Che simpatia questi motociclisti...

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Ivan64

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Ti ripeto, non c'è niente di trascendentale.

Nei tratti in cui l'aderenza non è tale da permettere l'avanzamento con i piedi sulle pedane, basta scendere dalla moto e ad accompagnarla a piedi. Resteranno solo il segno dei tasselli e le impronte degli stivali.

Il pretendere di avanzare a tutti i costi fa i danni che segnalate.

Certo è che, in condizioni climatiche estreme (come in questi giorni), si rischia di passare la giornata ad accompagnare la moto piuttosto che a montarla, ed è quindi molto più ragionevole lasciarla in garage.

Scusami, ma di enduro ne ho fatto tanto, 7 ore pure ieri, e non conosco tratti o situazioni dove non si avanza in moto, ma si avanza 'accompagnandola'....magari con la ruota dietro che fa 100kmh si va avanti anche giu dalla moto, ma facendo danni (e fatica) molto maggiori che standoci sopra! Questo è un appunto, sono endurista, ma anche realista!
Gia scritto piu volte ma riscrivo ancora....
I parchi e le zone vietate sono off limits per noi, chi ci va in moto viola la legge e la libertà altrui.
I sentieri percorsi e mantenuti da bikers vanno rispettati, indipendentemente dall'eventuale divieto alle moto, come anche le carraie interpoderali in terra 'molle'.
Se i percorsi e le zone enduro/bikers sono in comune, basta preferire quelli piu accidentati e rocciosi (meno o per nulla percorsi da bikers), e percorrere solo in discesa quelli 'mollicci'....non si risolve il problema, ma lo si limita un bel pò!
Alternare il piu possibile i percorsi.
Qualche volta, andare a fare manutenzione ai sentieri!
E qualche volta, quando è troppo bagnato, lasciare la moto in garage (o andare a girare in qualche pista da cross o in qualche cava abbandonata)!
 
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motoalp

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Scusami, ma di enduro ne ho fatto tanto, 7 ore pure ieri, e non conosco tratti o situazioni dove non si avanza in moto, ma si avanza 'accompagnandola'....magari con la ruota dietro che fa 100kmh si va avanti anche giu dalla moto, ma facendo danni (e fatica) molto maggiori che standoci sopra! Questo è un appunto, sono endurista, ma anche realista!

Quando parlo di enduro, ti assicuro che so di cosa parlo.

Quando la pendenza è tanta, il fondo è fangoso e non si riesce a stare in piedi perché si avanza a passo d'uomo, è inutile dare gas e zompettare con i piedi come un bambino sul seggiolone; sicuramente si avanza, come dici tu, ma si sotterra l'endurista che segue sotto una colata di fango.

Mi capita spesso di scendere dalla moto proprio per evitare queste situazioni: tenendo il minimo, in prima marcia e parzializzando la frizione, ti assicuro che con una leggera spinta piano piano si sale, e la ruota non slitta, proprio perché non c'è nemmeno bisogno di accelerare!

Certo è che i campioni, dalla moto, non scendono mai...


I parchi e le zone vietate sono off limits per noi, chi ci va in moto viola la legge e la libertà altrui.

Sul rispetto dei parchi siamo perfettamente d'accordo.

Ti ricordo solo che, anche nella tua Regione, le "zone vietate" corrispondono al 100% del territorio fuoristrada, quindi anche tu, ogni volta che metti le ruote su un tratturo, stai violando la legge... e la libertà altrui (?).


I sentieri percorsi e mantenuti da bikers vanno rispettati, indipendentemente dall'eventuale divieto alle moto, come anche le carraie interpoderali in terra 'molle'. Se i percorsi e le zone enduro/bikers sono in comune, basta preferire quelli piu accidentati e rocciosi (meno o per nulla percorsi da bikers), e percorrere solo in discesa quelli 'mollicci'....non si risolve il problema, ma lo si limita un bel pò! Alternare il piu possibile i percorsi. Qualche volta, andare a fare manutenzione ai sentieri! E qualche volta, quando è troppo bagnato, lasciare la moto in garage (o andare a girare in qualche pista da cross o in qualche cava abbandonata)!

