....e forse e' anche perche' so che sarebbe un massacro per le mie gambe (e non )........a cui andrei volentieri incontro
io credo che sarei quasi piu' contento che lascino il classico , poi finito da molti
...che un marathon finito da 20
E chi se le scorda le discese della prima edizione (1998)... compresa quella del camping di Palafavera. Ma si arrivava anche a Selva di Cadore, oltre che a Pecol di Zoldo.La Civetta Superbike è una gara bellissima, lho fatta 3 volte in una precedente vita agonistica, quando partiva ogni anno da un paese diverso, Alleghe, Pecol, Pescul e faceva parte del circuito gatorade. Non ha mai avuto molti partenti perche si è fatta la fama di gara molto dura e lo era davvero, negli anni hanno ammorbidito il percorso, una volta le discese erano tutte tecniche e su single track (memorabile la discesa che arrivava dentro il campeggio a Palafavera) e cerano muri paurosi. Anche la posizione in calendario non la ha mai aiutata, quasi a fine stagione quando tutti erano stanchi e un pò demotivati. Comunque è una gara che merita di essere fatta almeno una volta nella vita. Lanno scorso volevo farla, ma un paio di settimane prima provando il percorso ho avuto un incontro ravvicinato con la sbarra della forestale... Avevo sentito che volevano fare la marathon, ho un pò paura che venga fuori una cosa come la Sauris Superbike, più dura che bella. Comunque se lo fanno ci vado di sicuro.
sapendo che non sono capace di rinunciare ai percorsi lunghi ed alle sfide con me stesso....accetto questa notiziaNews dalla Civetta SBK. 05.08.2008
Il C.O. della Civetta Superbike si trova costretto suo malgrado a dover rinunciare alla prova Marathon in seno alla Civetta Superbike situazioni critiche ed esasperate per la sicurezza del percorso impediscono lattuazione dello stesso , pertanto ci si potrà iscrivere alla Civetta Superbike per correre il percorso agonistico Classic valido per il punteggio per il circuito della Serenissima e alla pedalata ecologica non competitiva ex percorso Short prova non agonistica dedicata principalmente a coloro i quali non sono in possesso di tessera agonistica , in questa prova saranno premiati i primi 10 assoluti.
http://www.civettasuperbike.com/it/it-news-civettasuperbike.asp?MAID=8&APP=5&LG=2
sapendo che non sono capace di rinunciare ai percorsi lunghi ed alle sfide con me stesso....accetto questa notizia
con dispiacere
ed un po' di sollievo ...per il mio fisico
News dalla Civetta SBK. 05.08.2008
Il C.O. della Civetta Superbike si trova costretto suo malgrado a dover rinunciare alla prova Marathon in seno alla Civetta Superbike situazioni critiche ed esasperate per la sicurezza del percorso impediscono lattuazione dello stesso , pertanto ci si potrà iscrivere alla Civetta Superbike per correre il percorso agonistico Classic valido per il punteggio per il circuito della Serenissima e alla pedalata ecologica non competitiva ex percorso Short prova non agonistica dedicata principalmente a coloro i quali non sono in possesso di tessera agonistica , in questa prova saranno premiati i primi 10 assoluti.
C'è una sostanziale differenza tra provare un percorso in allenamento e farlo in gara: i concorrenti e il cronometro.anche se non in gara, per la prima volta ho avuto modo di testare la "famigerata" Civetta SBK, da tutti temuta per le sue discese (e le sue salite).
Che dire... pensavo molto, ma MOLTO peggio!Alla fine, salvo qualche passaggio,non ho trovato nulla di così impegnativo che non abbia già trovato in altre parti.
...
in conclusione: la tanto temuta Civetta Superbike si è rivelata un percorso duro soprattutto per il dislivello (quasi 1900m.), mentre le famigerate discese non si sono rivelate all'altezza della loro "fama": in totale solamente 1 passaggio nella seconda e 3-4 nell'ultima discesa erano veramente "tosti"; per il resto, nulla di impossibile se affrontati con calma e lucidità.
...
C'è una sostanziale differenza tra provare un percorso in allenamento e farlo in gara: i concorrenti e il cronometro.
In allenamento sei da solo o siete in pochi, i passaggi sono puliti (vedi ad esempio i tappetini di gomma nel bosco, che in gara diventano saponette infangate per via dei passaggi dei bikers), le traiettorie le scegli tu (non c'è gente che procede a piedi o che cade davanti a te in discesa), la soglia della stanchezza la diluisci maggiormente in allenamento rispetto alla gara, dove sei meno lucido.
Poi in allenamento ti prendi il tempo che vuoi, tiri e spingi ma senza avere l'assillo del cronometro. Se capita un inconveniente tecnico in allenamento (foratura o roba simile), prendi la cosa con filosofia, mentri in gara ti inkaz... di brutto, facendo diminuire calma e lucidità, due doti che semplificano molte cose.
C'è una sostanziale differenza tra provare un percorso in allenamento e farlo in gara: i concorrenti e il cronometro.
