Civetta superbike

Vincio

Biker novus
19/12/04
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Pordenone
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La Civetta Superbike è una gara bellissima, l’ho fatta 3 volte in una precedente vita agonistica, quando partiva ogni anno da un paese diverso, Alleghe, Pecol, Pescul e faceva parte del circuito gatorade. Non ha mai avuto molti partenti perche si è fatta la fama di gara molto dura e lo era davvero, negli anni hanno ammorbidito il percorso, una volta le discese erano tutte tecniche e su single track (memorabile la discesa che arrivava dentro il campeggio a Palafavera) e c’erano muri paurosi. Anche la posizione in calendario non la ha mai aiutata, quasi a fine stagione quando tutti erano stanchi e un pò demotivati. Comunque è una gara che merita di essere fatta almeno una volta nella vita. L’anno scorso volevo farla, ma un paio di settimane prima provando il percorso ho avuto un incontro ravvicinato con la sbarra della forestale... Avevo sentito che volevano fare la marathon, ho un pò paura che venga fuori una cosa come la Sauris Superbike, più dura che bella. Comunque se lo fanno ci vado di sicuro.
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
10.512
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59
Milano
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La Civetta Superbike è una gara bellissima, l’ho fatta 3 volte in una precedente vita agonistica, quando partiva ogni anno da un paese diverso, Alleghe, Pecol, Pescul e faceva parte del circuito gatorade. Non ha mai avuto molti partenti perche si è fatta la fama di gara molto dura e lo era davvero, negli anni hanno ammorbidito il percorso, una volta le discese erano tutte tecniche e su single track (memorabile la discesa che arrivava dentro il campeggio a Palafavera) e c’erano muri paurosi. Anche la posizione in calendario non la ha mai aiutata, quasi a fine stagione quando tutti erano stanchi e un pò demotivati. Comunque è una gara che merita di essere fatta almeno una volta nella vita. L’anno scorso volevo farla, ma un paio di settimane prima provando il percorso ho avuto un incontro ravvicinato con la sbarra della forestale... Avevo sentito che volevano fare la marathon, ho un pò paura che venga fuori una cosa come la Sauris Superbike, più dura che bella. Comunque se lo fanno ci vado di sicuro.
E chi se le scorda le discese della prima edizione (1998)... compresa quella del camping di Palafavera. Ma si arrivava anche a Selva di Cadore, oltre che a Pecol di Zoldo.
Splendide anche alcune picchiate su piste da sci, ovviamente ripidissime.
Bellissima gara... Monte Civetta e Monte Pelmo si alternavano a destra e sinistra.
La prima edizione, con partenza da Alleghe, prevedeva 67 km con 2.474 m.dsl.
Se trovo il volantino della gara, scannerizzo il profilo altimetrico che sembra una oscillazione sismica.
Negli anni successivi, purtroppo, il percorso venne accorciato sempre più.
 

@barba

Biker popularis
1/5/08
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Pordenone
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News dalla Civetta SBK. 05.08.2008
Il C.O. della Civetta Superbike si trova costretto suo malgrado a dover rinunciare alla prova Marathon in seno alla Civetta Superbike situazioni critiche ed esasperate per la sicurezza del percorso impediscono l’attuazione dello stesso , pertanto ci si potrà iscrivere alla Civetta Superbike per correre il percorso agonistico “Classic” valido per il punteggio per il circuito della Serenissima e alla pedalata ecologica non competitiva ex percorso “ Short” prova non agonistica dedicata principalmente a coloro i quali non sono in possesso di tessera agonistica , in questa prova saranno premiati i primi 10 assoluti.


http://www.civettasuperbike.com/it/it-news-civettasuperbike.asp?MAID=8&APP=5&LG=2
 

