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Si... sono d'accordo... MIIIIINCHIA!!! Cannondale è sempre stata davvero all'avanguardia e ha sempre fatto ricerca vera... e questa ne è l'Nsima conferma...
Interessante il progetto, però imho come applicazione pratica lo vedo un po difficile.
Ho sempre pensato che una sospensione regolabile elettronicamente sarebbe veramente una bella invenzione, proprio per la possibilità di renderla "intelligente" ovvero in grado di capire in quale situazione si trova (salita asfaltata, sterrata o in discesa) e di fare in modo che si comporti diversamente a seconda del terreno e della situazione o più semplicemente per avere diversi setup preimpostati (anche se in realtà basta ricordarsi i vari settaggi a memoria, come si fa tutt'ora).
Insomma da un punto di vista teorico può essere una grandissima innovazione.
Il problema però di fondo però sta nella delicatezza dell'elettronica.
La MTB non è una bici da corsa o un'automobile, che viaggiano su fondi compatti, in assenza di fango e sporco e si presuppone in assenza di urti. La MTB viaggia in condizioni estreme, sollecitazioni molto importanti, vibrazioni continue, urti, botte, fango, neve, pioggia. Insomma sappiamo tutti che l'elettronica:
- patisce l'acqua e l'umidità
- si rompe facilmente (basta che un sensore si guasti o che si danneggi qualche circuito e la bici può diventare inguidabile)
- è complicata da riparare (con la conseguenza che in caso di problemi si debba sostituire tutto, con spese enormi per l'utente e in caso di problemi on the road sia praticamente impossibile riuscire a fare delle riparazioni di fortuna), con conseguente calo di affidabilità (parametro che imho in una mtb è assolutamente fondamentale).
- è difficilmente personalizzabile, nel senso che se si vuole una regolazione che va oltre il range previsto in fase di progettazione diventa difficile intervenire, mentre sui sistemi classici si può intervenire sui volumi d'olio, viscosità ed eventualmente sui pacchi lamellari.
la cosa che più fa paura però è la possibilità che la batteria si esaurisca o si danneggi il circuito. Supponiamo che la batteria si scarichi a forcella bloccata, durante un giro di più giorni: vacanze rovinate...
Anche solo se si dovesse rompere il display di comando sarebbe un grosso problema.
Insomma imho è un progetto interessante molto ambizioso, ma di difficile applicazione pratica. Mi sembra tanto la complicazione delle cose semplici.
Lo vedrei bene sui campi di gara, soprattutto in DH (sarebbe molto utile ad esempio per attivare un sistema di propedal nei tratti pedalati, o per regolare l'idraulica a seconda del terreno), ma non per l'utente normale che vuole un mezzo affidabile e duraturo e che non ha la possibilità di cambiare un pezzo al volo in caso di malfunzionamento.
Aggiungo che a questo punto è lecito pensare ad una centralina che possa eventualmente controllare contemporanemante anche l'ammo posteriore.
Come sono arrivati i cambi elettronici sulle BDC (presumo prossimamente anche sulle MTB)
Però mettere i 3 tastini magici Ctrl + Alt + Canc non sarebbe male...... non si sa mai.
...Io non la userei mai una diavoleria simile....
Cannondale non è nuova all'elettronica. Nel 2000, se non erro, presentò la forcella Left ELO (Electronic Lock Out), con comando remoto al manubrio che attivava/disattivava il lock-out in una frazione di secondo.
Altro marchingegno sofferente all'umidità...
si, una specie di terrain response della land rover. voglio vedere però come una forcella da 110 mm possa rispondere al settaggio dh...
..esatto era il 2000 e la K2 montavo la girvin con ammortizzatore noolen intelligente impostabile su tre settaggi funzionante con una betteriua da 9 volt e il suo lavoro lo faceva....AUSHDUHASUHAS!!! Se ha LEOPARD non serve!
E comunque le sospensioni controllate elettronicamente non sono certo le prime... ricordo, infatti, benissimo oltrettutto, le GIRVIN/NOLEEN della PROFLEX di parecchi anni fa...
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