Che simpatia questi motociclisti...

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motoalp

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a me mentre pedalo respirare l'aria che uno in moto o in auto mi OBBLIGA a respirare a pieni polmoni mentre mi supera fa schifo, scusa la schiettezza!

Ci sono effettivamente moto che fanno troppo fumo, perché la carburazione è fatta male, e ciò non dovrebbe essere. Comunque la moto ti supera e poi sparisce. In questo basterebbe un pò di tolleranza, quella che hanno anche i pedoni (ad esempio) quando si scansano per far passare te in bici.


E sostener che i rumori non arrecano fastidio alla fauna è sintomo di ignoranza nei confronti di un ambiente che...forse in moto si vede troppo velocemente per potere apprezzare e conoscere!

Danno "fastidio" agli animali anche i rumori causati dalle molte persone che frequentano i rifugi nei quali ti fermi a fare sosta durante le tue pedalate, o anche dai mezzi che portano le merci al rifugio. Senza contare l'impatto ambientale della costruzione del rifugio, delle linee elettriche, ecc...

Si potrebbe dire che un rifugio in quota, della sua costruzione alla sua piena attività, ha un impatto sull'ambiente e sulla fauna pari al passaggio di decine e decine (se non centinaia) di moto... allora chiudiamo anche i rifugi?

Io penso che si tratti solo di trovare la giusta misura.
 

motoalp

Biker serius
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Allo stesso modo gli enduristi (o perlomeno una parte di essi) a furia di "rompere le balle" al 90 % della popolazione (chi si vede i sentieri distrutti, chi si vede invadere la proprietà privata, chi non ne sopporta i rumori, chi la puzza dei gas, chi...) si vedranno proibita qualsiasi attività su tutto il territorio e la repressione verrà intensificata.

Come ho già detto più indietro, vietare l'enduro a tutti perché alcuni fanno danni (modo di operare molto diffuso, anche a danno delle mountain bike) dimostra solo incapacità (o non volontà) di attivarsi per arginare i problemi.

Come se si vietasse anche il trekking perché ci sono alcuni imbecilli che lasciano chili e chili di rifuti sui prati durante le loro passeggiate.
 

motoalp

Biker serius
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ignoranza nei confronti di un ambiente che...forse in moto si vede troppo velocemente per potere apprezzare e conoscere!

Ti assicuro che ci sono appassionati di enduro, trial o motoalpinismo anche tra le guardie forestali, gli iscritti al Wwf, gli aderenti al FAI, i laureati ambientali, gli alpini, i trekker e anche i biker... quindi non certo gente che non conosce o disprezza l'ambiente.

Evidentemente tu non riesci a capire cosa ci sia di bello dell'affrontare la montagna in moto, e quindi hai sviluppato lo stereotipo del motociclista brutto, sporco e ignorante... però resta puramente una cosa personale.

Ho sentito spesso alcuni dire che chi va in moto in montagna lo fa per evitare la fatica di raggiungere tali posti con le proprie forze; è opinione molto diffusa, ma allo stesso tempo molto superficiale ed anche ignorante.


Fare enduro o trial non è come andare in jeep; i movimenti che si effettuano in sella per redistribuire i pesi, contrastare le accelerazioni o assorbire i sobbalzi, richiedono un notevole dispendio di energie, e chi pratica questo sport sa che è impossibile senza un minimo allenamento fisico.

Certo è un'attività anaerobica (a differenza del ciclismo), ma la sollecitazione sui quattro arti è notevole. Altro che non far fatica.

Gestire il comportamento della moto sullo sconnesso, superarne gli ostacoli, la velocità di percorrenza... sono lo cose che piaciono al motociclista. Il fatto che qualcuno non le capisca (il che è lecito) non significa che l'enduro non sia un vero sport o sia un'attività grossolana ed ignorante.
 

Teo66

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Cari bikers,
sono un abitante del basso Lago di Como, e possiedo da anni una casetta a 700 mslm con un po' di terreno attorno, compreso un piccolo tratto di un sentiero molto frequentato. Da sempre frequento questi boschi pieni di sterrate, mulattiere e sentieri (Val d'Intelvi, Val di Muggio, Senagra e Cavargna) a volte a piedi, a volte in mountain bike, a volte sul mio piccolo 4x4, a volte con due vecchie moto (un trial e un enduro, targate).