Anche su queste "norme" di comportamento credo siamo tutti d'accordo.
 

Ivan64

Biker superis
Ti ricordo solo che, anche nella tua Regione, le "zone vietate" corrispondono al 100% del territorio fuoristrada, quindi anche tu, ogni volta che metti le ruote su un tratturo, stai violando la legge... e la libertà altrui (?).

In Emila Romagna non mi risulta ci siano divieti generici o particolari per il fuoristrada, salvo rare ordinanze comunali, per cui per ora sono in regola.
 

motoalp

Biker serius
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E allora come si può evitare questi danni?

La domanda è ben posta, ma ne abbiamo già parlato.

E rispondo nuovamente: vietando l'accesso alle enduro laddove il problema si manifesta, istituendo licenze apposite come si è fatto con la caccia, effettuando 'sti benedetti controlli sulla regolarità dei mezzi da enduro.


Il problema è che gente come te sugli enduro e che hanno rispetto sull'ambiente ce ne sono un 10%

Che siamo solo il 10% lo dici tu, ma sicuramente la questione cambia da zona a zona, perché da me non si vedono gli scempi da voi citati.


a discapito dei sentieri e da chi ne usufruisce da prima che uscissero fuori questi problemi.

L'enduro (una volta detto regolarità) è una pratica che esiste da almeno 50 anni, cioè da ben prima che uscissero fuori questi problemi. Ti posso dire anche che qui, fino a 15 anni fa, i praticanti erano almeno il doppio.

Se il problema è uscito recentemente, come hai osservato tu, significa che è cambiato qualcosa da punto di vista culturale, o da quello tecnico.

Ma non si tratta meramente di una questione di cavalli, perché ricordo 20 anni fa i cari TT 600, più potenti di molte enduro attuali e ben più pesanti.
 

ZioTeddy

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Che siamo solo il 10% lo dici tu, ma sicuramente la questione cambia da zona a zona, perché da me non si vedono gli scempi da voi citati.

Il 10% è un dato che fai benissimo a dubitare.... peccato che normaòmente lungo i sentieri che abitualmente frequento, gli idoti con i motori che amano aprire gas ce ne sono forse di più del 90%... ma non voglio riaprire polemiche da bar, indi x cui mi fermo quì.


L'enduro (una volta detto regolarità) è una pratica che esiste da almeno 50 anni, cioè da ben prima che uscissero fuori questi problemi. Ti posso dire anche che qui, fino a 15 anni fa, i praticanti erano almeno il doppio.

Se il problema è uscito recentemente, come hai osservato tu, significa che è cambiato qualcosa da punto di vista culturale, o da quello tecnico.

Ma non si tratta meramente di una questione di cavalli, perché ricordo 20 anni fa i cari TT 600, più potenti di molte enduro attuali e ben più pesanti.
Il problema non è uscito recentemente... è che va via peggiorando anno dopo anno, anche xchè le limitazioni ai mezzi motorizzati ci sono già da un bel pezzo, il che vuol dire che prima di essere state introdotte queste norme il problema lo si avvertiva moooolto prima (se no xchè si sarebbero fatte). Senza contare che chi ha passione vera per la montagna, sta piano piano scomparendo e con essa scompare chi protraeva le manutenzioni ai percorsi eliminando tal volta quei disagi arrecati anche dai mezzi motorizzati. Problemi culturali esistono, come problemi oggettivi: ridurre l'impatto è praticamente impossibile se non si eliminano i mezzi e le persone con cui li si crea. Come ti ho già detto sopra di persone come te ne conosco ben poche che usano l'enduro in maniera consapevole e ancor meno persone che mantengono determinati fondi come lo sono stati nei tempi.
 

motoalp

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In Emila Romagna non mi risulta ci siano divieti generici o particolari per il fuoristrada, salvo rare ordinanze comunali, per cui per ora sono in regola.

Ti sbagli di grosso.

