Che simpatia questi motociclisti...

  • La Specialized Stumpjumper arriva al numero 15, cioé alla sua quindicesima ediuzione, cambiando forma del telaio, escursione e soprattutto sospensione posteriore, perché adesso troviamo un ammortizzatore sviluppato dal marchio americano in collaborazione con Fox, il Genie.
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sembola

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una nera e l'altra pure
Condivido tutto l'intervento, e sottolineo che si tratta di un concetto da applicare ovunque, anche alle bici, ad esempio.
Certamente. Chi ha seguito la discussione sa che ho ripetuto più volte che nessuna attività può essere sempre accettabile e in qualsiasi quantità. Per questo esistono luoghi in cui si può andare con qualsiasi mezzo in qualsiasi stagione come aree dove non si può entrare neppure a piedi, passando per gradi intermedi di tutela. Questo dal punto di vista strettamente ambientale, ma possono esserci anche altre valutazioni che hanno a che fare con la politica del territorio e con la gestione del turismo.
In ogni caso ci sono organi e professionisti preposti a queste valutazioni, non è accettabile arrogarsi il diritto di disapplicare una norma perchè non ci piace.


Eggià! Se accusiamo "a priori" una categoria...
Perdonami, ma come si fa a parlare di accuse "a priori"? :nunsacci: secondo te chi è che ha ridotto i sentieri delle foto pubblicate, gli alieni? :nunsacci:


Atteggiamenti da "crociata" (lo so che non vi piace questo termine...... a me sì!....... eheheh), portano a situazioni come quelli del Piemonte, ove si vieta il transito a qualsiasi mezzo a motore in fuoristrada... (se non ho capito male) oppure come in Trentino dove è stato vietato alle MTB il transito su tutti i sentieri, salvo diversa disposizione comunale (sempre se non ho capito male).
Pensa che una legge che esclude i mezzi a motore in fuoristrada c'è praticamente in tutte le regioni italiane, mentre per le bici c'è solo in due regioni. Basterebbe interrogarsi sul perchè per capire meglio la faccenda.


...se si vieta il transito a tutti i mezzi motorizzati, la maggior parte delle strade sterrate scomparirà in pochi anni, ce ne rendiamo conto?...
Premesso che le strade sterrate sono strade, e non mulattiere o sentieri (oggetto delle leggi contro i mezzi a motore), in Trentino ed in Alto Adige, dove moltissime strade sterrate forestali sono chiuse al traffico veicolare, si conservano benissimo... forse proprio perchè non devono sopportare un traffico per le quali non sono state progettate.
 
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Teo66

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1 nera 1 elettrica
Un altro aspetto che va considerato e tenuto presente da coloro che decidono se rispettare o no una legge (in base ad una valutazione personale sul "è giusto/non è giusto) è che continuando ad infrangerle sicuramente diverranno più restrittive.
Se, per esempio, si continua a circolare su sentieri proibiti alle MTB, prima o poi le autorità (spinte dal malcontento degli escursionisti) vieteranno tutto il territorio ai bikers.
Cosa che è già evvenuta per i mezzi motorizzati, il mancato rispetto delle regole, delle proprietà private e la mancanza del buonsenso ha portato ad una situazione di divieto generalizzato.
Invito quindi anche i bikers al rispetto delle regole, anche se le MTB non inquinano, non fanno rumore e non si capisce il motivo di certe restrizioni.
E' un po' quello che succede con i cani: a furia di incontrare cani sciolti e padroni che assicurano "non si preoccupi che non fa niente, ringhia perchè sente che ha paura..." ho preso in antipatia tutti i cani (e relativi padroni), anche se la colpa è solo di una parte di loro.

Ciao
 
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Moderatur....... chi, io?
20/6/08
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Valconca
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R.R. 9.2 (AM)
le accuse sono a posteriori, ovvero in seguito alla constatazione di palesi e diffuse violazioni legali, nonché in seguito al riscontro di danni evidenti sui sentieri. Qui di 'a priori' non c'è proprio nulla! ;-)

Perdonami, ma come si fa a parlare di accuse "a priori"? :nunsacci: secondo te chi è che ha ridotto i sentieri delle foto pubblicate, gli alieni? :nunsacci:
Se si accusa la "categoria" enduristi, si fanno accuse a priori.
Se si fa qualcosa per allontanare i soggetti indisciplinati, significa tentare di porre freno al problema.

