Fermo restando che se tu hai diritto di giudicare un rifugio di "devastante impatto ambientale" non vedo perchè ad altri possa essere impedito di avere la stessa opinione delle moto nei boschi.
Infatti... chi te lo impedisce?
Diventa difficile ragionare in maniera sensata di fronte a determinati argomenti. La sensazione è che si tenti di deviare l'attenzione dall' indifendibile e buttarla in gazzarra, cosa tanto italiana quanto poco produttiva.
Non sono certo io che ho tentato più volte di mandare in gazzarra questa discussione, per evitare di confrontarsi sulle questioni che pongo.
Il tuo continuo scandalizzarti, come se fosse scontato che la tua visione sia quella corretta, mi pare abbastanza infantile, perché se apri la porticina di casa tua puoi trovare decine di posizioni diverse su qualsivolgia argomento.
Se hai voglia di discutere fallo, altrimenti non ti costringe nessuno.
Sostenere che un "rifugio" sia stato costruito per soddisfare le "esigenze del cicloturismo montano" dimostra che si sta parlando a vanvera di cose che non si conoscono.
Stiamo parlando di un rifugio che frequento da quando avevo i denti da latte, quindi conosco l'argomento decisamente meglio di te. O sbaglio?
Potrei accusarti io di parlare a vanvera, ma non lo faccio.
Essendo la mountain bike ed il trekking molto radicati nel mio territorio, ben più dell'enduro, il rifugio è stato
ristrutturato con un occhio di riguardo verso tali attività. Ti dirò di più: l'interno del rifugio è tappezzato di locandine che offrono pacchetti di soggiorno ed escursioni per le mtb.
Infatti
la quasi totalità dei soggiornanti nel rifugio-albergo in estate sono biker o trekker in vacanza che raggiungono il rifugio in auto, per poi muoversi nei giorni successivi sui percorsi indicati loro dalle
guide.
Qui la mtb è sport di massa, mentre l'enduro è di nicchia, soprattutto locale.
Stante così la situazione, che conosco molto bene, credo sia abbastanza evidente che
l'eliminazione del turismo ciclistico ridurrebbe l'impatto umano sulle mie montagne molto più che l'eliminazione delle moto, proprio per gli enormemente maggiori numeri messi in campo.
Allo stesso tempo, nonostante la presenza di cotanti turisti "puliti", nessuna associazione si è mai mossa per vietare la presenza delle moto sui percorsi.
Farlo sarebbe un classico esempio di benaltrismo.