Delibera di Giunta Regionale Emilia Romagna n° 182 del 31/01/1995:
http://79.4.189.106/pdf/Tutela%20dell%27%20Ambientale/Incendi%20boschivi/DGR.182-95%20Polizia%20Forestale.pdf


Ti riporto parte dell'articolo 81, che si trova a pagina 47:

NORME PER IL TRANSITO DEI VEICOLI A MOTORE
81 - Transito dei veicoli a motore sulle strade e piste forestali e sulla viabilità poderale ed interpoderale.

Sulle strade e piste forestali e su quelle poderali ed interpoderali è consentito esclusivamente il transito dei mezzi motorizzati per lo svolgimento delle attività agro-silvopastorali
, di servizio e/o vigilanza, per il trasporto di materiale occorrente per la realizzazione di opere pubbliche e per la sistemazione idrogeologica, per attività di soccorso e di protezione civile, nonché ai proprietari ed affittuari di fondi.


Il contenuto è sostanzialmente identico alla legge regionale approvata qualche anno fa dalla Regione Lombardia sulla normativa forestale, per la cui violazione in tema di circolazione è prevista una sanzione di 103 euro.

Quindi anche tu, come me, circoli sempre e comunque in zona vietata.
 
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motoalp

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Problemi culturali esistono, come problemi oggettivi: ridurre l'impatto è praticamente impossibile se non si eliminano i mezzi e le persone con cui li si crea.

Bene: che i comuni dei territori interessati dal problema vietino il transito sui percorsi che sono danneggiati, e facciano rispettare tale divieto.

Intanto, io chiederò alla mia Regione di modificare la legge regionale relativa alla circolazione fuoristrada, ed ai comuni della mia valle di autorizzare la circolazione fuoristrada in via ufficiale, anche se non ce ne sarebbe bisogno.
 

Tonweya

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Ti sbagli di grosso.

Delibera di Giunta Regionale Emilia Romagna n° 182 del 31/01/1995:
[url]http://79.4.189.106/pdf/Tutela%20dell%27%20Ambientale/Incendi%20boschivi/DGR.182-95%20Polizia%20Forestale.pdf[/URL]


Ti riporto parte dell'articolo 81, che si trova a pagina 47:

NORME PER IL TRANSITO DEI VEICOLI A MOTORE
81 - Transito dei veicoli a motore sulle strade e piste forestali e sulla viabilità poderale ed interpoderale.

Sulle strade e piste forestali e su quelle poderali ed interpoderali è consentito esclusivamente il transito dei mezzi motorizzati per lo svolgimento delle attività agro-silvopastorali, di servizio e/o vigilanza, per il trasporto di materiale occorrente per la realizzazione di opere pubbliche e per la sistemazione idrogeologica, per attività di soccorso e di protezione civile, nonché ai proprietari ed affittuari di fondi.


Il contenuto è sostanzialmente identico alla legge regionale approvata qualche anno fa dalla Regione Lombardia sulla normativa forestale, per la cui violazione in tema di circolazione è prevista una sanzione di 103 euro.

Quindi anche tu, come me, circoli sempre e comunque in zona vietata.
Aggiungo un particolare: nella mia zona la Comunità Montana, adesso non più esistente, aveva tabellato regolarmente tutte le strade sulle quali i mezzi motorizzati non potevano circolare: palo cementato al suolo con regolare segnale stradale. Nel giro di 3 - 4 mesi TUTTI i segnali sono stati divelti e fatti sparire, quindi attualmente non c'è segnalazione e controllo.
 

ZioTeddy

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Aggiungo un particolare: nella mia zona la Comunità Montana, adesso non più esistente, aveva tabellato regolarmente tutte le strade sulle quali i mezzi motorizzati non potevano circolare: palo cementato al suolo con regolare segnale stradale. Nel giro di 3 - 4 mesi TUTTI i segnali sono stati divelti e fatti sparire, quindi attualmente non c'è segnalazione e controllo.
Sicuramente li hanno cavati biker e/o trekker....:omertà:
 

Ivan64

Biker superis
Ti sbagli di grosso.

