cado,è che dopo mi rimane un po' di paura per qualche settimana

Premettendo che sa la caduta e tosta e dannosa c'è solo da arrivare a casa e leccarsi le ferite, spesso prima si passa dal pronto soccorso. Esclusi questi casi, per cadute poco dannose anche se entreme, una cosa aiuta è riderci sopra subito con i compagni o anche da soli. Questo permette di ricontestualizzare la caduta e dargli un altra immagine mentale. Non significa fare finta di nulla e non imparare la lezione, ma a lezione imparata, alleggerire quello che resta inevitabilmente nella memoria con una risata è ottimo e permette di capitalizzare l'insegnamento (se non si tratta solo di sfiga) senza lasciare un ricordo limitante per il futuro.
 

rugbymax

Biker superis
18/2/09
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os sota
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Premesso che quando si cade tutto diventa istintivo, però anche cadere ha una sua tecnica:

- innanzitutto abbandonare la bici... Cadere sopra la bici o ingarbugliati con essa è il modo migliore per farsi male seriamente. Cercare di salvare la bici è il sistema migliore per farsi male, bisogna cercare di allontanarsi il più possibile per avere la massima libertà di movimento. In caso di caduta seria la cosa migliore è lanciarla via. Occhio anche che la bici potrebbe arrivare addosso facendo molto male...

- dissipare l'energia rotolando: la caduta stile sacco di patate è la peggiore, in quanto tutta l'energia si scarica sul corpo e in un'inica volta. Rotolando si dissipa molta energia e si distribuiscono gli urti nel tempo, con meno probabilità di farsi male.
Nel classico impunto ad esempio è meglio mettere le mani avanti per assorbire il più possibile e riparare la faccia, poi buttarsi o sulla spalla (se si è pittosto orizzontali) o in avanti, facendo una capriola se si è molto verticali. Ruotare la testa per far impattare il casco sul terreno, riparando quindi il mento o la mandibola (se si usa un casco XC) è invece piuttosto istintivo e molto efficace.
Se invece si cade in piedi da elevate altezze (classica situazione è quando ci si impunta su un tratto molto ripido, si scavalca la bici ma per l'elevata pendenza ci si ritrova a magari 2 metri di altezza) è buona norma non cercare di assorbire tutto con le gambe, ma di smorzare con le gambe e poi buttarsi di spalla per rotolare, un po come si fa nel parkour.
Molto importante è imparare il salto del manubrio in caso di impunto: anche in una caduta stupida, se si incastra malamente un piede nel telaio, ci si fa male.

Il resto viene abbastanza naturale ed istintivo... Tipo aggrapparsi agli alberi, cercare i punti più morbidi dove atterrare, ecc.
I dispositivi di protezione (pettorina, gomitiere, ginocchiere) sevono, ma non rendono invincibili. In particolare per quanto riguarda le insaccate delle articolazioni (classica insaccata della spalla quando si atterra sulle gomitiere, per esempio), non servono a molto.

Poi naturalmente un po di fortuna aiuta molto in queste situazioni!

non posso che essere più che d'accordo.., io quando capisco che non c'è più nulla da fare, spingo sui pedali per darmi uno slancio lontano dalla bici, e intanto cerco con lo sguardo un punto "morbido" dove atterrare e rotolare via.... e poi asino come sono mi domando come ho fatto, a cadere e come non rifarlo!
bah! di cadute posso fare un corso online proettando tutte le mie, diciamo che almeno una caduta a uscita la faccio (scusate ma sto imparando) hehehe la peggiore è stata quando la bici mi è caduta sulla schiena mi teneva sotto, nn riuscivo a muovermi, quindi tra alberi rocce eccc... meglio quelle che l bici nella schiena o altro.
 

