Cari bikers,
sono un abitante del basso Lago di Como, e possiedo da anni una casetta a 700 mslm con un po' di terreno attorno, compreso un piccolo tratto di un sentiero molto frequentato. Da sempre frequento questi boschi pieni di sterrate, mulattiere e sentieri (Val d'Intelvi, Val di Muggio, Senagra e Cavargna) a volte a piedi, a volte in mountain bike, a volte sul mio piccolo 4x4, a volte con due vecchie moto (un trial e un enduro, targate).
La presenza di moto nei boschi qui è sempre stata una costante; non è esagerata, ma è comunque notevole. I segni del passaggio delle moto ci sono, a volte molto visibili, a volte meno; eppure, anche dove i segni sono abbastanza evidenti, non ho mai incontrato difficoltà a passare con la mtb, anche perché certi ostacoli la bici se li mangia... e se avessi voluto un percorso perfettamente liscio non pedalerei in montagna.
Ci sono ragazzini in sella ai loro 2 tempi fumanti che devastano il mio prato schizzando melma dappertutto; normalmente intimo loro di smetterla, mentre una volta li ho addirittura inseguiti in sella alla mia moto. Altre volte passano gruppetti di ragazzi, motorizzati e non, che mi conoscono, e si fermano a fare due chiacchiere e bere qualcosa da me.
Che io sia a piedi, in bici o in moto, saluto e vengo salutato da tutti, ivi compresi "quadder" e guardie forestali; se un motociclista o un ciclista mi crea pericolo, lo mando a cagare. C'è qualche divieto in giro, ma poca roba; nessuno si è mai sognato di vietare in generale le moto qui, in quanto la convivenza tutto sommato è di buon livello. Siamo un'isola felice.
Se non fosse che, come ho scoperto qualche anno fa, tutto questo non dovrebbe esistere perché un regolamento della Regione Lombardia, nato in qualche palazzo di Milano, vieta in qualsiasi caso la circolazione motorizzata su tutte le strade a fondo naturale.
Cosa dovrei/dovremmo fare? Smettere da oggi a domani di vivere la montagna come l'ho sempre vissuta, senza fare mai danni? Smettere di usare sentieri e strade, che io stesso mantengo, per una decisione di qualche psuedo-ambientalista (a caccia di consenso) di centro Milano?
Io ho sempre circolato con targa e assicurazione, nonostante sul trial la targa mi abbia spesso creato pericoli fisici. Se una guardia forestale o qualche volontario ambientale in cerca di protagonimo dovesse farmi pervenire una multa, io faccio sparire la targa (ed il bollo regionale ) da oggi a domani, e non ci sarà più verso di acciuffarmi.
Siamo tutti grandi abbastanza per decidere delle nostre azioni in base ai rischi che corriamo. Se vogliono la guerra, la faremo. Per ora sembra di no.