Cacciatori lungo il percorso

sembola

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una nera e l'altra pure
A ecco.1,2mt ok grazie era solo un dubbio.

Il punto non è tanto l'altezza della rete, quanto il fatto che la recinzione deve essere comunicata in Provincia e da questa autorizzata.
Ci sono molte recinzioni che presentano le "scalette" per fare entrare ed uscire i cacciatori, proprio perchè altrimenti sarebbero fondi chiusi illegittimamente.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
la tabellatura immagino vada installata nello stesso istante della recinzione...
Sì, la recinzione senza la tabellatura è irregolare.

le tabelle riportano anche l'autorizzazione provinciale? o esistono modi visibili direttamente poer saperlo?
Se si tratta di una chiusura autorizzata direttamente dalla Provincia sì, se invece è un fondo chiuso realizzato e poi comunicato (ed approvato implicitamente, quindi) le tabelle in genere riportano solo gli estremi della legge. Puoi comunque chiedere alla tua provincia se esiste o no il fondo chiuso "regolare".
 

rastasiempre

Biker ultra
29/3/07
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Sì, la recinzione senza la tabellatura è irregolare.


Se si tratta di una chiusura autorizzata direttamente dalla Provincia sì, se invece è un fondo chiuso realizzato e poi comunicato (ed approvato implicitamente, quindi) le tabelle in genere riportano solo gli estremi della legge. Puoi comunque chiedere alla tua provincia se esiste o no il fondo chiuso "regolare".

ok quindi più o meno come quelle dei passi carrabili? grazie mille:celopiùg:
 

Lanerossi

Biker superis
18/8/04
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Recoaro Terme (Vicenza)
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Per quella che è stata la mia esperienza di lavoro accanto ai cacciatori in Toscana, posso dire che quando si parla di pulizia dei sentieri e del bosco, si intende (generalmente) mantenere aperte tracce e passaggi poco frequentati, mantenere e consolidare i passaggi che possono essere stati rovinati dalle piogge o dal passaggio di mezzi a motore (anche autorizzati), liberare il sottobosco da rami e sterpi secchi, ripristinare la tebellazione andata persa, ecc... Per non dire del ripristino della vegetazione attorno ai canali e piccoli corsi d'acqua.
Che poi lo facciano perché obbligati e per rendere più facile la loro attività venatoria è, dal mio punto di vista, una questione secondaria: se non lo facessero loro, non lo farebbe nessuno, o quasi, con conseguenze facilmente immaginabili. Prova ad andare in giro per un parco (anche nazionale!) privo di un servizio di manutenzione dei sentieri e ti renderai facilmente conto che molti passaggi diventano impraticabili nel giro di poche settimane, anche a volerli fare a piedi!
La caccia, in linea di principio, come attività "sportiva" non mi piace per niente; ma, allo stato delle cose, senza cacciatori che pagano tasse di concessione e operano attivamente sul territorio, gran parte delle aree rurali e forestali non protette sarebbero in uno stato di profondo degrado. Ovviamente, con differenze significative tra regione a regione...

Tu scrivi da Manfredonia, che a 1000km da casa mia, ma la situazione della caccia è analoga.

Vengo da un paese che conta 800 cacciatori su 7000 abitanti (no, non mi sono sbagliato a scrivere gli zeri...), ma non ho mai praticato nè apprezzato la caccia. Tuttavia negli anni sono passato da una totale avversione a posizioni più mitigate nei confronti dei cacciatori, che fanno un servizio alla comunità più grande di quanto non possiamo immaginare.