GOLDRAKE

Biker dantescus
15/11/04
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Schio ( Vicenza )
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News dalla Civetta SBK. 05.08.2008
Il C.O. della Civetta Superbike si trova costretto suo malgrado a dover rinunciare alla prova Marathon in seno alla Civetta Superbike situazioni critiche ed esasperate per la sicurezza del percorso impediscono l’attuazione dello stesso , pertanto ci si potrà iscrivere alla Civetta Superbike per correre il percorso agonistico “Classic” valido per il punteggio per il circuito della Serenissima e alla pedalata ecologica non competitiva ex percorso “ Short” prova non agonistica dedicata principalmente a coloro i quali non sono in possesso di tessera agonistica , in questa prova saranno premiati i primi 10 assoluti.


http://www.civettasuperbike.com/it/it-news-civettasuperbike.asp?MAID=8&APP=5&LG=2
sapendo che non sono capace di rinunciare ai percorsi lunghi ed alle sfide con me stesso....accetto questa notizia
con dispiacere
ed un po' di sollievo ...per il mio fisico:mrgreen:
 

Lucazao

Biker serius
6/1/07
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Vicenza
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Bike
Canyon Lux 8.0 Pro Race
News dalla Civetta SBK. 05.08.2008
Il C.O. della Civetta Superbike si trova costretto suo malgrado a dover rinunciare alla prova Marathon in seno alla Civetta Superbike situazioni critiche ed esasperate per la sicurezza del percorso impediscono l’attuazione dello stesso , pertanto ci si potrà iscrivere alla Civetta Superbike per correre il percorso agonistico “Classic” valido per il punteggio per il circuito della Serenissima e alla pedalata ecologica non competitiva ex percorso “ Short” prova non agonistica dedicata principalmente a coloro i quali non sono in possesso di tessera agonistica , in questa prova saranno premiati i primi 10 assoluti.

:OOO: Nooooo ... mi ero già preparato psicologicamente a soffrire come non mai .... :cassius:.... Alla prossima
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
17.283
1.881
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Bozen
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Methanol
E' deciso, salvo condizioni meteo avverse, io ci sarò. Meglio che non c'è il lungo altrimenti ero tentato, peccato però perchè i campioni avrebbero fatto quello e gli esseri umani avrebbero avuto sul classic una classifica e dei distacchi un pò più umani.
Qualcuno sa dare una descrizione più o meno dettagliata del percorso?
 

the.mtb.biker

Biker assatanatus
30/10/05
3.212
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www.nest.bike
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a
anche se non in gara, per la prima volta ho avuto modo di testare la "famigerata" Civetta SBK, da tutti temuta per le sue discese (e le sue salite).

Che dire... pensavo molto, ma MOLTO peggio!Alla fine, salvo qualche passaggio,non ho trovato nulla di così impegnativo che non abbia già trovato in altre parti.

Prima salita:metà asfalto, no problem; seconda parte sterrata ma fondo super compatto, il difficile viene nella parte centrale (un km scarso) con pendenze da capottone, ma da freschi si riesce a fare.

prima discesa: autostrada sterrata lungo pista da sci, forse un po' ripida nella prima parte, ma non da comunque nessun problema di sorta.

seconda salita: ecco, questa è un po' duretta, non tanto per km e pendenze ma il fondo che varia di continuo: sterrato, fango, sassi, sabbia, radici, passerelle in legno e infine pietraia mista a erba. 2-3 passaggi sono da fare a piedi, ma non è lunghissima (3km. circa).

seconda discesa: un bel sentiero in single track nel bosco. solo in due punti è VERAMENTE impagnativo date le rocce affiorante lisce e perennemente umide, quindi scivolosissime; per compensare la cosa il co ha piazzato dei comodissimi tappetini nei passaggi più pericolosi. il resto della discesa è bello, scorrevole e divertente.

second salita: poco più di un cavalcavia

seconda discesa: noi ci siamo un po' persi, però comunque non dovrebbe presentare grosse difficoltà

terza salita: ecco, questa potrebbe sembrare impegnativa, ma non tanto per le sue caratteristiche (sale infatti a tornanti con pendenza regolare sul 10%): viene nel finale e le forze sono ormai quello che sono; arrivati alla fertazza il muro finale sconnesso è la parte più dura (300m.).

