Cacciatori lungo il percorso

rob.cri

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Cavolo! Rimango profondamente "colpito", amareggiato, e deluso dell'accaduto. :ueh:

Peraltro, con questo evento che ti è occorso Rob. Cri, mi hai riportato alla mente le parole che dicevo giusto 8 gg fa, in questo altro thread http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?p=4352487#post4352487, ovvero:

[...] Invece, riguardo la seconda parte del racconto, che sensazione hai provato nel rischiare di poter andare "di là" in un millisecondo? L'hai realizzato? (sempre che tu non abbia colorito il racconto).
Questa stagione venatoria sta portando più incidenti di sempre, e come leggi anche te nel thread "Cacciatori lungo il percorso" e link annessi, la maggior parte degli incidenti sono occorsi proprio perchè al cacciatore "pareva che fosse sbucata la preda", "ha visto smuovere e ha sparato", etc..
è questa l'incazzatura, ho visto muovere e ho sparato, troppa supeeficialità per un possesore di armi
 

STARBUCK

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oggi è il mio primo giorno di convalescenza dopo aver preso ieri sere una bella fucilata nella coscia e gluteo dall imbecille di turno, non ero in bici stavo solo pulendo un sentiero, il rumore dei rami rotti e delle foglie pestate a fatto si che questo imbecille sparasse dentro un macchione, ma dentro il macchione c'ero io, ora mi ritrovo con 50 pallini fra coscia e gluteo, finisco qui sennò qualcuno mi ricolora di rosso il post.
Augurissimi!
Accidenti che sfortuna... ma è mai possibile che debbano sparare senza vedere a chi!!!
Gli incidenti mortali proprio non gli fanno capire nulla ai cacciatori? Non voglio fare di ogni erba un fascio però essere colpiti da una fucilata .... !!!!!!!!!!!!!!!
 

STARBUCK

Biker ultra
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e lo conosco, sta collaborando, non me la sento per il momento di querelarlo,lui è assicurato io metto un legale mi basta.
Come minimo ci deve scappare una FANTASTICA SUPER MEGA bici nuova da un milione di $$$$$$, .... un viaggio alle Maldive... una macchiana nuova..... una crociera sul Mediterraneo ecc, ecc.... scherzo....
Era per sdrammatizzare un po' :smile:
 

Pape

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Sono contento che qualcuno l'abbia notato.
Si profila la possibiltà che si venga a creare una situazione che suppongo unica al mondo: un parco cioè (quello del Gran Bosco di Salbertrand) dove è severamente proibito fare un sacco di cose tra cui circolare con le bici sui sentieri, ma dove si potrà sparare agli animali, accedendo ovviamente col fuoristrada, perchè a piedi non farebbero un metro.
Non vedo l'ora, il clima mi pare propizio.
 

kikhit

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Sono contento che qualcuno l'abbia notato.
Si profila la possibiltà che si venga a creare una situazione che suppongo unica al mondo: un parco cioè (quello del Gran Bosco di Salbertrand) dove è severamente proibito fare un sacco di cose tra cui circolare con le bici sui sentieri, ma dove si potrà sparare agli animali, accedendo ovviamente col fuoristrada, perchè a piedi non farebbero un metro.
Non vedo l'ora, il clima mi pare propizio.


si va o.t., ma il Gran Bosco, come l'Orsiera e non solo hanno ungulati in enorme sovrannumero che stanno creando danni all'ecosistema del parco e in qualche modo vanno abbattuti, volenti o nolenti.

La questione è che tali problemi non li si risolve con una legge regionale che di fatto apre la caccia nelle aree protette, pèrendendo come pretesto quanto di cui sopra.
Anche perché una recente legge piemontese sui parchi ha unito i due parchi sopra, assieme a quello della Val Troncea, in un unico Ente parco, diminuendo in maniera significativa il personale, soprattutto quello di controllo e vigilanza, e già negli ultimi giorni è uscita la notiza di cacciatori e personale della Provincia indagati per abbattimenti di cinghiali in numero superiore a quanto stabilito nella zona della collina di Torino, per poi rivendere i a nero i capi bracconati.

E' poi tutto da vedere, perché la normativa comunitaria parla chiaro, e in casi analoghi sono state aperte procedure di infrazione nei confronti di alcune regioni.

resta comunque il paradosso che, avendo un potere contrattuale molto più forte e una organizzazione consolidata e articolata di quelli dei biker, spesso chi va a caccia gode di maggiori diritti di chi pratica attività meno invasive e pericolose.
 

sembola

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Spero che presto gli animali finiscano...
La vedo dura...;-) Io frequento la campagna da quando avevo sei-sette anni, ed almeno nella mia zona oggi ci sono infinitamente più animali rispetto agli anni '70. La sensazione è che la riduzione della chimica in agricoltura abbia portato ad una ricostituzione della catena alimentare a basso livello, e quindi siano tornati tutta una serie di animaletti ed uccelli che prima non si vedevano se non sui libri.

