Certamente. Chi ha seguito la discussione sa che ho ripetuto più volte che nessuna attività può essere sempre accettabile e in qualsiasi quantità. Per questo esistono luoghi in cui si può andare con qualsiasi mezzo in qualsiasi stagione come aree dove non si può entrare neppure a piedi, passando per gradi intermedi di tutela. Questo dal punto di vista strettamente ambientale, ma possono esserci anche altre valutazioni che hanno a che fare con la politica del territorio e con la gestione del turismo.Condivido tutto l'intervento, e sottolineo che si tratta di un concetto da applicare ovunque, anche alle bici, ad esempio.
In ogni caso ci sono organi e professionisti preposti a queste valutazioni, non è accettabile arrogarsi il diritto di disapplicare una norma perchè non ci piace.
Perdonami, ma come si fa a parlare di accuse "a priori"?Eggià! Se accusiamo "a priori" una categoria...
Pensa che una legge che esclude i mezzi a motore in fuoristrada c'è praticamente in tutte le regioni italiane, mentre per le bici c'è solo in due regioni. Basterebbe interrogarsi sul perchè per capire meglio la faccenda.Atteggiamenti da "crociata" (lo so che non vi piace questo termine...... a me sì!....... eheheh), portano a situazioni come quelli del Piemonte, ove si vieta il transito a qualsiasi mezzo a motore in fuoristrada... (se non ho capito male) oppure come in Trentino dove è stato vietato alle MTB il transito su tutti i sentieri, salvo diversa disposizione comunale (sempre se non ho capito male).
Premesso che le strade sterrate sono strade, e non mulattiere o sentieri (oggetto delle leggi contro i mezzi a motore), in Trentino ed in Alto Adige, dove moltissime strade sterrate forestali sono chiuse al traffico veicolare, si conservano benissimo... forse proprio perchè non devono sopportare un traffico per le quali non sono state progettate....se si vieta il transito a tutti i mezzi motorizzati, la maggior parte delle strade sterrate scomparirà in pochi anni, ce ne rendiamo conto?...