La presenza di moto nei boschi qui è sempre stata una costante; non è esagerata, ma è comunque notevole. I segni del passaggio delle moto ci sono, a volte molto visibili, a volte meno; eppure, anche dove i segni sono abbastanza evidenti, non ho mai incontrato difficoltà a passare con la mtb, anche perché certi ostacoli la bici se li mangia... e se avessi voluto un percorso perfettamente liscio non pedalerei in montagna.

Ci sono ragazzini in sella ai loro 2 tempi fumanti che devastano il mio prato schizzando melma dappertutto; normalmente intimo loro di smetterla, mentre una volta li ho addirittura inseguiti in sella alla mia moto. Altre volte passano gruppetti di ragazzi, motorizzati e non, che mi conoscono, e si fermano a fare due chiacchiere e bere qualcosa da me.

Che io sia a piedi, in bici o in moto, saluto e vengo salutato da tutti, ivi compresi "quadder" e guardie forestali; se un motociclista o un ciclista mi crea pericolo, lo mando a cagare. C'è qualche divieto in giro, ma poca roba; nessuno si è mai sognato di vietare in generale le moto qui, in quanto la convivenza tutto sommato è di buon livello. Siamo un'isola felice.

Se non fosse che, come ho scoperto qualche anno fa, tutto questo non dovrebbe esistere perché un regolamento della Regione Lombardia, nato in qualche palazzo di Milano, vieta in qualsiasi caso la circolazione motorizzata su tutte le strade a fondo naturale.

Cosa dovrei/dovremmo fare? Smettere da oggi a domani di vivere la montagna come l'ho sempre vissuta, senza fare mai danni? Smettere di usare sentieri e strade, che io stesso mantengo, per una decisione di qualche psuedo-ambientalista (a caccia di consenso) di centro Milano?

Io ho sempre circolato con targa e assicurazione, nonostante sul trial la targa mi abbia spesso creato pericoli fisici. Se una guardia forestale o qualche volontario ambientale in cerca di protagonimo dovesse farmi pervenire una multa, io faccio sparire la targa (ed il bollo regionale ) da oggi a domani, e non ci sarà più verso di acciuffarmi.

Siamo tutti grandi abbastanza per decidere delle nostre azioni in base ai rischi che corriamo. Se vogliono la guerra, la faremo. Per ora sembra di no.

Fammi capire, io dovrei essere l'unico a beccarsi la multa in quanto la forestale non è in grado di fermare chi fa più danni di me e viaggia senza targa?

Devo essere il capro espiatorio di chi ha il dente avvelenato con le moto (giustamente o meno) ed è frustrato perché non riesce mai a prendere la targa di nessuno? Io la targa la ho tutt'ora, ma non sono scemo del tutto.

Come ho già detto più indietro, vietare l'enduro a tutti perché alcuni fanno danni (modo di operare molto diffuso, anche a danno delle mountain bike) dimostra solo incapacità (o non volontà) di attivarsi per arginare i problemi.

Come se si vietasse anche il trekking perché ci sono alcuni imbecilli che lasciano chili e chili di rifuti sui prati durante le loro passeggiate.

Quoto qualche tuo messaggio, rileggi, rifletti e trai le tue conclusioni.
A me sembra che vi scaviate la fossa da soli...
 

monorotula

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Ti assicuro che ci sono appassionati di enduro, trial o motoalpinismo anche tra le guardie forestali, gli iscritti al Wwf, gli aderenti al FAI, i laureati ambientali, gli alpini, i trekker e anche i biker... quindi non certo gente che non conosce o disprezza l'ambiente.

Evidentemente tu non riesci a capire cosa ci sia di bello dell'affrontare la montagna in moto, e quindi hai sviluppato lo stereotipo del motociclista brutto, sporco e ignorante... però resta puramente una cosa personale.
...

Il fatto che vi siano iscritti al WWF che praticano il "motoalpinismo" non vuol dire che l'attività sia compatibile con la salvaguardia dell'ambiente ma che forse i soggetti in questione hanno sbagliato associazione. Non mi pare che l'esempio possa contribuire alla discussione.

La sensibilità all'ambiente è in effetti una questione personale: per te è normale portare il tuo monocilindrico, o meglio farti portare da lui ovunque riesca a farlo, io mi sento in imbarazzo quando in auto mi inoltro in qualche stradina asfaltata che si inerpica attraverso i boschi.
 

marzia

Modera_i_tour?
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Ti assicuro che ci sono appassionati di enduro, trial o motoalpinismo anche tra le guardie forestali, gli iscritti al Wwf, gli aderenti al FAI, i laureati ambientali, gli alpini, i trekker e anche i biker... quindi non certo gente che non conosce o disprezza l'ambiente.

