Puoi essere Dottore in Giurisprudenza ma non aver mai superato l'esame di Stato per l'Avvocatura.Se è legal sarà avvocato non biologo
Non solo, io sono abbastanza convinto che peruzzo, nel ricorso fatto e respinto abbia totalmente sbagliato a scrivere che tale provvedimento metteva in pericolo affari e posti di lavoro:L' "irragionevole motivazione" è la conseguenza di una irragionevole affermazione, e cioè che regolamentare i portabici impedirebbe la libertà di movimento garantita dalla Costituzione.
Se vuoi spostarti in auto, per dire, puoi farlo solo se hai conseguito la patente. Se vuoi spostarti in bici puoi farlo ma non utilizzando le autostrade. Se vuoi farlo in elicottero puoi, ma non puoi pretendere di atterrare sulla piazza del paese.
Se condividono le tesi del codacons temo che non ne usciranno tanto bene.
È ufficio legal. Non è il loro avvocato, da quello che scrive. Se avvese scritto sono il loro avvocato e poi si firmava dottore meritava parlarne, ma cosi si è presentato per quello che è.Puoi essere Dottore in Giurisprudenza ma non aver mai superato l'esame di Stato per l'Avvocatura.
Nel qual caso ti puoi firmare Dott., non Avv. (sarebbe esercizio abusivo della professione, o alla meno peggio usurpazione di titoli).
Se sei Avv., visto che diventarlo non è proprio una passeggiata, di solito ti firmi Avv., non ti autodeclassi a Dott.
Se fossi io il ministro il responsabile dell'ufficio che si occupa di queste cose lo "dimissionerei" subito e se non vuole dimettersi...a pulire i cessi; in caso di ricorso li chiederei i danni economici per rifondere le aziende produttrici che hanno subito questo pasticcio.Beh si e no. Il sottoscrittore della circolare potrebbe averlo messo chiunque. Non è stato eletto. Credo che dopo tanti anni e due repubbliche sappiano bene che il voto oramai non fa differenza.
E' tutto da vedere che il ministro veda questa vicenda come un "pasticcio". E perchè, come ho scritto sopra, probabilmente lo ha ispirato, e perchè allo stato dei fatti il TAR gli ha pure dato ragione.Se fossi io il ministro il responsabile dell'ufficio che si occupa di queste cose lo "dimissionerei" subito e se non vuole dimettersi...a pulire i cessi; in caso di ricorso li chiederei i danni economici per rifondere le aziende produttrici che hanno subito questo pasticcio.
Non si tratta di rimetterci o no, ma di fornire un quadro legislativo chiaro ed applicabile, se questi buffoni non lo fanno (per incapacità o volontà non me ne frega niente) e creano danni a tutto il paese è giusto che ne paghino le conseguenze.E' tutto da vedere che il ministro veda questa vicenda come un "pasticcio". E perchè, come ho scritto sopra, probabilmente lo ha ispirato, e perchè allo stato dei fatti il TAR gli ha pure dato ragione.
Per non dire, come scrive sopra @rovert, che quando esce una nuova norma di legge qualcuno che ci rimette c'è sempre, e non è detto che il legittimo interesse leso venga risarcito.
Il punto è che: chi lo dice che sono scelte scriteriate? Io e te, che siamo parte in causa. All'uomo della strada nel migliore dei casi non gliene frega nulla (perchè non è coinvolto), nel peggiore inneggia a "far il culo ai ciclisti". E vota per chi, di diritto o di rovescio, la pensa come lui. Del resto parliamo di un ministro che, di fronte ad iniziative per cercare di arginare la strage sulle strade le ha bocciate con lo slogan "la gente deve lavorare". E, di nuovo, salvo i pochi coinvolti nessuno ha alzato un sopracciglio.Non si tratta di rimetterci o no, ma di fornire un quadro legislativo chiaro ed applicabile, se questi buffoni non lo fanno (per incapacità o volontà non me ne frega niente) e creano danni a tutto il paese è giusto che ne paghino le conseguenze.