Non penso di essere presuntuoso se dico che sono sicuro che non tutti gli enduristi ed i fuoristradisti in genere sono indisciplinati.
Io non ho mai detto che non ci siano singoli soggetti irrispettosi di leggi e beni pubblici; sono pure dell'idea che essi vadano perseguiti con ogni mezzo possibile, cerco solo di non generalizzare.
Non metto in dubbio che ci siano persone che rovinano sentieri e carraie, non l'ho mai pensato e non l'ho mai detto; non mi dovete convincere delle potenzialità "distruttive" di una moto da enduro, ne sono ben consapevole.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Se si accusa la "categoria" enduristi, si fanno accuse a priori.

Onestamente non riesco a capire com'è possibile parlare di accuse a priori quando su quasi tutto il territorio nazionale i veicoli a motore non possono circolare su sentieri e mulattiere. Quando si trova un sentiero sfondato chi si dovrebbe accusare, i conduttori di aliscafi? Se poi è solo lo 0,1% degli enduristi a comportarsi in questo modo e tutta la categoria passa male è un loro problema, è la categoria che deve isolare gli scorretti e gli incivili, ammesso che ci si riesca.
 
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RN80

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Ero lungo il sentiero CAI701fra il passo del paretaio e il passo della sambuca (Toscana). Circa a metà percorso sulla dx vedo un cartello mezzo rotto colorato vicino a un sentiero, decido di fermarmi x vedere cosa c'è scritto. Era un cartello con scritto ATTENZIONE SENTIERO X ENDURO, rotto circa a metà. La metà mancante è a terra, si riesce a mettere a posto, perciò decido di rimetterlo sul palo, è un cartello importante. Nel mentre che effettuavo la riparazione di emergenza sopraggiunge un gruppo di tre enduristi. Il "capo" frena a 1cm dalla mia gamba e dice senza salutare: "CHE CAZZO FAI, QUEI CARTELLI LI METTIAMO NOI". Io gli rispondo che se volevo romperlo avrei avuto tutto il tempo di nascondermi dato che li avevo sentiti arrivare ma se preferivano potevo lasciare di nuovo x terra la parte rotta e fare finta di niente. Dopo il "capo" capito l'abbaglio preso mi chiede scusa e dice che credeva che lo stessi rompendo io, mi salutano e se ne vanno.
Conclusione: c'era veramente bisogno di far "valere" il fatto che si è su una moto e non a piedi, essere prevenuti sempre piuttosto che salutarmi e darmi una mano a sistemare il loro cartello?
-
Questo è l'unico episodio spiacevole che ho avuto con i motociclisti in fuoristrada, x il resto ho incontrato tantissime persone che oltre che a salutare si sono anche interessate al percorso che facevo/facevamo ecc.
-
in tanti lo avete scritto, ma è vero. Il saluto preventivo rende gli incontri fra "diverse razze" molto più cordali e scioglie la diffidenza reciproca (la maggior parte delle volte)
 

Oniriko77

Biker augustus
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mi son dimenticato di scrivere cosa ho visto lo scorso anno su un sentiero boschivo in langa
chi è di quelle parti conoscerà sicuramente la discesa di S.Elena, visto che in tempi remoti si svolgeva una gara di downhill.
lo scorso anno avevano anche sistemato delle rampette in legno non sul percorso, ben fatte, son sparite :nunsacci:

è una discesa molto bella con una parte centrale ora al limite della percorribilità con una bici da xc ma dovrebbe essere spettacolare con una bici da Dh.

ebbene su questo tratto applicate agli alberi con una puntina vi erano moltitudini di freccette di plastica che indicavano il percorso in salita o in discesa, varianti e passaggi tecnici, eccolo qualcuno si era fatto il parco trialistico... :rosik:
terreno eroso, puntine a gogo e alberi con rami spezzati.
quest'anno la situazione pare migliorata, almeno le puntine che ho levato non sono state più rimesse, vedremo più avanti.
 