Evidentemente tu non riesci a capire cosa ci sia di bello dell'affrontare la montagna in moto, e quindi hai sviluppato lo stereotipo del motociclista brutto, sporco e ignorante... però resta puramente una cosa personale.

Ho sentito spesso alcuni dire che chi va in moto in montagna lo fa per evitare la fatica di raggiungere tali posti con le proprie forze; è opinione molto diffusa, ma allo stesso tempo molto superficiale ed anche ignorante.


Fare enduro o trial non è come andare in jeep; i movimenti che si effettuano in sella per redistribuire i pesi, contrastare le accelerazioni o assorbire i sobbalzi, richiedono un notevole dispendio di energie, e chi pratica questo sport sa che è impossibile senza un minimo allenamento fisico.

Certo è un'attività anaerobica (a differenza del ciclismo), ma la sollecitazione sui quattro arti è notevole. Altro che non far fatica.

Gestire il comportamento della moto sullo sconnesso, superarne gli ostacoli, la velocità di percorrenza... sono lo cose che piaciono al motociclista. Il fatto che qualcuno non le capisca (il che è lecito) non significa che l'enduro non sia un vero sport o sia un'attività grossolana ed ignorante.

ci riprovo: il concetto non è bandire le moto e i motociclisti dalla faccia della terra, ma evitare che vadano dove non possono o dove possono fare danni!

ad ogni modo, la scorsa settimana mi sono trovata a scendere da un noto sentiero della zona (a lungo promosso per uso in mtb, riscoperto e sistemato dopo anni di abbandono - si tratta peraltro di sentiero militare), immediatamente dopo una gara di trial da 350 partecipanti.
ho percorso un sentiero che avevano appena risalito ed uno dopo la loro discesa.
quello che ho visto è stato in entrambi i casi davvero pauroso: in alcuni tratti il terreno ha ceduto e l'impressione era quella di aver a che fare con una piccola frana. solchi profondi e radici all'aria un po' ovunque.
in altri tratti alcuni trialisti hanno tagliato i tornanti nel bosco creando solchi molto profondi, in attesa della prima pioggia per convertirli in ruscelli.

ho anche chiesto educatamente a qualche ritardatario come mai qualcuno avesse tagliato e come mai gli fosse consentito farlo in gara! "sono i primi che hanno fretta" mi è stato risposto. tutto normale pare..

gli organizzatori delle gare devono peraltro fare una fidejussione (per legge regionale) per garantire il ripristino post manifestazione, ma dubito fortemente che i danni di cui parlo possano esser agevolmente sanati (se mai qualcosa verrà fatto..). mi sono ripromessa di andare a controllare.
ad ogni modo questo è l'ennesimo esempio di come il problema di cui qui si sta discutendo sia reale e non frutto delle nostre menti perverse...

detto ciò non pretendo di cambiare la tua idea e la tua passione, ma magari prova a riflettere sul dove è meglio praticarla.

ps credo che l'erosione dei sentieri sia solo uno dei danni che le moto possono provocare in montagna. il disturbo alla fauna mi resta sempre molto a cuore..
 

ZioTeddy

Biker grossissimus
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Fugnò
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Mi ero ripromesso che non avrei + scritto in questa discussione ma faccio uno strappo alla regola in quanto volevo fare i complimenti a quel motocrossista che è risalito sul Tremalzo dai Fortini sabato verso le 16.00 con la targa completamente coperta da nastro isolante! Bravo!
Se per qualche motocrossista esperto e navigato come dice di esserlo su questi percorsi non creano danni o problemi alla natura o ad altrui, volevo ricordare che in questa lunga e bellissima salita c'è una traccia battuta lungo la strada ghiaiata che consente un'ottima trazione alle gomme della MTB, cosa che è stata completamente non considerata da questo bravissimo motocrossista. Oltremodo in una giornata dove tra MTB e pedoni, il Tremalzo risultava affollato. Spero solo che le GF dopo che io e un tipetto tedesco li hanno contattati telefonicamente, gli abbiano dato un premio per la sua bravura ed intelligenza.
 