una volta in cima si pensa di aver finito e invece, dopo una veloce discesa sui prati si torna salire, per poco ma di brutto, fino al col dei baldi. qui inizia la famigerata "ultima discesa".

l'ultima discesa:
-prima parte su pista da sci (stesso percorso della salita).
-si devia su single trackin leggera discesa: bello, divertente, panoramico, difficoltà da 1 a 10: 5 (compreso qualche passagio più tecnico).
-arrivati a un paesino abbandonato inizia la parte più dura: la pendenza aumenta e il fondo si fa in qualche caso sconnesso. qui ci vuole buona tecnica, ma comunque il difficile dura molto poco.
-arrivati ai piani di pezzè un breve pezzo su asfalto e poi lì'ultima parte.
-il finale si snoda su un sentiero che "taglia" la strada asfaltata fatta in salita: si alternano tratti più scorrevoli ad altri ben più tecnici su pietraia e radici.

si arriva praticamente in centro a alleghe, raggiungendo l'arrivo su pista da sci molto divertente.


in conclusione: la tanto temuta Civetta Superbike si è rivelata un percorso duro soprattutto per il dislivello (quasi 1900m.), mentre le famigerate discese non si sono rivelate all'altezza della loro "fama": in totale solamente 1 passaggio nella seconda e 3-4 nell'ultima discesa erano veramente "tosti"; per il resto, nulla di impossibile se affrontati con calma e lucidità.

Per farvi un esempio, ho trovato molto più impegnative le discese della pedalonga: la loro difficoltà massima è inferiore a quella della civetta, ma la difficoltà media... decisamente superiore.

allo stesso modo le salite: di veramente duro c'è solo un muro sulla prima, qualche passaggio tecnico sulla seconda e gli ultimi metri del col dei baldi.


Spreco solo poche parole sull'ambiente e i panorami: 10 E LODE!!!:up::up::up::up:


Quindi: non spaventatevi della sua fama di gara dura e pericolosa, se proprio c'è da aver paura di qualcosa, questo è il dislivello (ma neanche poi più di tanto, metà lo si copre nei primi 10km., e dal 30°in poi è tutta discesa.


ciaooooooooo
(e partecipate numerosi!)

PS: gongolo alla notizia dell'annullamento del marathon: un pensiero in meno... :-) questa estate,in altre escursioni, ho fatto alcuni pezzi del tracciato "nuovo" ... beh, quelli si che erano difficili!!! se già temevo di dover andar su a piedi... me la son vista di far con la bici in spalla anche le discese! roba da coparse! :smile:
 

GOLDRAKE

Biker dantescus
15/11/04
4.754
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Schio ( Vicenza )
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sono daccordo nel dire che non ci sono gare tecnicamente dure dure ...........almeno non come i single che si fanno in allenamento per divertirsi.
Poi , la Civetta fatta come gara e' dura , stadifatto che Paez due anni fa , quando ha vinto , ha fatto i suoi 45 km alla media di 18 km/h......non so che gara in Italia vanti una media tanto bassa .....e non e' solo per il dislivello "concentrato " .
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
10.512
5
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Milano
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anche se non in gara, per la prima volta ho avuto modo di testare la "famigerata" Civetta SBK, da tutti temuta per le sue discese (e le sue salite).

Che dire... pensavo molto, ma MOLTO peggio!Alla fine, salvo qualche passaggio,non ho trovato nulla di così impegnativo che non abbia già trovato in altre parti.

...

in conclusione: la tanto temuta Civetta Superbike si è rivelata un percorso duro soprattutto per il dislivello (quasi 1900m.), mentre le famigerate discese non si sono rivelate all'altezza della loro "fama": in totale solamente 1 passaggio nella seconda e 3-4 nell'ultima discesa erano veramente "tosti"; per il resto, nulla di impossibile se affrontati con calma e lucidità.