Il ministro, a capo della struttura, è il responsabile e quindi è lui che deve rispondere dei danni che creano scelte scriteriate fatte dalla sua struttura.
In linea di principio che la targa o le luci siano visibili è un obiettivo del tutto legittimo (ed aggiungo, doveroso). Prova a dirlo all' uomo della strada di cui sopra, che girare con un'auto di cui non si vede la targa o non si vedono le luci non crea un pericolo a chi segue o l'impossibilità di identificazione. Che debba servire tutta questa procedura è tutt'altra cosa, ma mi permetto di far notare che se si fosse "solo" chiesto alle FFOO di controllare in modo attento alla prima multa in situazione borderline avremmo assistito alla stessa levata di scudi (e sarebbe tecnicamente peggio, perchè se verbalizzano che le luci son coperte non hai modo di dimostrare il contrario).Ovvio che, nell'esempio di @rovert, le aziende che producevano amianto hanno subito un danno, però nel complesso tutta la società ne ha tratto un vantaggio (meno inquinamento, meno tumori ecc.) in questo caso scrivendo norme contraddittorie vai a penalizzare certe aziende, oltre agli utenti finali che pensavano di aver acquistato un prodotto conforme alle direttive, senza avvantaggiare nessuno...o almeno spero ma qui andiamo nel complottismo.
Il punto è che: chi lo dice che sono scelte scriteriate? Io e te, che siamo parte in causa. All'uomo della strada nel migliore dei casi non gliene frega nulla (perchè non è coinvolto), nel peggiore inneggia a "far il culo ai ciclisti". E vota per chi, di diritto o di rovescio, la pensa come lui. Del resto parliamo di un ministro che, di fronte ad iniziative per cercare di arginare la strage sulle strade le ha bocciate con lo slogan "la gente deve lavorare". E, di nuovo, salvo i pochi coinvolti nessuno ha alzato un sopracciglio.
In linea di principio che la targa o le luci siano visibili è un obiettivo del tutto legittimo (ed aggiungo, doveroso). Prova a dirlo all' uomo della strada di cui sopra, che girare con un'auto di cui non si vede la targa o non si vedono le luci non crea un pericolo a chi segue o l'impossibilità di identificazione. Che debba servire tutta questa procedura è tutt'altra cosa, ma mi permetto di far notare che se si fosse "solo" chiesto alle FFOO di controllare in modo attento alla prima multa in situazione borderline avremmo assistito alla stessa levata di scudi (e sarebbe tecnicamente peggio, perchè se verbalizzano che le luci son coperte non hai modo di dimostrare il contrario).
Sul punto della penalizzazione comprendo e condivido, ma la regolamentazione pubblica inevitabilmente funziona così, se dovesse non "creare danno" a nessuno non potrebbe prendere alcuna decisione, perchè qualsiasi decisione scontenta/danneggia qualcuno.
Finalmente qualcuno dice le cose come stanno e chissà quanti di voi che adesso si lamentano e si preoccupano per una cazz@ta li hanno votati!Rendiamoci conto che questi soggetti sono stati scelti (e riscelti) da una sostanziale maggioranza degli italiani che votano.
E soprattutto che questa tutto sommato è una cazzatina con danni relativi, ma che nelle cose "serie" è la stessa musica.
Più o meno. L'italiano sceglie e vota il partito, non chi andrà in parlamento. Quello lo decide il direttivo del partito. Se si tratta di un ministro, ancora meno: quello lo sceglie chi ha l'incarico di mettere in piedi un governo, e può esser chiunque.Rendiamoci conto che questi soggetti sono stati scelti (e riscelti) da una sostanziale maggioranza degli italiani che votano.
Mettila sul tetto o dentro e stopIo ero indeciso se acquistare un portabici con gancio, ora non ho più dubbi: non lo compro!
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