CinghialTracks - Ferrania (SV)

ecox

Biker assatanatus
18/11/09
3.019
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Non ci crederai ma domenica una partecipante e' stata travolta da un capriolo in corsa...una cosa mai vista..l'ha buttata in terra in mezzo al sentiero!
Una volta invece mi sono trovato a scendere dal sentiero segreto con due cinghiali che mi correvano davanti di 7/8 metri e scappavano lungo il sentiero pulito...sarò stato una ventina di secondi dietro a loro ed e' stato veramente emozionante!
Stavo pensando x sabato ad un giro sul sentiero segreto, poi riguadagnare quota con una ventina di minuti di sofferenza :°°(:(ma grazie all'esimio Fuentes non sara' un problema :spetteguless:) poi sentiero celtico e se ce la sentiremo concluderei con un bel President Express...direi che faresti 3 cinghial Park in una sola giornata...: :celopiùg:o-o :celopiùg::-?

Cosa ti devo dire...proviamoci!!! Al limite spingo, sono azzurro in spinta della bici!
A che ora ci vediamo?

Ps vedersi piombare un capriolo in faccia non deve essere un'esperienza piacevole!
 

BIRD65IT

Biker cesareus
23/8/08
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Cairo Montenotte
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e portare due pink con una schiera di uomini assetati di trail è contribuire in piccolissima parte :azz-se-m:??!!! ma lo vedi wild o enrilefou accompagnare bikerdipezza? che dopo una rampa in salita sostenuta a basse velocità mi buttano giù da una riva?!!! (non ti preoccupare ecox. tu vai sicuramente più forte di me). enri le fou ha resistito con me sì o no 10 minuti, poi è fuggito. grazie bird di averci guidati!!!!!
P.S: rileggendo sembro arrabbiata con enri! ti voglio bene enri!!!
Per me è stato davvero un piacere. .. Adoro i ritmi bandi. Che dire, sarà l'età :-((
 