Delibera di Giunta Regionale Emilia Romagna n° 182 del 31/01/1995:
[url]http://79.4.189.106/pdf/Tutela%20dell%27%20Ambientale/Incendi%20boschivi/DGR.182-95%20Polizia%20Forestale.pdf[/URL]


Ti riporto parte dell'articolo 81, che si trova a pagina 47:

NORME PER IL TRANSITO DEI VEICOLI A MOTORE
81 - Transito dei veicoli a motore sulle strade e piste forestali e sulla viabilità poderale ed interpoderale.

Sulle strade e piste forestali e su quelle poderali ed interpoderali è consentito esclusivamente il transito dei mezzi motorizzati per lo svolgimento delle attività agro-silvopastorali
, di servizio e/o vigilanza, per il trasporto di materiale occorrente per la realizzazione di opere pubbliche e per la sistemazione idrogeologica, per attività di soccorso e di protezione civile, nonché ai proprietari ed affittuari di fondi.


Il contenuto è sostanzialmente identico alla legge regionale approvata qualche anno fa dalla Regione Lombardia sulla normativa forestale, per la cui violazione in tema di circolazione è prevista una sanzione di 103 euro.

Quindi anche tu, come me, circoli sempre e comunque in zona vietata.

Molto ambigua la cosa..... ho letto si e no il 10% del documento poi mi son perso (siamo in italia e i documenti ufficiali sono scritti in arabo), ma pare faccia riferimento ad aree parco, aree sottoposte a dissesto idrogeologico e cose simili.....e si appoggia ad un paio di "Regio Decreto" del 1926! Se fosse veramente vietato ovunque la pratica del fuoristrada, la Forestale ne sarebbe a conoscenza, invece non ne sa nulla!
PS: definizione di strade e piste forestali -
Sentiero - larghezza inferiore a 1.20mt
Mulattiera - larghezza inferiore a 2.5mt
Piste camionabili - larghezza di 3-4mt
Piste camionabili principali- larghezza di 5-6mt, minima di 3.5mt

....la cosa mi fa un pò ridere....

Seguo da anni discussioni sulla legalità dell'enduro sul forum di soloenduro, e da quel che ho letto, in ER per ora siamo a posto salvo, come ho scritto sopra, divieti imposti da comuni o comunità montane.
Il documento da te citato, sebbene ufficiale, è (per me) ambiguo, e sconosciuto (o ritenuto non applicabile) a GF e GEV!
 

sembola

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Visto che non parliamo del Vangelo e dell'investitura divina non ne parla più nessuno, ognuno fa le sue scelte, e se viola la legge sa a cosa va incontro.

Nel caso specifico, accettare questa legge significherebbe accettare la morte dell'enduro dall'oggi al domani, e io questo non lo accetto. Non sarò io il fesso a restare a casa mentre gli idioti possono continuare a viaggiare senza targa, distruggendo indisturbatamente i percorsi.

Ognuno risponde delle proprie scelte.

Ti auguro che nessuno ti presenti mai il conto: nè da parte di chi ha il compito tanto vituperato di far rispettare le regole, nè da chi ritiene a sua volta di fare cosa buona e giusta a farle rispettare senza ricorrere alle istituzioni. In entrambi i casi spero che non ti sentiremo gridare allo scandalo. :spetteguless:


Sicuramente li hanno cavati biker e/o trekker....:omertà:
I motoscafisti, SONO STATI I MOTOSCAFISTI!!!! :smile:
 

egghy

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I motoscafisti, SONO STATI I MOTOSCAFISTI!!!! :smile:[/QUOTE]

sono stati dei delinquenti arroganti con nessun rispetto delle cose altrui.
se erano a cavallo di trattori, biciclette o moto, forse è secondario
 

motoalp

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la Comunità Montana, adesso non più esistente, aveva tabellato regolarmente tutte le strade sulle quali i mezzi motorizzati non potevano circolare: palo cementato al suolo con regolare segnale stradale.

