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dacci un'occhio è il lago miserin
sono stato al Miserin ed alla Finestra una settimana fa. Giunti alla Finestra siamo scesi al Rifugio Sogno di Berdze, a piedi, per poi risalire nel pomeriggio e tornarcene a casa.
Ti riporto quel che ho scritto altrove:
- prima di arrivare a Chardonnay di trova la deviazione (a destra) per Dondena, alla quale si arriva su strada parzialmente asfaltata (30%) e strerrata in buone condizioni, con qualche roccia affiorante di troppo...
- noi abbiamo lasciata l'auto 1.5 km prima del parcheggio oltre il quale non si può andare...in mattinata si popola fittamente di auto di ogni tipo, con guidatori dalle più disparate capacità (o incapacità
)...
- si sale su una sterrata in discrete condizioni, verso il rifugio Dondena, GIUNTI PRESSO IL QUALE OCCORRE GIRARE A DESTRA!!!! perchè se si segue la strada "principale" si sbaglia direzione e poi vi tocca tornare indietro...a voi, che noi ci siamo già tornati stamattina
)
- la strada prosegue con una bella pendenza verso il lago di Miserin...il fondo spesso è sconnesso e sdrucciolevole, però si sale e ogni tanto si spinge (noi non facciamo testo, che abbiamo "garoni" di media consistenza)
- se non siete interessati alla visita del lago, (nel quale oggi un gruppo di ardimentosi faceva immersione) qualche decina di metri prima di una evidente copertura di una condotta forzata interrata si segue l'indicazione che piega verso destra (sinistra orografica) e ci si inerpica su una traccia di sterrato in buone condizioni che si ricongiunge con la "strada reale" (E' chiamata così perché era stata fatta costruire dal Re Vittorio Emanuele II per rendere più agevoli le sue battute di caccia, già faceva una mazza poi manco faticava per andare a caccia...
)
- noi al lago di Miserin ci siamo andati e da lì ci siamo infilati in un bel sentiero stretto e pendente, pedalabile solo a tratti, che sale sulla destra orografica della valle.
- poche centinaia di metri dopo il Lago si comincia a spingere e così fino al Col della Finestra, con l'ultimo tratto che si fa decisamente con le bici in spalla.
- neve pochissima, solo qualche chiazza lungo il percorso di salita.
- la discesa verso il Rifugio Sogno di Berdezè si svolge su un sentiero in ottime condizioni, a tratti esposto ma mai particolarmente pericoloso: occorre disporre comunque di buona tecnica di discesa. Per essere chiari io non mi sono sentito di mandare giù mio figlio di 12 anni (alla quarta uscita in mtb) lungo il sentiero, ma Alessioooooo è sceso senza fatica alcuna (certo, spingere poi la bici dal rifugio fino al colle...bhè questo è un altro paio di maniche... ci vuole gamba in ooooottima condizione).
- percorso di discesa svolto sul lato sinistro della valle, seguendo il tracciato della "strada Reale" quasi tutto in sella a parte alcuni posto molti sconnessi, lungo il quale abbiamo potto apprezzare le capacità di discesa di un tale che durante la mattinata se lo era sceso "a cannone"
- in mattinata abbiamo visto un grosso masso precipitare a valle, sopra la strada reale (probabilmente smosso da qualche stambecco).
insomma una giro faticoso ma divertente e vario, che dovrebbe essere fatto ad anello scendendo a Cogne...per godersi il resto dei sentieri ed il bosco pedalabile...
- come sempre attenzione ai numerosi pedoni che percorrono la strada sterrata-
(p.s.: i miei giudizi, ad oggi, sono parzialmente condizionati dalla mia bici...rigida...come le mie gambe
)