Ivan64

Biker superis
Ero lungo il sentiero CAI701fra il passo del paretaio e il passo della sambuca (Toscana). Circa a metà percorso sulla dx vedo un cartello mezzo rotto colorato vicino a un sentiero, decido di fermarmi x vedere cosa c'è scritto. Era un cartello con scritto ATTENZIONE SENTIERO X ENDURO, rotto circa a metà. La metà mancante è a terra, si riesce a mettere a posto, perciò decido di rimetterlo sul palo, è un cartello importante. Nel mentre che effettuavo la riparazione di emergenza sopraggiunge un gruppo di tre enduristi. Il "capo" frena a 1cm dalla mia gamba e dice senza salutare: "CHE CAZZO FAI, QUEI CARTELLI LI METTIAMO NOI". Io gli rispondo che se volevo romperlo avrei avuto tutto il tempo di nascondermi dato che li avevo sentiti arrivare ma se preferivano potevo lasciare di nuovo x terra la parte rotta e fare finta di niente. Dopo il "capo" capito l'abbaglio preso mi chiede scusa e dice che credeva che lo stessi rompendo io, mi salutano e se ne vanno.
Conclusione: c'era veramente bisogno di far "valere" il fatto che si è su una moto e non a piedi, essere prevenuti sempre piuttosto che salutarmi e darmi una mano a sistemare il loro cartello?
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Questo è l'unico episodio spiacevole che ho avuto con i motociclisti in fuoristrada, x il resto ho incontrato tantissime persone che oltre che a salutare si sono anche interessate al percorso che facevo/facevamo ecc.
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in tanti lo avete scritto, ma è vero. Il saluto preventivo rende gli incontri fra "diverse razze" molto più cordali e scioglie la diffidenza reciproca (la maggior parte delle volte)

Beh, io non mi permetterei mai di mettere cartelli con scritto "sentiero per enduro", mi pare un abuso! Non sono a conoscenza di zone o sentieri dedicati legalmente all'enduro (figuriamoci un sentiero CAI), per cui mettendo un cartello simile si vuole scoraggiare gli altri utenti a percorrere quel sentiero! Se anche si vuol avvertire della presenza di moto, lo trovo inutile, il rumore si sente con largo anticipo (purtroppo).
Certo che di gente strana ce n'è tanta anche tra noi enduristi....
 
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Biker incredibilis
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Occam Lt, Alma
ieri su un bellissimo passo a quasi 3200m di quota in alta valle susa, raggiunto dopo lunghi tratti con bici a spalle...prima parte di sentiero di discesa arata letteralmente da trialisti, con altre tracce di salita su pendii ovviamente privi di qualsasi forma vegetale a quelle quote, su fondo molto morbido e delicato, con ovvie conseguenze sull'erosione di quei tratti..Ovvio dire che i percorsi sono tutti vietati, con un conseguente doppio banditismo, quello verso i divieti di percorrenza e quello contro un ambiente montano di alta quota.
 

Ivan64

Biker superis
ieri su un bellissimo passo a quasi 3200m di quota in alta valle susa, raggiunto dopo lunghi tratti con bici a spalle...prima parte di sentiero di discesa arata letteralmente da trialisti, con altre tracce di salita su pendii ovviamente privi di qualsasi forma vegetale a quelle quote, su fondo molto morbido e delicato, con ovvie conseguenze sull'erosione di quei tratti..Ovvio dire che i percorsi sono tutti vietati, con un conseguente doppio banditismo, quello verso i divieti di percorrenza e quello contro un ambiente montano di alta quota.

A quelle quote, e in generale in tutte le zone 'lontane' da strade e centri urbani, divieti o no, le moto non ci devono andare, l'impatto ambientale in questi casi è decisamente troppo!
 
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motoalp

Biker serius
30/8/10
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Cari bikers,


sono un abitante del basso Lago di Como, e possiedo da anni una casetta a 700 mslm con un po' di terreno attorno, compreso un piccolo tratto di un sentiero molto frequentato. Da sempre frequento questi boschi pieni di sterrate, mulattiere e sentieri (Val d'Intelvi, Val di Muggio, Senagra e Cavargna) a volte a piedi, a volte in mountain bike, a volte sul mio piccolo 4x4, a volte con due vecchie moto (un trial e un enduro, targate).

La presenza di moto nei boschi qui è sempre stata una costante; non è esagerata, ma è comunque notevole. I segni del passaggio delle moto ci sono, a volte molto visibili, a volte meno; eppure, anche dove i segni sono abbastanza evidenti, non ho mai incontrato difficoltà a passare con la mtb, anche perché certi ostacoli la bici se li mangia... e se avessi voluto un percorso perfettamente liscio non pedalerei in montagna.

Ci sono ragazzini in sella ai loro 2 tempi fumanti che devastano il mio prato schizzando melma dappertutto; normalmente intimo loro di smetterla, mentre una volta li ho addirittura inseguiti in sella alla mia moto. Altre volte passano gruppetti di ragazzi, motorizzati e non, che mi conoscono, e si fermano a fare due chiacchiere e bere qualcosa da me.