Ok. Per caso ricordi esattamente qual era il cartello stradale in questione?


Sicuramente li hanno cavati biker e/o trekker....:omertà:

O magari potrebbe essere stato il proprietario di un terreno, ignaro di essere escluso da tale divieto, che voleva raggiungere il suo campo con la sua vecchia jeep, magari uno di quelli che abitualmente tira il fil di ferro da un albero all'altro per abbattere gli enduristi che passano.
 

motoalp

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Proprio stamane sono stato aiutato da due ragazzi del Corpo Forestale dopo che, in sella alla mia moto, sono sprofondato in almeno 90 cm di neve fresca lungo una strada forestale non ripulita, faticando non poco ad uscirne.

Dopo aver estratto il mio trabicolo, ho seguito il loro fuoristrada sino ad un rifugio, recentemente ristrutturato con pesanti lavori di ammodernamento.

Dopo aver offerto loro un amaro (che mi è sembrato il minimo), ho potuto notare come nel rifugio fossero presenti una quindicina di bikers, saliti di sicuro dall'altra strada sterrata, regolarmente battuta dallo spazzaneve.

Ed ho pensato: eccoli, staranno parlando di quel delinquente al bancone, che con la sua moto inquina il bosco viaggiando sui sentieri innevati.

Alla fine mi sono messo a ridere, pensando a quanto era costato in termini "ambientali" costruire quel rifugio dove gli eco-bikers stavano bevendo il the, agli alberi abbattuti per tracciare linea elettrica e fognatura, alle decine di milanesi che risalgono la montagna ogni domenica con i loro SUV da oltre 2000 cc, al fracasso della gente che pranza all'aperto in estate.

Alla fine quando ho rivisto la mia moto mi è sembrata una bicicletta.
 

motoalp

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Molto ambigua la cosa..... ho letto si e no il 10% del documento poi mi son perso (siamo in italia e i documenti ufficiali sono scritti in arabo), ma pare faccia riferimento ad aree parco, aree sottoposte a dissesto idrogeologico e cose simili...

No, se leggi bene l'estratto in questione non è legato ad aree speciali, ma parla di strade e piste forestali in generale.


Seguo da anni discussioni sulla legalità dell'enduro sul forum di soloenduro, e da quel che ho letto, in ER per ora siamo a posto salvo, come ho scritto sopra, divieti imposti da comuni o comunità montane.
Il documento da te citato, sebbene ufficiale, è (per me) ambiguo, e sconosciuto (o ritenuto non applicabile) a GF e GEV!

Questo è vero, anche nella mia regione, dove la legge è sostanzialmente identica, la guardia forestale ignora in pratica questa regola, anche perché probabilmente nessuno ha dato indicazioni precise perché venisse applicata.

Al contrario miei amici dell'erbese sono stati multati dalla stessa Forestale in zone non espressamente vietate, in ottemperanza della legge regionale.

Successivamente hanno fatto ricorso sul solito discorso dell'incompatibilità della legge regionale con il CdS; le tre persone multate nella stessa occasione hanno aperto la pratica in tempi diversi, ed il risultato è che due hanno avuto l'annullamento della contravvenzione, mentre uno no.

La chiarezza regna sovrana.
 

Tonweya

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Ok. Per caso ricordi esattamente qual era il cartello stradale in questione?
Una tabella bianca rettangolare, dimensioni circa 50 x 100, con in alto il divieto di transito (rotondo bianco col bordo rosso) e sotto la scritta che più o meno diceva "per tutti i veicoli a motore eccetto gli autorizzati"
 

