L’articolo ogni tanto è un po’ impreciso, ad esempio si dimentica di dire qual era “la prima”
formula empirica, cioè FCmax=220-età. Molto empirica, tant’è che io sono sempre stato anche più di 15 BPM sopra (ad es. l’anno scorso avrebbe dovuto essere 156, invece ho misurato più di una volta 174 BPM). Del resto scrive anche che la prima sottostimava (per me parecchio) per i “meno giovani” (io poi sono pure fumatore, anche se al momento mi definisco quasi ex, visto che non respiro il toscanello...
).
Questa seconda effettivamente mi sembra molto più equilibrata, ed appunto “sballo” molto meno. Quest’anno ho misurato qualche volta 169 BPM (col vecchio
Garmin) in luogo dei 162/163 che mi darebbe Tanaka.
Al limite, sembra strano che in un anno abbia perso 5 BPM; inoltre dopo il lockdown non sono mai andato oltre i 166 (ma col nuovo 1030...
).
Questo per dire che prima di tutto ci può essere qualche piccola differenza dovuta agli strumenti, e comunque che coll’esercizio qualche piccolo (a volte grande) miglioramento rispetto alla teoria è sempre possibile.
Rispetto all’esempio delle salite lunghe, non sono così sicuro si possa parlare di una media del 10/15% inferiore alla max. Ovviamente intendendosi sul significato di “lungo”. Ci può stare se parliamo di 20/25 minuti, ma nel caso dello Stelvio, ad esempio, credo sia più realistico un dato tra il fondo medio ed il fondo lento, e cioè intorno o superiore al 20% medio in meno...