Terzo giorno: Scolettas e Stau
Il giorno della discordia: La banda disobbedisce al capogita anziano e fa di testa propria. Pagheranno con 3 mesi di muso ed esilio.
Dove andate oggi?
Scolettas e Stau
Ah, bello lì
La colazione fila liscia, anche se fatichiamo a digerire i 40 euro della trattoria della sera prima, con porzioni da esercito. Ma forse non digeriamo il fatto di avere 40 euro in meno.
Boh, poco da dire. Sappiamo che questa sarà la giornata fisicamente più difficile con poco meno di 1900 D+ e ci mettiamo l'animo in pace. Il tempo è brutto e sembra debba piovere da un momento all'altro. Ma oramai siamo in ballo e dobbiamo ballare.
Raccattiamo il genovese e partiamo.
Impareremo che i numeri non vogliono dire niente, abbiamo fatto gite più lunghe ma decisamente meno faticose.
Si parte subito con pendenze decise
E di panorama ce n'è poco, la meta non si vede finchè non ci siamo sotto.
Scopriamo l'acqua calda, ma la strada con tutti i tornanti a strapiombo è uno spettacolo.
Arrivati in cima lo sconforto è dei più totali. Vediamo di fronte a noi e 300 metri più in alto l'altro colle. Ma prima bisogna scendere di almeno 500 metri.
Iniziamo la spettacolare discesa prima scorrevole e poi sempre più ripida e ricca di tornantini. Stampati in fronte vediamo le rampe assassine che ci attendono.
Giunti al fondo siamo scettici: il cielo è sempre più nero e ci guardiamo in faccia a decidere se fermarci un attimo al rifugio o PROseguire. Un tuono decide per noi.
Dopo poco ripartiamo.
Sorvolerò sulla descrizione delle rampe assassine che durano per metà della salita allo stau. Ci spaccano letteralmente in due.
Illuminata dal sole la discesa dello scolettas visto dalla salita per lo stau
La salita fa abbastanza schifo fino a che non inizia la mulattiera militare e allora diversi tratti li ciclo (GLI ALTRI SPINGONO)
Tira un ventaccio maledetto e il meteo pessimo contribuiscono ad accentuare il paesaggio lunare. Mi viene in mente claudio che quando vede le fortificazioni in montagna dice: "Che vita dimmerda"
Per farla breve arrivamo in cima e ci catapultiamo giù in mezzo al filo spinato.
Il sentiero ha dei bei pezzi divertenti ed altri piuttosto impegnativi.
L'ultima foto che ho della giornata è questa
Se penso a tutto quello che c'è stato dopo mi viene la nausea.
Arriviamo alle sette e mezza all'hotel, dopo una discesa che non voleva finire mai. Per una volta avremmo preferito una discesa più corta.
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Andate a letto presto e riposatevi dalla fatica di oggi che domani: Tete de Viraysse!!!
Stay Tuned!!