@monorotula e kikhit: la questione della caccia agli ungulati nelle aree protette va affrontata razionalmente e non in maniera ideologica... quando hai delle popolazioni di selvatici fuori controllo il rischio di avere danni maggiori rispetto alla caccia oggettivamente esiste, ma è un argomento OT ;-)
 

kikhit

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@monorotula e kikhit: la questione della caccia agli ungulati nelle aree protette va affrontata razionalmente e non in maniera ideologica... quando hai delle popolazioni di selvatici fuori controllo il rischio di avere danni maggiori rispetto alla caccia oggettivamente esiste, ma è un argomento OT ;-)


appunto..come scritto sopra...non in maniera ideologia, ma neppure in maniera politica, sfruttando l'apertura della caccia in aree protette per fini politici, utilizzando come motivazione il sovrannumero di ungulati (reale e da limitare senza dubbio in quanto crea grossi danni nei nostri parchi)..problema che andrebbe invece affrontato in maniera scientifica (non basta il razionale..).
 

sembola

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appunto..come scritto sopra...non in maniera ideologia, ma neppure in maniera politica, sfruttando l'apertura della caccia in aree protette per fini politici, utilizzando come motivazione il sovrannumero di ungulati (reale e da limitare senza dubbio in quanto crea grossi danni nei nostri parchi)..problema che andrebbe invece affrontato in maniera scientifica (non basta il razionale..).

Concordo al 100% :prost:
 

akiro

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La vedo dura...;-) Io frequento la campagna da quando avevo sei-sette anni, ed almeno nella mia zona oggi ci sono infinitamente più animali rispetto agli anni '70. La sensazione è che la riduzione della chimica in agricoltura abbia portato ad una ricostituzione della catena alimentare a basso livello, e quindi siano tornati tutta una serie di animaletti ed uccelli che prima non si vedevano se non sui libri.

i cacciatori foraggiano gli animali per tenerli in soprannumero, fermo restando che han introdotto specie più resistenti e prolifiche per i loro scopi.
 

kikhit

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i cacciatori foraggiano gli animali per tenerli in soprannumero, fermo restando che han introdotto specie più resistenti e prolifiche per i loro scopi.


nei parchi naturali i cacciatori non foraggiano un bel niente, ci sono ungulati in numeri enormi per l'assenza di predatori e politiche di tutela passate molto miopi...letteralmente...nel senso che non sono state in grado di guardare lontano, nel tempo.

sopra poi senbola parlava di catena alimentare di basso livello, ovvero insetti, piccoli invertebrati, piccoli vertebrati, ecc...la pastura serve poi per attirare in un dato luogo le bestie, non per nutrirle..
 

akiro

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@monorotula e kikhit: la questione della caccia agli ungulati nelle aree protette va affrontata razionalmente e non in maniera ideologica... quando hai delle popolazioni di selvatici fuori controllo il rischio di avere danni maggiori rispetto alla caccia oggettivamente esiste, ma è un argomento OT ;-)

a parte nelle aree protette non sono i cacciatori ad abbattere materialmente gli animali, quindi è più un discorso diverso...
Il problema è che l'uomo tende a limitare sempre più le aree protette o semplicemente verdi, le città diventano sempre più grandi e si tende a costruire anche in mezzo ai boschi... poi se il problema sono gli animali non mi stupisco.
 

akiro

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per esempio:

ACT, fondo per foraggiamento

CREATO UN FONDO STRAORDINARIO PER FORAGGIARE GLI ANIMALI
A fronte delle nevicate, i cacciatori intervengono per sostenere gli ungulati

act.jpgDopo aver decretato la chiusura anticipata della caccia, l’Associazione Cacciatori Trentini prende un altro importante provvedimento per rispondere alle eccezionali nevicate che hanno messo in difficoltà la fauna selvatica.
È stata infatti disposta la creazione di un fondo straordinario per il foraggiamento, al quale le Riserve potranno attingere per acquistare fieno e mangime da distribuire sul territorio, a diposizione soprattutto di caprioli e cervi. “Per essere efficaci – spiega il Presidente Sandro Flaim – questi interventi non possono essere improvvisati, ma devono seguire delle modalità precise. Ora, in ogni zona della provincia, i nostri tecnici faunistici affiancano le Consulte di Distretto e le Riserve per elaborare, a livello locale, dei progetti sensati. Dobbiamo fare in fretta, ma dobbiamo anche lavorare con criterio. Poi sarà fondamentale, come sempre, la sensibilità dei singoli cacciatori, che dovranno attivarsi nel volontariato per portare costantemente il foraggio in montagna.”
Il foraggiamento non dovrà limitarsi a qualche intervento sporadico, ma essere programmato ed effettuato con costanza, in modo capillare, evitando che molti animali si concentrino negli stessi luoghi.
“Qualcuno forse ci criticherà – conclude Flaim – perché nutrire degli animali selvatici, dal punto di vista naturalistico, non è del tutto ortodosso. Ma stiamo affrontando un evento eccezionale. In questa emergenza ci sembra opportuno accantonare le disquisizioni di “filosofia gestionale”e invece sostenere nel concreto le popolazioni di caprioli e cervi messe alle strette da così tanta neve”.
fonte il cacciatore

 

sembola

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a parte nelle aree protette non sono i cacciatori ad abbattere materialmente gli animali...

In genere la selezione all' interno di aree protette viene effettuata da cacciatori sotto la supervisione del Corpo Forestale dello Stato o della Polizia Provinciale, se non altro per una questione di quantità di persone disponibili.

In ogni caso il tema delle aree protette è complesso e non affrontabile in maniera superficiale. Qui da me molte riserve sono paradossalmente un ostacolo allo sfoltimento dei cinghiali, in quanto rappresentano degli "incubatoi" protetti dove gli animali si rifugiano e si riproducono al sicuro dalla caccia.

Per quanto riguarda la pasturazione, l'articolo che citi parla di zone di montagna e di densità di popolazioni animali neanche lontanamente paragonabili a quelle, per esempio, della Toscana. Ho già sostenuto in altra discussione che la discussa prassi dei cinghialai di pasturare i branchi ha lo scopo di trattenerli nella loro zona di azione, ma che non riesce ad influenzare se non marginalmente la loro capacità riproduttiva, vista l'abbondanza di cibo naturale presente.
 

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