...
C'è una sostanziale differenza tra provare un percorso in allenamento e farlo in gara: i concorrenti e il cronometro.
In allenamento sei da solo o siete in pochi, i passaggi sono puliti (vedi ad esempio i tappetini di gomma nel bosco, che in gara diventano saponette infangate per via dei passaggi dei bikers), le traiettorie le scegli tu (non c'è gente che procede a piedi o che cade davanti a te in discesa), la soglia della stanchezza la diluisci maggiormente in allenamento rispetto alla gara, dove sei meno lucido.
Poi in allenamento ti prendi il tempo che vuoi, tiri e spingi ma senza avere l'assillo del cronometro. Se capita un inconveniente tecnico in allenamento (foratura o roba simile), prendi la cosa con filosofia, mentri in gara ti inkaz... di brutto, facendo diminuire calma e lucidità, due doti che semplificano molte cose.
 

achille

Biker grossissimus
C'è una sostanziale differenza tra provare un percorso in allenamento e farlo in gara: i concorrenti e il cronometro.
In allenamento sei da solo o siete in pochi, i passaggi sono puliti (vedi ad esempio i tappetini di gomma nel bosco, che in gara diventano saponette infangate per via dei passaggi dei bikers), le traiettorie le scegli tu (non c'è gente che procede a piedi o che cade davanti a te in discesa), la soglia della stanchezza la diluisci maggiormente in allenamento rispetto alla gara, dove sei meno lucido.
Poi in allenamento ti prendi il tempo che vuoi, tiri e spingi ma senza avere l'assillo del cronometro. Se capita un inconveniente tecnico in allenamento (foratura o roba simile), prendi la cosa con filosofia, mentri in gara ti inkaz... di brutto, facendo diminuire calma e lucidità, due doti che semplificano molte cose.

Concordo pienamente, due mondi completamente diversi.
 

666 le demon

Biker dantescus
24/8/05
4.725
164
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REGGIO EMILIA...E...INFERNO
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mtb Trek Superfly 20er-Specialized Fat Boy e bdc Specialized Tarmac
C'è una sostanziale differenza tra provare un percorso in allenamento e farlo in gara: i concorrenti e il cronometro.
In allenamento sei da solo o siete in pochi, i passaggi sono puliti (vedi ad esempio i tappetini di gomma nel bosco, che in gara diventano saponette infangate per via dei passaggi dei bikers), le traiettorie le scegli tu (non c'è gente che procede a piedi o che cade davanti a te in discesa), la soglia della stanchezza la diluisci maggiormente in allenamento rispetto alla gara, dove sei meno lucido.
Poi in allenamento ti prendi il tempo che vuoi, tiri e spingi ma senza avere l'assillo del cronometro. Se capita un inconveniente tecnico in allenamento (foratura o roba simile), prendi la cosa con filosofia, mentri in gara ti inkaz... di brutto, facendo diminuire calma e lucidità, due doti che semplificano molte cose.

QUOTATO :-?
Disamina perfetta​
 

the.mtb.biker

Biker assatanatus
30/10/05
3.212
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www.nest.bike
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a
C'è una sostanziale differenza tra provare un percorso in allenamento e farlo in gara: i concorrenti e il cronometro.

ma che discorsi, ovvio che è così.

io mi riferivo esclusivamente alle caratteristiche del percorso, da tutti considerato difficilissimo tecnicamente, quando in realtà per me non è poi così terribile come lo descrivono.

E poi in gara... ognuno fa quel che gli pare. Se si trova il percorso pericolosissimo e massacrante perchè si è al limite e non si capisce più una mazza da quanto si è cotti... beh, forse non è proprio colpa del traciato....
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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Milano
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ma che discorsi, ovvio che è così.

io mi riferivo esclusivamente alle caratteristiche del percorso, da tutti considerato difficilissimo tecnicamente, quando in realtà per me non è poi così terribile come lo descrivono.

