Cannondale Simon: la prima sospensione elettronica

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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Warlock

Biker infernalis
3/9/04
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Trento town
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Pazzesco il livello che stiamo raggiungendo!
Rammentando che resta comunque un prototipo e che non si sa se mai lo vedremo commercializzato, mi vien da sorridere ripensando ai discorsi che mi capita di fare con amici motociclisti, quegli appassionati di 2 ruote da 130 cavalli che non si spiegano come una bici possa costare quanto una stradale di alta gamma, argomentando le loro tesi con "per diavolo! sulla moto c'e' tutta la tecnologia del motore!"...
Il giorno che su una moto di serie ci sarà la tecnologia e la ricerca che spesso si vedono sulle bici, le moto arriverebbero a costare 10 volte tanto il prezzo odierno...
Faro' leggere questa news a qualcuno dei miei amici!!!!
Scusate OT
 

riotastro

Biker tremendus
Beh ci scherzavo con 2 amici 2 sett.fa sul fatto che non mancherà molto all'itroduzione di forche e ammo controllati elettronicamente...ora C'dale si sta lanciando alla grande!
quoto anke la resistenza e l'impostazione da usarsi nel DH con 110 d'escuriosne
 

AddictedToFR

Biker popularis
9/8/09
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Locarno
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sta succedendo la stessa cosa che successe per i motori, una volta regolavo la carburazione ad orecchio, poi arrivò l'iniezione elettronica.......ora chi sa fare una carburazione ( settaggio forcelle) si contano davvero sulla punta di una mano...stiamo asistendo al futuro.
 
T

teoDH

Ospite
Davvero interessante, la comodità di avere tutti i setting di una forka o ammo a portata di mano è l'innovazione più grande che ci possa essere sulle sospensioni.

Sarebbe interessante lo sviluppo anche su forke non cannondale, come RS o FOX, con magari una centralina per gestire l'intero sistema di sospensioni.

Anzi, quais lo vedo più promettente per un uso DH/FR, più che altro per una questione di pesi, che sono sempre molto risicati in XC e AM, mentre sul gravity anche se si sfora di qualche centinaio di grammi non è un dramma.

Per questo Simon vedo un futuro roseo!!!
 

said

Biker popularis
19/6/07
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Roma
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Anche se oggi preferisco pensare alla mtb come un mezzo "ruspante" e affidabile, questo progetto è davvero affascinante....chissà se un giorno arrivereranno ad intrecciare le fibre ottiche nei telai in carbonio (proprio come nello scafo del super-catamarano Alinghi) per conoscere le reazioni di tutto (ma proprio tutto) il telaio!!!
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Torino
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Interessante il progetto, però imho come applicazione pratica lo vedo un po difficile.
Ho sempre pensato che una sospensione regolabile elettronicamente sarebbe veramente una bella invenzione, proprio per la possibilità di renderla "intelligente" ovvero in grado di capire in quale situazione si trova (salita asfaltata, sterrata o in discesa) e di fare in modo che si comporti diversamente a seconda del terreno e della situazione o più semplicemente per avere diversi setup preimpostati (anche se in realtà basta ricordarsi i vari settaggi a memoria, come si fa tutt'ora).
Insomma da un punto di vista teorico può essere una grandissima innovazione.

Il problema però di fondo però sta nella delicatezza dell'elettronica.

La MTB non è una bici da corsa o un'automobile, che viaggiano su fondi compatti, in assenza di fango e sporco e si presuppone in assenza di urti. La MTB viaggia in condizioni estreme, sollecitazioni molto importanti, vibrazioni continue, urti, botte, fango, neve, pioggia. Insomma sappiamo tutti che l'elettronica:
- patisce l'acqua e l'umidità
- si rompe facilmente (basta che un sensore si guasti o che si danneggi qualche circuito e la bici può diventare inguidabile)
- è complicata da riparare (con la conseguenza che in caso di problemi si debba sostituire tutto, con spese enormi per l'utente e in caso di problemi on the road sia praticamente impossibile riuscire a fare delle riparazioni di fortuna), con conseguente calo di affidabilità (parametro che imho in una mtb è assolutamente fondamentale).
- è difficilmente personalizzabile, nel senso che se si vuole una regolazione che va oltre il range previsto in fase di progettazione diventa difficile intervenire, mentre sui sistemi classici si può intervenire sui volumi d'olio, viscosità ed eventualmente sui pacchi lamellari.

la cosa che più fa paura però è la possibilità che la batteria si esaurisca o si danneggi il circuito. Supponiamo che la batteria si scarichi a forcella bloccata, durante un giro di più giorni: vacanze rovinate...
Anche solo se si dovesse rompere il display di comando sarebbe un grosso problema.