Di fondo c'è una grande passione, che non sappiamo capire, perchè ci sembra strano sparare a degli animali. Credo che pure loro non riescano a capire che gusto c'è nell'andare a far fatica sui pedali al freddo d'inverno.
 

manson

Biker novus
4/5/09
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capistrello
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Ciao Sembola, sempre a proposito di caccia: ieri dei cacciatori lungo un sentiero (di pertinenza del CAI) hanno veemente protestato con alcuni amici che stavano girando con le loro bici, asserendo che durante la loro attività, i ragazzi, non avessero diritto di essere lì, come a dire che la loro presenza non fosse consentita durante i giorni dediti alla caccia. Ora, ti pongo una prima domanda: durante la caccia opera forse, una sorta di preferenza a vantaggio dei cacciatori, in virtù della quale il sentiero è, di conseguenza, precluso a qualsiasi altro soggetto?, ossia, la caccia esclude altre attività sui sentieri, nonostante questi siano pubblici? e poi, se così fosse quale è il motivo?, per l' incolumità dei soggetti che potrebbero ritrovarsi lungo la traiettoria degli spari o perchè le prede potrebbero essere ulteriormente spaventate dai ragazzi in bici e questo intralcerebbe la caccia?
 

sembola

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una nera e l'altra pure
domenica prossima si levano tutti dai coglioni ..... pepepepepepep :-?:-?:-?:-?

Purtroppo non è proprio così. La Provincia può autorizzare in qualsiasi momento interventi di prelievo straordinari, sicchè il rischio di trovarsi la strada chiusa da una battuta non è mai scongiurato...



Ciao Sembola, sempre a proposito di caccia: ieri dei cacciatori lungo un sentiero (di pertinenza del CAI) hanno veemente protestato con alcuni amici che stavano girando con le loro bici, asserendo che durante la loro attività, i ragazzi, non avessero diritto di essere lì, come a dire che la loro presenza non fosse consentita durante i giorni dediti alla caccia. Ora, ti pongo una prima domanda: durante la caccia opera forse, una sorta di preferenza a vantaggio dei cacciatori, in virtù della quale il sentiero è, di conseguenza, precluso a qualsiasi altro soggetto?, ossia, la caccia esclude altre attività sui sentieri, nonostante questi siano pubblici?
Come ho scritto più volte, la questione di fondo è l'accesso alla viabilità: qualora questa non sia di uso o proprietà pubblica chiunque non sia esplicitamente autorizzato dalla legge (il cacciatore) o dal proprietario è nel torto. E non è detto che un sentiero CAI sia di uso pubblico, dipende sia dalla natura intrinseca del percorso che dalla normativa regionale eventualmente presente. Se la viabilità è pubblica o di uso pubblico questa non può essere interrotta nell'esercizio dell'attività venatoria.



per l' incolumità dei soggetti che potrebbero ritrovarsi lungo la traiettoria degli spari o perchè le prede potrebbero essere ulteriormente spaventate dai ragazzi in bici e questo intralcerebbe la caccia?
Nelle battute al cinghiale ci sono momenti in cui oggettivamente il pericolo esiste, vale a dire quando gli animali, spinti dai battitori e dai cani, arrivano a ridosso delle postazioni. In tali circostanze il pericolo reale ed imminente è quello di essere travolti dai cinghiali che sbucano dal bosco, senza contare il rischio di una palla di rimbalzo. Quindi l'atteggiamento del cacciatore è teso ad evitare che estranei siano presenti nel momento della cacciate perchè di fatto la impedirebbero e perchè creerebbe un oggettivo pericolo.
 

trekker

Biker urlandum
22/7/08
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Manfredonia
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Tu scrivi da Manfredonia, ...

