CAI e MTB: il mio pensiero !

max63

Biker serius
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tortona
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..... ma vi pongo la seguente domanda: nelle zone dove si fa di tutto x ospitare la mtb, nelle zone dove vi accolgono a braccia aperte, dove si può scendere dove si vuole o come si vuole, la scelta è stata imposta per ospitarvi meglio, x farvi amare la montagna o.... è stata imposta dal dio danaro???[/QUOTE]

i biglietti della funivia per salire al bianco, vengono venduti per amore della montagna o per denaro? gli alpinisti non partono più dal fondovalle in groppa all'asino, ma arrivano al posteggio degli impianti di risalita, cercando di posteggiare il più vicino possibile alla biglietteria e salgono fin dove possono con gli impianti. gli impianti di risalita, che abbondano sulle montagne del nord est, sono stati realizzati per amore della montagna o per denaro?
come sempre il problema non è la bici ma l'uso che si fa della stessa; se mi stirano sulle strisce pedonali, è colpa dell'auto o di chi la conduce?
 

sembola

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una nera e l'altra pure
....mi sembra una violenza nei confronti della montagna....
La violenza ai danni della montagna è ben altra. E' quella degli impianti di risalita nie posti più selvaggi, contro cui i valligiani si guardano bene dal protestare, visto che i guai le fanno le bici. E' quella che delle strade di alpeggio trasformate da tratturi in comode asfaltate, non certo ad uso dei malgari ma dei merenderos in fuoristrada: ma si sa, son le bici a devastare tutto. E' quella delle speculazioni edilizie, così che hai n posti letto ma strutture (strade, parcheggi, fogne, piste) per n/2 (quando va bene), ma ovvimente è tutto ok, perchè sono le mtb a fare violenza.

Ma per favore... vai a moralizzare altrove.
 

max63

Biker serius
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La violenza ai danni della montagna è ben altra. E' quella degli impianti di risalita nie posti più selvaggi, contro cui i valligiani si guardano bene dal protestare, visto che i guai le fanno le bici. E' quella che delle strade di alpeggio trasformate da tratturi in comode asfaltate, non certo ad uso dei malgari ma dei merenderos in fuoristrada: ma si sa, son le bici a devastare tutto. E' quella delle speculazioni edilizie, così che hai n posti letto ma strutture (strade, parcheggi, fogne, piste) per n/2 (quando va bene), ma ovvimente è tutto ok, perchè sono le mtb a fare violenza.

Ma per favore... vai a moralizzare altrove.

quoto.
per l'invito a "spostarsi" altrove, pur non condividendo la sua opinione, ha diritto ad esprimerla anche qui.
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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allora....io sono un amante della montagna che recentemente si è accostato alla mtb....
che dire, forse è colpa mia se mi fa schifo vedere in montagna gente in infradito, jeans, t-shirt e occhialacci da sole che lascia sporcizia dappertutto....e sono lì solo perchè ci sono arrivati in macchina o peggio in funivia...
provo ribrezzo nel vedere gente che scende in biga da sentieri che avrei difficoltà io a fare a piedi....mi sembra una violenza nei confronti della montagna....
colpa mia, lo ammetto, non riesco ad abituarmici....
evidentemente la mia colpa è di avere radici trentine e di essere iscritto alla sat dall'età di due mesi...
chiedo venia a tutti!
ma vi pongo la seguente domanda: nelle zone dove si fa di tutto x ospitare la mtb, nelle zone dove vi accolgono a braccia aperte, dove si può scendere dove si vuole o come si vuole, la scelta è stata imposta per ospitarvi meglio, x farvi amare la montagna o.... è stata imposta dal dio danaro???
Studi americani hanno evidenziato che l'impatto scarponi, ruote sono i medesimi per l'ambiente... ricordo che fino a qualche secolo fa nessuno andava in montagna perchè aveva paura di imbattersi nel maligno e chi lo faceva ci andava perchè spinto da necessità di sopravvivenza...