ecox

Biker assatanatus
18/11/09
3.019
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È da un po’ che ci pensiamo e a dire il vero ci abbiamo già provato due volte.
La prima si è conclusa mestamente a causa di una rottura, la seconda bellissima ma nel tracciato classico. Le prove speciali però erano solo rimaste un sogno, troppo difficile da trovare da soli.
Michele (adelasiadreaming) è da un po’ che mi dice di andare su, ci farà lui da guida, lui ci guiderà nel parco dell’Adelasia e io non vedo l’ora di andarci.
Ci scambiamo vari messaggi sul topic del Cinghial Tracks, vari messaggi privati e fissiamo la data. Sabato mattina si parte verso la Riserva Naturale dell’Adelasia.
Il programma di Michele prevede 3 prove speciali se le gambe reggeranno e il problema inizia a diventare quello. Non sono un grande pedalatore, non so quanta benzina ho nel serbatoio. Le parole di bikerdipezza mi risuonano nella mente : “salgono come stambecchi” ma cerco anche di ricordarmi le altre parole “non ti preoccupare ecox. tu vai sicuramente più forte di me”
Bisogna attaccarsi pur a qualcosa!
I giorni prima sono un misto di emozione tra la voglia di andare e la paura di non riuscire a fare il giro, le telefonate con Massy (mio fratello), compagno instancabile di uscite, si susseguono ogni sera. Ce la faremo? Io dico: tu sì, sei uno stambecco veramente, io non lo so!
I giorni precedenti sono per lavoro a Rimini, trovo casualmente un mega negozio di articoli sportivi e avvisto il bancone degli integratori! Le provo tutte! Barretta energetica con creatina, amminoacidi, metredina, simbamina, aspirina, franceschina, cocaina e peperoncino di cayenna!!!! (la bomba di Fantozzi in sostanza). Lo so che forse non serve a niente, ma la testa a volte aiuta più delle gambe.
È sabato mattina, appuntamento alle 9 a Ferrania. Ho mangiato e ingurgitato ogni possibile integratore. Sono pronto! Mi è crescita la coda ma ci sono. Spero….
Michele ci aspetta in piazza, saluti di rito e si parte. Parliamo subito di alcuni problemi con la bici, Michele sente strani rumori, io dico che tutto sommato queste bici a volte mi danno l’idea di essere troppo delicate. L’asfalto lascia campo allo sterrato. La strada sale decisa, la gamba è fredda ma sembra girare bene. Michele fa il ritmo, ci racconta la storia/leggenda dell’Adelasia, lo ascoltiamo affascinati e incantati. Il fatto di sapere che secoli e secoli orsono una principessa aveva scelto questo posto per fare la “fuitina”, rende il giro epico. Su questi sentieri una principessa era andata con uno stalliere!
Il bosco è silenzioso, non si sente nessun rumore……ma ad un tratto…..SDENG!!!! La sella di Michele rotola in discesa. L’attacco sella ha ceduto.
Nessuno parla, in una calda giornata estiva è calato il gelo. Proviamo a raccogliere i pezzi, ma neanche mago merlino ci potrebbe salvare. Michele prende tutto con la giusta calma, io avrei fatto volare il KS direttamente in testa ad un cinghiale. Scorre mentalmente tutta la sua rubrica, esisterà qualcuno che lo può aiutare? Invece no.
Ci racconta il giro che dobbiamo fare, ci descrive le deviazioni, i vari bivi, come è fatta la discesa. Con la testa facciamo sì, ma dentro sappiamo che non troveremo mai le speciali. Del resto come fai a trovare una speciale che si chiama “sentieri segreto”. Se è segreto un motivo ci sarà!
Michele è dispiaciuto per noi, noi siamo dispiaciuti per lui. Ci promette che vedrà di trovare una soluzione e se riesce ci raggiungerà più avanti.
Ricominciamo la salita, un po’ tristi a dire il vero.
Le rampe si susseguono costanti, la fatica si fa sentire.
Squilla il cellulare. E’ Michele. Non sappiamo come, ma ha risolto il problema! Ci dice di prendercela con calma che lui ci raggiungere alla cascina Striera (credo che sia questo il nome). Noi pensiamo che più calma di così si scende e si spinge e sappiamo già che arriverà prima di noi!
Pedaliamo attraversando boschi incantati. Un piccolo pezzo di asfalto ci riporta alla realtà. Dobbiamo pedalare. Michele ci aspetta!
Attraversiamo la sbarra e saliamo verso la cascina, la rampa è dura e in più non vogliamo fare aspettare il nostro nuovo amico. Finalmente arriviamo e per fortuna non lo troviamo seduto con una birra in mano. Abbiamo risparmiato una figuraccia. Un po’ di stretching, qualche integratore e lo vediamo arrivare. E’ sudato, segno che anche lui fatica. La cosa ci alza il morale. Michele arriva beve e si toglie gli occhiali. Sarà l’ultima volta che si vedranno. Loro (gli occhiali) rimarranno in quel meraviglioso prato!
Iniziamo la salita e il ritmo si fa sostenuto. Almeno per me. Non mollo, oggi la gamba risponde bene. La strada spiana e ci troviamo a fare la prima deviazione per il sentiero segreto. Ora ho la certezza che non lo avrei mai trovato.
Michele ci racconta il sentiero, lo conosce a memoria è come se lo vedesse in un filmato su youtube. Ci ricorda i passaggi difficili. Facciamo sì con la testa ma sappiamo che è già tutto dimenticato. Lo seguiremo sperando che qualcuno ci assista.
La discesa è l’esaltazione del flow, curve in appoggio, alleggerimenti e tratti di puro scorrimento. Arriviamo al salto della strega. Molto bello, ma se sbagli la preparazione ti ritrovo ad assaggiare il terreno. Per la prima volta ci passiamo di fianco, lo ammiriamo ma meglio non rischiare. La giornata è ancora lunga.
Si suggono le compressioni, le sponde, qualche salto. Arriviamo ad una compressione bella tosta. Ci penso un po’, ma decido di farla. Mi schiaccio come una formica sull’asfalto, ammortizzatore a pacco che va a chiedere aiuto alle mie vertebre. Forse avrei dovuto controllare la pressione prima di partire. Tentativo fallito. Sarà per la prossima volta.
Dopo altre sponde, compressioni è il momento di risalire. Gambe in spalla e si risale. Il cuore è rimasto lì, avremmo voluto rifarlo mille volte.
Saliamo e saliamo, beviamo acqua di sorgente. La salita è dura ma fattibile. Ancora qualche chilometro di salita e arriviamo verso la prossima speciale. Il celtico.
Puro divertimento, sponde, salti compressioni e tratti molti veloci si susseguono lungo tutto il percorso. E’ spettacolo puro. Facciamo un breve deviazione verso il “cinghiale volante”. Il pensiero che qualcuno prenda quella via mi mette paura. È un salto nel vuoto! Quello non lo farò mai. Proseguiamo sul sentiero che definire perfetto e veramente poco. Anche questo come tutte le cose belle è destinato a finire.
Si risale in direzione President Express. La salita è piuttosto fluida, la gamba risponde ancora bene, anche se il fiato sta per finire. Un fuori soglia mi ricorda che le batterie sono quasi scariche.
Ci fermiamo su una splendida roccia, da qui si può ammirare un paesaggio da favola. Michele ci racconta ogni segreto della sua terra, ci descrive piante e funghi. Sa tutto. È wikipedia della botanica. E’ un piacere ascoltarlo, ama la sua terra e si vede.
Riprendiamo il cammino e riprendiamo la salita. Fatichiamo ma andiamo avanti.
Incontriamo un gruppo di ragazzi, il cinghial tracks lo stavano facendo in senso opposto. Ci chiedono informazioni e capiamo subito che non sanno dove stanno andando. Li invitiamo ad unirsi a noi. Il president express ci aspetta.
Il gruppo è piuttosto eterogeneo, 3 ragazzi e una ragazza. C’è lo sportivo, il curioso, la ragazza che non si ferma davanti a nulla e quello che la bici non la vedeva dai tempi delle elementari.
Le bici più che da cinghial tracks sono da ciclabile della pianura padana, ma cosa incredibile è il ragazzo con le ruote da strada. Fare il cinghial tracks con le ruote lisce è come andare in una casa chiusa e sperare di non prendersi l’aids.
La ragazza invece è spettacolare, la bici non l’aiuta ma è veramente portata. Ottima posizione in sella e entusiasmo a mille. Ci segue sempre con il sorriso. Affronta tratti tecnici con impegno, ma i complimenti si sa non sempre fanno bene, ti fanno esagerare con il risultato scontato di farsi una ceretta naturale. Il sorriso non l’ha perso neanche in quella circostanza.
Arriviamo in fondo, passando un bel po’ di tempo ad aspettare. Ma siamo contenti perché altre 4 persone hanno conosciuto questi posti. Secondo me torneranno, forse non tutti ma torneranno.
Ultimo passaggio sulla cascata e il giro è finito. Il timore della fatica, di non farcela, di essere un peso è solo un lontano ricordo. Ce l’abbiamo fatta e gli occhi brillano.
Ringraziare Michele è quasi scontato, è stato una guida sensazionale. Adora questi posti e ti trasmette tutto. Finisci il giro e ti senti un po’ cinghiale anche tu. Vorrei consigliare a tutti di chiamare i ragazzi del “cinghial tracks” e farvi portare lungo questi sentieri, questi ragazzi lo fanno per passione, non hanno nulla in cambio a fine giornata se non un grazie e un sorriso. Una traccia GPS, un ottimo navigatore non vi darà neanche un decimo delle emezioni che io e Massy abbiamo provato oggi.
 