alfonsotra

Biker cesareus
24/2/08
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varese
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Originalmente inviato da killer fiore
è normale...personalmente ho una tecnica...quando fai una brutta caduta (a meno di non esserti rotto qualcosa) sali subito su e scendi a cannone...se scendi piano dopo a casa ti viene paura e nei giorni successivi ti rimane impressa quella sensazione :il-saggi: non è sempre applicabile questa teoria ,mi ricordo quando ci lanciavamo dalla torre sul telo tondo quello che una volta usavano i pompieri ,è capitato di essere atterrato male x che magari quando eri su a 14 mt di altezza esitavi un istante ,questo ti portava a non effettuare l'esercizio come doveva essere fatto. Bastava che ti sbilanciassi un po x cadere male io ne so qualcosa ci stavo rimettendo la schiena ,come diceva un vecchio istruttore la paura è quella che ti tiene in vita quando sei in aria , ma anche una brutta consigliera.È x esorcizzare la paura ti faceva fare subito un altro salto ,bisogna fare quello che uno si sente di fare essere sicuro di se stessi rilassati senza brutti pensieri x la testa fa la differenza :il-saggi:
 

robertobike

Biker superis
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Sanremo - la città dei fiori
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CANNONDALE MOTERRA NEO
Originalmente inviato da killer fiore
.....
bisogna fare quello che uno si sente di fare essere sicuro di se stessi rilassati senza brutti pensieri x la testa fa la differenza :il-saggi:

Ecco. Se quando arrivi in un passaggio difficile e cominci a pensare

non ci riesco
mi cappotto
mi attacco ai freni

hai ottime probabilità di cadere

Se non ti fidi, vai a piedi. Vedrai che comunque un po' alla volta quello che ora pare difficile, domani sarà facile.
 

plancton

Biker popularis
22/8/10
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partenope
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Quotando pienamente Danybiker88, porto una mia recentissima testimonianza, a conferma o in antitesi a quanto detto fin qui. Uniche protezioni: casco guanti e ricordi di cadute motociclistiche di ormai troppi anni fa. Tenendo la destra, tra una fila di auto ferme al semaforo e in attesa del verde e quella di auto parcheggiate lungo il marciapiedi, andavo a c.ca 20/25 km/h, quando un "bontempone", nascosto in un auto parcheggiata alla mia destra, mi spalanca d'improvviso la portiera a c.ca 3 m. da me. L'istinto mi ha suggerito quanto segue: frenata secca con impuntatura della bici divenuta catapulta, io proiettile in volo davanti verso l'asfalto, di cui ricordo solo di aver girato la testa verso destra cercando il più possibile di porgere la spalla sinistra, atterrando praticamente sul lato sinistro del naso. Non ricordo se nel mio angelico gesto son passato sopra o sotto quella portiera, di certo l'ho evitata. Mi son rialzato frastornato asciugandomi il sangue che mi scorreva da volto e staccandomi gli occhiali incastrati tra naso e orbite. Ho valutato se riuscivo a respirare da ambedue le narici e se riuscivo ad articolare le dita ed i movimenti del polso della mano destra che nel contempo notavo dolorante, qualcuno mi ha rialzato la bicicletta rimettendogli la catena che era scappata, ho aspettato ancora qualche minuto accettando fazzoletti di carta che qualcuno mi offriva per continuare ad asciugare sangue, ho inforcato la bici e son ripartito per il mio giro (era appena iniziato) di 32 km. Tornato a casa e smaltita l'adrenalina, con un pò di coraggio, mi son guardato allo specchio il naso abnorme e un pò scarnificato (forse anche un pò rotto o incrinato dentro ma non compromesso sul piano funzionale), poi ho tolto con fatica il guanto entro il quale la mano dolorante era ormai cresciuta di molto, per scoprire anche il gonfio ematoma in una zona sopra il ginocchio destro. Solo in quel momento mi son reso conto, ricostruendo, della dinamica della caduta, cosa che è avvenuta al massimo in un decimo di secondo. In tal esiguo tempo ritengo che, per quanto allenati, abituati ecc. l'istinto è il solo padrone e a me, tutto sommato, mi ha graziato. E' stata la mia prima vera caduta in bici e, visto che potevo, forse ho fatto bene a rimettermici subito sopra, diversamente forse sarebbe passato un bel pò di tempo prima di riprovarci. Giustissimo usare ogni protezione, in questo caso, oltre il casco, i guanti mi hanno almeno evitato la scarnificazione di una mano, ma non mi sembra il caso di fare percorsi di trasferimento o cittadini abbigliati come mazinga robot, piuttosto preferisco andare più piano e guardingo, frenare di più e dolcemente in discesa, usare marce più agili prevenendo eventuali manovre repentine e tenere sempre più pronto il freno posteriore che quello anteriore. Insomma il tutto come penserebbe il sig.Catalano di Quelli della Notte (per chi lo ricorda). Ciao a tutti e scusate la mia lungaggine.:paur:
 

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