Teo66

Biker Cazzaribus
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Mi ero ripromesso che non avrei + scritto in questa discussione ma faccio uno strappo alla regola in quanto volevo fare i complimenti a quel motocrossista che è risalito sul Tremalzo dai Fortini sabato verso le 16.00 con la targa completamente coperta da nastro isolante! Bravo!
Se per qualche motocrossista esperto e navigato come dice di esserlo su questi percorsi non creano danni o problemi alla natura o ad altrui, volevo ricordare che in questa lunga e bellissima salita c'è una traccia battuta lungo la strada ghiaiata che consente un'ottima trazione alle gomme della MTB, cosa che è stata completamente non considerata da questo bravissimo motocrossista. Oltremodo in una giornata dove tra MTB e pedoni, il Tremalzo risultava affollato. Spero solo che le GF dopo che io e un tipetto tedesco li hanno contattati telefonicamente, gli abbiano dato un premio per la sua bravura ed intelligenza.

Speriamo un ricco premio :il-saggi:
 

resina65

Biker grossissimus
18/5/06
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imperia
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Quello che volevo dire io è che almeno dalle mie parti gli enduristi non rovinano niente (e da quello che deduca a differenza che dalle vostre parti) e ovviamente non vanno in zone vietate (a kikhit ti assicuro che da noi a sanremo in primavera ed estate molti sentieri in bici non li posso fare a causa dei mille rovi che intralciano la strada e in tanti anni nessuno li ha mai puliti)

comunque visto che sicuramente mi vorrete rispondere, chiudiamola qui se no potremmo andare avanti per giorni a discutere senza una via d'uscita. :specc:

siccome io sono di Liguria,
ti consiglio di "assicurare" il tuo comportamento e non quello degli altri perché quelli che ho incontrato sul mt.Fronté e a mia domanda "se non era vietato" mi è stato risposto con un "tanto non abbiamo la targa e scappiamo" ed erano di Sanremo o valli limitrofe; e potrei aggiungere che a san Romolo le transenne di legno non le hanno messe per i pedoni e se intervenisse Modoloale forse potrebbe aggiungere qualcosina...

Ci sono effettivamente moto che fanno troppo fumo, perché la carburazione è fatta male, e ciò non dovrebbe essere. Comunque la moto ti supera e poi sparisce. In questo basterebbe un pò di tolleranza, quella che hanno anche i pedoni (ad esempio) quando si scansano per far passare te in bici.

a parte i problemi di carburazione che non ritengo di fondamentale importanza l'errore grosso sta in quel "si scansano" che la dice lunga sul tuo modo di andare in moto: io quando incontro un pedone mi fermo e lo faccio passare e quindi "mi scanso" e non "si scansa"



Danno "fastidio" agli animali anche i rumori causati dalle molte persone che frequentano i rifugi nei quali ti fermi a fare sosta durante le tue pedalate, o anche dai mezzi che portano le merci al rifugio. Senza contare l'impatto ambientale della costruzione del rifugio, delle linee elettriche, ecc...

Si potrebbe dire che un rifugio in quota, della sua costruzione alla sua piena attività, ha un impatto sull'ambiente e sulla fauna pari al passaggio di decine e decine (se non centinaia) di moto...

della gestione, localizzazione e impatto dei rifugi se non può parlare tranquillamente (apri un topic apposito, magari) anche se per dire che hanno un impatto pari a centinaia di moto forse bisognerebbe fare degli studi e suffragare tali ipotesi con qualcosa di concreto
 
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nemox

Biker velocissimus
28/10/06
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E comunque se una moto non deve andare in montagna perchè rovina strade ed aria allora non ci possono andare neanche i ciclisti che anche se meno solcano lo stesso il terreno e inquinano rilasciando anidride carbonica (Che soffoca le piante) e puzza di sudore!!!

Mi vedo costretto ad insistere, pervicacemente, nel dire che è intollerabile leggere simili nefandezze. Prego tutti quelli che intendono scrivere interventi come questo di contare fino a dieci prima di farlo e poi di stare zitti!
 
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Biker incredibilis
9/12/03
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Ti assicuro che ci sono appassionati di enduro, trial o motoalpinismo anche tra le guardie forestali, gli iscritti al Wwf, gli aderenti al FAI, i laureati ambientali, gli alpini, i trekker e anche i biker... quindi non certo gente che non conosce o disprezza l'ambiente.

Evidentemente tu non riesci a capire cosa ci sia di bello dell'affrontare la montagna in moto, e quindi hai sviluppato lo stereotipo del motociclista brutto, sporco e ignorante... però resta puramente una cosa personale.