ZioTeddy

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O magari potrebbe essere stato il proprietario di un terreno, ignaro di essere escluso da tale divieto, che voleva raggiungere il suo campo con la sua vecchia jeep, magari uno di quelli che abitualmente tira il fil di ferro da un albero all'altro per abbattere gli enduristi che passano.
Sono i primi ad avere i permessi di accesso alle strade interdette ai mezzi motorizzati... mi sembra abbastanza fantascientifica come supposizione!
Alla fine mi sono messo a ridere, pensando a quanto era costato in termini "ambientali" costruire quel rifugio dove gli eco-bikers stavano bevendo il the, agli alberi abbattuti per tracciare linea elettrica e fognatura, alle decine di milanesi che risalgono la montagna ogni domenica con i loro SUV da oltre 2000 cc, al fracasso della gente che pranza all'aperto in estate.
Su questo sono daccordo e no... magari se non c'era il rifugio le GF manco passavano a soccorrerti. Magari passavano lo stesso.... Magari quel rifugio è stato messo per dare una mano a chi ha bisogno di un riparo e lì attorno non ce ne era un altro. Magari no.... Quello che è innegabile è che qualsiasi tipo di struttura o antropizzazione è IMO un vero pugno al fegato in un aspetto ambietale/visivo, ma xò c'è anche da dire che queste strutture servono (e non poco...) come punto d'appoggio per problemi che riguardano la sicurezza in primis e fanno sì che determinate attività legate alla montagna possano partire o ripartire. Come abbiamo ampiamente parlato in questo topic, l'abuso della montagna è inacettabile! Ha delle regole e che bisogna rispettare! Facile guardare la pagliuzza nell'occhio altrui, mentre non si nota la trave che è nel proprio occhio....:medita:
 

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Non c'è alcuna incompatibilità tra leggi regionali in materia di ambiente a Codice della Strada. Come ho già spiegato altre volte, il Titolo V della Costituzione assegna alle Regioni competenza esclusiva su alcuni argomenti, tra cui la tutela ambientale ed il turismo: è questo tra l'altro il motiivo per cui una ipotetica legge nazionale per autorizzare l' "escursionismo a motore" sarebbe incostituzionale.
Le aree di divieto devono però essere segnalate, altrimenti è possibile un ricorso avverso le sanzioni con ottime probabilità di successo. Probabilmente è questo il motivo della "poca chiarezza", in alcuni casi si è riusciti a dimostrare la mancanza di segnalazione ed in altri no, oppure, più semplicemente, alcuni giudici di pace si sono fidati della parola dei ricorrenti magari in assenza della controparte (cosa che capita praticamente quasi sempre). E visto che i cartelli son facili da far sparire, c'è chi lo fa anche per questo.

Per quanto riguarda l'impatto del rifugio a me sembra il solito "benaltrismo". Solo in Italia la presenza di un "male peggiore" rappresenta un'autoassoluzione di chi compirebbe un "male minore": fermo restando che almeno in questo caso quale sia il male minore e quello maggiore è tutto da dimostrare.

Nei paesi civili, per esempio in Alto Adige (che nonostante i confini è in Europa, e non in Italia), dove con la moto non ci si può andare non ci va nessuno, e basta. Questione di civiltà...
 
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Le aree di divieto devono però essere segnalate, altrimenti è possibile un ricorso avverso le sanzioni con ottime probabilità di successo.

per il Piemonte, il 'nuovo' regolamento attuativo della legge che regola la circolazione su sentieri ha espressamente chiarito che, essendo il divieto relativo a tutti i sentieri, quindi generalizzato e diffuso, non è necessaria segnalazione e affissione di cartelli di divieto.
 

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per il Piemonte, il 'nuovo' regolamento attuativo della legge che regola la circolazione su sentieri ha espressamente chiarito che, essendo il divieto relativo a tutti i sentieri, quindi generalizzato e diffuso, non è necessaria segnalazione e affissione di cartelli di divieto.

E' un'opinione dei legislatori regionali, che potrebbe essere considerata da qualche giudice di pace appunto un'opinione, e per giunta non in linea con i principi giuridici ;-)

Ripeto, sul fatto che le Regioni possano legiferare in merito non c'è alcun dubbio. Trovo invece difficile che si possa sanzionare un comportamento senza delimitare con precisione le circostanze. Voglio dire che un sentiero è facilmente definibile (il CdS ne dà una definizione abbastanza chiara), ma cosa distingue una pista forestale da una silvo-forestale da una normale sterrata?
 
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