Che io sia a piedi, in bici o in moto, saluto e vengo salutato da tutti, ivi compresi "quadder" e guardie forestali; se un motociclista o un ciclista mi crea pericolo, lo mando a cagare. C'è qualche divieto in giro, ma poca roba; nessuno si è mai sognato di vietare in generale le moto qui, in quanto la convivenza tutto sommato è di buon livello. Siamo un'isola felice.

Se non fosse che, come ho scoperto qualche anno fa, tutto questo non dovrebbe esistere perché un regolamento della Regione Lombardia, nato in qualche palazzo di Milano, vieta in qualsiasi caso la circolazione motorizzata su tutte le strade a fondo naturale.

Cosa dovrei/dovremmo fare? Smettere da oggi a domani di vivere la montagna come l'ho sempre vissuta, senza fare mai danni? Smettere di usare sentieri e strade, che io stesso mantengo, per una decisione di qualche psuedo-ambientalista (a caccia di consenso) di centro Milano?

Io ho sempre circolato con targa e assicurazione, nonostante sul trial la targa mi abbia spesso creato pericoli fisici. Se una guardia forestale o qualche volontario ambientale in cerca di protagonimo dovesse farmi pervenire una multa, io faccio sparire la targa (ed il bollo regionale ) da oggi a domani, e non ci sarà più verso di acciuffarmi.

Siamo tutti grandi abbastanza per decidere delle nostre azioni in base ai rischi che corriamo. Se vogliono la guerra, la faremo. Per ora sembra di no.
 

motoalp

Biker serius
30/8/10
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Onestamente non riesco a capire com'è possibile parlare di accuse a priori quando su quasi tutto il territorio nazionale i veicoli a motore non possono circolare su sentieri e mulattiere.

Abbiamo capito che tu rispetti i divieti perché sei bravo. Abbiamo capito che tu non vai a fare mtb in Trentino e Alto Adige perché lì è vietato. Ho capito però anche che abiti in Toscana. Vorrei vederti se ti vietassero di circolare in bici sui sentieri di casa tua che percorri da quando sei ragazzino.


Quando si trova un sentiero sfondato chi si dovrebbe accusare, i conduttori di aliscafi?

Si scrive un cartello enorme ai motociclisti chiedendo di non usare quel sentiero; si migliora il fondo del sentiero (con pietre ad esempio) per ridurne l'usura; si posizionano ostacoli fisici per impedire il passaggio alle moto. Ti assicuro che sono cose fattibili, io le attuo con successo. Tu le hai fatte?

Il divieto totale ed indiscriminato dimostra solo incapacità di gestione del problema, incapacità che si cerca di arginare giocando a guardia e ladri con la forestale, allo scopo di indurre una riduzione dei praticanti.

Un pò come in strada: se molti non rispettavano i limiti di velocità, non sono stati particolarmente aumentati i controlli, ma è stato abbassato il limite.

Un comportamento di molti stati: severità per nascondere l'incapacità.


Se poi è solo lo 0,1% degli enduristi a comportarsi in questo modo e tutta la categoria passa male è un loro problema, è la categoria che deve isolare gli scorretti e gli incivili, ammesso che ci si riesca.

Caro mio, qua penso che ti sbagli di grosso. Io non devo rispondere delle azioni di nessun altro solo perché questi è un motociclista come me... come vietare il ciclismo perché qualche ciclista ha investito qualche pedone.

Secondo il mio modesto parere, hai perso il senso della misura.
 

motoalp

Biker serius
30/8/10
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Lago di Como
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Certamente. Chi ha seguito la discussione sa che ho ripetuto più volte che nessuna attività può essere sempre accettabile e in qualsiasi quantità.

Tu che difendi leggi e regolamenti che vietano dovunque il motociclismo su fondo naturale, potresti renderti conto che un'attività ciclistica come il downhill (ad esempio) ha un impatto sull'ambiente superiore alle enduro: pensa all'impatto fisico sui boschi per costruire gli impianti di risalita, l'energia elettrica consumata (centrali termiche, effetto serra) per portare su il ciclista e anche tutta la pesante cabina.

Allora vietiamo subito totalmente, insieme alle moto, il downhill e lo sci... oppure è meglio se ragioniamo su come ridurre e proporzionarne l'impatto?

Sei mai andato a fare questa tua crociata dai tuoi colleghi della discesa?


In ogni caso ci sono organi e professionisti preposti a queste valutazioni, non è accettabile arrogarsi il diritto di disapplicare una norma perchè non ci piace.

Siccome abbiamo passato l'età infantile da un po', siamo abbastanza grandi per decidere delle nostre azioni, in base alle nostre idee e ai rischi connessi.