Ho sentito spesso alcuni dire che chi va in moto in montagna lo fa per evitare la fatica di raggiungere tali posti con le proprie forze; è opinione molto diffusa, ma allo stesso tempo molto superficiale ed anche ignorante.


Fare enduro o trial non è come andare in jeep; i movimenti che si effettuano in sella per redistribuire i pesi, contrastare le accelerazioni o assorbire i sobbalzi, richiedono un notevole dispendio di energie, e chi pratica questo sport sa che è impossibile senza un minimo allenamento fisico.

Certo è un'attività anaerobica (a differenza del ciclismo), ma la sollecitazione sui quattro arti è notevole. Altro che non far fatica.

Gestire il comportamento della moto sullo sconnesso, superarne gli ostacoli, la velocità di percorrenza... sono lo cose che piaciono al motociclista. Il fatto che qualcuno non le capisca (il che è lecito) non significa che l'enduro non sia un vero sport o sia un'attività grossolana ed ignorante.


per la tua prima affermazione....quoto monorotula...aggiungendo che è bello il calkderone che hai fatto, buttando il pentola alpini, biker, wwf, forstali, ecc...io ci aggiungerei anche fate e folletti dei boschi, ed il gioco è fatto!

Sulla seconda, mai detto che non sia bello andare in moto in montagna....anzi, sicuramente è quanto di più divertente...ma...ma, come ho sotto gòli occhi, purtroppo, in molti dei miei giri è in molti casi dannoso, per i vari motivi emersi in pagine e pagine di post.

Per il resto...apprezzo il tuo trattato di motoalpinismo, teso a giustificare una pratica dannosa con il semplice fatto che si faccia fatica...ma la fatica non autorizza a fare ciò che ci pare...non è perché fatico a salire in mtb che poi posso permettermi di scendere bloccando la ruota posteriore e arando tutto.
Come non è che se uso una seggiovia in un'area dedicata come un biker park non abbia diritto di scender epoi in bici...

NON è la pratica in sè, MA il CONTESTO che fa la differenza.

Forse, e questo sicuramente deriva dal fatto che non hai letto tutto il lungo topic dal primo post di Rodriguez, ti sfugge che non viene contestato il fatto di avere un motore tout court (cosa per altro discutibile visto che, ripeto, per me la montagna non è per tutti), ma vengono contestate le conseguenze di tale pratica, evidenti su motli sentieri clamorosamente arati da moto e non solo.
 

modoloale

Biker marathonensis
22/2/05
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Sanremo
www.mtbsanremo.it
Perchè degnarsi di rispondere a uno che come bici scive : ha il motore. ? La sua iscrizione al forum mi fa pensare a che voglia solo provocare.

Abito a Sanremo e conosco tanti motociclisti, tanti sono amici o quasi, pochi pero' sanno ragionare e si sanno comportare anche sui tracciati a loro consentiti.

Di bikers che fanno regolare manutenzione e pulizia sentieri, ne conosco tanti.


Ale
 
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motoalp

Biker serius
30/8/10
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A me sembra che vi scaviate la fossa da soli...

Io non credo, almeno non da me. Pensa che nella mia zona alcuni amici hanno collaborato, in sella alle loro moto da trial, al recupero di alcuni cavalli scappati da una fattoria in seguito alla morte del propietario, a cui hanno partecipato anche Enpa e Lav:

[url]http://www.angivlombardia.it/files/ringraziamenti.pdf[/URL]

Si può vedere ad un certo punto addirittura il ringraziamento ai ragazzi sulle moto da trial... tanto sono odiate le moto nei nostri boschi.
 

motoalp

Biker serius
30/8/10
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Il fatto che vi siano iscritti al WWF che praticano il "motoalpinismo" non vuol dire che l'attività sia compatibile con la salvaguardia dell'ambiente ma che forse i soggetti in questione hanno sbagliato associazione. Non mi pare che l'esempio possa contribuire alla discussione.

Se avessi letto sopra, avresti notato che questa è una risposta riferita all'affermazione secondo cui chi va in moto in montagna, in sella al suo mezzo, non è in grado di conosce e apprezzare l'ambiente.


La sensibilità all'ambiente è in effetti una questione personale: per te è normale portare il tuo monocilindrico.

Io non ritengo normale portare ovunque il mio monocilindrico, tant'è che ho proposto di definire esattamente le zone vietate (e farle rispettare) piuttosto che emettere divieti generici regionali. Prima leggere, poi parlare.
 

nemox

Biker velocissimus
28/10/06
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Danno "fastidio" agli animali anche i rumori causati dalle molte persone che frequentano i rifugi nei quali ti fermi a fare sosta durante le tue pedalate, o anche dai mezzi che portano le merci al rifugio. Senza contare l'impatto ambientale della costruzione del rifugio, delle linee elettriche, ecc...

