io mi chiedo se le cose a volte vengano scritte con cognizione di causa, o seguendo i propri sentimenti...
lo scorso anno e quello prima, sulle Alpi piemontesi cio sono state nevicate eccezionali e molto prolungate.
a 1200m di quota si è arrivati, 2 anni fa, a un metro e mezzo di neve...3m a 2000m di quota.
Sono morti negli utlimi due anni un gran numero di stambecchi e camosci per le nevicate, così come di caprioli e cervi, che oltre ad avere difficoltà a muoversi su così tanta neve, non riuscivano a trovare neppure qualche ciuffo d'erba da mangiare.
In molte località sono state poste balle di erba e fieno, sia da associazioni venatorie che da comuni che da associazioni ambientaliste, così come dai guardiaparco nelle aree protette, ecc.
I casi di eccezionalità come questi, ove vengono forniti nutrimenti per salvaguardare la sopravvivenza di ungulati (soprattutto camosci e stambecchi), non dimostrano neppure lontanamente il fatto che i cacciatori siano responsabili del sovrannumero di ungulati..e neppure che la pratica del foraggiamento sia continua e costante e abbia appunto gli effetti di cui sopra.
queste sono fantasie ideologiche! Non a caso nel doc postato si fa anche riferimento alla chiusura anticipata della caccia....
lo scorso anno e quello prima, sulle Alpi piemontesi cio sono state nevicate eccezionali e molto prolungate.
a 1200m di quota si è arrivati, 2 anni fa, a un metro e mezzo di neve...3m a 2000m di quota.
Sono morti negli utlimi due anni un gran numero di stambecchi e camosci per le nevicate, così come di caprioli e cervi, che oltre ad avere difficoltà a muoversi su così tanta neve, non riuscivano a trovare neppure qualche ciuffo d'erba da mangiare.
In molte località sono state poste balle di erba e fieno, sia da associazioni venatorie che da comuni che da associazioni ambientaliste, così come dai guardiaparco nelle aree protette, ecc.
I casi di eccezionalità come questi, ove vengono forniti nutrimenti per salvaguardare la sopravvivenza di ungulati (soprattutto camosci e stambecchi), non dimostrano neppure lontanamente il fatto che i cacciatori siano responsabili del sovrannumero di ungulati..e neppure che la pratica del foraggiamento sia continua e costante e abbia appunto gli effetti di cui sopra.
queste sono fantasie ideologiche! Non a caso nel doc postato si fa anche riferimento alla chiusura anticipata della caccia....