La situazione che descrivevo sommariamente si riferiva alla Toscana, dove ho vissuto e lavorato per anni (anche nel campo dei ripopolamenti e della gestione faunistica), più precisamente in alcune zone delle province di Siena, Firenze ed Arezzo, ed è una situazione più vicina all'ideale più che al reale. E' vero che dove si crea un legame tra cacciatori e territorio (anche grazie a tradizioni venatorie decennali), si può arrivare a gettare le basi per una vera gestione e dell'ambiente e della fauna, ma dove si realizza, o si è realizzata, si tratta solo di poche isole "felici", purtroppo.
La tendenza ad un comportamento "predatorio" (prendo quello che c'è, finché posso e finché ce n'è) è forte e difficile da gestire: che si parli di caccia, o di agricoltura, o di pesca in fiumi e laghi, o di pesca in mare, se chi "opera" (per diletto o per professione) percepisce una diminuzione della risorsa che sta "utilizzando", è più facilmente ben disposto ad azioni volte alla gestione della stessa.
Se nel tuo paese i cacciatori invece di 800 fossero 80, probabilmente descriveresti la situazione in termini molto diversi, molto più vicini a quello che succede a Manfredonia, o in altri luoghi, dove il numero relativamente basso di cacciatori sparso su un territorio ampio rende più "proficuo" praticare la caccia limitando al minimo le attività di gestione del territorio stesso e finalizzate al mantenimento delle popolazioni animali soggette a prelievo.
E' questa una materia talmente complessa e sono talmente tanti i fattori che ne determinano gli equilibri, o gli squilibri, che risulta difficile riassumere il tutto in poche righe. Ancora ci batto la testa quotidianamente, anche se non più con i cacciatori, ma con i pescatori!
Saluti!
 

sembola

Moderatur cartesiano
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una nera e l'altra pure
La situazione che descrivevo sommariamente si riferiva alla Toscana...
A livello generico concordo abbastanza con la tua analisi.
Se però passiamo dalla caccia (ma anche dalla pesca, che conosco bene) in generale al problema dei cinghiali, diventa difficile parlare di "predazione" vista la situazione. Quando una squadra abbatte 400 capi in tre mesi, o meglio in due mesi e mezzo perchè dopo Capodanno tanti cacciatori non ne possono più e non sanno più che fare con la carne, e l'anno dopo ci sono più cinghiali dell' anno prima, è difficile pensare ad interventi realistici diversi da quelli venatori.
 

trekker

Biker urlandum
22/7/08
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Manfredonia
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...Se però passiamo dalla caccia (ma anche dalla pesca, che conosco bene) in generale al problema dei cinghiali, diventa difficile parlare di "predazione" vista la situazione...

La situazione dei cinghiali è una realtà a parte. Ricordo che tra il 2002 e il 2003 in un solo ATC di Arezzo si stimò una popolazione di cinghiali superiore al numero di esseri umani! Proprio quell'ATC ebbe seri problemi finanziari...
Per il cinghiale, se ci poniamo nell'ottica della conservazione e gestione degli ambienti naturali in senso lato (senza affrontare lo spinoso problema dei danni alle coltivazioni!) la logica imporrebbe un piano di vera e propria eradicazione in moltissime aree. Ma in questo caso le resistenze più forti vengono proprio da chi esercita la caccia al cinghiale... Insomma, un ginepraio!
 

rob.cri

Biker forumensus
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mt.leoni bike park
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La situazione dei cinghiali è una realtà a parte. Ricordo che tra il 2002 e il 2003 in un solo ATC di Arezzo si stimò una popolazione di cinghiali superiore al numero di esseri umani! Proprio quell'ATC ebbe seri problemi finanziari...
Per il cinghiale, se ci poniamo nell'ottica della conservazione e gestione degli ambienti naturali in senso lato (senza affrontare lo spinoso problema dei danni alle coltivazioni!) la logica imporrebbe un piano di vera e propria eradicazione in moltissime aree. Ma in questo caso le resistenze più forti vengono proprio da chi esercita la caccia al cinghiale... Insomma, un ginepraio!
ti meriti una nota positiva solo perchè sei un fan dei tool
 