Insomma imho è un progetto interessante molto ambizioso, ma di difficile applicazione pratica. Mi sembra tanto la complicazione delle cose semplici.
Lo vedrei bene sui campi di gara, soprattutto in DH (sarebbe molto utile ad esempio per attivare un sistema di propedal nei tratti pedalati, o per regolare l'idraulica a seconda del terreno), ma non per l'utente normale che vuole un mezzo affidabile e duraturo e che non ha la possibilità di cambiare un pezzo al volo in caso di malfunzionamento.
 
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Reactions: camillo zalum

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Biker perfektus
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C'è da dire che quello è un prototipo.. per regolare due valvoline nell'idrulica ha una parte elettronica nella forcella, un comando a manubrio, un display sull'attacco e fili che gironzolano... con le conseguenze che cita Daniele.

Dal prototipo alla commercializzazione può avvenire una rivoluzione. Per esempio tutto il sistema elettronico, l'attuatore e i pulsantini di comando potrebbero essere inglobati in un unico accessorio da installare sulla testa dello stelo, dove ora ci sono i pomelli di regolazione.

Magari l'aggeggio elettronico e i classici pomelli potrebbero avere lo stesso attacco sulla testa dello stelo, così che in caso di guasto si toglie l'elettronica, si recuperano i pomellini dallo zaino e si procede manualmente..
 

Maga040295

Biker ciceronis
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lissone(mi)
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Sinceramente io non mi troverei bene ad usare un computerino e a lasciare a lui il set up della mia amata biga,mi spiego meglio:non voglio perdermi il gusto dello "sporcarmi le mani" nel regolare le varie cose,fare i test e finalmente trovare la regolazione perfetta che ti rende orgoglioso della tua biga e che ti fa volare.Con questo non dico che non è utile,anzi(immaginatre il controllo e la maneggevolezza della biga in discesa quando la forca si autoadatta al terreno:celopiùg:)ma l'idea di scendere con l'attrezzatura della C.I.A a bordo mi da una brutta sensazione:nunsacci:
Che sia solo questione di abitudine???:specc:
 

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Biker perfektus
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Sinceramente io non mi troverei bene ad usare un computerino e a lasciare a lui il set up della mia amata biga,mi spiego meglio:non voglio perdermi il gusto dello "sporcarmi le mani" nel regolare le varie cose,fare i test e finalmente trovare la regolazione perfetta che ti rende orgoglioso della tua biga e che ti fa volare.Con questo non dico che non è utile,anzi(immaginatre il controllo e la maneggevolezza della biga in discesa quando la forca si autoadatta al terreno:celopiùg:)ma l'idea di scendere con l'attrezzatura della C.I.A a bordo mi da una brutta sensazione:nunsacci:
Che sia solo questione di abitudine???:specc:
C'è molta perplessità perchè si tratta di elettronica in un mezzo che è sempre stato esclusivamente meccanico.

Se inventassero una molla per forcelle di un particolare materiale che si adatta a tutti i terreni, modificando la propria rigidità in base alle sollecitazioni del terreno.. sarebbe ben accetta da tutti. La stessa cosa, fatta elettronicamente, viene vista malomodo.

Per me è un ulteriore aiuto, così come tanti altri accrocchi meccanici... gli unici dubbi riguardano, come scritto prima, l'affidabilità.
 

Maga040295

Biker ciceronis
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C'è molta perplessità perchè si tratta di elettronica in un mezzo che è sempre stato esclusivamente meccanico.

Se inventassero una molla per forcelle di un particolare materiale che si adatta a tutti i terreni, modificando la propria rigidità in base alle sollecitazioni del terreno.. sarebbe ben accetta da tutti. La stessa cosa, fatta elettronicamente, viene vista malomodo.

Per me è un ulteriore aiuto, così come tanti altri accrocchi meccanici... gli unici dubbi riguardano, come scritto prima, l'affidabilità.

No io non dicevo che mi faceva schifo,ho detto tutto il contrario(..."sai che comodità in discesa una forca che si adatta al terreno?!"...)ma che io sentirei come la perdita di una parte della mia biga,credo che non me la sentirei ok come se la regolassi io,ma sarebbe un fatto puramente psicologico:medita:
 

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