Come al solito sfuggono i concetti più importanti e come al solito si fa una gran gazzarra che confonde le idee più di quanto non lo siano già. E allora provo a spiegare:
Un rifugio è di fatto un bene comune, costruito perchè chi frequenta le montagna a piedi e la quale presenza è necessaria a causa dei limiti naturali che sono imposti a chi decide di frequentare la montagna solo per mezzo delle proprie forze fisiche. Inoltre i rifugi fanno parte di una tradizione e una cultura che non ha nulla a che fare con l'odieno e perverso concetto del "tutto, subito e a chiunque".
Naturalmente questo non vale per tutti i rifugi ma si tratta di un'altra questione
Se i motocilcisti condividessero questa vistione della montagna non avrebbero bisogno di mezzi con scarichi aperti da 30-40-50 cv che per forza di cose vanno prima o dopo scaricati a terra.
Ecco dimostrata (come se ce ne fosse biogno) l'insensatezza di paragonare l'attività di un rifugio con quella del motociclismo in fuoristrada.


Indicare divieti specifici e motivati è molto più utile alla risoluzione del problema che imporre divieti totali, perché nel secondo caso è impossibile controllare un'intera regione e alla fine le moto vanno dappertutto (oltre che essere miope verso chi usa la moto senza fare danni).

I divieti specifici non sarebbero nemmeno necessari se chi ne è la causa capisse da solo quali sono le zone da poter frequentare e quando è possibile farlo. Ma essendo di tutta evidenza che la categoria in questione non è in grado di farlo, i risultati sono quelli che poi portano i singoli a venire quì a frignare per avere visto impediti i propri (supposti) diritti.

Se qualcuno ha deciso di vietare la mtb nei sentieri del Trentino per prima cosa mi interrogo se è possibile che le bici lì siano diventate troppe oppure che i ciclisti non abbiano rispettato per troppo tempo le regole di convivenza con i fruitori più deboli degli stessi luoghi. Personalmente prima di dare patenti di miopia a persone che nemmeno conosco (della serie governo ladro...) provo a riflettere sulle cause che hanno portatoa tali divieti e se decido di infrangerli, ne pago le eventuali conseguenze legali.
Senza mettermi un passamontagna per arrogarmi diritti che non possiedo.
 

motoalp

Biker serius
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Se per qualche motocrossista esperto e navigato come dice di esserlo su questi percorsi non creano danni o problemi alla natura o ad altrui, volevo ricordare che in questa lunga e bellissima salita c'è una traccia battuta lungo la strada ghiaiata che consente un'ottima trazione alle gomme della MTB, cosa che è stata completamente non considerata da questo bravissimo motocrossista. Oltremodo in una giornata dove tra MTB e pedoni, il Tremalzo risultava affollato. Spero solo che le GF dopo che io e un tipetto tedesco li hanno contattati telefonicamente, gli abbiano dato un premio per la sua bravura ed intelligenza.

Domanda, solo perché voglio capire. La strada come è stata danneggiata dal passaggio del "motocrossista" (che è un endurista)? Perché, di solito, la ghiaia di grana media evita che la ruota scavi il terreno; ma magari non è questo il caso.
 

monorotula

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Se avessi letto sopra, avresti notato che questa è una risposta riferita all'affermazione secondo cui chi va in moto in montagna, in sella al suo mezzo, non è in grado di conosce e apprezzare l'ambiente..

Ho letto benissino, è un affermazione più che corretta; apprezzare l'ambiente alpino sgasando sul monocilindrico è un controsenso, inutile arrampicarsi sugli specchi tirando in ballo WWF, CAI, FAO e quant'altro.




Io non ritengo normale portare ovunque il mio monocilindrico, tant'è che ho proposto di definire esattamente le zone vietate (e farle rispettare) piuttosto che emettere divieti generici regionali. Prima leggere, poi parlare.

Di nuovo; io leggo bene, sei tu che forse leggi ma inutilmente: le zone vietate ci sono già, se a voi non stanno bene perchè sono pochine (in effetti è così), provate a tirar fuori una qualche motivazione per cui dovrebbero aprire ulteriori sentieri alla pratica del "motoalpinismo", anche questo un ossimoro, direi.
 
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