Sempre gli stessi americani hanno verificato che anche le moto in discesa creano lo stesso impatto di mtb e scarponi...

Altra domanda: le ferrate sono da appoggiare o criminalizzare? No perchè come impatto ambientale non sono malaccio... la via delle bocchette ha quelle belle scalette che fanno un figurone in zona... nessuno si indigna? Sono fatte per cosa? Per divertirsi? Sono un mezzo per arrivare in cima o si potrebbe smantellarle e facciamo andare nelle stesse zone solo quelli in grado di effettuare quella progressione?

Qua sei nel tuo visto che la SAT ne ha in gestione molte e qualcuna porta anche il suo nome... :nunsacci:
 

kikhit

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allora....io sono un amante della montagna che recentemente si è accostato alla mtb....

meglio tardi che mai...o forse nel tuo caso sarebbe stato mglio mai?

che dire, forse è colpa mia se mi fa schifo vedere in montagna gente in infradito, jeans, t-shirt e occhialacci da sole che lascia sporcizia dappertutto....e sono lì solo perchè ci sono arrivati in macchina o peggio in funivia...

fin qui se ne può discutere...

provo ribrezzo nel vedere gente che scende in biga da sentieri che avrei difficoltà io a fare a piedi....mi sembra una violenza nei confronti della montagna....

mi viene in mente solo la storia della 'volpe e l'uva'...


colpa mia, lo ammetto, non riesco ad abituarmici....
evidentemente la mia colpa è di avere radici trentine e di essere iscritto alla sat dall'età di due mesi...
chiedo venia a tutti!



ma vi pongo la seguente domanda: nelle zone dove si fa di tutto x ospitare la mtb, nelle zone dove vi accolgono a braccia aperte, dove si può scendere dove si vuole o come si vuole, la scelta è stata imposta per ospitarvi meglio, x farvi amare la montagna o.... è stata imposta dal dio danaro???

si, in sei giorni e sei notti il dio denaro ha creato tutti i resort alpini, e il settimo si è divertito un mondo in bike park!

.
 

Little Eagle

Biker superis
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FIAB promuove il Cicloturismo, ma soprattutto la Mobilità Ciclistica. FIAB ha altre finalità, sta lavorando bene in un contesto politico e sociale non facile.
Il cicloescursionismo del CAI è l'latra faccia della medaglia del Cicloturismo, quella sporca di fango. Siamo complementari, non contrapposti.

Mai detto che siamo contrapposti...
vero, le sinergie sono da incoraggiare. Questo conferma che nella pluralità di chi si occupa di mtb il cai ha saputo ritagliarsi la sua fetta di interesse (il cicloescursionismo, appunto).
 

Little Eagle

Biker superis
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ma vi pongo la seguente domanda: nelle zone dove si fa di tutto x ospitare la mtb, nelle zone dove vi accolgono a braccia aperte, dove si può scendere dove si vuole o come si vuole, la scelta è stata imposta per ospitarvi meglio, x farvi amare la montagna o.... è stata imposta dal dio danaro???

Il raduno nazionale cai dello scorso mese è stato ospitato dal Parco dell'Aveto e ci hanno accolti a braccia aperte: non ci hanno fatti scendere dove o come vogliamo, hanno messo a disposizione il loro territorio e il dio denaro lì non c'entra un fico secco. C'entra il comportamento rispettoso dell'ambiente: leggiti e imparati il codice di autoregolamentazione, piuttosto.

mi sto convincendo sempre di più che la tessera della SAT la diano solo a quelli che sono geneticamente predisposti ad avere preconcetti e paraocchi... :medita::medita::medita:
 

Little Eagle

Biker superis
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chi è che ci può vietare di organizzare una gita sociale presso un bike park?