AdelasiaDreaming

Biker infernalis
28/6/08
1.919
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Ande settentrionali
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Bike
Ibis Mojo HD3
Mi sono veramente divertito un casino con voi stamattina. Questi sentieri li ho fatti mille volte ma ogni volta è come la prima...anzi li gusto ancor di più.
Perchè li guardo, li studio e la mia mente malata pensa a come potrebbe intervenire per renderli migliori ehehe :artista:.
Stamattina non avrei più smesso di girare, ero carico come una sveglia..sarei tornato indietro e avrei fatto anche il sentiero dell'Adelasia e l'altra metà della PS4 :freeride:.
Sicuramente anche il feeling con voi è sorto subito spontaneo rendendo tutto più facile, per una mattina ci siamo un pò sentiti parte del bosco, come cinghiali che corrono nella faggeta e caprioli che saltano nel verde dei prati.
Molti che hanno girato in questi boschi sono poi tornati e sono ormai habituè di questi monti. Questi sentieri hanno dato emozioni e cementato belle amicizie (spesso benedette con sacrifici umani consistenti in involontari tributi di sangue umano intriso a fango :smile:).
Mi auguro che sia anche con voi così.
Il tuo ringraziamento non può che farmi piacere ma mi era stato più che sufficiente vedere il sorriso stampato sul vostro viso a fine giro e sono io a ringraziarvi perchè è stato un vero piacere accompagnarvi così come è stato bello leggere il tuo emozionante e preciso resoconto sul forum.
A presto!!!
:}}}:
 

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