E poi in gara... ognuno fa quel che gli pare. Se si trova il percorso pericolosissimo e massacrante perchè si è al limite e non si capisce più una mazza da quanto si è cotti... beh, forse non è proprio colpa del traciato....
Anche per me il tracciato della Civetta superbike non è affatto terribile, nè tantomeno pericoloso. Però tra tutte le GF con un certo chilometraggio (escluse le marathon) è certamente uno tra i più impegnativi, anzi forse il più impegnativo, sia per le salite che per le discese.
Ovviamente ci sono GF con salite più toste e lunghe (Lusia?), altre con discese tecnicamente più difficili (Limone sul Garda?) ma secondo me la Civetta superbike non è una gara alla portata di tutti (purtroppo). Infatti molti si lamentarono per la durezza della 1^ edizione.
 

GOLDRAKE

Biker dantescus
15/11/04
4.754
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Schio ( Vicenza )
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Anche per me il tracciato della Civetta superbike non è affatto terribile, nè tantomeno pericoloso. Però tra tutte le GF con un certo chilometraggio (escluse le marathon) è certamente uno tra i più impegnativi, anzi forse il più impegnativo, sia per le salite che per le discese.
Ovviamente ci sono GF con salite più toste e lunghe (Lusia?), altre con discese tecnicamente più difficili (Limone sul Garda?) ma secondo me la Civetta superbike non è una gara alla portata di tutti (purtroppo). Infatti molti si lamentarono per la durezza della 1^ edizione.
distillato di verita:il-saggi:
 

Lucazao

Biker serius
6/1/07
112
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Vicenza
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Canyon Lux 8.0 Pro Race
seconda discesa: un bel sentiero in single track nel bosco. solo in due punti è VERAMENTE impagnativo date le rocce affiorante lisce e perennemente umide, quindi scivolosissime; per compensare la cosa il co ha piazzato dei comodissimi tappetini nei passaggi più pericolosi. il resto della discesa è bello, scorrevole e divertente.

Il passaggio delle rocce bagnate è comunque il tratto più pericoloso - sono comunque solo pochi metri che io personalmente consiglio di superare a piedi, a meno di avere la fortuna di prendere la deviazione del sentiero che si trova nell'immediata sinistra e parallela ai 20 metri si pietre viscide.
....
per il resto concordo con la dettagliata descrizione e comunque il percorso è bello tosto, l'ho provato un paio di giorni fa con una giornata che grazie anche al meteo ha regalato degli scorci delle nostre montagni immemorabili.
 

senna67

Biker serius
17/11/05
187
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lecco
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Bella recensione the.mtb.biker
mi dai coraggio.
A dire il vero io me la ricordo molto diversa....
Probabilmente la differenza sta nelle mie capacità tecniche decisamente inferiori (per dare un idea nel 2005 sono passato in cima alla prima salita in 1h - non mi sembrava neanche male - ed ho chiuso in 4h facendomi gran parte delle discese a piedi) e nella diversità tra gara ed allenamento.
Provo a commentare, ad uso dei meno abili.

Prima salita:metà asfalto, no problem; seconda parte sterrata ma fondo super compatto, il difficile viene nella parte centrale (un km scarso) con pendenze da capottone, ma da freschi si riesce a fare.

Asfalto no problem per modo di dire, la affronti a freddo ed è abbastanza ripida.
Da freschi il "muro civetta" si riesce a fare, ma quando arrivi li in gara, non sei più fresco... Il fondo è generalmente molto compatto, addiittura asfaltato in alcuni punti, purtroppo non è così nei più ripidi.

prima discesa: autostrada sterrata lungo pista da sci, forse un po' ripida nella prima parte, ma non da comunque nessun problema di sorta.