sgamarco

Nulla si crea tutto si modifica
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Roma EST
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- IBIS Mojo 27.5 - Camber 29EVO - Stj HT carbon
Io "purtroppo" ho mio suocero che è cacciatore...
Premetto che ho fatto il militare per scelta nei Vigili del Fuoco proprio perchè odio le armi, quindi potete immaginare, quando l'ho saputo, la prima volta, quale sensazione e pensiero mi è ronzato per la testa...
I primi tempi cercavo di evitare di parlarne con lui.
Non mi stava simpatico a prescindere, solo perchè avevo saputo che era cacciatore!
Con il tempo l'ho conosciuto e piano piano anche la confidenza è cresciuta e i pareri e pensieri personali son usciti fuori.
La fortuna ha voluto che mio suocero, ho scoperto, è un cacciatore diciamo di quelli "buoni".
Non è un cacciatore di quelli assidui, che prepara "tane" o "nascondigli" e rimane per ore in attesa con il naso all'insu'.
La sua personale passione è quella di stare a contatto immerso nella natura, a far passeggiate nei boschi, a cercar cicoria e funghi. Non quella di sparare contro volatili indifesi per il solo gusto di vedere se ha buona mira!
Fatto stà che ho "verificato" ( con mia gioia ), effettivamente quale è il suo bottino al rientro dalla battuta di caccia.
Per questo, piu di una volta, gli ho chiesto a cosa servisse portarsi dietro un fucile se poi non lo si usa, ma purtroppo è e rimane cacciatore...
La mia ormai è una "battaglia" che va avanti ormai da diversi anni nei suoi confronti, lentamente, rispettosamente ( rimane sempre mio suocero... ;-)), ma determinato a vincere.
La mia vittoria è quella di vederlo uscire un giorno con una mtb per andar nei boschi, invece che con in spalla un fucile...
Che dite... se è vero che la goccia scava la roccia... forse ho qualche speranza?
Speriam!!!! :celopiùg:
 
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Vòpian

Biker superis
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Azzano Mella
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Sicuramente la cosa non può finire cosi
Personalmente sono contro la caccia uccidere un essere vivente per proprio divertimento lo trovo insensato,altra cosa e nutrirsi sfamarsi ecc.... ecc...
Pensare di far gestire alle regioni apertura e tempi della caccia per tutto l anno e assurdo,in località turistiche aumenterebbero incidenti di caccia .
Per risollevare l economia proporrei incentivare come in Giappone,sale sex con ogni conforto Giappone, è boom dei sexy hotel [url]http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/201001articoli/51543girata.asp[/URL]
 

kikhit

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Occam Lt, Alma
Vòpian;3618585 ha scritto:
Sicuramente la cosa non può finire cosi
Personalmente sono contro la caccia uccidere un essere vivente per proprio divertimento lo trovo insensato,altra cosa e nutrirsi sfamarsi ecc.... ecc...
Pensare di far gestire alle regioni apertura e tempi della caccia per tutto l anno e assurdo,in località turistiche aumenterebbero incidenti di caccia .
Per risollevare l economia proporrei incentivare come in Giappone,sale sex con ogni conforto Giappone, è boom dei sexy hotel [url]http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/201001articoli/51543girata.asp[/URL]

senza disquisire su motivazioni (discutibili) etiche del perché uccidere un animale per nutrirsi sia moralmente lecito, mentre per sport non lo sarebbe, maora sarebbe off topic, lo sai che in Giappone gli hotel del sesso non fermano i giapponesi dal compiere regolari stragi di balene, per "ricerca scientifica"!?e anche a centinaia di miglia nautica dalle loro coste?
sarà che tutte le proteine di balena serviranno per incrementare le performance dei nipponici nei sexy hotel?
 

Vòpian

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Azzano Mella
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senza disquisire su motivazioni (discutibili) etiche del perché uccidere un animale per nutrirsi sia moralmente lecito, mentre per sport non lo sarebbe, maora sarebbe off topic, lo sai che in Giappone gli hotel del sesso non fermano i giapponesi dal compiere regolari stragi di balene, per "ricerca scientifica"!?e anche a centinaia di miglia nautica dalle loro coste?
sarà che tutte le proteine di balena serviranno per incrementare le performance dei nipponici nei sexy hotel?
Se questa la chiami etica, secondo me e da incoscienti dare un arma in mano a persone poco affidabili ,vedi sparare in un cespuglio senza sapere nemmeno cosa c è dentro,e la mia sicurezza quando esco in mtb e molto importante per me,non vorrei fare la fine di questo povero cane:
 

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