Pensa che una legge che esclude i mezzi a motore in fuoristrada c'è praticamente in tutte le regioni italiane, mentre per le bici c'è solo in due regioni. Basterebbe interrogarsi sul perchè per capire meglio la faccenda.

Prendersela con le moto è molto più demagogico, e porta più consenso.
 

marzia

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Tu che difendi leggi e regolamenti che vietano dovunque il motociclismo su fondo naturale, potresti renderti conto che un'attività ciclistica come il downhill (ad esempio) ha un impatto sull'ambiente superiore alle enduro: pensa all'impatto fisico sui boschi per costruire gli impianti di risalita, l'energia elettrica consumata (centrali termiche, effetto serra) per portare su il ciclista e anche tutta la pesante cabina.

a parte che non mi pare le moto utilizzino il pannello solare per muoversi e nemmeno si autoproducano in natura, credo che il concetto non sia "vietiamole perchè inquinano" ma evitiamo che vadano dove possono produrre danni sensibili al territorio, soprattutto in aree sensibili.
se le down-hill venissero fatte su piste non preparate forse ci sarebbe più da lamentarsi. mentre non ci si lamenterebbe se anche le moto avessero le proprie piste legali ove girare, realizzati minimizzando le problematiche ambientali già in fase di pianificazione..

Siccome abbiamo passato l'età infantile da un po', siamo abbastanza grandi per decidere delle nostre azioni, in base alle nostre idee e ai rischi connessi.

certo, ma anche di esser criticati per esser apertamente contro le regole stabilite in una società civile.

Prendersela con le moto è molto più demagogico, e porta più consenso
no, permettimi: stare zitti fa molti più consensi.
chi parla in genere passa per rompi palle e in italia, ove si è spesso abituati a comportamenti omertosi, non si è mai ben visti...
 
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marzia

Modera_i_tour?
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sperando che il tono acceso di qualcuno si plachi, vi porto la mia esperienza di sabato. avete mai sentito parlare della tornantissima??
bene, si tratta di un sentiero costruito in tempi bellici che scende con 80 tornanti dai pressi del monte varadega (mortirolo lato valtellinese). c'è un topic che ne parla anche nel forum.
si tenta da anni di promuoverlo per la mtb.

sabato guarda caso mi trovavo là, ma purtroppo fino a 2100 m circa c'era una gara di trial!
350 partecipanti circa..un delirio.
ebbene, dopo aver atteso che i partecipanti passassero, siamo scesi: quel percorso l'ho fatto già diverse volte e non mi è mai capitato di trovarlo così: mi hanno soprattutto sconvolta i profondi tagli che isolavano i tornanti nel bosco, in molti punti, e che nulla lasciano sperare per la conservazione di quel tracciato...alla prima pioggia seria, senza interventi, secondo me saran guai seri.

esterrefatta ho fatto notare la cosa in modo garbato a dei trialisti che erano ancora lì. mi vien detto che è colpa dei primi di classifica, che han più fretta degli altri...

tornerò a verificare se l'organizzazione ha posto rimedio, altrimenti davvero queste gare van viste come flagelli!
 

kikhit

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per legge lo dovrebbero fare, lascio il beneficio del dubbio!
:medita:


infatti...come qui in Piemonte che sono state vietate (almeno quelle di enduro perché non risistemavano un tubo..) dalla vecchia Giunta, subito ripristinate dalla nuova nel primo mese di mandato (nuova giunta che ha tra i suoi esponenti alcuni dei senatori promotori delle varie leggi nazionali che vorrebbero deregolamentare tutto il settore fuoristrada..)
 

sembola

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motoalp ha scritto:
Cosa dovrei/dovremmo fare? Smettere da oggi a domani di vivere la montagna come l'ho sempre vissuta, senza fare mai danni?
Purtoppo per uno come te che non fa mai danni ce ne sono altri (tanti o pochi percentualmente non saprei, ma che ci sono è innegabile) che di danni ne fanno. Ma bada bene, io non ne faccio una questione strettamente ambientale, non mi lamento dell' inquinamento quanto della distruzione dei viottoli e quindi del fatto che venga impedito ad altri di passare.