Nessuno, spero bene! si tratta solo di capire cosa si va a fare: se vogliamo divertirci a fare DH andiamo sui percorsi adatti e predisposti. Se invece vogliamo percorrere sentieri condivisi da altre persone (escursionisti a piedi, montanari che ci vivono e lavorano...) l'atteggiamento deve essere quello adatto - sostenibile, direbbero i sapientoni...
Io spero che di bike park ne nascano a dozzine, così c'è la possibilità per tutti di divertirsi in sicurezza e senza danni per l'ambiente
 

max63

Biker serius
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Nessuno, spero bene! si tratta solo di capire cosa si va a fare: se vogliamo divertirci a fare DH andiamo sui percorsi adatti e predisposti. Se invece vogliamo percorrere sentieri condivisi da altre persone (escursionisti a piedi, montanari che ci vivono e lavorano...) l'atteggiamento deve essere quello adatto - sostenibile, direbbero i sapientoni...
Io spero che di bike park ne nascano a dozzine, così c'è la possibilità per tutti di divertirsi in sicurezza e senza danni per l'ambiente

esattamente quanto da me sostenuto:

fra l'altro i bike park permettono a chi ama scendere in velocità, di farlo in spazi dedicati, non frequentati da escursionisti, riducendo a zero, le interferze fra biker e pedoni. io amo l'escursionismo immerso nella natura e in mtb ancora di più, perchè in discesa mi diverto. ops, forse non dovevo dirlo..... io amo la lotta contro l'alpe e adoro sudare in salita e scendo a piedi con la bici in spalla cantando la montanara!?!
 

sembola

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domanda ingenua (e assai retorica): ma la lotta contro l'alpe la si può combattere solo in salita, oppure anche in discesa?

Senza contare che la "lotta contro l'alpe" nello statuto del CAI non è specificato come debba essere condotta. Non parla nè di alpinismo, nè di escursionismo, ma di conoscenza e di rispetto.
 

kikhit

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Senza contare che la "lotta contro l'alpe" nello statuto del CAI non è specificato come debba essere condotta. Non parla nè di alpinismo, nè di escursionismo, ma di conoscenza e di rispetto.


ma allora, sempre molto ingenuamente, come vado in bici io, salvo qualche devianza che mi porta di tanto in tanto nei diabolici bikepark, io mi muovo in bici nel più puro e sincero spirito cai. e senza saperlo.
ma le cariatidi che decorano il timpano del tempio della purezza, lo sanno?
 

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ma allora, sempre molto ingenuamente, come vado in bici io, salvo qualche devianza che mi porta di tanto in tanto nei diabolici bikepark, io mi muovo in bici nel più puro e sincero spirito cai. e senza saperlo.
ma le cariatidi che decorano il timpano del tempio della purezza, lo sanno?

Evidentemente ci sono "puri" e "più puri".

Lo Statuto all' articolo 1 recita: "Il Club alpino italiano (C.A.I.), fondato in Torino nell’anno 1863 per iniziativa di Quintino Sella, libera associazione nazionale, ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle
montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale."
 

kikhit

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Evidentemente ci sono "puri" e "più puri".

Lo Statuto all' articolo 1 recita: "Il Club alpino italiano (C.A.I.), fondato in Torino nell’anno 1863 per iniziativa di Quintino Sella, libera associazione nazionale, ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle
montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale."


come in tutti i fondamentalismi quindi, i fondamenti originari cui si fa risferimento, vengono intesi in maniera ancora più rigida e statica di ciò che già di per sè rappresentano.
 

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ma allora, sempre molto ingenuamente, come vado in bici io, salvo qualche devianza che mi porta di tanto in tanto nei diabolici bikepark, io mi muovo in bici nel più puro e sincero spirito cai. e senza saperlo.
ma le cariatidi che decorano il timpano del tempio della purezza, lo sanno?

E "incosapevoli" come te sono tanti, direi la maggioranza di quelli che fanno mtb. Anche perché il cai con il "cicloescursionismo" non ha inventato nulla di nuovo..
Purtroppo però quelli che invece di andare nei bike park scambiano la natura per un luna park fanno molto più rumore. E le cariatidi (che sono immobili e non riescono a guardarsi attorno) non si accorgono di quelli che silenziosamente chiedono solo di poter continuare ad andare in montagna "in punta di pedali"
 

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