Non proprio un autostrada, c'è molta ghiaia, scendendo forte c'è da stare attenti.

seconda salita: ecco, questa è un po' duretta, non tanto per km e pendenze ma il fondo che varia di continuo: sterrato, fango, sassi, sabbia, radici, passerelle in legno e infine pietraia mista a erba. 2-3 passaggi sono da fare a piedi, ma non è lunghissima (3km. circa).

Concordo sulle difficoltà legate al fondo, ma come durezza la prima è molto peggio.

seconda discesa: un bel sentiero in single track nel bosco. solo in due punti è VERAMENTE impagnativo date le rocce affiorante lisce e perennemente umide, quindi scivolosissime; per compensare la cosa il co ha piazzato dei comodissimi tappetini nei passaggi più pericolosi. il resto della discesa è bello, scorrevole e divertente.

Bel sentiero? Discesa da capelli in piedi! I comodissimi tappetini si infangano in fretta al passaggio dei concorrenti. Qualche passaggio è offlimits per i meno dotati (tipo me), comunque basta scendere di sella se non ci si sente sicuri.


second salita: poco più di un cavalcavia

OK, ma dopo quella discesa ....

seconda discesa: noi ci siamo un po' persi, però comunque non dovrebbe presentare grosse difficoltà

Falsopiano in discesa principalmente su sentiero, qualche sparuta radice, nessun problema.

terza salita: ecco, questa potrebbe sembrare impegnativa, ma non tanto per le sue caratteristiche (sale infatti a tornanti con pendenza regolare sul 10%): viene nel finale e le forze sono ormai quello che sono; arrivati alla fertazza il muro finale sconnesso è la parte più dura (300m.).
una volta in cima si pensa di aver finito e invece, dopo una veloce discesa sui prati si torna salire, per poco ma di brutto, fino al col dei baldi. qui inizia la famigerata "ultima discesa".

Il muro finale sui pratoni alla fertazza è durissimo, lo stesso vale per lo strappo del Col di Baldi, ma quello è su asfalto/cemento.

l'ultima discesa:
-prima parte su pista da sci (stesso percorso della salita).
-si devia su single trackin leggera discesa: bello, divertente, panoramico, difficoltà da 1 a 10: 5 (compreso qualche passagio più tecnico).
-arrivati a un paesino abbandonato inizia la parte più dura: la pendenza aumenta e il fondo si fa in qualche caso sconnesso. qui ci vuole buona tecnica, ma comunque il difficile dura molto poco.
-arrivati ai piani di pezzè un breve pezzo su asfalto e poi lì'ultima parte.
-il finale si snoda su un sentiero che "taglia" la strada asfaltata fatta in salita: si alternano tratti più scorrevoli ad altri ben più tecnici su pietraia e radici.

Vedi seconda discesa. Occhio ai punti dove si rientra sull'asfalto. Il primo singletrack tende a scendere leggermente, ma è tutto un su e giù, veramente snervante a quel punto della gara se si vuole tenere alto il ritmo.

Quindi: non spaventatevi della sua fama di gara dura e pericolosa, se proprio c'è da aver paura di qualcosa, questo è il dislivello (ma neanche poi più di tanto, metà lo si copre nei primi 10km., e dal 30°in poi è tutta discesa.

Non credo che la csbike sia pericolosa, basta conosere i propri limiti.
Dura, è dura. Il punto, a mio avviso, è che alcune pendenze sono veramente estreme per il biker medio (in salita mi considero medio), il che rende obbligatorio il fuorigiri per non scendere di sella. Le discese, la seconda e l'ultima in particolare, non permettono di rilassarsi e recuperare, si arriva in fondo irrigiditi e scarichi psicologicamente (parlo per quelli come me, discesista scarsissimo).
Dal 30° in poi è prevalentemente discesa, ma c'è ancora da pedalare.

Detto questo, la conclusione è la stssa di the.mtb.biker: non mancate, io sono già iscritto da tempo (è la mia terza).

Ciao
Francesco
 

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