In allenamento sei da solo o siete in pochi, i passaggi sono puliti (vedi ad esempio i tappetini di gomma nel bosco, che in gara diventano saponette infangate per via dei passaggi dei bikers), le traiettorie le scegli tu (non c'è gente che procede a piedi o che cade davanti a te in discesa), la soglia della stanchezza la diluisci maggiormente in allenamento rispetto alla gara, dove sei meno lucido.
Poi in allenamento ti prendi il tempo che vuoi, tiri e spingi ma senza avere l'assillo del cronometro. Se capita un inconveniente tecnico in allenamento (foratura o roba simile), prendi la cosa con filosofia, mentri in gara ti inkaz... di brutto, facendo diminuire calma e lucidità, due doti che semplificano molte cose.
C'è una sostanziale differenza tra provare un percorso in allenamento e farlo in gara: i concorrenti e il cronometro.
Anche per me il tracciato della Civetta superbike non è affatto terribile, nè tantomeno pericoloso. Però tra tutte le GF con un certo chilometraggio (escluse le marathon) è certamente uno tra i più impegnativi, anzi forse il più impegnativo, sia per le salite che per le discese.ma che discorsi, ovvio che è così.
io mi riferivo esclusivamente alle caratteristiche del percorso, da tutti considerato difficilissimo tecnicamente, quando in realtà per me non è poi così terribile come lo descrivono.
E poi in gara... ognuno fa quel che gli pare. Se si trova il percorso pericolosissimo e massacrante perchè si è al limite e non si capisce più una mazza da quanto si è cotti... beh, forse non è proprio colpa del traciato....
distillato di veritaAnche per me il tracciato della Civetta superbike non è affatto terribile, nè tantomeno pericoloso. Però tra tutte le GF con un certo chilometraggio (escluse le marathon) è certamente uno tra i più impegnativi, anzi forse il più impegnativo, sia per le salite che per le discese.
Ovviamente ci sono GF con salite più toste e lunghe (Lusia?), altre con discese tecnicamente più difficili (Limone sul Garda?) ma secondo me la Civetta superbike non è una gara alla portata di tutti (purtroppo). Infatti molti si lamentarono per la durezza della 1^ edizione.
seconda discesa: un bel sentiero in single track nel bosco. solo in due punti è VERAMENTE impagnativo date le rocce affiorante lisce e perennemente umide, quindi scivolosissime; per compensare la cosa il co ha piazzato dei comodissimi tappetini nei passaggi più pericolosi. il resto della discesa è bello, scorrevole e divertente.
Prima salita:metà asfalto, no problem; seconda parte sterrata ma fondo super compatto, il difficile viene nella parte centrale (un km scarso) con pendenze da capottone, ma da freschi si riesce a fare.
prima discesa: autostrada sterrata lungo pista da sci, forse un po' ripida nella prima parte, ma non da comunque nessun problema di sorta.
seconda salita: ecco, questa è un po' duretta, non tanto per km e pendenze ma il fondo che varia di continuo: sterrato, fango, sassi, sabbia, radici, passerelle in legno e infine pietraia mista a erba. 2-3 passaggi sono da fare a piedi, ma non è lunghissima (3km. circa).
seconda discesa: un bel sentiero in single track nel bosco. solo in due punti è VERAMENTE impagnativo date le rocce affiorante lisce e perennemente umide, quindi scivolosissime; per compensare la cosa il co ha piazzato dei comodissimi tappetini nei passaggi più pericolosi. il resto della discesa è bello, scorrevole e divertente.
second salita: poco più di un cavalcavia
seconda discesa: noi ci siamo un po' persi, però comunque non dovrebbe presentare grosse difficoltà
terza salita: ecco, questa potrebbe sembrare impegnativa, ma non tanto per le sue caratteristiche (sale infatti a tornanti con pendenza regolare sul 10%): viene nel finale e le forze sono ormai quello che sono; arrivati alla fertazza il muro finale sconnesso è la parte più dura (300m.).
una volta in cima si pensa di aver finito e invece, dopo una veloce discesa sui prati si torna salire, per poco ma di brutto, fino al col dei baldi. qui inizia la famigerata "ultima discesa".
l'ultima discesa:
-prima parte su pista da sci (stesso percorso della salita).
-si devia su single trackin leggera discesa: bello, divertente, panoramico, difficoltà da 1 a 10: 5 (compreso qualche passagio più tecnico).
-arrivati a un paesino abbandonato inizia la parte più dura: la pendenza aumenta e il fondo si fa in qualche caso sconnesso. qui ci vuole buona tecnica, ma comunque il difficile dura molto poco.
-arrivati ai piani di pezzè un breve pezzo su asfalto e poi lì'ultima parte.
-il finale si snoda su un sentiero che "taglia" la strada asfaltata fatta in salita: si alternano tratti più scorrevoli ad altri ben più tecnici su pietraia e radici.
Quindi: non spaventatevi della sua fama di gara dura e pericolosa, se proprio c'è da aver paura di qualcosa, questo è il dislivello (ma neanche poi più di tanto, metà lo si copre nei primi 10km., e dal 30°in poi è tutta discesa.