motoalp ha scritto:
Abbiamo capito che tu rispetti i divieti perché sei bravo. Abbiamo capito che tu non vai a fare mtb in Trentino e Alto Adige perché lì è vietato. Ho capito però anche che abiti in Toscana. Vorrei vederti se ti vietassero di circolare in bici sui sentieri di casa tua che percorri da quando sei ragazzino.
Lotterei con tutti i mezzi a mia disposizione per far cambiare la cosa, ma se scegliessi di infrangere la legge (come faccio a volte per esempio quando non rispetto i limiti di velocità in auto) non potrei fare la vittima qualora venissi sanzionato e mi assumerei le mie responsabilità. Invece c'è chi stacca la targa...

motoalp ha scritto:
Si scrive un cartello enorme ai motociclisti chiedendo di non usare quel sentiero
:smile: Si ignora la legge, figuriamoci un cartello.

motoalp ha scritto:
si migliora il fondo del sentiero (con pietre ad esempio) per ridurne l'usura; si posizionano ostacoli fisici per impedire il passaggio alle moto. Ti assicuro che sono cose fattibili, io le attuo con successo. Tu le hai fatte?
In primo luogo non ho i mezzi nè materiali nè legali per farli. Lastricare un sentiero richiede materiale (che se non c'è ci va portato) che va poi messo in opera (come?) e soprattutto richiede il consenso del proprietario del terreno, pubblico o privato che sia, oltre al rispetto delle norme regionali sulla viabilità forestale. Gli ostacoli, di cui abbiamo dibattuto qualche mese fa, sono sostanzialmente inutili (da noi gli enduristi in primavera girano con la motosega...) e ferme restando le difficoltà di cui sopra cui si aggiunge la necessità di non rappresentare un pericolo per chiunque passi dal sentiero, motard, biker o pedone che sia.
Detto questo, non riesco a capire perchè io dovrei spendere soldi e tempo ed espormi al rischio di guai legali per rimediare ai danni provocati da altri...:nunsacci:

motoalp ha scritto:
Io non devo rispondere delle azioni di nessun altro solo perché questi è un motociclista come me... come vietare il ciclismo perché qualche ciclista ha investito qualche pedone.
Cosa che in luoghi come il parco dela Maddalena a Torino è effettivamente avvenuto.
Inutile fare finta di niente, le "categorie" esistono a livello pratico, è ingiusto che per le azioni di alcuni appartenenti ci rimettano tutti, ma sono ingiuste anche le conseguenze di tali azioni scorrette. Se la "categoria" non è in grado di mettere in un angolo o addirittura espellere chi si comporta male non ci si può lamentare che alla fine qualcuno colpisce tutta la "categoria".


motoapl ha scritto:
Tu che difendi leggi e regolamenti che vietano dovunque il motociclismo su fondo naturale, potresti renderti conto che un'attività ciclistica come il downhill (ad esempio) ha un impatto sull'ambiente superiore alle enduro: pensa all'impatto fisico sui boschi per costruire gli impianti di risalita, l'energia elettrica consumata (centrali termiche, effetto serra) per portare su il ciclista e anche tutta la pesante cabina.
Allora vietiamo subito totalmente, insieme alle moto, il downhill e lo sci... oppure è meglio se ragioniamo su come ridurre e proporzionarne l'impatto?
Sei mai andato a fare questa tua crociata dai tuoi colleghi della discesa?
Paragonare la DH all' enduro è completamente insensato. La DH si svolge su percorsi appositamente realizzati e manutenuti, sostanzialmente è come girare in pista con la moto da cross: nel peggiore dei casi, un male minore.
Se poi vogliamo discutere dell' impatto degli impianti di risalita e delle piste da sci ne possiamo parlare ma sento un sottile profumo di "allorismo" che non promette bene.
 

monorotula

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..

Cosa dovrei/dovremmo fare? Smettere da oggi a domani di vivere la montagna come l'ho sempre vissuta, senza fare mai danni? Smettere di usare sentieri e strade, che io stesso mantengo, per una decisione di qualche psuedo-ambientalista (a caccia di consenso) di centro Milano?

....

:smile: Questa sì che è una posizione equilibrata e realistica: non solo Milano, ma mezza italia è piena di pseudo ambientalisti a caccia di consensi, a livello regionale, provinciale e comunale, che portano avanti queste idee da più di trent'anni.

Se questi sono gli argomenti pro motore forse avevano ragione loro.
 
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Cosa che in luoghi come il parco del Valentino a Torino è effettivamente avvenuto.

:spetteguless:parco della Maddalena...con relativo divieto di cicrcolare in bici nell'area parco.
A dimostrazione che però con mediazione e dialogo le cose si ottengono, ora sono stati individuati dei sentieri dentro il parco apposta per le mtb.
fine OT
 
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