No no, ragazzi, non fraintendiamo.
Io non parlo di mancanza di emozioni nella pratica della MTB, anzi, io stesso ne godo appieno (sono appena tornato da un tour di 7ore sui percorsi dell'appennino nell'oltrepò pavese).
Mi interrogo solamente sulle condizioni in cui qualche biker si può trovare forse solo per sottovalutazione dei rischi che si corrono in montagna.
Leggendo quei servizi cui facevo cenno e, sopratutto guardando le foto, notavo le condizioni in cui quei forti bikers si trovavano.
Al di là delle difficoltà intrinseche del percorso ci sono delle varianti da prendere in considerazioni e mi chiedevo:
-se un qualsiasi incidente tecnico li costringeva ad un ritorno a piedi, come potevano camminare a quelle quote e in quelle condizioni con
scarpe da bici, pur se da MTB ?
-se incontravano un improvviso abbassamento delle temperature, e sappiamo tutti che una escursione di 15/20° a quelle quote è facile che accada, su che tipo di abbigliamento potevano contare ?
-alcuni, a loro dire, non erano mai stati a quelle quote, OK c'è sempre una prima volta per tutti, ma se scoppiava un temporale tosto, e chi l'ha sperimentato sà di cosa parlo, conosevano le tecniche di riparo e di sicurezza ?
Spero che tutto questo fosse loro ben presente.
Ora non sono qui a disquisire sulle ragioni del CAI per consentire o meno l'uso di certi itinerari alle MTB.
Oltre alla diversa sensibilità emotiva di ciascuno di noi, che ovviamente rispetto in toto, vorrei porre l'accento sull'aspetto sicurezza che deve essere sempre messa in primo piano nella pratica di qualsiasi sport e il CAI, nello specifico, dovrebbe porre l'accento esclusivamente su questo punto.
Molte, troppe volte l'entusiasmo fà gettare il cuore oltre l'ostacolo e si osa l'inosabile ma è determinante essere coscienti dei rischi ed è doveroso verso noi stessi e verso gli altri assumere tutte le precauzioni possibili.
Ovviamente questo vale per tutti, bikers, montanari e montanari bikers.
Ho visto escusrionisti salire la Grigna settentrionale con i mocassini (sì quelli senza stringhe e con la suola liscia), ho visto escursionisti singoli, salire la vedretta del Cevedale non in cordata e senza ramponi, ho visto persone di oltre settant'anni salire al rifugio Mezzalama con scarpette da tennis, ho visto i servizi di quei bikers impegnati in quelle avventure... ecc. ecc
Va bè, basta, lo sò sono palloso.
Scusa moderatur.