Ore 8:15 Fuori della finestra della casa di Ferrania un brillante manto di brina ricopre tutti i prati del fondovalle. Il termometro segna -5 ed è forse la prima vera giornata di un inverno mai così mite per la nostra Valbormida.
Ore 8:45 Arrivano il Presidente e Enri le fou, travaso di bike su una sola macchina e partenza per Rocchetta di Cairo dove troviamo ad aspettarci il Lillo, Pecos e i giovani Alberto, Marco e Sughero!
Lillo arriva col Renault Transit-Carro bestiame. Si caricano nel cassone pecorelle e cinghiali e via direzione Mpglie dei Rossi per la prima discesa sul "Sentiero 58" che io amo sempre chiamare "Il Paini" in onore del Trailbuilder Cesare che lo ha tracciato e zappato.
Lungo la discesa il freddo mattutino viene spazzato via dall'adrenalina che ci scorre nelle vene e raggiunta Rocchetta siamo nuovamente pronti per una nuova scorrazzata.
Alternadosi alla guida scendiamo in rapida successione "Pagnazza" (2 volte), "Zecca" (2 volte) con scianca wild-lillo, "Santa Lucia" (bellissmo!), a gran richiesta "Zecca" (Revolution) con Lillo che getta il guanto di sfida al Presidente che lo raccoglie e io dietro a fare da arbitro. Il Presidente raccoglie il guanto e con esso la sfida!. 1, 2, 3, si parte e Lillo, tradito dall'emozione cade alla prima curva in un fragrante letto di foglie. Il Presidente lo infila con una freddezza degna di jack lo squartatore e visto che c'era ancora spazio, perché no...anche l'arbitro si butta dentro all'inseguimento della nuova lepre cinghiale. Lillo si rialza immediatamente e prova a recuperare lo spazio perduto ma nemmeno la sua perfatta conoscenza del percorso da lui stesso tracciato e costruito, gli permette di riagguantare i due fulminei cinghiali che procedono, a ritmo incandescente sfrecciando fra alberi e compressioni.
Presso da vicino il mitico Pres, ma nemmeno un suo lieve errore mi permette di passarlo sullo stretto trail Zecca.
Arriviamo in fondo e con un abbraccio sanciamo il divertimento di questa bellissima discesa, ma soprattutto della nostra profonda amicizia.
Ancora una risalita fino alla partenza del "58", salutiamo le amiche pecorelle mentre, soli cinghiali, attraversiamo pedalando tutta la costiera del Pianlazzo. La risalita al Pilone non è mai stata così faticosa, la fredda aria di tramontana ci taglia le gambe immerse in un letto di foglie. Sulla sinistra il panorama del Monte Rosa illuminato dal sole del tramonto.
Raggiungiamo la vetta del Curlin e dopo una lunga vestizione siamo pronti a percorre, per la prima volta integrale e senza soste il p'Tanazza Integrale. In successione Io, il President ed Enri, lasciamo scorrere le nostre
ruote grasse in questo strano mare fulvo e scricchiolante. Onde di foglie si alzano al cielo mentre, a tutta velocità, percorriamo le parabole del Sentiero Segreto. Dietro di noi sentiamo urla immani e scopriamo che Enri è stato sfidato da un cinghiale (vero!) durante la discesa! Salto delle Streghe, Frullatore, a tutta velocità verso il salto dell'a
Ascensore, 1, 2, 3... parabole e compressioni nella pineta dell'Amore Rock, ex Wall Ride, pontino, crinale di roccette, velocissimo attraversamento sul bordo della dolina Tanazza, passerelle di Boulder Town (solo legno massiccio), Basculante, Castoro, Salto delle Pietre, Oltraggio al Faggio, Vasca da bagno, gobbe del Cinghiale, il fiatone inizia a farsi sentire anche in discesa..ma sospinti dall'adrenalina riusciamo ancora a percorrere pennellando la gimcana ed eccoci arrivati. 420m di D- no stop, di grande divertimento su un trail home made in cinghilatracks, compagnia di veri amici...l'epilogo di una giornata INDIMENTICABILE.
Peccato mancasse qualcuno...